Distanza iperfocale. Capirla e sfruttarla.

photojack

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Ciao,
Ieri mi sono trovato in giro con la mia Canon 40D che monta un 18-55mm (il cosidetto plasticotto :)
Penso di aver fatto discrete foto di paesaggi e case. Mi sono accorto però che di teoria ne sapevo ben poco e quindi avevo bisogno di leggere qualcosa in merito per sviluppare le mie capacità per questo genere (anche se penso che alla fine il mio genere preferito possa diventare il ritratto).
Ho incominciato a leggere qualcosa su internet e mi sono imbattuto nella "distanza iperfocale".
Sono riuscito a capire qualcosa ma alcuni aspetti mi sono ancora oscuri.

Qualcuno potrebbe aiutarmi a capire in modo semplice cosa fare esattamente per avere una profondità di campo infinita e avere così un'immagine più nitida possibile con la mia fotocamera sfruttando questa teoria della distanza iperfocale? Non ho capito in pratica come applicarla nei singoli casi. Ho scaricato anche delle app per il mio smartphone, ma tutti quei numeri confrontati anche con delle tabelle fisse che ho scaricato non hanno ancora tanto senso per me e a volte risultano pure contraddittori.
Grazie.
 

tommy__76

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guarda anche nel forum trovi diversi post in merito, io purtroppo ci ho rinunciato per problemi tecnici, anche trovando che per avere l'iperfocale devo mettere a fuoco a 51metri non saprei come farlo ma mia macchinetta non torna questa informazione :(
 

49luciano

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La distanza impostata sull'obbiettivo definita "iperfocale" è un calcolo (non esattissimo) per avere a fuoco una zona che parte da un punto e termina ad un altro.
Detta così sembra una cavolata, :???: e bisogna rifarsi ai vecchi obbiettivi analogici, quelli manual focus per capirci, tutti questi avevano una linea di riferimento che indicava la distanza di messa a fuoco, poi lateralmente alla linea centrale c'erano altre linee, a volte colorate come i valori sulla ghiera dei diaframmi, che "indicavano altre distanze", la misura centrale era chiamata iperfocale.
Semplifichiamo la discussione, io devo scattare una fotografia e devo inquadrare una serie di cose che sono racchiuse in una distanza che va da 3 metri a 15 metri, vorrei essere sicuro che la mia fotografia risulti accettabile come qualità di messa a fuoco, prendo la mia ottica e imposto la messa a fuoco fra le linee che corrispondono ad un determinato diaframma scelgo la distanza di mt3 e la posiziono sulla linea del diaframma f.8 la riga opposta mi dirà fino a che distanza avrò una messa a fuoco accettabile, se mi segnala i mt che desidero, in questo caso 15, ok se sono meno dovrò chiudere e far corrispondere la mia misura di partenza di 3mt in corrispondenza della linea corrispondente al diaframma 11 o successivo.
La misura che leggerò corrispondente alla riga centrale sarà l'iperfocale, la misura che intercorre fra la distanza minima e la massima è chiamata profondità di campo, Quindi, continuando con l'esempio, la mia iperfocale di mt4,25 metterà a fuoco l'immagine da tre metri a quindici metri con f.11.
Questo metodo era d'obbligo quando nell'analogico, tu scattavi oggi è i primi risultati li vedevi dopodomani, non potendo riscattare la stessa immagine cercavi di trovare tutte le soluzioni per non sbagliare,
Nikkor-old-lens.jpg
Qui ho trovato un obbiettivo nikon, i valori dei diaframmi sono colorati e corrispondono alle linee che vedi perpendicolari alla ghiera della messa a fuoco, qui si vede che impostando la messa a fuoco a mt 1,30 circa, con diaframma f.22 la messa a fuoco risulterà abbastanza nitida da mt 0,65 fino all'infinito.
Resta cmq inteso che la messa a fuoco "reale" è quella dove viene impostata la linea centrale in questo caso mt1,30.
e ci fermiamo qui perché a questo punto bisognerebbe fare tutta una serie di puntualizzazioni e ci vorrebbero altri tre forum completi.:):):).
 

photojack

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guarda anche nel forum trovi diversi post in merito, io purtroppo ci ho rinunciato per problemi tecnici, anche trovando che per avere l'iperfocale devo mettere a fuoco a 51metri non saprei come farlo ma mia macchinetta non torna questa informazione :(
Come ti regoli allora per la messa a fuoco di un paesaggio dove vuoi ottenere la massima nitidezza possibile?
Considerando anche il caso che tu voglia avere a "fuoco" sia un oggetto vicino a te che il suo sfondo (mi è capitato di pensarci proprio ieri mentre facevo una foto in cui mi sembrava che riprendere un oggetto in primo piano, spostato sulla destra, e avere a fuoco il suo sfondo rendesse la foto paesaggistica più interessante. Grazie.

