profilo colore quando si apre un raw su ps c6

angelo2204

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ciao a tutti. Scusatemi la menata ma una volta lavorato il raw e confermato, prima di aprirsi su ps compare la scritta: Il documento "xxxesempio" dispone di un profilo colore incorporato che non corrisponde allo spazio lavoro rgb corrente
incorporato adobe rgb1998
di lavoro monitor rgb
cosa intendete fare?
---------Ecco questo cosa intendete fare ogni voce a cosa corrisponde? cha cambiamenti adotto?
°usa il profilo incorporato (anzichè lo spazio di lavoro)
°converti colori del documento in spazio di lavoro
°elimina profilo incorporato (non gestire i colori
----------e quale scegliere?:???:
 
S

supermariano81

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E' normale . . . Se la foto ha un profilo colore sRGB mentre PS ha un profilo di lavoro diverso chiede cosa vuoi fare.
Consiglio personale: Imposta sulla macchina profilo colore Adobe RGB e così anche in PS da Modifica > impostazione colore o meglio da tastiera Shift + cmd + K . Il profilo sRGB è più attinente al web o al monitor ma certo, personalmente, non lo trovo ideale per una stampa.
 

MatB

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La terza non la scegliere mai..

La domanda te la fa perché evidentemente hai impostato nelle preferenze il profilo di lavoro AdobeRgb e apri il file da CamerRaw o Lr con un profilo diverso.

Per un flusso ottimale mantieni il profilo incorporato, meglio se associ al raw AdobeRgb e lo mantieni in Ps.

Puoi scrivere come apri il raw?

La conversione del profilo servirebbe a convertire il profilo della foto con quello del monitor o altri profili, ma se passi ad un profilo colore meno esteso fa solo danni.
 

angelo2204

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Grazie delle risposte ma mi sono confuso ancora di più. ...apro il raw con il predefinito di ps (credo sia camera raw), alla fine delle modifiche prima di aprirlo su ps compare quella scritta.tutte le foto sono per web
 

angelo2204

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Ok trovato. Alla voce spazio mi dice profilo profilo rgb 1998. Sarebbe?
 

MatB

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Ok trovato. Alla voce spazio mi dice profilo profilo rgb 1998. Sarebbe?

Allora ti spiego un po' di teoria.
Un file di tipo immagine ha come proprietà una certa profondità in bit (8-16-32 bit) e un certo profilo colore (sRGB, AdobeRGB, ProPhotoRGB). Più è alta la profondità e più esteso è il profilo colore e più il file potrà contenere una quantità di dettagli maggiore.
Se in camera scatti in JPG la macchina produce già un file immagine con una certa profondità e un certo profilo. Il profilo lo scegli tu dalla macchina mentre la profondità del JPG solitamente è 8bit.

Se scatti in RAW la macchina non salva un file di tipo immagine, ma i dati grezzi del sensore. Per questo motivo per aprirli devi usare un programma (detto Raw converter) che sappia tradurre i suddetti dati in un'immagine.
In questi software viene assegnato al raw un profilo ed una profondità.
Considerando che il sensore di una reflex acquisisce a 12-14 bit (dipende dalla macchina) è consigliabile associare al raw una profondità di 16bit, in questo modo il file (il contenitore) sarà abbastanza capiente da contenere tutti i dati e elaborazioni in post produzione ad alta qualità. Se lo imposti a 8bit inevitabilmente perdi qualcosa. Lo stesso vale per il profilo colore, associando un profilo ampio come AdobeRGB o ProPhotoRGB ti garantisci più possibilità.
Lo svantaggio è che i file sono più pesanti rispetto a un sRGB a 8bit, formato che si preferisce infatti per il web.

Nel caso di Ps quando apri un raw viene aperto il plug in CameraRaw. Qui scegli tu che profilo colore e profondità associare al tuo raw per essere trattato come immagine in Ps.
 

angelo2204

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Quindi sono tutte e tr modifiche non distruttive giusto? Nel senso che decido dopo cosa fare e no a priori.
ma queste scelte non riesco a capire cosa sono
°usa il profilo incorporato (anzichè lo spazio di lavoro)
°converti colori del documento in spazio di lavoro
°elimina profilo incorporato (non gestire i colori
mi butto...variano il profilo colore in camera raw prima di aprirlo in ps?
 

MatB

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Quindi sono tutte e tr modifiche non distruttive giusto? Nel senso che decido dopo cosa fare e no a priori.
ma queste scelte non riesco a capire cosa sono
°usa il profilo incorporato (anzichè lo spazio di lavoro)
°converti colori del documento in spazio di lavoro
°elimina profilo incorporato (non gestire i colori
mi butto...variano il profilo colore in camera raw prima di aprirlo in ps?

Del RAW non distruggi nulla, ti comporta conseguenze solo nelle fasi successive di elaborazione.

Ps ha impostato usa un certo profilo di lavoro predefinito (può essere sRGB, AdobeRGB, ecc.) , che puoi cambiare nelle preferenze. Se tu gli dai in pasto un'immagine che ha un profilo colore diverso da quello che lui ha impostato come spazio di lavoro lui ti chiede cosa fare..
1) Usare quello dell'immagine
2) Convertire quello dell'immagine in quello che lui usa
3) Eliminare il profilo

Es. se Ps è impostato per lavorare in AdobeRGB e tu apri un'immagine che ha profilo sRGB o ProPhotoRGB lui ti chiede se deve usare quei profili o il suo convertendoli.
Lo stesso succede se in CameraRaw associ al raw un profilo diverso da quello che Ps usa come spazio di lavoro.

Quindi quella domanda in sè non è un errore, ti chiede solo cosa fare. L'importante è non passare da un profilo di colore esteso ad uno più ridotto es. da AdobeRGB a sRGB.

