Modificatori portatili: Light Blaster

Nomed

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Il Light Blaster è un proiettore per diapositive studiato come modificatore per flash cobra. Per utilizzarlo basta avere un flash e un obiettivo in più con attacco Canon o Nikon. Grazie ai kit di diapositive venduti sul sito ufficiale è possibile avere una grande libertà creativa, con la possibilità di sovvertire completamente il normale utilizzo dei tipi di luce in un setup fotografico.

E' possibile costruire un proiettore di immagini da utilizzare per la fotografia anche con progetti fai da te, il vantaggio del Light Blaster è l'estrema portabilità e la possibilità di utilizzare facilmente due standard di diapositive, cambiandole velocemente grazie agli adattatori.



Il Light Blaster si può avvitare a uno stativo oppure a un cavalletto grazie all'avvitatura nella parte inferiore. Il materiale è solido e non ha problemi a sorreggere il peso dell'obiettivo e del flash cobra, necessari per l'utilizzo.



Le diapositive si infilano dall'alto, utilizzando l'adattatore incluso. Il Light Blaster, quando non è unito a un obiettivo o a un flash è molto leggero. Non lo consiglio però per situazioni dove dobbiamo scattare molto velocemente (eventi o festival), essendo un tipo di attrezzatura che richiede un po' di tempo per trovare posizione e impostazioni perfette.



Sulla parte frontale c'è l'attacco a baionetta per obiettivi Canon, dal sito ufficiale è possibile ordinare insieme al Light Blaster, l'adattatore per obiettivi con attacco Nikon. Quando agganciamo un obiettivo, non sentiremo il click che abitualmente sentiamo con le reflex, poiché non c'è un sistema di aggancio a molla, quindi dobbiamo tenere a mente che l'obiettivo pur essendo agganciato saldamente può essere rimosso girando in senso orario l'obiettivo, senza il sistema di messa in sicura di un tasto di sblocco.



Il flash viene fissato al Light Blaster inserendone la testa nel vano apposito e stringendo la cinghia con il velcro. Sul lato inferiore, dalla parte dell'attacco a baionetta possiamo vedere l'avvitatura per stativi o cavalletti, che possiamo utilizzare anche in congiunzione a uno snodo per ombrelli, così da poter puntare il Light Blaster anche in alto o in basso.



Nella confezione è inclusa anche una comoda custodia, personalizzata con il marchio del Light Blaster. La custodia è imbottita e permette di conservare oltre al Light Blaster anche i kit con le diapositive o degli adattatori aggiuntivi.



Gli adattatori per le diapositive permettono di utilizzare sia il nuovo standard di diapositive studiato appositamente per il Light Blaster, sia le diapositive classiche utilizzate con i proiettori. Sul sito ufficiale si può scaricare il modello e trovare le istruzioni per stampare delle diapositive
personalizzate da utilizzare con il Light Blaster.



Sempre sul sito ufficiale è possibile acquistare dei kit di diapositive divisi per genere. Ho avuto modo di provare il Creative Kit Backdrops, con una collezione di fondali e il Creative Kit Special Effects, con una raccolta di diapositive con simboli e trame che permettono di sbizzarrirsi con la creatività.

Le foto scattate durante l'episodio

Come sempre, per via dei fari che utilizzo per illuminare il set quando registro i video, sopratutto nelle fotografie scattate con il Light Blaster come luce di sfondo, c'è una leggera presenza di luce ambientale negli scatti, che dà una lieve dominante arancione alle ombre.



Il primo scatto è il nostro punto di partenza, con il Light Blaster spento e solo la luce principale accesa. La key light è una softbox con una griglia a sinistra dell'inquadratura e come fill ho utilizzato un pannello argentato a destra dell'inquadratura.



La prima diapositiva che ho utilizzato è uno scenario fantascientifico, con una città piena di grattacieli e luci al neon.



Cambiando la diapositiva la scena si trasforma completamente e mi trovo davanti a una casa di campagna nel Nebraska!



L'ultima diapositiva che utilizzo come sfondo invece è una trama di metallo mista a circuiti elettrici. Questo genere di diapositive sono per il mio gusto quelle migliori, senza contestualizzare il soggetto in un paesaggio preciso, precisano molto l'ambiente desiderato per uno scatto.



Montando un obiettivo zoom è possibile controllare anche l'ingrandimento dell'immagine proiettata, in questo caso sono passato dai 24mm delle fotografie precedenti a 17mm.



Andando su lunghezze focali maggiori, l'immagine invece si concentra e si restringe. In questo caso sono passato a 85mm.



