Cado o non cado? Discussione per gli "architettonici"!

Fetch_69

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Ciao a tutti voi ... o "architettonici" .-% ... aka amanti della fotografia di Architettura!

E' da quando mi sono inscritto a questo bel forum che ci giro intorno, che faccio riferimenti più o meno espliciti .. che dispenso opinioni.
Veniamo al dunque -> Le linee cadenti ci azzeccano? ... e se si quando?

Lascio a voi la parola e gli spunti per la discussione .. vediamo dove ci porta (PS: aggiungete pure vostre foto per aiutarvi nelle vostre "battaglie ideologiche" :D )

Intanto io ci butto una veduta di Corte Lambruschini da Piazza della Vittoria a Genova. La foto originale, eseguita col pancake della Canon (a proposito .. niente male visto il prezzo), ovviamente presenta evidenti linee cadenti.
La seconda immagine è corretta via software (non che mi esalti correggere la prospettiva) ma purtroppo il decentrabile nuovo di pacca non me l'hanno ancora consegnato ,-( ....

Inutile dirvi quale preferisco e perchè ....

Saluti e grazie a chi si butterà nella discussione
:ciao:

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I  I.jpg
 

Alex

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Bellissima la seconda, ma bella davvero.
L'elemento umano le da una marcia in più.
Linee cadenti?
Come al solito io non ragiono in termine di genere fotografico sebbene capisca che il purista della foto di architettura abbia dei dogmi invalicabili al riguardo.
Per me qualsiasi scelta deve essere funzionale alla foto, ci sono foto con linee dritte e squadrate alla perfezione che mi emozionano come un catalogo dell'Ikea, come allo stesso modo ci sono scatti in cui l'esasperazione delle distorsioni rappresenta solo una facile scappatoia al non avere nulla da raccontare.
 

Hypereyed

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Bellissima la seconda, ma bella davvero.
L'elemento umano le da una marcia in più.
Linee cadenti?
Come al solito io non ragiono in termine di genere fotografico sebbene capisca che il purista della foto di architettura abbia dei dogmi invalicabili al riguardo.
Per me qualsiasi scelta deve essere funzionale alla foto, ci sono foto con linee dritte e squadrate alla perfezione che mi emozionano come un catalogo dell'Ikea, come allo stesso modo ci sono scatti in cui l'esasperazione delle distorsioni rappresenta solo una facile scappatoia al non avere nulla da raccontare.
Divergenze. Per me invece è sempre ricco d'ispirazione :p

Ma il tuo punto di vista è sacrosanto, Alex ;)
 

McMartin

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E' vero che io non amo particolarmente le linee cadenti ma è anche vero che non sempre nella fotografia archiettonica le linee cadenti sono da considerarsi impure e da "vade retro satan"....
C'è la foto architettonica pura, dove il soggetto deve asservire allo scopo: far vedere la costruzione e l'opera come essa è nella realtà con la sua originale scala e proporzione.
C'è la foto architettonica dove il soggetto sembra quasi un comprimario, usato solo in modo esasperato, quasi violentato per farlo entrare nel quadro, con lenti e distorsioni estremizzate; ciò al fine di creare dinamismo e curiosità compositiva e nell'osservatore.
Quest'ultima composizione si nota molto in quegli scatti ove l'architettura è messa alle spalle di una scena o è essa stessa una sola parte di una scena più ampia. Per esempio quando la tecnica architettonica entra nella street e, quindi, non è la sola costruzione umana a rappresentare eleganza e soggettività visiva.
Quindi: se non siete dei tecnici della foto purista architettonica ma usate la fotografia e le costruzioni dell'uomo come comprimari di altre emozioni, usatele pure le linee cadenti basta che queste non siano eccessivamente esasperate e che abbiano una proporzione col tutto.
 

Marco

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C'è la foto architettonica dove il soggetto sembra quasi un comprimario, usato solo in modo esasperato, quasi violentato per farlo entrare nel quadro, con lenti e distorsioni estremizzate; ciò al fine di creare dinamismo e curiosità compositiva e nell'osservatore.
Quest'ultima composizione si nota molto in quegli scatti ove l'architettura è messa alle spalle di una scena o è essa stessa una sola parte di una scena più ampia. Per esempio quando la tecnica architettonica entra nella street e, quindi, non è la sola costruzione umana a rappresentare eleganza e soggettività visiva.
Quindi: se non siete dei tecnici della foto purista architettonica ma usate la fotografia e le costruzioni dell'uomo come comprimari di altre emozioni, usatele pure le linee cadenti basta che queste non siano eccessivamente esasperate e che abbiano una proporzione col tutto.
Aka Teddi :giggle:

Io sono dell'idea che le linee cadenti non siano un male di per sè, anzi:
http://www.playerdue.com/forum/index.php?threads/studiando-la-vela-palavela-italia-61.24676/
Trovo però che in alcuni casi siano molto fastidiose, ad esempio quando si fotografa un edificio frontalmente prendendolo tutto (lo faccio rarissimamente), in questi casi uso PS che però secondo me non da risultati ottimi....diciamo accettabili...l'ideale sarebbe un decentrabile in modo da poter decidere se e quando avere linee cadenti
 

Fetch_69

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Innanzitutto grazie a tutti per aver raccolto il mio invito a discutere.
Avete tutti quanti espresso opinioni costruttive e molto pertinenti. Ho iniziato questa discussione con lo scopo di dare (attraverso lo scambio di opinioni) una traccia ai fotografi che volessero avvicinarsi a questo tipo di fotografia. E' chiaro che parlando di architettura, l'argomento linee cadenti è fondamentale. Do perfettamente ragione a Macmartin Alex-75 e MarcoF quando affermano (a modo loro) che le linee cadenti non sono un dogma per la fotografia di architettura .... condivido al 100% ....
A mio parere è però dogmatico scegliere se accettarle o meno, spiegare con convinzione attraverso la composizione e la sintassi fotografica il perché della scelta e quindi risultare credibili.

Forse ho dato l'impressione di essere un fanatico delle immagini di architettura tutto-in-bolla :corna: .. diciamo che è un approccio che mi affascina, mi fa riflettere, mi determina un approccio molto riflessivo e cauto alla scena da riprendere, mi porta il pensiero alla fotografia classica ... da banco ottico tanto per capirci ... tanto che più volte in passato (più o meno recente) ho valutato l'idea di comprarne uno. Per ora mi sono praticamente rovinato per un decentrabile che mi deve arrivare a giorni!

Ma cmq non sono un talebano .. in nulla. La mia formazione scolastica ed il mio lavoro mi inducono ad avere una mentalità molto aperta. Per cui vi metto degli esempi di immagini di architettura in cui ho cercato di usare le linee cadenti per uno scopo ben preciso!

IMG_0251.jpgIMG_0256.jpgIMG_0271.jpg

Grazie ancora a chi ha partecipato alla discussione ed a chi continuerà ad esprimersi.
 

Hypereyed

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Collegandomi al pensiero di Fetch_69, col quale concordo, ribatto per sottolineare una condizione a mia vista fondamentale.
Spesso, autori interessati a proporre un personale punto di vista, si muovono dal presupposto di non voler essere didascalici.
Nella fissità di un soggetto architettonico, ciò non si ottiene con la mera composizione, né rispettando l'integrità della struttura attraverso la correzione delle linee cadenti.

Un esempio che sintetizza l'approccio è la seguente fotografia, scattata con un fisheye:


Knocking Sun di Hypereyed, su Flickr
.

L'esasperazione è evidente, ma la necessità di giocare con una geometria nuova, che in modo unico la Sagrada Familia può offrire, regge da sola tutta l'immagine (se poi la trovate schifosa, imparerò :p ).

È indispensabile dunque distinguere gli scopi, e in questo senso adottare una chiave di lettura simile a quella che si accorda al Cubismo: il tabù del corpo scomposto, viene ad essere quello dell'edificio deformato.
 

maxuser

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Per me qualsiasi scelta deve essere funzionale alla foto, ci sono foto con linee dritte e squadrate alla perfezione che mi emozionano come un catalogo dell'Ikea, come allo stesso modo ci sono scatti in cui l'esasperazione delle distorsioni rappresenta solo una facile scappatoia al non avere nulla da raccontare.
Quotone .... la cosa IMHO va vista di volta in volta in funzione dello "scopo" dello scatto (raccontare, emozionare, scioccare ?)
Esempio, guardate queste due foto (un mio scatto di qualche settimana fa), ..... in un contesto simile e con una compo "rigorosa" il raddrizzamento secondo me era assolutamente indispensabile (infatti la mia versione "ufficiale" è quella raddrizzata).

Originale
IMG_8821_v2.jpg

Raddrizzata
IMG_8821_2.jpg
 

Fetch_69

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Spesso, autori interessati a proporre un personale punto di vista, si muovono dal presupposto di non voler essere didascalici.
Nella fissità di un soggetto architettonico, ciò non si ottiene con la mera composizione, né rispettando l'integrità della struttura attraverso la correzione delle linee cadenti.
Grande il tuo contributo alla discussione ... diciamo che hai scagliato dei carichi da 90! .-%
Il non essere didascalici, come scrivi tu, credo sia lo scopo di ognuno. Bisogna però stare attenti a non cadere nel "famolastrana" fine a se stesso.