La distanza impostata sull'obbiettivo definita "iperfocale" è un calcolo (non esattissimo) per avere a fuoco una zona che parte da un punto e termina ad un altro.
Detta così sembra una cavolata, :???: e bisogna rifarsi ai vecchi obbiettivi analogici, quelli manual focus per capirci, tutti questi avevano una linea di riferimento che indicava la distanza di messa a fuoco, poi lateralmente alla linea centrale c'erano altre linee, a volte colorate come i valori sulla ghiera dei diaframmi, che "indicavano altre distanze", la misura centrale era chiamata iperfocale.
Semplifichiamo la discussione, io devo scattare una fotografia e devo inquadrare una serie di cose che sono racchiuse in una distanza che va da 3 metri a 15 metri, vorrei essere sicuro che la mia fotografia risulti accettabile come qualità di messa a fuoco, prendo la mia ottica e imposto la messa a fuoco fra le linee che corrispondono ad un determinato diaframma scelgo la distanza di mt3 e la posiziono sulla linea del diaframma f.8 la riga opposta mi dirà fino a che distanza avrò una messa a fuoco accettabile, se mi segnala i mt che desidero, in questo caso 15, ok se sono meno dovrò chiudere e far corrispondere la mia misura di partenza di 3mt in corrispondenza della linea corrispondente al diaframma 11 o successivo.
La misura che leggerò corrispondente alla riga centrale sarà l'iperfocale, la misura che intercorre fra la distanza minima e la massima è chiamata profondità di campo, Quindi, continuando con l'esempio, la mia iperfocale di mt4,25 metterà a fuoco l'immagine da tre metri a quindici metri con f.11.
Questo metodo era d'obbligo quando nell'analogico, tu scattavi oggi è i primi risultati li vedevi dopodomani, non potendo riscattare la stessa immagine cercavi di trovare tutte le soluzioni per non sbagliare,
Vedi l'allegato 42038
Qui ho trovato un obbiettivo nikon, i valori dei diaframmi sono colorati e corrispondono alle linee che vedi perpendicolari alla ghiera della messa a fuoco, qui si vede che impostando la messa a fuoco a mt 1,30 circa, con diaframma f.22 la messa a fuoco risulterà abbastanza nitida da mt 0,65 fino all'infinito.
Resta cmq inteso che la messa a fuoco "reale" è quella dove viene impostata la linea centrale in questo caso mt1,30.
e ci fermiamo qui perché a questo punto bisognerebbe fare tutta una serie di puntualizzazioni e ci vorrebbero altri tre forum completi.:):):).
Ti ringrazio Luciano per la spiegazione. Purtroppo fare riferimento a quel tipo di obiettivi non mi ha aiutato a capire più di tanto. Non ho ancora una visione generale e così solida della teoria che mi permetta di trasporre quanto detto sul mio plasticotto della Canon.
 
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tommy__76

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cerco di chiudere il più possibile il diaframma (sempre tenendo in considerazione dei quanto il mio obbiettivo mi permette e metto a fuoco in un punto vicino al soggetto (più in dietro)
 

photojack

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cerco di chiudere il più possibile il diaframma (sempre tenendo in considerazione dei quanto il mio obbiettivo mi permette e metto a fuoco in un punto vicino al soggetto (più in dietro)
Ecco siamo sull'aspetto più pratico della faccenda che potrebbe in seguito aiutarmi a capire tutta la teoria. Bene!
In poche parole, nel caso del soggetto vicino con sfondo nitido (rispondevi a questo giusto?) chiudi il diaframma il più possibile (f/11 dovrebbe andare bene per il mio obiettivo il più delle volte) punti il soggetto scelto per il primo piano ma metti a fuoco dove esattamente? Non ho capito quel "più indietro" spazialmente a cosa si riferisce.
Vuoi dire che se il soggetto è a 5 metri da te tu punti il fuoco a 6 metri per esempio? O è il contrario. Grazie ancora.
 

