STAMPA - calcolare corretta esposizione

gioffry

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Ciao a tutti.
Argomento del giorno: come calcolare il corretto numero di secondi in cui la carta deve essere esposta alla luce dell'ingranditore?

Attualmente utilizzo un cartoncino nero sul provino esponendo un pezzo alla volta per 4 secondi (4-8-12-16-20-24).

Ma vorrei essere più preciso.
Credo che il massimo della precisione si ottenga con la famosa torta Kodak. Ma di spendere 20€ (o più) per una lastrina di plastica trasparente non ne ho voglia.


Per cui scartabellando tra il materiale che ho ritirato in lotto la scorsa settimana a Firenze, ho trovato questo attrezzo.


Nelle istruzioni ho letto che principalmente si utilizza per trovare le dominanti di colore e correggerle con i filtri. Ma poi leggo che quelle "gocce" che vedete in basso si utilizzano per calcolare l'esposizione. In particolare se l'ultima gocca nitida più a destra è la goccia centrale, l'esposizione è corretta. se la goccia nitida più a destra non corrisponde alla goccia centrale, si aumenta o si diminuisce il tempo di esposizione in base ad una tabella.

ora mi/vi chiedo: è possibile utilizzare questo strumento per la fotografia in bianco e nero anche se è stato concepito per quella a colori? ovviamente la risposta più semplice è "provare". ma prima di buttar via carta, magari trovo qualcuni che mi illumina.

SPAMMONE
@Andrea85, @mangi, @SEVENTH SON, @49luciano, @Il Professore
 
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49luciano

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ora mi/vi chiedo: è possibile utilizzare questo strumento per la fotografia in bianco e nero anche se è stato concepito per quella a colori. ovviamente la risposta più semplice è "provare". ma prima di buttar via carta, magari trovo qualcuni che mi illumina.
Questo "attrezzo" serviva a far spendere soldi già negli anni '70, ma del suo effettivo utilizzo nessuno ne ha mai parlato, quindi tienilo come pezzo da museo e quando avrai la barba bianca, racconterai le storie ai nipotini mentre guarderanno una fotografia in 3D sospesa a mezz'aria in salotto, dicendo loro e "sconvolgendoli" che una volta ... tanti anni fa, le fotografie erano su foglietti di carta e manco a colori.
Tornando invece all'esposizione ottimale, resta solo quella dei provini, nel campo professionale, esistevano degli "esposimetri"
marginatore 1a123.jpg
che leggevano direttamente la riflessione della carta e temporizzavano l'esposizione, ma quando si trattava di fare stampe in B/N di qualità, ti assicuro che l'esposizione veniva sempre calcolata dopo un paio di "strisce", per esperienza ti posso dire che ho provato quasi tutti gli apparecchi che promettevano miracoli, ma alla fine, per fotografie standard, in formato cartolina, stampata la prima del film, si tenevano gli stessi tempi per tutte le seguenti, e gli esposimetri da stampa restavano in cantina, oltre a consigliarti di contare a mente i secondi, (milleuno-milledue-milletre, ecc ecc ) ti consiglio di lasciare la lampada dell'ingranditore accesa e utilizzare il filtro rosso come otturatore, al posto dell'interruttore, in vari casi si potrebbe verificare una diversa intensità luminosa della lampada all'accensione dopo lo spegnimento, cmq le gatte da pelare te le sei cercate tu ehh ehh
Buon lavoro
;) :fischietta:
 

gioffry

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ti consiglio di lasciare la lampada dell'ingranditore accesa e utilizzare il filtro rosso come otturatore, al posto dell'interruttore, in vari casi si potrebbe verificare una diversa intensità luminosa della lampada all'accensione dopo lo spegnimento
azz questa è una chicca! non ci avevo pensato ma come darti torto!
ooooottimo consiglio!
 

