Evitiamo confusioni, compensare l'esposizione significa correggere quelle situazioni di luce dove avremmo il soggetto che non ci soddisfa rispetto allo sfondo, un esempio pratico, fotografo una persona in abito nero su una pista innevata in pieno sole, la fotocamera misura quello che inquadro e fa una media della luce e sceglie di conseguenza il tempo o il diaframma a seconda delle direttive che gli do, (priorità ai tempi, oppure ai diaframmi , oppure al programma automatico) mi troverò con il mio soggetto sottoesposto a tal punto che sarà un blocco nero su un fondo bianco, quindi devo compensare l'esposizione, ovvero andare ad aprire il mio diaframma o allungare i tempi per poter esporre e leggere poi il soggetto, quando le macchine fotografiche analogiche non avevano letture esposimetriche sofisicate come quelle odierne, si faceva una misurazione con esposimetri separati e si faceva una media fra luce incidente e quella riflessa dal soggetto, li poi ci giocava l'esperienza del fotografo, oggi le nostre reflex hanno tre modi di misurare la luce, media generale, media ponderata (tiene conto delle parti scure o chiare predominanti) e spot, avete soggetti che non sono "venuti bene"?, avete scelto la misurazione sbagliata, quindi qualsisi reflex moderna ha la possibilità di intervenire con la correzione compensando in + o in - usando un simbolo che è un quadrato diviso in diagonale, metà nero e metà bianco, oppure avvicinarsi al soggetto e inquadrare bloccando l'esposizione, tornare sul punto della ripresa e scattare.
L'istogramma nel digitale segue una logica "diversa" perchè tiene conto di tutte le fasi di memorizzazione dello scatto, quindi calcola il contrasto che è diverso da 100ISO a quello di 3200, calcola il disturbo o rumore che appiattisce con ISO alti l'immagine e altri fattori che la fotocamera ha nel suo software, quindi, ammesso che fosse possibile avere un istogramma con l'analogico, avremmo avuto gli stessi risultati come nel digitale, una pellicola da 50ASA (ISO) non ti permetteva errori superiori a un mezzo diaframma, mentre una pellicola a 800 ASA aveva una latitudine di posa superiore permettendoti di raddoppiare la sensibilità della stessa e compensando nello sviluppo successivo a scapito però della qualità.
Concludo con il solito consiglio che mi sento in dovere di dare, ogni macchina ha le sue caratteristiche, studiatela e fate molte prove, il digitale vi fa consumare solo la batteria, segnatevi le vostre prove e toglietevi i dubbi e se qualcosa non vi quadra .... libretto di istruzione e leggere con la fotocamera in mano.