Linee nella fotografia paesaggistica

Marco

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La sezione aurea è bella tosta...per chi iniza a fotografare la cosa basilare è imparare bene la "regola dei terzi", la lettura da sinistra a destra, quindi dove mettere "il soggetto" nella composizione e tante altre cosucce semplici ma fondamentali.
Capite e assimilate queste regolette allora si può passare alla sezione aurea.
Ti va di spiegare (con esempi...anche non tuoi) come la si può utilizzare ?
Non lo chiedo solo a te, ma anche a tutti gli altri ;)
 

McMartin

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Io ho sempre un dubbio, quando ho un soggetto (oggetto o persona) e uno sfondo. Non so mai decidermi se mirare con la linea dell'orizzonte in sfondo che sovrasta il soggetto o con il soggetto che sovrasta. Trovo che nel primo caso la profondità ci perda un pò, mentre nel secondo caso pur essendoci più tridimensionalità si perda in gradevolezza
Personalmente mi regolo dalla posizione del soggetto nel quadro. Se per esempio ho un albero e lo posso tenere a sinistra do più spazio al soggetto, perchè in ogni caso per naturalità l'osservatore tenderà a leggere da sinistra a destra e quindi dopo aver ammirato il soggetto si spota a destra ad ammirare la quinta e lo sfondo. Se il soggetto è innaturale rispetto alla lettura, troppo centrale o a destra, cerco di dare lo stesso spazio di interesse a sfondo e soggetto, se ne vale la pena però.
Primo esempio:

Silhouette blue di macmartin75, su Flickr

secondo esempio:

Innocente di macmartin75, su Flickr
 

Alessio70

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Ti va di spiegare (con esempi...anche non tuoi) come la si può utilizzare ?
Non lo chiedo solo a te, ma anche a tutti gli altri ;)
La foto è di un mio carissimo amico.

gallery_12773_4026_338623.jpg

Con la sovraimpressione della spirale aurea, una figura che ritengo molto “gradevole e gentile” e che ci fa “spaziare” lo sguardo partendo dal punto di interesse, al centro del suo ricciolo, dividendo il pietrisco asciutto con quello bagnato...con l’inizio dell’acqua che, molto vellutata, magari non sembra che stacchi perfettamente…e “aiutando” con la sua linea curva, prima il movimento del mare, e poi, passando per il "fulcro" citato prima, con quello delle nuvole.

post-3829-1335515214.jpg
 

Wolf

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Argomento sicuramente interessante, e io aggiungerei anche "educativo", infatti quello che ha correttamente "iniziato" a descrivere Mac è solamente ciò che oggi (e soprattutto noi "fotografi") chi più chi meno ha imparato a conoscere, ma in realtà è l'atavica concezione di armonia, mi spiego meglio, guardando una foto un dipinto o qualsiasi cosa richieda un'osservazione attenta, più o meno tutti riusciamo a percepire se va bene oppure c'e' qualcosa che "stona" ... e questo spesso si impara sui libri, ma a volte anche senza sapere cos'è lo vediamo lo stesso che c'è qualcosa che non va bene, che "stona", che è non armonico con tutto il resto, e questo ben lo sapevano i pittori del rinascimento che con le prime applicazioni delle sezioni auree o regole dei terzi o come le chiamavano loro "Divine proporzioni" ci hanno inculcato queste nozioni, dico questo perchè sebbene io sia un fautore della tecnica studiata spesso mi è capitato di vedere chi invece non sapendo neanche cosa fosse la regola dei terzi o linee di interesse riusciva a ricrearle perchè in maniera del tutto inconsapevole riusciva a vedere l'armonia di un insieme.
poi ci sono gli studi, la ricercatezza delle linee dell'armonia, che ci ritroviamo tutti i giorni davanti, ma a volte non riusciamo a percepirla, magari solo perchè esula dal nostro campo di interesse, mentre in altre cose la vediamo meglio.
Addirittura in musica viene usato come rapporto, ma si pensa che anche gli antichi greci abbiano usato tali rapporti di armonia per la costruzione dei templi ad es. il Partenone, d'altronde queste proporzioni partono da quello che di più antico abbiamo .... il nostro corpo ... che è un'insieme di queste proporzioni.
Spesso ci si può trovare anche "spaesati" da un rapporto cosi stretto tra la fredda matematica e la natura, eppure alla fine tutto si traduce in un rapporto 1-1,618 mentre vorremmo che tutto fosse più poetico e romantico
quello che noi chiamiamo "la regola dei terzi" viene anche chiamata gli occhi del rettangolo, che in realtà non è proprio 1/3 ma basato sulla suddivisione aurea delle diagonalidividendo a metà la diagonale compresa tra l'angolo e il centro, questo ci rimanda anche alla sezione dei triangoli e mille altre suddivisioni, che guidano l'occhio dove l'artista vuole ......