49luciano

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Ti ringrazio Luciano per la spiegazione. Purtroppo fare riferimento a quel tipo di obiettivi non mi ha aiutato a capire più di tanto. Non ho ancora una visione generale e così solida della teoria che mi permetta di trasporre quanto detto sul mio plasticotto della Canon.
cerco di chiudere il più possibile il diaframma (sempre tenendo in considerazione dei quanto il mio obbiettivo mi permette e metto a fuoco in un punto vicino al soggetto (più in dietro)
Una certezza c'è, che: con le ottiche per il digitale, quelle senza ghiera dei diaframmi, quelle autofocus dove non sai a che distanza hanno focheggiato, quelle minimali per capirci, la certezza è che sono state progettate per fare scatti senza pensarci troppo, giusto giusto per principianti, le ottiche "prof" hanno mantenuto le scale per la profondità di campo, ma è anche interessante sapere che per sfruttare tutta la "teoria" dell'iperfocale, bisogna saper lavorare con la MF a mano, e come esempio è calzante............

Ecco siamo sull'aspetto più pratico della faccenda che potrebbe in seguito aiutarmi a capire tutta la teoria. Bene!....................
.................Vuoi dire che se il soggetto è a 5 metri da te tu punti il fuoco a 6 metri per esempio? O è il contrario. Grazie ancora.
esatto, è il modo di utilizzare la teoria dell'iperfocale.
Ma specifico nuovamente che, ingrandendo l'immagine oltre il circolo di confusione (e questo sarebbe un altro puzzle della teoria) la parte non a fuoco che sembrerebbe nitida (5 mt), beh nitida non è, lo sarebbe solo ed esclusivamente la parte a 6 mt.
Ragazzi, conoscere la teoria va bene, ma oggi tutte queste regolette servono a poco.
 

photojack

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esatto, è il modo di utilizzare la teoria dell'iperfocale.
....
Ragazzi, conoscere la teoria va bene, ma oggi tutte queste regolette servono a poco.
Perché servono a poco? Grazie

allora,
ho trovato questo sito:
http://www.dofmaster.com/dofjs.html

Ho scelto il modello della mia reflex la 40D
e inserito questi valori:

Focal length (mm) 18mm

Selected f-stop f/11

Subject distance 5 metri.

Ho ottenuto questo:

Subject distance 5 m

Depth of field
Near limit 1.16 m
Far limit Infinity
Total Infinite
In front of subject 3.8 m
Behind subject Infinite
Hyperfocal distance 1.53 m
Circle of confusion 0.019 mm

Aiutatemi ad interpretare i dati e ragioniamoci un po' su, per piacere.
Grazie
 
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49luciano

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Focal length (mm) 18mm

Selected f-stop f/11

Subject distance 5 metri.

Ho ottenuto questo:

Subject distance 5 m (quella impostata da te)

Depth of field
Near limit 1.16 m (Con queste impostazioni hai a fuoco da 1,16 mt fino all'infinito)
Far limit Infinity
Total Infinite
In front of subject 3.8 m ( in pratica mettendo a fuoco a 5 mt ti ritrovi nitida la fotografia appunto da 1,15 /infinito)
Behind subject Infinite
Hyperfocal distance 1.53 m (se invece adotti la regola dell'iperfocale e metti a fuoco a 1,53 mt avrai a fuoco, con diaframma 11, da 76 cm all'infinito)

Circle of confusion 0.019 mm (questo lascialo perdere per il momento)
Ma una domanda sorge spontanea, quante ottiche hai in questo momento dove puoi vedere con esattezza la misura della messa a fuoco?
Quella tabella che segnali, mettila nei preferiti, soddisfa sicuramente molte tue domande ma, ricordati che sono sempre delle misure teoriche, e sono basate sul circolo di confusione che è un parametro abbastanza personale, e tanto per darti una infarinatura, sarebbe come dire che uno un pochino corto di vista si accontenta di una nitidezza blanda, (circolo di confusione a valore alto) uno esigente vuole la nitidezza e basta... (circolo di confusione a valore 0)
ora mi faccio un buon caffè, ciao.
 

photojack

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Ma una domanda sorge spontanea, quante ottiche hai in questo momento dove puoi vedere con esattezza la misura della messa a fuoco?
Ho il plasticotto della Canon come ho riportato nel primo post. Sono appena agli inizi.
Comunque adesso la faccenda è un po' più chiara. Giusto un paio di cose per essere sicuri.
La Near limit di 1.16 m è la distanza dal fotografo. Giusto?
Se voglio adottare la regola della iperfocale non devo più mettere a fuoco il soggetto originale che avevo puntato e che avevo stimato in 5 metri ma a 1,53m da dove scatto, che è relativamente molto prima del soggetto posto a 5 metri. Pensavo diversamente anche se nell'esempio sopra cambia poco credo visto che si ha in entrambi i casi una DOF infinita.
Il punto chiave comunque rimane il fatto che uno non è in grado di stimare esattamente (a meno che non si disponga di certi disposivi, puntatori laser ecc) le distanze e leggevo in un articolo che se sbagli anche di un po' e se addirittura fai muovere la fotocamera al momento dello scatto tutti i calcoli vanno a farsi benedire.

