Morbidezza negli scatti, come?

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Salve a tutti ragazzi osservando le varie foto di diversi fotografi che seguo e che mi piacciono , noto sempre una caratteristica in comune, quel senso di morbidezza nella foto, qui posto alcuni esempi con i link ad alcune loro foto (se non si possono postare cancello subito il post)

http://instagr.am/p/B914wi-lNlC/
http://instagr.am/p/B9w3CBxHhW0/
http://instagr.am/p/B9EV6dEn4YH/
http://instagr.am/p/B99uZ2RH0Fj/
http://instagr.am/p/B89VLr4JWlr/
http://instagr.am/p/B-DCd76iXQd/
http://instagr.am/p/B9zjatqFe26/
ovviamente anche fra loro c'è chi ogni tanto posta scatti un pò meno morbidi ed in generale percepisco questa loro capacità anche di alternare questa sensazione nelle foto,ora la domanda che mi pongo, riescono sempre a trovare la luce ideale?, xkè molte volte vedo scatti fatti anche in orari del giorno dove la luce dovrebbe essere molto più dura ed intensa, quindi non avere questo senso di morbidezza,tuttavia riescono sempre a riproporlo.
Oltre al classico effetto Orton , questo effeto è raggiunto anche solo in post, i flitri nd polarizzatori ecc aiutano?
Insomma, per farla breve come fanno o quale crediate sia il modo per arrivare a tali risultati? :rotfl: :rotfl: :)
 
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Grazie per le risposte , la cosa che voglio dire è che molte volte anche da alcuni tutorial parziali con un prima e dopo, noto che da foto tutto sommato "non eccezionali" dopo la post lo diventano, per tanto mi chiedevo , oltre al saper scattare comporre e catturare una luce eccellente, qual'é il percorso , la tecnica o una delle tante per arrivare a risultati similil??
 

Abraxas

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Anto non e cosi semplice avere i risultati che vedi

I tutorial che vedi sembrano durare pochi minuti

Ti garantisco che dura molto la p.p. mezz'ora anche un ora

Poi quanto ti fanno vedere i tutorial lo fanno con immagini da 1920 px
Quindi i parametri sono sballati per immagini a piena risoluzione.
 
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Anto non e cosi semplice avere i risultati che vedi

I tutorial che vedi sembrano durare pochi minuti

Ti garantisco che dura molto la p.p. mezz'ora anche un ora

Poi quanto ti fanno vedere i tutorial lo fanno con immagini da 1920 px
Quindi i parametri sono sballati per immagini a piena risoluzione.
Ma infatti è per questo che chiedevo, xké molte volte vedo tutorial in cui è palese la mancanza di diverse fasi o espedienti.
La cosa che interessa e basterebbe a me è sapere almeno se ci sono delle tencniche di post che sono la base per arrivare poi a risultati simili (non so per esempio l'uso di maschere di luminanza in un determinato modo ecc), giusto per iniziare ad apprenderle e provare a metterle in pratica, anche con corsi a pagamento ecc
Perché fino ad ora ho fatto diverse prove,cercato tutorial su tutorial ma non erano quel che volevo, risultati lontanamente avvicinabili a questi (almeno come senso di morbidezza dello scatto) mi son capitati solo in' occasione , dove la luce era talmente splendida , che in post ho dovuto far veramente poco per valorizzare lo scatto....
Cioé per portare altri esempi parziali che ho visto , alcuni usano anche panel aggiuntivi au photoshop per ridurre drasticamente il rumore delle foto facendo diversi scatti come in astro , quindi con le light , dark bias ecc o ancora per eliminare gli hot pixel (questo in notturna chiaramente)

La buona Post-produzione è essenziale come gli altri ingredienti della ricetta...ci vuole tanto studio
Dei buoni corsi di post magari un po più specifici e indirizzati all'avvicinamento di quelle che potrebbero esser le tecniche per aver risultati simili ne conosci??

Cmq grazie mille per le risposte e la pazienza, so che la mia domanda condensa magari troppi aspetti messi insieme, ma è giusto per avere una mezza idea su che strada intraprendere (anche con corsi ecc)
 

Andrea85

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Comunque é importante provare provare e riprovare...passare del tempo col software di sviluppo per trovare piano piano le tue strade...oltre ai tutorial anche l'esperienza la trovo fondamentale.
Non sono un amante della postproduzione estrema o troppo selettiva, ma capita che se trovo lo scatto giusto che mi fa divertire, passo a che 40 minuti sulla stessa foto
 

Olden

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La "morbidezza" che accomuna gli scatti che hai postato, pur non essendo riconducibile ad un unico e comune
effetto chiaramente decifrabile, comunque è riconducibile ad una precisa logica nel creare quelle foto.

L'intento evidente è quello di produrre immagini ognuna con caratteristiche diverse, ma tutte lontane dalle marcate
peculiarità di una immagine prettamente digitale.
Quei fotografi si avvalgono di macchine e strumenti digitali per scattare fotografie che una volta sviluppate poco conserveranno
della durezza, freddezza e asetticità che caratterizzano una foto digitale così come ci viene sfornata dalla fotocamera.

