B&W Gente a Zagabria

Teddi

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Un piccola raccolta delle foto di strada fatte a Zagabria un mese fa.

Zagabria in breve.
La città è molto bella ed elegante. Ma anche cupa e per certi versi triste. Sicuramente un luogo austero nell'architettura e abitato da gente che trasmette un senso di rigore e serietà atavico e profondo. Soprattutto se ripenso alla popolazione più anziana. I giovani invece sono più in stile Cazzoguardi.
Spaventosa ed inquietante, poi, la massiccia presenza di preti e di suore in ogni dove. E addirittura di gente che prega per strada. Questo sicuramente non contribuisce a dare un'immagine spensierata alla città. Non che una città debba essere così per forza, s'intende, però insomma: che ansia!

Analisi di un certo livello.
Personalmente mi sono fatto l'idea che quello croato sia un popolo eternamente insoddisfatto. Ora spiego meglio perché.
Provincia dell'impero prima, stato fantoccio dei nazisti poi, repubblica federale di uno stato comunista per 50 anni e stato indipendente - finalmente? - oggi.
Con l'indipendenza - di nuovo, come ai tempi dell'impero austroungarico - questo paese pare tornato ad essere in qualche modo l'ultima ruota del carro di un occidente (leggi: europa politica) che quando va bene vede la Croazia e i croati come un'appendice poco significativa nel panorama geopolitico europeo, quando va male non la sa collocare nella cartina geografica confondendola con altri popoli in quel crogiolo di nazioni - n.b.: nazioni, non stati - che è l'area dell'ex Jugoslavia: in una sola parola, zingari (niente di più sbagliato partendo dal presupposto che tale parola individua delle etnie piuttosto precise che nulla hanno a che fare con i croati).
Su questa cosa qua, cioè su come si sentono oggi i croati, ho raccolto (senza chiedere nulla, come se avessero loro il bisogno di dirmi certe cose) il parere di varie persone. Poche in termini assoluti per tracciare un quadro esaustivo da un punto di vista statistico, ma sorprendentemente compatte in relazione al contenuto del loro pensiero.

Intermezzo semi serio.
Questo bagno antropico e di confronto sociale è nato come conseguenza di una mia piccola quanto drammatica emergenza logistica: no caricabatterie iphone in lontana città estera in piena notte e quindi no modo di dire a fidanzata ciao arrivato mi manchi tranquilla qui sono tutte brutte e no modo di dire a madre apprensiva categoria: che ho fatto di male io per avere figlio così con pepe nel cul0 che non so mai dove sta e poi non fare quelle foto in bw che sono brutte" ciao mamma sono vivo.
Per tale ragione ho dovuto parlare con tante persone (sì senza smartphone le cose le devi chiedere agli autoctoni che ne sanno più di te e la raccolta di poche informazioni può essere estremamente lenta, mettici pure che sono fieramente timido), diversamente sarei rimasto nel mio beato mutismo fotografico e cioè così: io in qualche piazza con il mio treppiedi, qualche birra a basso prezzo, la Robbertina e il mio cell per sapere le cose, tipo dove mangiare nelle vicinanze piatti tipici che sanno di benzina (o è il classico abuso di aglio, broccoli e patate?), dove trovare la statua di Nikola Tesla (ma alla fine l'ho trovata siiiiiiiiiììì) e scrivere ca77ate sui social. Soprattutto quello.

...(continua) Analisi di un certo livello.
Prevalentemente ho incontrato giovani ragazzi - parlano tutti un inglese perfetto e mi hanno fatto sentire una specie di Carlo Verdone all'estero, mentre non è raro trovare anziani che si fanno capire anche in italiano e capiscono l'italiano - e tutti, ovviamente, sono orgogliosi della propria città bla-bla-bla le nobili origini ecc.ecc.
Oltre a ciò, posso riassumere il loro - compatto - pensiero così:
da un lato hanno l'istinto di dimostrare che sono fichi, cattolici ed occidentali (però ca77o non potete ascoltare la nostra commerciale di 10 anni fa), forse per affrancarsi dai vicini (e fino a ieri odiati) serbi ortodossi agli occhi dell'occidente, forse semplicemente perché di fatto sono il popolo più intimamente occidentale dei balcani. Ma poi ognuno, però, finisce per disprezzare l'europa delle banche ecc.ecc., deridere l'Italia - ormai nuovo paese di riferimento, molto più della vicina e decaduta Austria - per le sue buffe vicende politiche e per i comportamenti di noi italiani in vacanza da quelle parti (evvabbè ci sta, però cheppalle co' sta storia).
Insomma è come se dicessero: vogliamo essere come voi, ma voi siete dei corrotti. Io provavo a rispondere cose del tipo O tutto o niente, anche noi italiani siamo blindati dalla Germania e cose da bar di questo tipo, ma assolutamente (e giustamente) non venivo compreso.
Ecco tutto 'sto pippone per argomentare il motivo per il quale più sopra ho scritto che sembrano insoddisfatti.

