amonxxx
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Ciao a tutti, apro questa discussione perchè non mi sembra che il tema sia stato affrontato...se così dovesse essere chiedo perdono ai mod e chiedo di non essere crocifisso in sala mensa.
Probabilmente sarà un post un pochino lungo... chiedo quindi doppiamente perdono
Breve cappello per chi non sa cosa sia un esposimetro o per chi ne ha sentito parlare ma non sa a cosa possa servire
Strumento fondamentale nell'epoca della pellicola e a mio avviso strumento importante anche oggi sopratutto in studio...e perchè no anche per foto paesaggistica per avere una misura ben precisa della luce che abbiamo a disposizione.
Può essere di due tipi: a luce diretta che permette di avere una lettura corretta della luce che colpisce il soggetto che stiamo fotografando, a luce riflessa che permette di avere una lettura della luce riflessa dal soggetto che vogliamo fotografare (gli esposimetri montati nelle nostre reflex sono a luce riflessa).
Gli esposimetri sono in grado di misurare sia la luce continua (luci di casa, lampade, sole ecc) che flash.
In alto è presente il sensore che misura la luce coperto da una sfera bianca chiamata lumisfera; la maggiorparte degli esposimetri ha due modalità di funzionamento in relazione alla lumosfera:
1) Lumosfera fuori: si ha una lettura diciamo a 180 gradi della luce (si avrà una sorta di lettura media della luce della scena)
2) Lumosfera dentro: si ha una lettura più puntuale e direzionale della luce.
Fine Cappello
Avendo visto approcci differenti con risultati differenti, la domanda che mi pongo io è: dove puntate il vostro esposimetro, verso la sorgente di luce o verso la fotocamera? Se la risposta è "dipende" come suppongo sia...io vi richiedo: da cosa dipende?
Vi riporto tre situazioni tipiche e come mi comporterei io in queste circostanze, ditemi se sbaglio e se voi fareste lo stesso:
caso 1) sono con una modella in giro per fare qualche foto sfruttando la luce ambiente, mi metto in una zona in cui è presente una luce uniforme che può piacermi senza troppi contrasti tra zone di luce e zone di ombre, sistemo la modella, lumisfera fuori, punto l'esposimetro verso la fotocamera, misuro, e scatto. Il risultato è quello di avere uno scatto bilanciato
caso 2) sono con una modella e voglio sfruttare la luce di una finestra per creare tridimensionalità sul viso con delle ombre morbide. Quindi questa volta posiziono la modella, e misuro la luce puntando l'esposimetro verso la finestra (lumisfera dentro) in modo da avere una corretta esposizione della luce proveniente dalla finestra. Poi misuro eventualmente la luce nella zona in ombra per rendermi conto della differenza di luminosità e valutare o meno l'utilizzo di un pannello riflettente. Prendo nota delle misurazioni fatte e imposto la fotocamera in maniera da avere la corretta esposizione del viso illuminato.
In questa situazione se avessi puntato l'esposimetro verso la fotocamera avrei avuto una lettura media e avrei rischiato di avere le ombre più chiare e le zone in luce magari troppo chiare (o eventualmente bruciate). Quindi in questo caso io ritengo che l'approccio di puntare l'esposimetro verso la sorgente di luce sia più corretto
caso 3) sono in studio con tantissimi flash, strobes, modificatori ecc e voglio creare un ritratto complesso con uno schema luci articolato. A questo punto rientro la lumisfera e faccio le misurazioni singole dei vari flash puntando l'esposimetro verso la luce per avere ben in mente il rapporto tra le varie sorgenti di luce che vanno a modellare il soggetto. Ma comunque imposto la fotocamera in maniera da esporre correttamente la parte di viso "principale".
Scusate se mi sono dilungato ma credo che sia interessante come tema da trattare sopratutto per coloro che stanno avvicinandosi alla fotografia da studio, o che utilizzano fotocamere analogiche.
P.S. In realtà sto pubblicando su "domande di teoria" credo che sia una discussione adatta anche a "tecniche fotografiche", quindi se i mod ritengono opportuno spostare fate pure.
