Che ne sarà della fotografia?

gioffry

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riapro questo post a distanza di un anno: si riparte da qui.


Tranquilli, credo che le mie paranoie analogiche possano interessare anche i fotografi digitali.
Abbiate solo la pazienza di leggere fino in fondo.

Ferrania era uno storico produttore di materiale fotografico con sede nell’omonima frazione di Cairo Montenotte in provincia di Savona. Dopo quasi un secolo, nel 2009 chiuse baracca e burattini ma nel 2013 una nuova azienda “Film Ferrania” ne rilevò la vecchia linea produttiva delle pellicole fotografiche e rimise in moto la fabbrica lanciando un progetto di sviluppo. Storiella a parte (che potete facilmente leggere altrove approfondendo meglio i dettagli), sta di fatto che ieri Film Ferrania ha finalmente reso noto che da metà febbraio sarà in vendita la prima nuova-vecchia pellicola, la P30, con un’emulsione ad altissimo contenuto di argento, 80 iso e grana ultrafine; sul sito del mio fornitore si legge che “non ha pari nel moderno mercato delle pellicole argentiche”.

Bene! Direi che per un appassionato eterno principiante come il sottoscritto è senz’altro una ottima notizia; non fosse altro per il fatto che è arrivata a distanza di poche settimane dall’altra buona notizia con la quale abbiamo appreso che i Sigg.ri Kodak hanno rimesso in produzione la Ektachrome, la storica pellicola diapositiva.

Tutto fa ben sperare! Forse la fotografia non è morta (come mi disse una negoziante di Porlezza qualche mese fa -ricordi @Pinku ?- in risposta alla mia richiesta di poter acquistare delle pellicole)! Forse i cellulari non sostituiranno le reflex! Forse ci sarà anche un ritorno alla vera fotografia argentica che affiancherà e, perchè no, rafforzera la fotografia digitale.

Io, senza dubbio, quando troverò in giro questa P30 la comprerò e la proverò; e lo farò pure con grande entusiasmo. Però fino a quel momento, non mi sento di aggiungere altro alla discussione (forse solo una piccola polemica per la lingua, l'inglese, con cui Ferrania ha scelto di comunicare con i propri utenti online).

Sul web invece, alèeeee, è cominciato il dibattito nei salotti, tra forum e Facebook. Praticamente si legge di tutto: da un lato i boicottatori seriali che parlano di pellicole difettose o scarti di progettazione che costeranno come un Damiani e non saranno mai all'altezza delle vecchie P30; dall'altro lato gli osannatori seriali che hanno già prenotato una pellicola in ogni negozio sulla cui vetrina virtuale c'è scritto "prevendita P30", che raccontano di aver visto la sacra sindone impressa sull'emulsione e hanno già comprato una maglietta con la scritta "I LOVE FERRANIA" in un negozio a Napoli (questa non è del tutto una battuta!)

Ok siamo nell'era delle chiacchiere da tastiera, ma io mi chiedo: perché?

Dal mio umile osservatorio, penso invece che il tema del dibattito debba essere un’altro; la traccia che più mi piacerebbe approfondire è quella del settimanale Internazionale (ebbene si, anche lì si parla del ritorno al futuro della fotografia argentica) in edicola oggi: "invece di parlare di morte della fotografia converrebbe cominciare a distinguere tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva o professionale"...
...analogica o digitale, aggiungo io. Perchè sia chiaro: stavolta non è questo il punto!

Riflettiamoci va, che è meglio.
 
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amonxxx

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Mi sono buttato nella fotografia analogica da troppo poco (rispetto ai quasi 200 anni della fotografia analogica se partiamo da Niepce)...quindi ammetto di aver sentito parlare della Ferrania solo oggi. Ho letto delle sue caratteristiche (alto contenuto di argento ecc) e ho pensato "apperò...!!speriamo bene". Poi però ho letto che quando è tornata sul mercato tramite crowdfunding ha commesso degli errori e non è stata proprio onesta con chi gli ha dato fiducia...
Non so...io spero che questa pellicola verrà messa sul mercato in modo che possa provarla.
Per quanto riguarda il discorso molto più ampio su "cosa ne sarà della fotografia" concordo. Ad oggi vanno distinte le due cose; la fotografia digitale ha inevitabilmente preso una piega completamente differente (voglio approfondire questo in un altro intervento domani, ora devo uscire :D).
In merito riporto questo video, nel quale lo stampatore Luciano Corvaglia parla anche di questo con Tony Gentile (l'autore della famosa foto che ritrae insieme Falcone e Borsellino) mentre stampano la suddetta fotografia.
 

gioffry

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Per quanto riguarda il discorso molto più ampio su "cosa ne sarà della fotografia" concordo. Ad oggi vanno distinte le due cose; la fotografia digitale ha inevitabilmente preso una piega completamente differente (voglio approfondire questo in un altro intervento domani, ora devo uscire :D).
Ci tengo, mi interessa.