È indispensabile dunque distinguere gli scopi, e in questo senso adottare una chiave di lettura simile a quella che si accorda al Cubismo: il tabù del corpo scomposto, viene ad essere quello dell'edificio deformato.
Giustissimo! Nella tua immagine della "Sagrada Familia" è evidente che la deformazione degli elementi architettonici ha uno scopo bene preciso e devo dire che sei stata intelligente e (passami il termine) un po paralcula :D ... nell'accostare ad un risultato ottico molto intrepido scelte compositive classicissime, come l'uso delle diagonali che partono dai vertici. La tua immagine ha del surreale ma si collega bene alla "verticalità" della struttura che è un dei suoi elementi più di spicco. AKA .. mi piace! :corna:

Interessante il parallelismo che hai fatto col Cubismo. Giusto rompere gli schemi prefissati ... i tabù ... l'importante è essere credibili. Ribaltando la cosa, però .... automaticamente non significa che l'utilizzo del "tutto-in-bolla" sia sinonimo di "vecchio" :p ... e la scomposizione di una struttura architettonica può benissimo dare ottimi risultati anche con tutte le linee dritte

Saluti
:ciao:


PS: per tutti ->@Mr.Brownstone ha scritto che non si vedono le mie immagine del post precedente .... io le vedo. Voi?
(grazie per le risposte, così eventualmente provo a ricaricarle)

Quotone .... la cosa IMHO va vista di volta in volta in funzione dello "scopo" dello scatto (raccontare, emozionare, scioccare ?)
Esempio, guardate queste due foto (un mio scatto di qualche settimana fa), ..... in un contesto simile e con una compo "rigorosa" il raddrizzamento secondo me era assolutamente indispensabile (infatti la mia versione "ufficiale" è quella raddrizzata).
Hai perfettamente reso l'idea e fornito un ottimo contributo!
Tra l'altro la tua immagine mi piace.

Grazie!
Saluti
:ciao:
 
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Grande il tuo contributo alla discussione ... diciamo che hai scagliato dei carichi da 90! .-%
Il non essere didascalici, come scrivi tu, credo sia lo scopo di ognuno. Bisogna però stare attenti a non cadere nel "famolastrana" fine a se stesso.



Giustissimo! Nella tua immagine della "Sagrada Familia" è evidente che la deformazione degli elementi architettonici ha uno scopo bene preciso e devo dire che sei stata intelligente e (passami il termine) un po paralcula :D ... nell'accostare ad un risultato ottico molto intrepido scelte compositive classicissime, come l'uso delle diagonali che partono dai vertici. La tua immagine ha del surreale ma si collega bene alla "verticalità" della struttura che è un dei suoi elementi più di spicco. AKA .. mi piace! :corna:

Interessante il parallelismo che hai fatto col Cubismo. Giusto rompere gli schemi prefissati ... i tabù ... l'importante è essere credibili. Ribaltando la cosa, però .... automaticamente non significa che l'utilizzo del "tutto-in-bolla" sia sinonimo di "vecchio" :p ... e la scomposizione di una struttura architettonica può benissimo dare ottimi risultati anche con tutte le linee dritte

Saluti
:ciao:


PS: per tutti ->@Mr.Brownstone ha scritto che non si vedono le mie immagine del post precedente .... io le vedo. Voi?
(grazie per le risposte, così eventualmente provo a ricaricarle)
adesso le vedo! e meno male aggiungo:applauso:

bellissima discussione, la sto seguendo con molto interesse
 

Hypereyed

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Grande il tuo contributo alla discussione ... diciamo che hai scagliato dei carichi da 90! .-%
Il non essere didascalici, come scrivi tu, credo sia lo scopo di ognuno. Bisogna però stare attenti a non cadere nel "famolastrana" fine a se stesso.



Giustissimo! Nella tua immagine della "Sagrada Familia" è evidente che la deformazione degli elementi architettonici ha uno scopo bene preciso e devo dire che sei stata intelligente e (passami il termine) un po paralcula :D ... nell'accostare ad un risultato ottico molto intrepido scelte compositive classicissime, come l'uso delle diagonali che partono dai vertici. La tua immagine ha del surreale ma si collega bene alla "verticalità" della struttura che è un dei suoi elementi più di spicco. AKA .. mi piace! :corna:

Interessante il parallelismo che hai fatto col Cubismo. Giusto rompere gli schemi prefissati ... i tabù ... l'importante è essere credibili. Ribaltando la cosa, però .... automaticamente non significa che l'utilizzo del "tutto-in-bolla" sia sinonimo di "vecchio" :p ... e la scomposizione di una struttura architettonica può benissimo dare ottimi risultati anche con tutte le linee dritte

Saluti
:ciao:


PS: per tutti ->@Mr.Brownstone ha scritto che non si vedono le mie immagine del post precedente .... io le vedo. Voi?
(grazie per le risposte, così eventualmente provo a ricaricarle)
Paracula e intelligente, che bel binomio :p

Grazie Fetch, sapevo avresti acchiappato il senso del mio desiderio di rottura!
Attenzione però: il "tutto in bolla" non è vecchio neanche per me. Semplicemente, tornando alla metafora artistica, fa parte di un'iconografia già nota e assorbita dalla tradizione, quindi fruibile con difficoltà nell'ottica di un'interpretazione personale che si scosti dal "solito" ;)

P.S. Anch'io vedo le foto!
 