Ciao a tutti!!
Probabilmente sarà un post un pochino lungo... chiedo quindi doppiamente perdono
Breve cappello per chi non sa cosa sia un esposimetro o per chi ne ha sentito parlare ma non sa a cosa possa servire
Strumento fondamentale nell'epoca della pellicola e a mio avviso strumento importante anche oggi sopratutto in studio...e perchè no anche per foto paesaggistica per avere una misura ben precisa della luce che abbiamo a disposizione.
Può essere di due tipi: a luce diretta che permette di avere una lettura corretta della luce che colpisce il soggetto che stiamo fotografando, a luce riflessa che permette di avere una lettura della luce riflessa dal soggetto che vogliamo fotografare (gli esposimetri montati nelle nostre reflex sono a luce riflessa).
Gli esposimetri sono in grado di misurare sia la luce continua (luci di casa, lampade, sole ecc) che flash.
In alto è presente il sensore che misura la luce coperto da una sfera bianca chiamata lumisfera; la maggiorparte degli esposimetri ha due modalità di funzionamento in relazione alla lumosfera:
1) Lumosfera fuori: si ha una lettura diciamo a 180 gradi della luce (si avrà una sorta di lettura media della luce della scena)
2) Lumosfera dentro: si ha una lettura più puntuale e direzionale della luce.
Fine Cappello
Avendo visto approcci differenti con risultati differenti, la domanda che mi pongo io è: dove puntate il vostro esposimetro, verso la sorgente di luce o verso la fotocamera? Se la risposta è "dipende" come suppongo sia...io vi richiedo: da cosa dipende?
Vi riporto tre situazioni tipiche e come mi comporterei io in queste circostanze, ditemi se sbaglio e se voi fareste lo stesso:
caso 1) sono con una modella in giro per fare qualche foto sfruttando la luce ambiente, mi metto in una zona in cui è presente una luce uniforme che può piacermi senza troppi contrasti tra zone di luce e zone di ombre, sistemo la modella, lumisfera fuori, punto l'esposimetro verso la fotocamera, misuro, e scatto. Il risultato è quello di avere uno scatto bilanciato
caso 2) sono con una modella e voglio sfruttare la luce di una finestra per creare tridimensionalità sul viso con delle ombre morbide. Quindi questa volta posiziono la modella, e misuro la luce puntando l'esposimetro verso la finestra (lumisfera dentro) in modo da avere una corretta esposizione della luce proveniente dalla finestra. Poi misuro eventualmente la luce nella zona in ombra per rendermi conto della differenza di luminosità e valutare o meno l'utilizzo di un pannello riflettente. Prendo nota delle misurazioni fatte e imposto la fotocamera in maniera da avere la corretta esposizione del viso illuminato.
In questa situazione se avessi puntato l'esposimetro verso la fotocamera avrei avuto una lettura media e avrei rischiato di avere le ombre più chiare e le zone in luce magari troppo chiare (o eventualmente bruciate). Quindi in questo caso io ritengo che l'approccio di puntare l'esposimetro verso la sorgente di luce sia più corretto
caso 3) sono in studio con tantissimi flash, strobes, modificatori ecc e voglio creare un ritratto complesso con uno schema luci articolato. A questo punto rientro la lumisfera e faccio le misurazioni singole dei vari flash puntando l'esposimetro verso la luce per avere ben in mente il rapporto tra le varie sorgenti di luce che vanno a modellare il soggetto. Ma comunque imposto la fotocamera in maniera da esporre correttamente la parte di viso "principale".
Scusate se mi sono dilungato ma credo che sia interessante come tema da trattare sopratutto per coloro che stanno avvicinandosi alla fotografia da studio, o che utilizzano fotocamere analogiche.
P.S. In realtà sto pubblicando su "domande di teoria" credo che sia una discussione adatta anche a "tecniche fotografiche", quindi se i mod ritengono opportuno spostare fate pure.
Ciao a tutti!!