In merito riporto questo video, nel quale lo stampatore Luciano Corvaglia parla anche di questo con Tony Gentile (l'autore della famosa foto che ritrae insieme Falcone e Borsellino) mentre stampano la suddetta fotografia.
Non vedo nessun video




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49luciano

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Francesco, sono sicuramente della tua stessa idea, solo che non tutti hanno lo spazio per farsi una camera oscura e nemmeno (venalmente) la possibilità economica di sviluppare la passione per l'analogico, ora come ora la fotografia è diventata di massa per il digitale, fotografano tutti compreso cani e porci, ma fotografi non si diventa scattando 10.000 scatti per sceglierne 2, ma si diventa fotografi quando scatti foto a un soggetto, poi cambi "zona" e quando vedi quella foto la puoi chiamare tale solo se riesci a leggerci qualcosa di buono, se trovi i mille difetti di quello scatto, e la chiamerai fotografia quando fra il decidere se buttarla nel cestino o metterla in un angolo per rifletterci sopra deciderai di tenerla.
poi .... è ovvio che l'analogico ha il che di magico, lo scatto lo fai, poi devi aspettare che nasca nella tank e poi che cresca fra le tue mani al buio e che quando finalmente vedi quello che in un attimo hai fermato "quel momento", ti brillano gli occhi.
Pellicola fresca o scaduta che sia la fotografia è arte, oggi col digitale possiamo avere dei dubbi? non sulla qualità tecnica ma sull'operato di milioni di schiacciabottoni.
proseguiremo la discussione, intanto bene hai fatto a iniziarla, ciao.
 

gioffry

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Luciano sei stato borderline, un pelo dentro e un pelo fuori dai confini del discorso che volevo fare io.

Non ho aperto questo thread per dire: meglio digitale o meglio analogico? Se si è colto questo, ho proprio sbagliato ad esprimermi.

L'ho aperto per chiedermi/ci: che ne sarà della fotografia?




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49luciano

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Luciano sei stato borderline, un pelo dentro e un pelo fuori dai confini del discorso che volevo fare io.
Non ho aperto questo thread per dire: meglio digitale o meglio analogico? Se si è colto questo, ho proprio sbagliato ad esprimermi.
L'ho aperto per chiedermi/ci: che ne sarà della fotografia?
ora come ora la fotografia è diventata di massa per il digitale, fotografano tutti compreso cani e porci, ma fotografi non si diventa scattando 10.000 scatti per sceglierne 2

nella mia frase ho voluto dire che oggi, la fotografia come la vediamo, non è più fotografia, è un clone di quella arte che è stata chiamata appunto "scrivere/disegnare con la luce", cosa ci potremo aspettare in futuro... boh, che ne sarà di questa passione, arte, opera, non lo so, forse più che chiederci che ne sarà della fotografia dovremmo domandarci come sarà la fotografia, non è rimettendo sul mercato pellicole in B/N e colori che rinasce la "fotografia" come nemmeno andare alla ricerca di attrezzature di 100anni fa, un fotografo è fotografo sia che abbia una pellicola nella fotocamera sia che abbia un sensore, ora la tua domanda non riguarda analogico o digitale, ma riguarda il risultato di uno scatto che non ti lascia passare davanti senza bloccarti e soffermarti a guardarlo e apprezzarlo,

La fotografia intesa come documentazione ci sarà sempre, oggi è digitale, domani olografica, dopodomani sarà telepatica, ma l'arte di lasciare ai posteri un foglio di cartoncino con un'immagine che "dovrebbe" restare nella storia al pari di un'opera d'arte come una scultura, o una tela del '400, se intendi quella come fotografia, beh hai fatto una domanda che avrà una risposta solo vivendo;)
 

Benedetto

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Bhe, la fotografia che sia analogica o digitale è e rimane un istante, una frazione di secondo che viene fissato per sempre e per questo sono d'accordo con Luciano, la differenza sostanziale tra l'analogico e il digitale non è la pellicola o il sensore ma l'emozione che ci fissi dentro. Anch'io avevo (e possiedo tutt'ora) una reflex analogica e precisamente la Fuji STX 1 N con il cinquantino e un duplicatore di focale completamente manuale, e devo dire che ad un certo punto l'abbandonai, per riavvicinarmi con l'avvento del digitale ma non per la semplicità dello scatto ma per la libertà di espressione che si ha con il digitale rispetto all'analogico. Luciano ha ragione da vendere a dire che oggi ci sono più fotografi che cinesi in cina:D, ma quanti ci mettono l'anima dentro al sensore? presumo pochi. Per i nostalgici (che ammiro profondamente:adora:) non li invidio, non mi ci metterei mai a svilupparmi gli scatti tra acidi e fissatori, quello che è una regola per l'analogico cioè (studiare perfettamente l'inquadratura prima di premere il pulsante) dovrebbe essere l'esempio anche per chi utilizza il digitale anche se ha a disposizione migliaia di scatti a uscita, mi ricordo un tizio (che era accanto a me) mentre stavamo fotografando un tramonto e lo sentii che stava utilizzando lo scatto a raffica:confuso:.
Spero non essere andato OT ma ho paura di si, dove andrà la fotografia? per i veri appassionati su reflex sempre più performanti, per i nostalgici pellicole sempre più performanti (forse hanno annusato la voglia in un certo senso di un ritorno al passato se hanno deciso di reintrodurle sul mercato), magari in un futuro + o - prossimo su immagini olografiche in 3D.
 

gioffry

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Grazie per i vs preziosi interventi che raccontano una triste realtà ma anche una lunga esperienza.