Conclusioni.
Dopo una disperata notte in giro per internet point e ultimi benzinai aperti dopo cena con la speranza di trovare un cavo compatibile con il mio telefono, mi sono arreso. Sono andato a letto stanco morto, senza aver fatto una foto notturna decente e col cell drammaticamente scarico.
Ho avuto modo di avvertire al volo chi di dovere, ma provavo un senso di ansia e di abbandono assurdo.
La mattina dopo ho comprato un cavo tarocco per pochi soldi al centro commerciale sotto il mio ostello. Ho avuto la sensazione di aver scampato la morte solo all'ultimo secondo. Sì, tutto ciò solo per la mancanza di un cavo caricabatterie.
Poi uno dice che siamo corrotti? Sì c***o, c'hanno ragione loro.

Altre conclusioni.
Questa esperienza non mi ha insegnato nulla di metafisico. Resto nel mio comodo ed arido materialismo occidentale. Continuo ad essere del parere che la tecnologia deve essere tanta, deve essere per tutti e deve felicemente avvolgerci perchè ci migliora la vita sotto ogni aspetto.
Al massimo ho imparato che iPol85 non sa riconoscere il cavo dell'iphone 4 con quello dell'iphone 5.


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Gente a Zagabria di Roberto Taddeo, su Flickr

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Kappa04

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C***O TEDDI LA PRIMA VOLTA CHE CI INCONTRIAMO TI STRAPPO GLI OCCHI!
Per me sei il più bravo di questo forum!
Sai sempre raccontare ed esprimere emozioni negli scatti!!!!
MEGA RISPETTO!
Bravo è dire poco!!!!!


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Harma

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Visto velocemente,ma qui ci vuole un po' di tempo.Torno domani!!!!:)
 

redones

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La storia è bellissima :) le foto come sempre street di alto livello, alcune di meno impatto di altre. Quoto Kappa.

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Che dire….un introduzione che non ha uguale!!!Questo reportage trasmette bene la tristezza di un popolo che ancora deve radicarsi.Bravissimo come sempre…Le miei preferite sono n°1,5,10 e 11 :)
 

Gabepix

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Non resta molto da dire, solo farti i complimenti. Bravo Rob

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Achilles

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Roberto, prima ti rispondo sui croati, poi commento le foto.
1. Questioni storico-geografiche: odiano ANCORA i loro vicini con cui hanno convissuto forzatamente per anni, non vogliono l'Europa (ormai è tardi), non vogliono l'Euro (presto lo avranno), sono ipercattolici (per differenziarsi da tutti gli altri popoli balcanici presumibilmente), sono ultranazionalisti (leggiti la storia dell'HDZ per capire un po' di cosette), sono diversi tra loro (in Istria sono di un tipo, in Dalmazia di un altro, a Zagabria di un terzo, nell'estremo est - tipo Osjek o Vukovar - ancora diversi, poi ci sono le zone a minoranza ungherese ecc ecc). Insomma, un popolo molto variegato.
2. Noi italiani in vacanza siamo tra i peggiori, solo gli sloveni ci battono. Casinisti, irrispettosi, convinti di essere i più fighi di tutti e che tutto ci sia concesso. E considerando i croati inferiori a noi (e non ho ancora capito su che base peraltro) ci permettiamo cose per cui dovremmo venir linciati. Ho visto scene che è meglio non raccontare in giro. Io a volte mi vergogno di esser assimilato al turista italiano medio; per fortuna in Croazia mi arrangio con la loro lingua, così mi nascondo/confondo con loro.
3. Lingua: la loro lingua è talmente cazzuta (ho sposato una croata per chi non lo sapesse) che l'inglese a momenti lo sanno meglio del croato stesso (parlo dei giovani eh). Gli anziani sulla costa invece sanno (fieramente) parlare anche l'italiano.
4. Croati d'Europa: non lo so, ma non considero la Croazia l'ultimo paese europeo. Sono molto più avanti di altri paesi entrati prima e a breve supereranno tutti, noi compresi, e poi andremo a cercare fortuna nelle loro zone, ve lo dico io...dategli 5 anni e vedrete
5. Fotografarli: meglio loro dei triestini. In Croazia nessuno ti guarda male quanto fanno qui da me, davvero. Streetare a Trieste è un'agonia che non potete immaginare!
Di cose da dire ce ne sarebbero molte altre, come si fa a riassumere un popolo in poche righe su un forum di fotografia???!!! Io li conosco abbastanza bene, ho mezza famiglia che vien da li, ho conosciuto bene istriani, zagabresi e spalatini e loro tra loro son diversi. Chi viene da Spalato è amato in tutto il paese, sono i più invidiati e coccolati in generale. Posti meravigliosi in cui tutti vorrebbero vivere. I ragazzi sembrano rozzi e pericolosi, ma in realtà, sotto sotto, secondo me, non farebbero male a una mosca...poi magari uno va a Spalato e in periferia viene derubato, ma ciò accade spesso in tutte le grandi città no?
Comunque, foto forti le tue. Ricche di racconti di una città che oggi come oggi ha paura del futuro e che probabilmente si nasconde inutilmente anziché cercare di emergere...verrà il loro momento, intanto il tuo c'è stato e come! 1, 5, 10, e 17 le mie favorite di questo piccolo grande reportage! Bravo come sempre, amico mio
 

Teddi

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MEGA RISPETTO!
Bravo è dire poco!!!!!