Questo modo di produrre immagini è del tutto simile a quanto è avvenuto nel cinema.
Oggi le riprese cinematografiche sono eseguite con telecamere digitali, ma i film che vediamo sul grande schermo o in televisione
propongono immagini che sembrano girate ancora con la pellicola, alcune volte riproducendone addirittura la grana oltre che le caratteristiche cromatiche.

Questo allora cosa vuol dire, vuol dire che in genere le immagini dure, fredde e asettiche che le nostre macchine fotografiche
producono non sono sempre così piacevoli da osservare malgrado l'alta definizione e la brillantezza dei colori.

L'errore principale che ogni fotoamatore fa agli inizi della propria attività e che spesso tende a non correggere nemmeno
in seguito, è quello di enfatizzare ancora di più tutte quelle prerogative del digitale che tanto ci fanno notare la differenza tra le nostre foto e quelle molto più piacevoli prodotte da fotografi più esperti.

Tutti agli inizi sono stregati dalla nitidezza e la gran parte sente il bisogno di produrre immagini super nitide sfruttando i megapixel delle
fotocamere per vedere a grandezza 1:1 anche il più piccolo dettaglio del filo d'erba in mezzo ad un prato.
Profili scolpiti, contrasto e microcontrasto a manetta, colori belli pompati, neri e bianchi rigorosamente che finiscono a fondo scala
se non addirittura oltre. E per finire, ciliegina sulla torta già indigesta, l'applicazione maldestra di qualche filtro, uno di quelli che magari fa tanto tendenza .... ma che spesso produce più danni che vantaggi.

Ecco questi sono tutti gli ingredienti per produrre una foto ordinaria e poco accattivante che molti sono anche disposti a farsi
piacere, ma che francamente spesso meriterebbe di essere cestinata.

Le foto che a tutti noi piacciono per la loro morbidezza, gamma tonale, giusto rapporto tra luci ed ombre e così via
hanno tutte in primo luogo una peculiarità, hanno carattere e questo carattere è espresso attraverso una atmosfera particolare
presente nell'immagine che ci comunica subito una sensazione precisa che ci fa calare in quel mondo. E spesso si avvicinano
come ispirazione ad una immagine cinematografica.


Quando si scatta una foto bisogna essere in grado di capire da subito quello che si vorrà e potrà ottenere come risultato finale
dopo lo sviluppo, cercare in pratica di vedere già oltre la post produzione.

Non è facile e l'ostacolo più difficile da superare per un neofita è proprio questo, non sei padrone della tecnica e quindi non riesci
nemmeno a capire se la foto che stai facendo è corretta e che possibilità potrà avere di essere lavorata con buoni risultati in post.

Lo sforzo che va compiuto è quello di acquisire un po' di tecnica alla condizione però che questa serva per produrre foto
con un carattere personale, trovare un proprio modo di sviluppare per dare ad ogni foto un suo mood.

Se vuoi arrivare a produrre foto simili a quelle che indicavi devi cercare uno sviluppo proteso a creare una atmosfera,
ogni passaggio nella post deve essere rivolto a questo scopo, non accentuare troppo la nitidezza e se è il caso attenuala.
Spesso è utile cambiare la luce ed il suo rapporto con le ombre e questo si può fare in diversi modi.
È meglio lavorare durante lo sviluppo mantenendosi un po' lontani dal fondo scala dei neri e dei bianchi,
evitando così di eccedere nei vari passaggi.

In conclusione:
non è solo questione di tecnica, la tecnica va benissimo ma non deve servire per produrre foto "perfette",
ma allo stesso tempo anche perfettamente anonime!
 
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Grazie mille a tutti per le risposte, i consigli ed i molti spunti su cui riflettere.... :) :)
La "morbidezza" che accomuna gli scatti che hai postato, pur non essendo riconducibile ad un unico e comune
effetto chiaramente decifrabile, comunque è riconducibile ad una precisa logica nel creare quelle foto.

L'intento evidente è quello di produrre immagini ognuna con caratteristiche diverse, ma tutte lontane dalle marcate
peculiarità di una immagine prettamente digitale.
Quei fotografi si avvalgono di macchine e strumenti digitali per scattare fotografie che una volta sviluppate poco conserveranno
della durezza, freddezza e asetticità che caratterizzano una foto digitale così come ci viene sfornata dalla fotocamera.

Questo modo di produrre immagini è del tutto simile a quanto è avvenuto nel cinema.
Oggi le riprese cinematografiche sono eseguite con telecamere digitali, ma i film che vediamo sul grande schermo o in televisione
propongono immagini che sembrano girate ancora con la pellicola, alcune volte riproducendone addirittura la grana oltre che le caratteristiche cromatiche.

Questo allora cosa vuol dire, vuol dire che in genere le immagini dure, fredde e asettiche che le nostre macchine fotografiche
producono non sono sempre così piacevoli da osservare malgrado l'alta definizione e la brillantezza dei colori.