Nessuno di voi due ha però citato gli smartphone. Sono strumenti che hanno avvicinato alla fotografia un numero incalcolabile di individui.

Ma una fotografia alla portata di cani e porci (prendo alla lettera le parole di Luciano) è un bene o un male per la fotografi stessa?

Qual'è il futuro medio-breve del digitale? Sensori ancora più potenti? ISO ancora più alti?

Sull'analogico uguale eh! Si stanno brevettando nuovi sistemi di sviluppo casalingo sempre più user-friendly, pellicole sempre più "compensatrici" di errori, ECC.

Ma è questa la strada giusta? Possibile che è sempre una questione di virilità (chi ce l'ha più lungo)?

O forse è il caso di fermarsi un attimo a riflettere su cosa è davvero la fotografia e sulla differenza "tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva o professionale"?


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49luciano

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cito Francesco

Grazie per i vs preziosi interventi che raccontano una triste realtà ma anche una lunga esperienza.

Nessuno di voi due ha però citato gli smartphone. Sono strumenti che hanno avvicinato alla fotografia un numero incalcolabile di individui.

Gli smartphone? un bel colpo di mercato, con il telefono hai anche la fotocamera, un gadget in omaggio al consumo smodato a un costo telefonico che ingrassa le compagnie illudendoti che puoi fare anche le foto, il cell è una conquista, ma se lo usi bene e solo quando serve, se non avesse la fotocamera lo useresti poco.

Ma una fotografia alla portata di cani e porci (prendo alla lettera le parole di Luciano) è un bene o un male per la fotografi stessa?

Per me è un bene, può essere che fra tante bestie (cani e porci) nascano anche delle testine geniali.

Qual'è il futuro medio-breve del digitale? Sensori ancora più potenti? ISO ancora più alti?

finché ci saranno idee da parte dei costruttori si arriverà sicuramente a cose spropositate, 4.000.000 di Iso e sensori che si adatteranno ai soggetti in automatico, e magari scattano da soli, che ne sappiamo Francesco, dieci anni fa 6.000.000 di pixel, sembravo irraggiungibili, oggi su uno smartphone 10.000.000 sono pochi

Sull'analogico uguale eh! Si stanno brevettando nuovi sistemi di sviluppo casalingo sempre più user-friendly, pellicole sempre più "compensatrici" di errori, ECC.

Ma è questa la strada giusta? Possibile che è sempre una questione di virilità (chi ce l'ha più lungo)?

:dubbio: :dubbio: :dubbio:

O forse è il caso di fermarsi un attimo a riflettere su cosa è davvero la fotografia e sulla differenza "tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva o professionale"?


Concludo, "scrivere/disegnare con la luce" se fatto con studio del soggetto/inquadratura/espressione, che sia fatto con l'asfalto, con la pellicola, con il digitale non ha importanza, è il risultato che conta, quel tocco che fa di chi scatta l'attimo fotografo o schiacciabottoni, poi non dimentichiamo la moda, oggi è d'obbligo il selfie per mettere su social network, domani che cosa sarà la moda?
Francesco, goditi la tua Hassy e qualche giallonera che hai fra le mani, qualsiasi domanda ti farai ... ti darai la risposta da solo.

:cheers: :fischietta:
 

giorgio90

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Il discorso "ahi quanto era bella la fotografia una volta" è davvero ormai diventato di una noia mortale.
Lo stesso, medesimo, discorso lo si ritrova per la scrittura "dannati blogger, prima era meglio".
O se vogliamo, per la musica..."non ci sono più i cantanti di una volta, oggi solo musica per bambocci".
O se vogliamo ancora, per la pittura..."che sono ste schifezze moderne, i bei quadri classici non li supera nessuno".
E potrei continuare con molti bla bla bla.

Questo per sottolineare che tutto si evolve, sopratutto le attività legate alla creatività e all'arte. Le mode passano, gli stili cambiano, le stesse arti vengono interpretate in modi diversi.

Io credo che la fotografia si svilupperà in un due "filoni". Uno è il filone "social", ovvero foto scattate a cazz0 giusto per condividere un momento con gli altri, e un filone più "personale", dove si fotografa per fissare un ricordo, una emozione, qualcosa che ci colpisce. Parlo sempre della fotografia amatoriale eh, quella professionale si evolverà in base a cosa il mercato (che paga) chiede. Al giorno d'oggi siamo saturati di immagini, non c'è foto da scattare che qualcuno non abbia già fatto prima di noi. L'unica direzione è quella di creare foto che abbiano qualcosa di noi dentro, un volto, un'emozione, un messaggio...altrimenti resteranno nel mare magnum delle miliardi di foto scattate da un nessuno qualunque.

Riguardo la fotocamera negli smartphone, secondo me è stata una innovazione geniale perchè ha permesso a tutti, o quasi, di provare la fotografia e cercare di capirla. Prima le macchine fotografiche si tenevano in casa solo per fare foto nelle occasioni importanti (parlo per me) quindi solo una piccola porzione di persone aveva modo di sperimentare quest'arte con disinvoltura. Il fatto che il cellulare permette di scattare "a cani e porci", pur non capendo sinceramente dove sia il problema, nè dove siano i cani nè dove siano i porci, ha dato modo a tantissimi di sperimentare in prima persona. In questo mese passato 2 amici, dopo anni di foto con il cellulare, mi hanno chiesto di aiutarli a fare il passo verso una fotografia più ragionata, e per me è stata una sorpresa bella e una sfida interessante. Da ciò si evince che la generalizzazione su "la fotocamera sul telefonino è solo una stupidaggine" è una cavolata assurda.