Non è obbligatorio utilizzare il Light Blaster solo come luce di sfondo, in questi due esempi ho posizionato il Light Blaster come rim light. Nella foto a sinistra ho utilizzato una diapositiva di un fungo atomico, per le diverse tonalità di rosso e giallo che creava. Nella foto a destra invece ho preso una diapositiva con una trama a puntini, alla quale ho aggiunto una gelatina blu, l'effetto finale suggerisce la presenza di una finestra sul lato sinistro dell'inquadratura.

Conclusione

Il Light Blaster è un'idea semplice, ben realizzata e permette di avere un proiettore per flash senza imbarcarsi in complicati progetti fai da te.

Le potenzialità di questo proiettore per flash sono enormi, ma bisogna avere un grande controllo sulla gestione dell'illuminazione.

Lo consiglio agli appassionati dell'illuminazione da studio, a cui non dispiace gestire ogni singolo dettaglio con molta cura e naturalmente a chi possiede un obiettivo in più da poter attaccare al Light Blaster.

La possibilità di stampare delle diapositive personalizzate è molto interessante e quanto prima ho intenzione di provare a creare una diapositiva con il logo di Playerdue Lighting!
 
Ultima modifica:
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pasticciere

Ospite
ma quell helios??? :D è veramente un aggeggio diabolico e molto interessante!!!!
 

Zero

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Zero

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Carlo una domanda: si presuppone che con questo trabiccolo si debba proiettare le immagini su una parete bianca giusto? O al limite grigia al 18%..:mean:
 

Nomed

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Carlo una domanda: si presuppone che con questo trabiccolo si debba proiettare le immagini su una parete bianca giusto? O al limite grigia al 18%..
Se la parete è bianca o grigia l'immagine proiettata rimarrà fedele ai colori originali, ma secondo me il bello sta proprio invece nell'utilizzarlo in altre situazioni, proiettando le immagini su superfici normali. Ho intenzione di sperimentare proprio questo appena ne ho l'occasione, così poi vi faccio vedere anche i risultati. :p
 
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Grazie Carlo per averci presentato questo prodotto! in effetti il potenziale creativo è quasi infinito...gran bell'aggeggio, da farci sicuramente un pensierino

Invece Nomed, volevo chiederti se usando il tuo Helios e modificando l'apertura del diaframma (se non ricordo male è un obiettivo con ghiera manuale) l'effetto della diapositiva proiettata viene modificato oppure no

Grazie ancora
 

officina81

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ciao carlo, mi riallaccio al discorso della parete bianca o grigia al 18%, qualora volessi tinteggiare una parete con una di queste due tonalità, il tipo di pittura da utilizzare è per usi prettamente fotografici (esiste una marca particolare?) o qualsiasi altra va bene.
 

|Aldo|

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ciao carlo, mi riallaccio al discorso della parete bianca o grigia al 18%, qualora volessi tinteggiare una parete con una di queste due tonalità, il tipo di pittura da utilizzare è per usi prettamente fotografici (esiste una marca particolare?) o qualsiasi altra va bene.
Quando si vuole pitturare una parete di un colore specifico si usa il pantone. Basta andare da un ferramenta che abbia i macchinari per miscelare la pittura e scegliere il pantone adatto.

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Nomed

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Invece Nomed, volevo chiederti se usando il tuo Helios e modificando l'apertura del diaframma (se non ricordo male è un obiettivo con ghiera manuale) l'effetto della diapositiva proiettata viene modificato oppure no
Cambiando l'apertura del diaframma, l'immagine proiettata esce sottoesposta, l'ingrandimento non cambia ma ho l'impressione che i bordi dell'immagine siano più stretti, potrebbe essere un'illusione dovuta alla sottoesposizione, farò dei test per verificare più accuratamente questo comportamento. :p

ciao carlo, mi riallaccio al discorso della parete bianca o grigia al 18%, qualora volessi tinteggiare una parete con una di queste due tonalità, il tipo di pittura da utilizzare è per usi prettamente fotografici (esiste una marca particolare?) o qualsiasi altra va bene.
Io ho fatto analizzare come riferimento la mia gray card a Leroy Merlin, dove hanno i miscelatori per la vernice, e ho utilizzato una tinta lavabile.

Sicuramente non è grigio 18% assoluto come colore e intensità però è abbastanza vicino alla gray card ed è molto comodo per i ritratti e in generale per non avere rimbalzi di luce colorati dalle pareti e poter lavorare in un ambiente un po' più piccolo senza avere tutte le pareti subito bianche appena si accende un flash. :D
 
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