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Visto velocemente,ma qui ci vuole un po' di tempo.Torno domani!!!!:)
La storia è bellissima :) le foto come sempre street di alto livello, alcune di meno impatto di altre. Quoto Kappa.

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Ho preferito altri tuoi lavori, qui mi sei sembrato un po timido come fotografo e forse nelle tue premesse al set si individua anche qualche perché. Comunque bravo, molto bravo :):yes:
Che dire….un introduzione che non ha uguale!!!Questo reportage trasmette bene la tristezza di un popolo che ancora deve radicarsi.Bravissimo come sempre…Le miei preferite sono n°1,5,10 e 11 :)
Non resta molto da dire, solo farti i complimenti. Bravo Rob

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Roberto, prima ti rispondo sui croati, poi commento le foto.
1. Questioni storico-geografiche: odiano ANCORA i loro vicini con cui hanno convissuto forzatamente per anni, non vogliono l'Europa (ormai è tardi), non vogliono l'Euro (presto lo avranno), sono ipercattolici (per differenziarsi da tutti gli altri popoli balcanici presumibilmente), sono ultranazionalisti (leggiti la storia dell'HDZ per capire un po' di cosette), sono diversi tra loro (in Istria sono di un tipo, in Dalmazia di un altro, a Zagabria di un terzo, nell'estremo est - tipo Osjek o Vukovar - ancora diversi, poi ci sono le zone a minoranza ungherese ecc ecc). Insomma, un popolo molto variegato.
2. Noi italiani in vacanza siamo tra i peggiori, solo gli sloveni ci battono. Casinisti, irrispettosi, convinti di essere i più fighi di tutti e che tutto ci sia concesso. E considerando i croati inferiori a noi (e non ho ancora capito su che base peraltro) ci permettiamo cose per cui dovremmo venir linciati. Ho visto scene che è meglio non raccontare in giro. Io a volte mi vergogno di esser assimilato al turista italiano medio; per fortuna in Croazia mi arrangio con la loro lingua, così mi nascondo/confondo con loro.
3. Lingua: la loro lingua è talmente cazzuta (ho sposato una croata per chi non lo sapesse) che l'inglese a momenti lo sanno meglio del croato stesso (parlo dei giovani eh). Gli anziani sulla costa invece sanno (fieramente) parlare anche l'italiano.
4. Croati d'Europa: non lo so, ma non considero la Croazia l'ultimo paese europeo. Sono molto più avanti di altri paesi entrati prima e a breve supereranno tutti, noi compresi, e poi andremo a cercare fortuna nelle loro zone, ve lo dico io...dategli 5 anni e vedrete
5. Fotografarli: meglio loro dei triestini. In Croazia nessuno ti guarda male quanto fanno qui da me, davvero. Streetare a Trieste è un'agonia che non potete immaginare!
Di cose da dire ce ne sarebbero molte altre, come si fa a riassumere un popolo in poche righe su un forum di fotografia???!!! Io li conosco abbastanza bene, ho mezza famiglia che vien da li, ho conosciuto bene istriani, zagabresi e spalatini e loro tra loro son diversi. Chi viene da Spalato è amato in tutto il paese, sono i più invidiati e coccolati in generale. Posti meravigliosi in cui tutti vorrebbero vivere. I ragazzi sembrano rozzi e pericolosi, ma in realtà, sotto sotto, secondo me, non farebbero male a una mosca...poi magari uno va a Spalato e in periferia viene derubato, ma ciò accade spesso in tutte le grandi città no?
Comunque, foto forti le tue. Ricche di racconti di una città che oggi come oggi ha paura del futuro e che probabilmente si nasconde inutilmente anziché cercare di emergere...verrà il loro momento, intanto il tuo c'è stato e come! 1, 5, 10, e 17 le mie favorite di questo piccolo grande reportage! Bravo come sempre, amico mio

ragassuoli! grazie di cuore a tutti! felice vi sia piaciuta!
marco, parole sante e analisi puntuale ed esaustiva! thanx!
 
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Teddi perchè mi fai sempre del male fisico con queste superconversioni ? Con tanto di storia che stranamente ho letto.
 
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