Sulla questione "ma già oggi abbiamo mezzi potentissimi, che bisogno c'è di questa corsa al modello sempre più strapotente" ? Io onestamente non ci vedo niente di male. Ovviamente le aziende produttrici di fotocamere (ma pure di pellicole, di flash, di tutto insomma) sono aziende, e devono vendere. Il loro compito è invogliarti all'acquisto, non sono opere di bene. Lo stesso è per le auto, per i cellulari, per le tv, per tutto.
Ma questo non vedo come possa incidere sulla ricerca personale di un proprio stile, di una propria visione della fotografia. Un conto è il progresso tecnico, un conto è la ricerca personale che, secondo me, si basa sopratutto sulla voglia di fare un approfondimento di tipo culturale. Leggere libri, visitare mostre, studiare a tavolino una foto. Che io abbia nel cassetto una scassata Yashica o una fiammante Canon 5D MK10000 non ha importanza, la ricerca personale correrebbe indipendente dalla dotazione tecnica. Se poi la corsa è a chi ha il modello più figo bè, stesso discorso vale pure per i telefoni (ma quanto è figo il mio Iphone 10) o per le auto (guarda che bomba la mia nuova Alfa Giulia) o per praticamente tutto. Se si usa il mezzo come status simbol è tutto un altro paio di maniche.

Il discorso, ahimè, è molto molto ampio e si potrebbe discutere per dei giorni interi, io semplicemente trovo che la fotografia, in chi è appassionato di fotografia e non di fotocamere, si evolverà continuamente anche in forme ad oggi imprevedibili, a dispetto di tutti i discorsi "ma addove arriveremo, sti ggiovani non gapiscono un gazzo.." eccetera eccetera.

Chiedo scusa per il post chilometrico.
 

49luciano

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Sostanzialmente, per strade diverse, stiamo arrivando tutti alla stessa fermata dell'autobus, la tecnologia ha dato a tutti la possibilità di fare fotografie e di riflesso ci saranno più schiacciabottoni e più artisti, ma la percentuale non varierà di molto, e non credo che sia il ritorno all'analogico quello che cambierà la fotografia "seria", sarà sempre il ditino dell'artista che darà i frutti giusti e che la tecnologia darà la possibilità a quest'artista di esprimersi al meglio.

Suggerimento; potremmo aprire un post dove elencare la storia di ognuno con l'elenco delle fotocamere dall'inizio della nostra avventura fotografica ad oggi, ad esempio, io sono partito nel 1957 con una EURA FERRANIA 6x6......
 

gioffry

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Olè! Giorgio ha centrato esattamente il cuore del mio ragionamento.

Commento in maniera puntuale:

Il discorso "ahi quanto era bella la fotografia una volta" è davvero ormai diventato di una noia mortale.
Lo stesso, medesimo, discorso lo si ritrova per la scrittura "dannati blogger, prima era meglio".
O se vogliamo, per la musica..."non ci sono più i cantanti di una volta, oggi solo musica per bambocci".
O se vogliamo ancora, per la pittura..."che sono ste schifezze moderne, i bei quadri classici non li supera nessuno".
E potrei continuare con molti bla bla bla.

Questo per sottolineare che tutto si evolve, sopratutto le attività legate alla creatività e all'arte. Le mode passano, gli stili cambiano, le stesse arti vengono interpretate in modi diversi.
Non sono d'accordo.

La discussione è una delle cose pià importanti della vita IMHO.
Io mi sono trovato in mezzo alle evoluzioni tante volte (pur avendo solo 32 anni non ancora compiuti) ma 4 di esse sono degne di nota:
1) quando ho archiviato audio/video cassette per far spazio a mp3, dvd e cloud; vi dico solo che proprio in questi giorni la Giulia mi ha chiesto di comprarle un giradischi ... la voglia del vinile è esagerata ed in casa in questi giorni si discute molto della cosa, guai se non fosse così.
2) quando ho abbandonato il libro per far spazio all'ereader; comodissimo, decine di libri a portata di click, peso zero, ecc... mi ritrovai a scrivere un post sul mio blog e pure a rilasciare un'intervista (all'epoca ero un blogger quasi serio) che facilmente si può trovare su youtube (ma non ve la linko :D). Ma dopo pochi mesi, l'odore della carta e la chiacchierata con il libraio mi hanno fatto fare un passo indietro. Fortuna che ne ho discusso!
3) quando ho venduto le mie harley davidson per comprare una bmw endurostradale; frena, curva e ammortizza...cosa vuoi di meglio? eppure io non riesco ad uscire con i bmwisti, i miei migliori amici sono harleysti. In questo caso, però, non sono tornato indietro con lo strumento ma con la testa! Lo ammetto. Però anche qui, è stata la discussione che mi ha permesso di formare il mio pensiero.
4) quando sono passato dal digitale all'analogico con la fotografia; ma questo lo sapete già.