per concludere il rapporto aureo è la più misteriosa di tutte le strategie compositive, sappiamo che se basiamo le nostre immagini su questo rapporto i nostri lavori saranno più gradevoli, ma non ne conosciamo il reale motivo.

di seguito vi rimando a qualche immagine famosa realizzata con tali rapporti





vi linko anche un bellissimo articolo sui percorsi visivi http://www.cultorweb.com/Comp/PercorsoVisivo.html

e inoltre un curiosità ..... quanti di voi sanno che le sequenze di fibonacci sono usate per vendere "le mele" ?

grafica e web design non sono "immuni" da tali regole di armonia
 

over

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prima di tutto un grazie al socio per l'ottimo spunto di discussione.....:D
Ti va di spiegare (con esempi...anche non tuoi) come la si può utilizzare ?
Non lo chiedo solo a te, ma anche a tutti gli altri ;)
bhe direi che, anche se non sono bravo con i pennarelli di paint, questo è un altro esempio.........
ho usato il rametto come soggetto catalizzatore, e la sponda come linea guida.......ora sono incasinatissimo con un cantiere in danimarca............ma a meta novembre ci tornerò con esempi molto più dettagliati;)




IMG_2444.jpg
 
S

supermariano81

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non è facile trovare e creare linee di fuga, a volta inesistenti a volta talmente ovvie da mescolarsi nel paesaggio, basta fare un po' di allenamento o leggere dei libri (l'occhio del fotografo di freeman ad esempio) per "aiutarci" nell'individuare o creare tali linee.

alcuni esempi (prendo le mie foto non perchè mie ma perchè non mi offendo se me le commentate anche negativamente :D ):
1)
Un esempio "forte" ma incompleto (oserei dire quasi banalotto) è questo



Ci sono quattro linee distinte (le due della strada ed i due filari di meli) che vanno verso il centro, ma li non c'è nulla che ritorna. Il formato quadrato aiuta


2)
Delle linee che invece non esistono (c'è una valle in mezzo) le troviamo qui



Questa è anche un esempio "forte" di linee di fuga, che però nella realtà non esistono.



3)
Posizionare una linea secca in uno degli angoli crea un forte dinamismo, anche su soggetti statici:



L'interruzione della linea superiore può aiutare a rendere più "drammatica" la scena in se in quanto l'occhio è abituato ad una certa continuità.
Questo per dire che tale tecnica non si applica solo al paesaggio ma trovo applicazione anche all'interno, lo tengano presente i stil-life-isti

4)



Una diagonale, forse un po' sottotono in questa foto, che va da una parte all'altra della foto aiuta a creare un effetto "allargatore", dirompente,


5)

Anche qui, strada che parte da un angolino che viene accompagnata dagli alberi. Il formato verticale in questo caso penalizza, l'occhio attento "sbatte" sul bordo di sx.

6) Ultima prima del caffè:


L'ultra wide spesso "cattura tutto" senza dare significa a nulla, in questo caso però i due monti convergono (più o meno) verso la chiesetta accentuando il soggetto della foto aiutato anche dal fatto di essere nel centro dell'immagine.


:)
Ringrazio Macmartin per avermi invitato qui dentro :)
 
T

thinkingsoul

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prima di tutto un grazie al socio per l'ottimo spunto di discussione.....:D

bhe direi che, anche se non sono bravo con i pennarelli di paint, questo è un altro esempio.........
ho usato il rametto come soggetto catalizzatore, e la sponda come linea guida.......ora sono incasinatissimo con un cantiere in danimarca............ma a meta novembre ci tornerò con esempi molto più dettagliati;)




Vedi l'allegato 18199
ok è una pignoleria però altrimenti la spiegazione che hai dato tu è riduttiva per una foto cosi bella .........il centro di attenzione non lo vedo proprio sul rametto è molto più ampio altrimenti la foto non risulterebbe cosi espressiva
IMG_2444.jpg
 

AndreaZ

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Concordo con quanto è stato scritto sopra: chi fotografa paesaggi è sempre esposto al rischio di produrre foto banali o scontate. Spesso le foto risultano poco interessanti in quanto viene rappresentato un paesaggio magari bello ma “statico”, troppo piatto e bilanciato, manca cioè quella “tensione dinamica” (secondo un termine molto utilizzato da Michael Freeman) che crea interesse ed attrattiva per l’occhio dell’osservatore.