mangi

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Ciao, io faccio le strisce, famose, per calcolare l'esposizione corretta. Queste strisce, a seconda del tipo di foto, variano di misura. Mi spiego, se ho una foto abbastanza uniforme la striscia sarà più fina e più corta, al contrario, se il negativo è pieno di zone chiare e scure, la carta che userò per fare la provinatura sarà più grande. Questo per capire meglio l'esposizione giusta. Senenth invece a volte usa l'esposimetro esterno che usa in fase di scatto...
Adesso passo a rispondere alla tua domanda. Innanzitutto, secondo me non esiste l'esposizione perfetta, ma quella più piacevole, quindi parliamo di un concetto soggettivo. Spesso quando stampo, mi capita di trovare diversi commenti tra cui.....per me va bene, per mio papà e scura e per Seventh è chiara^_^....Quindi secondo me non c'è una regola per stabilire la corretta esposizione, specie se hai zone molto scure e zone molto chiare, dove all'inizio devi trovare un compromesso. Quando prenderai la mano, potrai giocare con le mascherature oppure ci sono delle tecniche aiutato dai filtri di contrasto per ottenere tipo degli hdr in analogico. Ma questo è un altro discorso:D.
Comunque, per tornare al topic, più bassi sono gli intervalli nel provino, più preciso sarà il tempo di esposizione. Io ad esempio di solito uso un intervallo di 5, per facilitare i conti^_^ la tabellina del cinque è una delle più facili!:giggle:.
a volte serve avere un intervallo corto (ad esempio se hai dei tempi di esposizione cortissimi) oppure lungo se hai tempi di esposizione lunghi, tipo 1 minuto. Ma questo non lo puoi sapere prima, e quindi in alcuni casi bisogna rifare la provinatura variando gli intervalli!
Spero di essere stato chiaro, casomai chiedi pure....
un saluto
Mangi
 

Abraxas

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@gioffry
io usavo delle striscie di carta ritagliata e facevo il primo provino variando il tempo di 3 secondi a esposizione
cosi trovavo l'esposizione base,
fatto questo primo passaggio facevo la prima stampa di prova
da questa stampa vedevo le luci e le ombre come erano messe e creavo un grafico
tipo questo,
l'immagine sotto lo presa da internet giusto per farmi capire

fatto questo passaggio preparavo gli strumenti per mascherare e bruciare le parti contrassegnate.

una cosa ti posso dire per una stampa piu' o meno corretta consumavo circa 5 fogli di carta
che tradotti in lire erano molti per le mie tasche.
 

mangi

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@gioffry
io usavo delle striscie di carta ritagliata e facevo il primo provino variando il tempo di 3 secondi a esposizione
cosi trovavo l'esposizione base,
fatto questo primo passaggio facevo la prima stampa di prova
da questa stampa vedevo le luci e le ombre come erano messe e creavo un grafico
tipo questo,
l'immagine sotto lo presa da internet giusto per farmi capire

fatto questo passaggio preparavo gli strumenti per mascherare e bruciare le parti contrassegnate.

una cosa ti posso dire per una stampa piu' o meno corretta consumavo circa 5 fogli di carta
che tradotti in lire erano molti per le mie tasche.
Son d'accordo con te, ma secondo me questo è un passaggio succesivo per chi comincia,
Intanto impara a fare una stampa, poi col tempo vien da solo nel cercare sempre di più la perfezione....^_^
Anch'io spesso butto via carta su carta, solo per far prove per stampare la foto come dico io:D e non parliamo della spesa della carta.....:leggi: :fischietta:.
Ma la passione è la passione......cosa ci vuoi fare:p, alla fine bisogna assecondarla;)
grazie per condividere con noi le tue esperienze
un saluto
Mangi
 

Abraxas

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Son d'accordo con te, ma secondo me questo è un passaggio succesivo per chi comincia,
Intanto impara a fare una stampa, poi col tempo vien da solo nel cercare sempre di più la perfezione....
hahaha e vero
sai come!!!
volevo subito metterlo davanti al fatto compiuto.

Anch'io spesso butto via carta su carta, solo per far prove per stampare la foto come dico io:D e non parliamo della spesa della carta.....:leggi: :fischietta:.
A chi lo dici
mi sono svenato
evviva il digitale
poca spesa molta resa.

Ma la passione è la passione......cosa ci vuoi fare:p, alla fine bisogna assecondarla;)
grazie per condividere con noi le tue esperienze
Anche queste parole sante
non rimpiango nulla della camera oscura e se ritornassi indietro farei le stesse cose
sperimentare, sperimentare, sperimentare.

Ora che ci penso io usavo uno strumento che si chiamava densitometro
non so se si trova ancora qualcosa sull'usato.
 

gioffry

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siete stati non preziosi, di più
 
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