Con questo voglio dire che: i tempi cambiano, gli strumenti evolvono e le mode hanno i loro cicli; ma guai a rinunciare alla discussione. Io non mi annoio affatto. Penso che chiedersi se era meglio prima o è meglio oggi è fondamentale, almeno nella MIA vita, e "paradossalmente" aiuta ad evolversi (il che può significare anche tornare indietro...pur sempre di evoluzione si parla).

Io credo che la fotografia si svilupperà in un due "filoni". Uno è il filone "social", ovvero foto scattate a cazz0 giusto per condividere un momento con gli altri, e un filone più "personale", dove si fotografa per fissare un ricordo, una emozione, qualcosa che ci colpisce. Parlo sempre della fotografia amatoriale eh, quella professionale si evolverà in base a cosa il mercato (che paga) chiede. Al giorno d'oggi siamo saturati di immagini, non c'è foto da scattare che qualcuno non abbia già fatto prima di noi. L'unica direzione è quella di creare foto che abbiano qualcosa di noi dentro, un volto, un'emozione, un messaggio...altrimenti resteranno nel mare magnum delle miliardi di foto scattate da un nessuno qualunque.
D'accordissimo. Ma dopo ti contraddici.

Riguardo la fotocamera negli smartphone, secondo me è stata una innovazione geniale perchè ha permesso a tutti, o quasi, di provare la fotografia e cercare di capirla. Prima le macchine fotografiche si tenevano in casa solo per fare foto nelle occasioni importanti (parlo per me) quindi solo una piccola porzione di persone aveva modo di sperimentare quest'arte con disinvoltura. Il fatto che il cellulare permette di scattare "a cani e porci", pur non capendo sinceramente dove sia il problema, nè dove siano i cani nè dove siano i porci, ha dato modo a tantissimi di sperimentare in prima persona. In questo mese passato 2 amici, dopo anni di foto con il cellulare, mi hanno chiesto di aiutarli a fare il passo verso una fotografia più ragionata, e per me è stata una sorpresa bella e una sfida interessante. Da ciò si evince che la generalizzazione su "la fotocamera sul telefonino è solo una stupidaggine" è una cavolata assurda.
D'accordo anche qui in linea generale.

Ma prima hai detto che "L'unica direzione è quella di creare foto che abbiano qualcosa di noi dentro, un volto, un'emozione, un messaggio...altrimenti resteranno nel mare magnum delle miliardi di foto scattate da un nessuno qualunque". E tu sei convinto che sia questa la ricetta per un fotografo amatore che vuole emergere? Non pensi che invece più andiamo avanti e più è difficile navigare in questo mare? Ti faccio un esempio: io credo che i fotografi di una volta avevano più chance di emergere rispetto a quelli di oggi ma mettiamo il caso che non sia così. Oggi solo una percentuale molto bassa dei fotografi che sono riusciti ad emergere è composta di gente che vale sul serio. Tutti gli altri, seppur pochi, sono riusciti ad emergere perchè si sono adeguati a produrre immagini che piacciono agli altri (forse anche a loro, ma spero che non sia così). Ma se oggi piacciono i selfie e la fotografia social, tu questi li chiami fotografi? Chi può arrogarsi il diritto di chiamarli in modo diverso? Nessuno, figuriamoci il sottoscritto. Però mi arrogo il diritto di pensare che è colpa del pubblico e di conseguenza degli strumenti alla portata di tutti!

Sulla questione "ma già oggi abbiamo mezzi potentissimi, che bisogno c'è di questa corsa al modello sempre più strapotente" ? Io onestamente non ci vedo niente di male. Ovviamente le aziende produttrici di fotocamere (ma pure di pellicole, di flash, di tutto insomma) sono aziende, e devono vendere. Il loro compito è invogliarti all'acquisto, non sono opere di bene. Lo stesso è per le auto, per i cellulari, per le tv, per tutto.
Ma questo non vedo come possa incidere sulla ricerca personale di un proprio stile, di una propria visione della fotografia. Un conto è il progresso tecnico, un conto è la ricerca personale che, secondo me, si basa sopratutto sulla voglia di fare un approfondimento di tipo culturale. Leggere libri, visitare mostre, studiare a tavolino una foto. Che io abbia nel cassetto una scassata Yashica o una fiammante Canon 5D MK10000 non ha importanza, la ricerca personale correrebbe indipendente dalla dotazione tecnica. Se poi la corsa è a chi ha il modello più figo bè, stesso discorso vale pure per i telefoni (ma quanto è figo il mio Iphone 10) o per le auto (guarda che bomba la mia nuova Alfa Giulia) o per praticamente tutto. Se si usa il mezzo come status simbol è tutto un altro paio di maniche.
Anche quando parlo di virilità, è perchè voglio innescare una discussione. Neanche io ci vedo nulla di male, ci mancherebbe! Però torno al ragionamento di prima: chi ha i soldi per produrre mezzi sempre più performanti perchè non osserva anche cosa sta accadendo alla fotografia? Mi rispondo da solo: perchè per loro è business. Ed è giusto che sia così, guai! Ma io ho detto "alla fotografia", non ai consumi!
Siamo punto e da capo con la domanda che si pone il settimanale Internazionale: non è il caso di cominciare a distinguere tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva?

