Perché il diaframma influenza la profondità di campo?

[gpgsm]

Come ogni buon novellino, ho iniziato a studiare la teoria.
Credo di aver compreso i concetti di TEMPO, DIAFRAMMA ed ISO; ho capito perché il "rumore" aumenta all'aumentare delle iso (ma non me lo spiego e/o non so perché questo fenomeno esistesse anche con le pellicole, ma poco male).

Come da oggetto non capisco perché il diaframma influenzi la profondità di campo e se non afferro per bene un concetto (almeno io) poi non riesco ad utilizzarlo a pieno.

Grazie

 

[giorgio90]

è una questione di ottica e fisica.
La prova la puoi fare con i tuoi occhi, che sono dei veri obiettivi.
Prova a guardare un panorama...spettacolo, tutto a fuoco !!! per chilometri e chilometri vedrai tutto molto nitido e preciso. In questo caso la PDC (profondità di campo) è moooolto ampia, probabilmente a infinito.
Bene, prova ora a guardare un fiammifero a 5 centimetri dai tuoi occhi, con la "coda dell'occhio" vedrai tutto estremamente sfocato dietro.
Perchè ? perchè appunto quando usi aperture molto alte (f tipo f11 o f16 giusto per due numeri) la profondità di campo per una questione fisica aumenta, lo stesso discorso vale per la distanza.
La profondità di campo, infatti, dipende non solo dall'apertura (diaframma) ma anche dalla distanza dal soggetto.
Con pari diaframma e pari lunghezza focale, se metti a fuoco a 1 metro dietro potresti avere dello sfocato, mentre se metti a fuoco ad esempio a 30 metri lo sfocato dietro diventa molto minore.


Per chiarire meglio ci sono in rete numerose spiegazioni ben fatte :
http://www.nikonschool.it/guida-profondita-campo/index.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Profondità_di_campo
http://www.abc-fotografia.com/corba/obprc.htm

 

[Hypereyed]

In sostanza dipende tutto dall'incidenza dei raggi in entrata attraverso il diaframma, che poi raggiungono il sensore.
Più l'angolo è ampio, più il circolo di confusione ha maggior diametro, quindi la sfocatura sarà alta e la profondità di campo minima.
Diversamente, a diaframma chiuso, la luce penetra in sezione perpendicolare, generando circoli piccolissimi che massimizzano la profondità di campo e quindi la zona ritenuta a fuoco.

Qui uno schema, che potrai approfondire.

 

[gpgsm]

Chiarissimo!

 

[frinodavide]

...ho capito perché il "rumore" aumenta all'aumentare delle iso (ma non me lo spiego e/o non so perché questo fenomeno esistesse anche con le pellicole, ma poco male...

Non facciamo confusione,il rumore è una caratteristica prettamente digitale ed è dovuta ad una questione elettrica,il sensore è formato da tanti fotodiodi che catturano la luce e la trasformano in informazioni (colori) amplificandola,questo amplificazione fa diventare grande (oltre alle informazioni) anche gli errori fisici e hardware e da qui il rumore a grandi linee...la cosa è molto più complessa e richiederebbe una spiegazione lunga e palloccolosa,sappi solo che un aumento dell'ISO equivale ad una amplificazione sempre maggiore.
La pellicola non genera rumore dato che è un suppurto su cui è spalmato uno strato di emulsione fotosensibile composta da argento e altri prodotti,quello che genera è la grana ma non è dovuta allo stesso motivo del digitale.
La grana è una caratteristica della pellicola e,ogni pellicola ne può generare più o meno a seconda dell'utilizzo e dello sviluppo usato.
Rumore e grana sono due cose completamente diverse anche se oggi una stampa a colori di una foto analogica può presentare del rumore digitale,magia!?No,semplicemente i lab dopo aver sviluppato in modo tradizionale la pellicola scansionano il negativo e lo trasformano in un file digitale con tutte le conseguenze del caso...il rumore in questo caso è causato dal sensore dello scanner!!!Motivo per cui tratto personalmente le mie pellicole!

 

[gpgsm]

Ecco svelato l'arcano, grazie!