Marco

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Quotone .... la cosa IMHO va vista di volta in volta in funzione dello "scopo" dello scatto (raccontare, emozionare, scioccare ?)
Esempio, guardate queste due foto (un mio scatto di qualche settimana fa), ..... in un contesto simile e con una compo "rigorosa" il raddrizzamento secondo me era assolutamente indispensabile (infatti la mia versione "ufficiale" è quella raddrizzata).

Originale
Vedi l'allegato 20442

Raddrizzata
Vedi l'allegato 20441
Aka Teddi :giggle:

Io sono dell'idea che le linee cadenti non siano un male di per sè, anzi:
http://www.playerdue.com/forum/index.php?threads/studiando-la-vela-palavela-italia-61.24676/
Trovo però che in alcuni casi siano molto fastidiose, ad esempio quando si fotografa un edificio frontalmente prendendolo tutto (lo faccio rarissimamente), in questi casi uso PS che però secondo me non da risultati ottimi....diciamo accettabili...l'ideale sarebbe un decentrabile in modo da poter decidere se e quando avere linee cadenti
Stessa opinione ;)
 

Teddi

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premetto che non ho capito bene cosa siano le linee cadenti. basta una minima distorsione/uscita dall'asse di una retta di un elemento della foto per definire quella linea come cadente e quindi nemica della foto architettonica?
il mio approccio alla fotografia (sia nell'apprezzare foto altrui che nello scattare) prescinde totalmente dal preoccuparmi delle linee cadenti. (cioè, io mi preoccupo se non ci sono eh eh scherzo, no non scherzo :pazzo: )
se scatto in un modo dipende dall'elemento o elementi che voglio fotografare, dal tipo di luce che voglio sfruttare, dall'atmosfera che voglio provare a creare. poi, in ultimo, ma proprio in ultimo, penso alle linee cadenti (e cioè dico: oh, ma guarda un po' a 17mm su ff distorce tutto, fico!). insomma, sensibilità sull'argomento zero.
per non passare per il solito ca77one, spezzo una lancia a mio favore sottolineando che se sacrifico qualche linea è perchè mi preoccupo che nell'insieme la foto restituisca dinamicità ed equilibrio compositivo. e certe volte, secondo i miei gusti - of course - ci riesco! spesso non ci riesco, ma magari proprio perchè faccio una foto brutta, non perchè le linee sono cadenti. stesso discorso per proposte altrui.
nelle due foto sopra riportate, il mio occhio/cervello/approccio mi dice una sola cosa per entrambe gli scatti: bella sensazione, l'elemento umano è calato magistralmente in un contesto architettonico asciutto ed elegante.
cioè, non c'ho proprio l'occhio per notare che la prima è storta e l'altra no.
 

Fedra

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Nel caso di Fetch e maxuser mi piacciono le lineee raddrizzate ;) poi spero di vederne altre che il discorso mi interessa! :D
 

Fetch_69

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basta una minima distorsione/uscita dall'asse di una retta di un elemento della foto per definire quella linea come cadente e quindi nemica della foto architettonica?
Ciao. Grazie anche a te per il contributo.
Come ho già specificato, a mio parere, le linee cadenti diventano nemiche della fotografia di architettura nel momento in cui non sono funzionali ad essa. Ovviamente è un concetto molto soggettivo, visto che tu scrivi di non preoccuparti minimamente della loro presenza a prescindere dal tipo di approccio fotografico scelto .. aggiungo che dal tuo punto di vista fai bene.
Può darsi che prima o poi per ritrovare la sensazione di "equilibrio" e di leggibilità di una tua immagine di tipo architettonico non sarà più sufficiente la corretta disposizione degli elementi compositivi ... ma ricercherai per determinate vedute anche il rigore formale.

Saluti
:ciao:

Nel caso di Fetch e maxuser mi piacciono le lineee raddrizzate ;) poi spero di vederne altre che il discorso mi interessa! :D
Grazie ... allora speriamo in ulteriori contributi :)

Saluti
:ciao:
 

MissBlackWhite

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A mio parere a meno che le linee cadenti non siano volute, nell'architettura devono stare dritte.
Come nell'esempio di maxuser è indispensabile che l'edificio sia dritto.
E comunque con un canon decentrabile (provato il TS-E 24mm) non c'è photoshop che tenga
 
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