Il discorso, ahimè, è molto molto ampio e si potrebbe discutere per dei giorni interi, io semplicemente trovo che la fotografia, in chi è appassionato di fotografia e non di fotocamere, si evolverà continuamente anche in forme ad oggi imprevedibili, a dispetto di tutti i discorsi "ma addove arriveremo, sti ggiovani non gapiscono un gazzo.." eccetera eccetera.
Qui non ho nulla da aggiungere, ho già detto tutto!

Chiedo scusa per il post chilometrico.
Non chiederlo a me, io adoro questa discussione!

@49luciano rispondendo a Giorgio, mi sento di aver dato dei riscontri anche al tuo precedente post.

Solo 2 precisazioni:
la tecnologia ha dato a tutti la possibilità di fare fotografie e di riflesso ci saranno più schiacciabottoni e più artisti
Sei sicuro di questo teorema?

non credo che sia il ritorno all'analogico quello che cambierà la fotografia "seria", sarà sempre il ditino dell'artista che darà i frutti giusti e che la tecnologia darà la possibilità a quest'artista di esprimersi al meglio.
Aridaje, non sto vendendo pentole porta a porta! non voglio promuovere il ritorno all'analogico! Voglio solo dire: come fa un artista col ditino giusto ad emergere oggi? è sensato continuare a chiamare "fotografia" anche ciò che palesemente non lo è?

@amonxxx ho visto il video questa notte. Tutto d'un fiato. Penso che questa sera lo rivedrò da capo. E forse penso che lo rivedrò anche domani. Ti basta come ringraziamento per avermi consentito di conoscere l'esistenza di quel video?

FINE DEL ROMANZO
e stavolta mi scuso io per quanto sono stato prolisso.
 

49luciano

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Aridaje, non sto vendendo pentole porta a porta! non voglio promuovere il ritorno all'analogico! Voglio solo dire: come fa un artista col ditino giusto ad emergere oggi? è sensato continuare a chiamare "fotografia" anche ciò che palesemente non lo è?
Francesco, la discussione è interessante perchè permette a tutti di dire la propria, e tutti sono nel giusto perché tutti hanno la loro visione di "fotografia", ora, non credo di vederti promuovere l'analogico, ma sono convinto che tu stai cercando il tuo modo di fare foto, e ritengo sensato anche tutti i modi di rappresentare quella frazione di secondo in una immagine fissa che sia su carta o in monitor, poi come faccia un artista ad emergere oggi... semplice, l'artista è quello che con altre persone fotografa una casa, un panorama, un volto e emerge sopra tutti quando quella casa, quel panorama e quel volto ti trattengono anche dei minuti a guardarlo, girarlo e rigirarlo, che ti trasmette una piccola emozione e che riconosci il ditino in mezzo a tutti gli altri scatti, e ce ne sono di artisti dello scatto, magari non tutti al livello superiore ma ci sono, qui rispondo anche alla tua domanda se son sicuro di questo teorema?, certo che sono sicuro, la legge della percentuale vale sempre, esempio; tutti vanno in bicicletta, ma di campioni ce ne sono un centinaio nel mondo, cent'anni fa, avere una bicicletta era un lusso e i campioni erano una decina, cosi nel calcio, i campioni che ricordiamo sono sempre quei pochi, oggi giocano a calcio pure i neonati e i campioni sono parecchi, ma e solo questione di percentuali, parliamo di fotografi professionisti? oggi comperi un paio di reflex, qualche ottica, un PC e apri partita IVA, sei un fotografo professionista, ma l'artista è diverso, lo devi cercare e se lo trovi ti guarda e poi si permette di dirti che ci pensa....
Questa discussione sarebbe ottimale se fosse "fatta" in un bar, con birre e pizzette e dove fare tutte le ipotesi e finirla poi davanti al tuo grill con costine e braciole, ne avrei da dire, e ti ricordo che (purtroppo per me) ho qualcosa più del doppio della tua età e ho visto cambi nella fotografia che a sentire i "vecchi" di allora che quella novità non sarebbe durata.
:( ;)
 

giorgio90

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Cerco di puntualizzare (rapidamente) delle cose che forse ho lasciato fraintendibili.
Non sono d'accordo.

La discussione è una delle cose pià importanti della vita IMHO.
.......
Con questo voglio dire che: i tempi cambiano, gli strumenti evolvono e le mode hanno i loro cicli; ma guai a rinunciare alla discussione. Io non mi annoio affatto. Penso che chiedersi se era meglio prima o è meglio oggi è fondamentale, almeno nella MIA vita, e "paradossalmente" aiuta ad evolversi (il che può significare anche tornare indietro...pur sempre di evoluzione si parla).
Attenzione, non dico sia noioso discutere, anzi, lo stiamo facendo ora. E' stramaledettamente noioso l'additare tutto ciò che è moderno come peggiore di ciò che era prima, a prescindere se lo sia o meno sul serio.
Dare la colpa ai social, ai giovani, al digitale non è una scusa valida per giustificare l'evoluzione dei tempi.

D'accordo anche qui in linea generale.