L'errore principale che ogni fotoamatore fa agli inizi della propria attività e che spesso tende a non correggere nemmeno
in seguito, è quello di enfatizzare ancora di più tutte quelle prerogative del digitale che tanto ci fanno notare la differenza tra le nostre foto e quelle molto più piacevoli prodotte da fotografi più esperti.

Tutti agli inizi sono stregati dalla nitidezza e la gran parte sente il bisogno di produrre immagini super nitide sfruttando i megapixel delle
fotocamere per vedere a grandezza 1:1 anche il più piccolo dettaglio del filo d'erba in mezzo ad un prato.
Profili scolpiti, contrasto e microcontrasto a manetta, colori belli pompati, neri e bianchi rigorosamente che finiscono a fondo scala
se non addirittura oltre. E per finire, ciliegina sulla torta già indigesta, l'applicazione maldestra di qualche filtro, uno di quelli che magari fa tanto tendenza .... ma che spesso produce più danni che vantaggi.

Ecco questi sono tutti gli ingredienti per produrre una foto ordinaria e poco accattivante che molti sono anche disposti a farsi
piacere, ma che francamente spesso meriterebbe di essere cestinata.

Le foto che a tutti noi piacciono per la loro morbidezza, gamma tonale, giusto rapporto tra luci ed ombre e così via
hanno tutte in primo luogo una peculiarità, hanno carattere e questo carattere è espresso attraverso una atmosfera particolare
presente nell'immagine che ci comunica subito una sensazione precisa che ci fa calare in quel mondo. E spesso si avvicinano
come ispirazione ad una immagine cinematografica.


Quando si scatta una foto bisogna essere in grado di capire da subito quello che si vorrà e potrà ottenere come risultato finale
dopo lo sviluppo, cercare in pratica di vedere già oltre la post produzione.

Non è facile e l'ostacolo più difficile da superare per un neofita è proprio questo, non sei padrone della tecnica e quindi non riesci
nemmeno a capire se la foto che stai facendo è corretta e che possibilità potrà avere di essere lavorata con buoni risultati in post.

Lo sforzo che va compiuto è quello di acquisire un po' di tecnica alla condizione però che questa serva per produrre foto
con un carattere personale, trovare un proprio modo di sviluppare per dare ad ogni foto un suo mood.

Se vuoi arrivare a produrre foto simili a quelle che indicavi devi cercare uno sviluppo proteso a creare una atmosfera,
ogni passaggio nella post deve essere rivolto a questo scopo, non accentuare troppo la nitidezza e se è il caso attenuala.
Spesso è utile cambiare la luce ed il suo rapporto con le ombre e questo si può fare in diversi modi.
È meglio lavorare durante lo sviluppo mantenendosi un po' lontani dal fondo scala dei neri e dei bianchi,
evitando così di eccedere nei vari passaggi.

In conclusione:
non è solo questione di tecnica, la tecnica va benissimo ma non deve servire per produrre foto "perfette",
ma allo stesso tempo anche perfettamente anonime!
Fra le tante cose ,non so se ho capito male io, ma dici che anche la loro strumentazione aiuta ad ottenere quei risultati di morbidezza ecc (oltre alla post, condizioni di luce , creare atmosfera nello scatto ecc)??

Tutto il resto mi è chiaro e sei stato straesaustivo e preciso...
A me ti sarò sincero piace molto l'approccio di questi fotografi , piace proprio il fatro che spesso , alcuni di loro, nonostante si veda ci sia molto lavoro di post, riescano a mantenere quel senso di "realismo" altri invece hanno approcci diversi , più concreti e realistici al massimo , tipo Frans Lanting , la sua sembra una post molto più leggera ma specifica, mi da l'idea di lavorare già partendo da scatti perfetti e carichi di atmosfera (non ricostruita in post)

A me piacciono entrambi gli approcci e mi piacerebbe molto saperli mettere in pratica entrambi...:)

Comunque é importante provare provare e riprovare...passare del tempo col software di sviluppo per trovare piano piano le tue strade...oltre ai tutorial anche l'esperienza la trovo fondamentale.
Non sono un amante della postproduzione estrema o troppo selettiva, ma capita che se trovo lo scatto giusto che mi fa divertire, passo a che 40 minuti sulla stessa foto
A me piacciono entrambi gli approcci, aia come vedo da parte di alcuni fotografi , che programmano ed aspettano la condizione ideale pe scattare una foto che han pensato , uscendo praticamente perfetta per poi fare una post più leggera , sia l'approccio di chi é in grado di "recuperare" "ricreare" partendo cmq da un'ottimo scatto ma riuacendo a sopperire ad alcune condizioni mancanti nello scatto (spero.di essermi spiegato il meglio possibile)...Sul fatto di provare e riprovare hai ragione , ma spesso tendo ad vere troppa fretta di imparare e raggiungere il risultato:)
 
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