La presenza di linee nella fotografia di paesaggio è sicuramente uno dei metodi per coinvolgere l’osservatore all’interno della foto, per creare dei “percorsi di interesse” che guidino l’attenzione di chi guarda e quindi creino attrattiva.

La necessità di avere percorsi (o anche piani) di interesse è ancora più accentuata se si utilizzano ottiche grandangolari, in questi casi infatti l’accentuazione prospettica del grandangolo può dare una grande forza a linee prospettiche entranti, o ad elementi posti su piani diversi, oppure banalizzare la foto schiacciando tutto su di un orizzonte lontano nel caso in cui il paesaggio non abbia elementi che danno profondità alla foto.

Io vi propongo due esempi: il primo è un paesaggio estremamente semplice dove sono stato molto aiutato dalla fortuna nella disposizione delle nuvole. Nel testo della discussione c’è anche la preziosa analisi di over con tanto di disegno esplicativo delle linee.


Lunga è la via di AndreaZ71, su Flickr

Il secondo è una foto che mi sono fermato a scattare proprio perché mi sono accorto della presenza delle linee entranti che “puntavano” ad un centro di interesse, cioè all’albero. Anche il titolo esprime l’idea di moto che danno le linee del grano tagliato.


Vengo da te di AndreaZ71, su Flickr
 

Achilles

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C'è poco da aggiungere...metto una mia foto per fare un altro esempio


19. Le rive di Achilles80, su Flickr

qui ho usato le nuvole e la banchina come linee guida, mentre, appena rivi al palazzo, vai a destra lungo la nave e incontri la gru blu che ti rispedisce indietro e li scegli...rifai il percorso al contrario e te ne vai, oppure riguardi la foto, in loop! oppure scarti la gru blu e arrivi a quella gialla che ti spedisce su ed esci in alto a dx grazie alle striature nuvolose
 

Fearless

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C'è poco da aggiungere...metto una mia foto per fare un altro esempio


19. Le rive di Achilles80, su Flickr

qui ho usato le nuvole e la banchina come linee guida, mentre, appena rivi al palazzo, vai a destra lungo la nave e incontri la gru blu che ti rispedisce indietro e li scegli...rifai il percorso al contrario e te ne vai, oppure riguardi la foto, in loop! oppure scarti la gru blu e arrivi a quella gialla che ti spedisce su ed esci in alto a dx grazie alle striature nuvolose
Ma bisogna girare prima o dopo della rotonda? :libro:
:bleh:
 

kemper

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In architettura le linee guida sono decisamente più facili da individuare ....e se poi ricevono l'aiutino di un fish eye, spuntano come funghi ;)


Rocca Sforzesca di kemper71, su Flickr
 

kemper

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Altra aggiunta architettonica .... in altri casi invece le linee guida possono condurre l'osservatore come in un giro virtuale per tutto lo scatto, anche se non sempre questi percorsi sono così percettibili ad occhi poco allenati

linee guida3.jpg
 

Marco

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Io direi di limitarci ai paesaggi, perchè in architettonica trovo (almeno per me, ma credo sia cosa comune) davvero facile individuare le linee guida ;)
 

Fedra

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:applauso: Ottimo input Mac! :D

Se posso dare il mio contributo vi mostro due foto:

una per farvi vedere che anche un oggetto che normalmente potremmo considerare di disturbo, se saputo sfruttare come linea guida, può aiutarci nella lettura della foto...