Ma prima hai detto che "L'unica direzione è quella di creare foto che abbiano qualcosa di noi dentro, un volto, un'emozione, un messaggio...altrimenti resteranno nel mare magnum delle miliardi di foto scattate da un nessuno qualunque". E tu sei convinto che sia questa la ricetta per un fotografo amatore che vuole emergere? Non pensi che invece più andiamo avanti e più è difficile navigare in questo mare? Ti faccio un esempio: io credo che i fotografi di una volta avevano più chance di emergere rispetto a quelli di oggi ma mettiamo il caso che non sia così. Oggi solo una percentuale molto bassa dei fotografi che sono riusciti ad emergere è composta di gente che vale sul serio. Tutti gli altri, seppur pochi, sono riusciti ad emergere perchè si sono adeguati a produrre immagini che piacciono agli altri (forse anche a loro, ma spero che non sia così). Ma se oggi piacciono i selfie e la fotografia social, tu questi li chiami fotografi? Chi può arrogarsi il diritto di chiamarli in modo diverso? Nessuno, figuriamoci il sottoscritto. Però mi arrogo il diritto di pensare che è colpa del pubblico e di conseguenza degli strumenti alla portata di tutti!
Il mio discorso non era rivolto a chi vuole sfondare nel mondo della fotografia. Era rivolto a tutti quei semplici amatori, come me, che producono foto solo per piacere personale. Io sono del parere che per sfondare oggi è davvero dura e sopratutto, difficile da mandare giù, non è per tutti. Più che altro perchè gente con talento vero io ne conosco davvero ma davvero poca. Il fatto che ci siano dei "furbetti" che sfruttano mode e agganci per acquisire visibilità è un problema di qualunque settore, dal fabbro al grafico al parrucchiere.

Anche quando parlo di virilità, è perchè voglio innescare una discussione. Neanche io ci vedo nulla di male, ci mancherebbe! Però torno al ragionamento di prima: chi ha i soldi per produrre mezzi sempre più performanti perchè non osserva anche cosa sta accadendo alla fotografia? Mi rispondo da solo: perchè per loro è business. Ed è giusto che sia così, guai! Ma io ho detto "alla fotografia", non ai consumi!
Siamo punto e da capo con la domanda che si pone il settimanale Internazionale: non è il caso di cominciare a distinguere tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva?
Chi ha aziende nel settore fotografico, perdonami il termine, ma se ne f0tte alla grande della fotografia intesa come arte. Loro producono oggetti fotografici, e il loro business non è alimentare la cultura fotografica ma alimentare la spesa fotografica. Paradossalmente un fotografo informato e un fotografo che sa quello che vuole tendenzialmente spende in maniera mirata e critica. Un fotografo della domenica, che ha una macchina fotografica ma non è minimamente interessato ad approfondire la cultura fotografica ma gli basta premere i due bottoni (in mente ho un amico che rispecchia al 100% questa scena) e magari non sa come spendere la tredicesima, la c*****a di comprare la nuova lente o reflex appena lanciata la fa tranquillamente.
Come dicevo prima il discorso tecnico e commerciale è parallelo a quello di ricerca personale.
Se a me, Giorgio, mi va bene fotografare con l'automatico e fare punta e scatta, anche se Nikon lanciasse una campagna di approfondimento sulla cultura fotografica non me ne fregherebbe un granchè.
Contrariamente se a me, Giorgio, piace la fotografia e piace capire cosa rappresenta una certa scelta di colori e ombre e forme io a prescindere da tutti i mezzi che posseggo o no andrò a studiare e approfondire.
La ricerca e la crescita deve essere indipendente, e venire da noi.
 

Benedetto

GURU
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in fatto di artisti, di macchine super evolute, di emozione, di anima, non so se l'avete già letta questa intervista di Mario Giacomelli, se no ve la consiglio la trovate qui magari poi riprendiamo questo splendido dibattito con altre considerazioni.
 

gioffry

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Francesco, la discussione è interessante perchè permette a tutti di dire la propria, e tutti sono nel giusto perché tutti hanno la loro visione di "fotografia", ora, non credo di vederti promuovere l'analogico, ma sono convinto che tu stai cercando il tuo modo di fare foto, e ritengo sensato anche tutti i modi di rappresentare quella frazione di secondo in una immagine fissa che sia su carta o in monitor, poi come faccia un artista ad emergere oggi... semplice, l'artista è quello che con altre persone fotografa una casa, un panorama, un volto e emerge sopra tutti quando quella casa, quel panorama e quel volto ti trattengono anche dei minuti a guardarlo, girarlo e rigirarlo, che ti trasmette una piccola emozione e che riconosci il ditino in mezzo a tutti gli altri scatti, e ce ne sono di artisti dello scatto, magari non tutti al livello superiore ma ci sono, qui rispondo anche alla tua domanda se son sicuro di questo teorema?, certo che sono sicuro, la legge della percentuale vale sempre, esempio; tutti vanno in bicicletta, ma di campioni ce ne sono un centinaio nel mondo, cent'anni fa, avere una bicicletta era un lusso e i campioni erano una decina, cosi nel calcio, i campioni che ricordiamo sono sempre quei pochi, oggi giocano a calcio pure i neonati e i campioni sono parecchi, ma e solo questione di percentuali, parliamo di fotografi professionisti? oggi comperi un paio di reflex, qualche ottica, un PC e apri partita IVA, sei un fotografo professionista, ma l'artista è diverso, lo devi cercare e se lo trovi ti guarda e poi si permette di dirti che ci pensa....
Questa discussione sarebbe ottimale se fosse "fatta" in un bar, con birre e pizzette e dove fare tutte le ipotesi e finirla poi davanti al tuo grill con costine e braciole, ne avrei da dire, e ti ricordo che (purtroppo per me) ho qualcosa più del doppio della tua età e ho visto cambi nella fotografia che a sentire i "vecchi" di allora che quella novità non sarebbe durata.
:( ;)
Mitico Luciano :yahoo: (costine e braciole :applauso: a gogo).