In ogni caso per avere valori diversi e trovare la giusta profondità, in base anche a cioè che mi permette di fare la mia attrezzatura, posso sempre spostarmi in avanti o indietro. Questo è l'aspetto che mi interessa di più per poter finalmente digerire questo concetto. Grazie.

ps: a proposito in alcune app che ho trovato c'è anche il valore Teleconverter. A cosa si riferisce?

 
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Aries Mu

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La distanza impostata sull'obbiettivo definita "iperfocale" è un calcolo (non esattissimo) per avere a fuoco una zona che parte da un punto e termina ad un altro.
Detta così sembra una cavolata, :???: e bisogna rifarsi ai vecchi obbiettivi analogici, quelli manual focus per capirci, tutti questi avevano una linea di riferimento che indicava la distanza di messa a fuoco, poi lateralmente alla linea centrale c'erano altre linee, a volte colorate come i valori sulla ghiera dei diaframmi, che "indicavano altre distanze", la misura centrale era chiamata iperfocale.
Semplifichiamo la discussione, io devo scattare una fotografia e devo inquadrare una serie di cose che sono racchiuse in una distanza che va da 3 metri a 15 metri, vorrei essere sicuro che la mia fotografia risulti accettabile come qualità di messa a fuoco, prendo la mia ottica e imposto la messa a fuoco fra le linee che corrispondono ad un determinato diaframma scelgo la distanza di mt3 e la posiziono sulla linea del diaframma f.8 la riga opposta mi dirà fino a che distanza avrò una messa a fuoco accettabile, se mi segnala i mt che desidero, in questo caso 15, ok se sono meno dovrò chiudere e far corrispondere la mia misura di partenza di 3mt in corrispondenza della linea corrispondente al diaframma 11 o successivo.
La misura che leggerò corrispondente alla riga centrale sarà l'iperfocale, la misura che intercorre fra la distanza minima e la massima è chiamata profondità di campo, Quindi, continuando con l'esempio, la mia iperfocale di mt4,25 metterà a fuoco l'immagine da tre metri a quindici metri con f.11.
Questo metodo era d'obbligo quando nell'analogico, tu scattavi oggi è i primi risultati li vedevi dopodomani, non potendo riscattare la stessa immagine cercavi di trovare tutte le soluzioni per non sbagliare,
Vedi l'allegato 42038
Qui ho trovato un obbiettivo nikon, i valori dei diaframmi sono colorati e corrispondono alle linee che vedi perpendicolari alla ghiera della messa a fuoco, qui si vede che impostando la messa a fuoco a mt 1,30 circa, con diaframma f.22 la messa a fuoco risulterà abbastanza nitida da mt 0,65 fino all'infinito.
Resta cmq inteso che la messa a fuoco "reale" è quella dove viene impostata la linea centrale in questo caso mt1,30.
e ci fermiamo qui perché a questo punto bisognerebbe fare tutta una serie di puntualizzazioni e ci vorrebbero altri tre forum completi.:):):).
non è umano, è un ALIENO!!! :applauso:

x photojack: non star li a diventare matto con l'iperfocale, tanto non ti servirà a nulla con gli obiettivi autofocus, era utile solo con gli obiettivi manuali, ora ti faresti venire solo inutili mal di testa! :rolleyes:
 
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bobol

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...e la firma di Aries la dice lunga :rolleyes:
 

EoSimo

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Tutto quello spiegato sopra è la teoria rigorosa ed è spiegata davvero bene (luciano :applauso:)
Alla fine, visto come sono costruiti gli obiettivi odierni, io prima controllo un'app a caso che mi dia un'indicazione e poi controllo l'effettiva messa a fuoco col liveview e lente 10x in qualche punto strategico.

Il tuo 18-55 probabilmente (vado a memoria) non ha la finestrella con la scala delle distanze, rende ovviamente tutto più difficile/quasi impossibile.
Consolati però: ormai solitamente si passa da 1m a infinito senza nessuna indicazione intermedia.
 

photojack

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x photojack: non star li a diventare matto con l'iperfocale, tanto non ti servirà a nulla con gli obiettivi autofocus, era utile solo con gli obiettivi manuali, ora ti faresti venire solo inutili mal di testa! :rolleyes:
Mi sa che hai ragione. Avevo capito tutto sommato che se ne può fare anche a meno, ma volevo capire il concetto in linea di massima. Grazie.
 
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