La seconda invece per far vedere come si possa bilanciare la composizione (a dire il vero qui il merito non è mio ma della natura :p) con l'alberino a sinistra che bilancia la montagna che è spostata verso destra! :)
 

boyetto

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Grande Mac ottimo spunto, come ottimi tutti gli interventi...
Provo a portare anche io il mio contributo, estendendo la questione anche in macro dove una composizione rigorosa fa fare sempre la differnza.
Personalmente in fase di scatto mi limito quasi esclusivamente alla regola dei terzi, poi in PP magari butto un occhio anche alla spirale aurea... :D

Prima un classico paesaggio marino con linee d'entrata e uscita

IMG_8351-Modifica-2.jpg

Poi la macro, con terzi e spirale aurea :D

Senza titolo-1.jpg
 
T

thinkingsoul

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La sezione aurea è bella tosta...per chi iniza a fotografare la cosa basilare è imparare bene la "regola dei terzi", la lettura da sinistra a destra, quindi dove mettere "il soggetto" nella composizione e tante altre cosucce semplici ma fondamentali.
Capite e assimilate queste regolette allora si può passare alla sezione aurea.
Non mi fate confondere io ho capito che la sezione aurea è la regola dei terzi sono la stessa cosa, nel senso che i terzi sono ricavati per approssimazione dallo sviluppo in tutte le direzioni della spirale aurea, infatti nell'esempio sotto ha disegnato e il terzo in basso a dx attraverso l'individuazione del punto di maggior interesse proprio in basso a dx. Se non è cosi allora non ho capito una ceppa.

griglia di composizione.gif
 

rokko66

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Grazie Mac per l'apertura di questo post. Per chi comincia da poco è una manna. Lo sfruttamento delle linee è una cosa che quando possibile cerco di fare, sulla sezione aurea confesso le mie perplessità, non mi è proprio chiarissima eh :D
 

Alessio70

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In questo caso la partenza della lettura (questa è una mia foto), ossia l'ingresso in scena, viene accompagnato da due serie di diagonali, ad immersione opposta. In questo senso il raggiungimento del grande rilievo curvilineo verso il margine superiore avviene lentamente .. non è immediato. Prima bisogna soffermarsi sulle chiazze di neve e sulla porzione di laghetto.


1.jpg


Anche in questa (mia) foto le diagonali pullulano. :D
La prima è quella creata dai tralicci...poi è un continuo zizzagare.

2.jpg
 

boyetto

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Non mi fate confondere io ho capito che la sezione aurea è la regola dei terzi sono la stessa cosa, nel senso che i terzi sono ricavati per approssimazione dallo sviluppo in tutte le direzioni della spirale aurea, infatti nell'esempio sotto ha disegnato e il terzo in basso a dx attraverso l'individuazione del punto di maggior interesse proprio in basso a dx. Se non è cosi allora non ho capito una ceppa.
Diciamo che non sbagli, in quanto la regola dei terzi è da considerarsi un'approssimazione della sezione aurea, ma è tecnicamente sbagliato considerarli la stessa cosa!
Ci sono molti articoli e testi online che trattano l'argomento, ma tempo fa mi ero imbattuto su di un interessantissimo articoletto facile facile, questo. :ciao:
 

EoSimo

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E menomale che ho aspettato a scrivere, mi avete risolto molti dubbi! :D
Però qualcuno è rimasto.. Allora premetto che mi sto avvicinando da poco alla fotografia architettonica; ho delle difficoltà per quanto riguarda il pdr.
Mi spiego meglio, seguendo i consigli di questo topic cerco linee guida che guidino l'occhio e diciamo che posso ancora riuscirci con un po' di pratica; il problema sorge con le linee cadenti e la volontà di riprendere più un particolare che un'intera struttura.
Insomma in una foto su due ho il problema della struttura che sembra cadere e nelle restanti (per non dire in tutte) ho difficoltà ad usare le linee cadenti :pace:

Ricapitolando il tutto per facilità di lettura: Ci sono regole/suggerimenti per fare foto architettoniche del particolare? Sull'uso delle linee cadenti?

E anche qualche domanda di carattere tecnico.. Le ore migliori in cui scattare in ambito architettura rimangono l'alba e il tramonto? Qual è l'atrezzatura di cui ci si dovrebbe dotare? Quale libro consigliereste per allenare l'occhio alle linee guida e a questo tipo di fotografia in particolare?
(Ho visto che supermariano81 ha consigliato "L'occhio del fotografo" :D )

Ok, il poema è finito, grazie in anticipo a chi avrà la pazienza di rispondermi e mi scuso se ho detto qualche cavolata :pazzo:
 
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