Ma che c'entra il calcio con la fotografia? :dubbio:
Cos'è cambiato in 100 anni? L'arbitro di porta? La moviola in campo? Cos'altro? Boh, io non ci capisco niente di calcio ma credo che sia cambiato poco o niente. Ma se proprio vuoi paragonarli, chi sono i campioni di oggi? Messi? Ronaldo? Poi? Io direi che nel calcio un paio di campioni c'erano una volta e un paio ci sono oggi.

Il paragone con la bicicletta forse è più calzante (anche se ne capisco meno che di calcio) ma perchè? Perchè c'è uno strumento di mezzo che 1) si è evoluto nel tempo 2) anche quello di ottima qualità è diventato alla portata di tutti.

Comunque con questi paragoni mi sto perdendo! Questi si che sono ragionamenti che è meglio fare al bar :D

Zio Luciano, ti posso fare una domanda: cos'è una fotografia per te? tutto ciò che ha un estensione *.jpg è da considerarsi una fotografia?

Cerco di puntualizzare (rapidamente) delle cose che forse ho lasciato fraintendibili.
Attenzione, non dico sia noioso discutere, anzi, lo stiamo facendo ora. E' stramaledettamente noioso l'additare tutto ciò che è moderno come peggiore di ciò che era prima, a prescindere se lo sia o meno sul serio.
È noioso se fatto a prescindere! Sono d'accordo.
Ma io insisto sul fatto che porsi il quesito (cosa è meglio?) è sempre positivo anche per crescere.

Dare la colpa ai social, ai giovani, al digitale non è una scusa valida per giustificare l'evoluzione dei tempi.
L'invenzione del selfie non è una colpa addebitabile ai social? :rotfl:

Il mio discorso non era rivolto a chi vuole sfondare nel mondo della fotografia. Era rivolto a tutti quei semplici amatori, come me, che producono foto solo per piacere personale. Io sono del parere che per sfondare oggi è davvero dura e sopratutto, difficile da mandare giù, non è per tutti. Più che altro perchè gente con talento vero io ne conosco davvero ma davvero poca. Il fatto che ci siano dei "furbetti" che sfruttano mode e agganci per acquisire visibilità è un problema di qualunque settore, dal fabbro al grafico al parrucchiere.
Il piacere personale è tutt'altra cosa e ovvio che sono d'accordo con te.
#Chissenefregadelmondochemicirconda.

Però se siamo su questo forum, se gravitiamo su flickr e sui vari social in cui si parla di fotografia non è detto che vogliamo per forza diventare dei professionisti. Magari lo facciamo anche perchè oltre al piacere personale c'è una voglia di condividere i propri "lavori" con gli altri. Ma oggi è difficilissimo! Perchè se da un lato la rete ti consente di avere un pubblico potenzialmente mondiale, dall'altro lato sei una goccia di acqua di fiume in un mare salato ovvero ti ritrovi a voler parlare di fotografia (intesa come arte) in un contesto in cui la fotografia è un'altra cosa.

Ha senso tutto ciò?

Chi ha aziende nel settore fotografico, perdonami il termine, ma se ne f0tte alla grande della fotografia intesa come arte. Loro producono oggetti fotografici, e il loro business non è alimentare la cultura fotografica ma alimentare la spesa fotografica. Paradossalmente un fotografo informato e un fotografo che sa quello che vuole tendenzialmente spende in maniera mirata e critica. Un fotografo della domenica, che ha una macchina fotografica ma non è minimamente interessato ad approfondire la cultura fotografica ma gli basta premere i due bottoni (in mente ho un amico che rispecchia al 100% questa scena) e magari non sa come spendere la tredicesima, la c*****a di comprare la nuova lente o reflex appena lanciata la fa tranquillamente.
triste verità :°(

Come dicevo prima il discorso tecnico e commerciale è parallelo a quello di ricerca personale.
Se a me, Giorgio, mi va bene fotografare con l'automatico e fare punta e scatta, anche se Nikon lanciasse una campagna di approfondimento sulla cultura fotografica non me ne fregherebbe un granchè.
Contrariamente se a me, Giorgio, piace la fotografia e piace capire cosa rappresenta una certa scelta di colori e ombre e forme io a prescindere da tutti i mezzi che posseggo o no andrò a studiare e approfondire.
La ricerca e la crescita deve essere indipendente, e venire da noi.
Fuori di dubbio, ma temo che tu possa farlo SOLO per piacere personale! :oldman:
 

gioffry

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ahahahahahahah bellissima questa.
0-1 palla al centro! :rotfl:
 
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