Tieni a mente che i profili stanno in quest'ordine, dal "migliore" al "peggiore".
ProPhotoRGB>AdobeRGB>sRGB
 

angelo2204

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il camera raw ho profilo adobe rgb 1998
su ps ho impostazioni: colore del monitor. spazi di lavoro: rgb: rgb monitor.

Quindi devo impostare in entrambi lo stesso profilo. Visto l'ordine mi verrebbe da mettere in entrambi ProPhotoRGB, in questo modo avrei file pi pesanti più piu ricchi di colori e dettagli?
 

angelo2204

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Impostando adobergb su ps quando lo esporto da camera raw non mi dice più nulla e va liscio:D
Per lo schermo varia in base a ciò che imposto nel colore......
 
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angelo2204

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Al monitor metti sRGB o meglio proprio il profilo del monitor,
Che vuol dire? Puoi mettere una foto delle preferenze di Ps che usi?
allora se imposto
impostazioni: colore monitor- ( in automatico mi imposta)
spazi di lavoro: monitor rgb - srgb iec61966-2.1
E quando apro il raw (impostato su adobe rgb) mi chiede di convertire.

Se imposto impostazioni: personale
spazi di lavoro: rgb-adobe rgb
mi apre il raw senza chiedermi conversione.

ma se rimetto colore monitor mi varia lo spazio di lavoro....

quindi al momento ho la macchina in srgb (che tanto usando il raw non mi cambia nulla), camera raw e ps in adobe rgb( che avendo uno schermino del caxxhio quando va bene e quello del cell quando va peggio e non stampando non dovrei avere differenze e non dovrei incasinare di più la foto con strane conversioni), Giusto?
 

MatB

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allora se imposto
impostazioni: colore monitor- ( in automatico mi imposta)
spazi di lavoro: monitor rgb - srgb iec61966-2.1
E quando apro il raw (impostato su adobe rgb) mi chiede di convertire.

Se imposto impostazioni: personale
spazi di lavoro: rgb-adobe rgb
mi apre il raw senza chiedermi conversione.

ma se rimetto colore monitor mi varia lo spazio di lavoro....

quindi al momento ho la macchina in srgb (che tanto usando il raw non mi cambia nulla), camera raw e ps in adobe rgb( che avendo uno schermino del caxxhio quando va bene e quello del cell quando va peggio e non stampando non dovrei avere differenze e non dovrei incasinare di più la foto con strane conversioni), Giusto?
Si se scatti in raw quello che imposti sulla macchina non significa nulla. Elabora le foto con profilo AdobeRgb a 16 bit e salva in tiff o psd. Poi per condividerle sul web e mandarle a qualcuno le convertirai in jpg.
 

angelo2204

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Grazie Mat, adesso sto leggendo i link consigliato mi da Mario e già si sto incasinando in opinioni diverse. Copio uguale :
Spazio sRGB

  • E' lo spazio più limitato tra i tre, quindi certi colori non li può riprodurre. Se però siete talmente bravi ad aver fotografato un soggetto così impegnativo e di averlo ritoccato fino a spremergli il massimo del colore, beh, siete stati bravi e vi meritate di lavorare in AdobeRGB o ProphotoRGB.
  • Lo spazio sRGB è lo spazio gestito da tutti i programmi di questo mondo: da Photoshop a Internet Explorer, da Word a Excel. Questo vul dire che potete salvare, importare, copiare e incollare immagini senza problemi di veder colori che cambiano.
  • Avendo un gamut limitato, sRGB vi permette di lavorare tranquillamente a 8bit/colore. Tra l'altro, solo Photoshop vi permette di passare a 16bit/colore, mentre GIMP e compagnia sono fermi a 8bit/colore, quindi sRGB è quasi una scelta obbligata.
  • Le foto su web devono essere in sRGB.
  • Le foto stampate presso laboratori esterni (su Internet o dal vostro fotografo) devono essere in sRGB, pena possibili casini. Tra l'altro il gamut delle stampanti chimiche è più piccolo dell'sRGB, quindi siete tranquilli.
  • Un altro importantissimo vantaggio dell'sRGB (molte volte non citato), è che i monitor non professionali hanno tutti un gamut simile se non uguale a sRGB, quindi potete essere quasi sicuri che "quel che vedete è quello che effettivamente è". Se aveste scelto AdobeRGB o ProPhotoRGB, allora ci potrebbero essere dei colori che esistono nella foto ma non possono essere visualizzati a video. In pratica, state ritoccando con una benda davanti agli occhi!
Spazio AdobeRGB

  • AdobeRGB ha un gamut più ampio di sRGB, quindi può contenere più colori, quindi in teoria è... più meglio.
  • E' disponibile anche nelle fotocamere digitali, che quindi possono produrre JPG con spazio AdobeRGB (la mia Minolta 7D cambia estensione in JPE, in questo caso).
  • Visto che è più ampio, sarebbe molto meglio passare a 16bit/colore. Cioè potete ritoccare solo in Photoshop, l'unico che gestisce questa modalità (forse GIMP lo farà in futuro). E i vostri file PSD raddoppieranno le dimensioni!
  • Solo i programmi evoluti di grafica lo gestiscono: scordatevi di vedere correttamente una foto in AdobeRGB in Internet Explorer, Word, Excel.
  • A meno di non avere un monitor professionale, sappiate che state correndo il rischio di ritoccare colori che non potete vedere, visto che il gamut del vostro monitor è sicuramente più piccolo di AdobeRGB. E magari ve ne accorgete in stampa, quando certi colori vengono fuori clamorosamente sbagliati.
  • Se lavorate in Photoshop e non sapete che ne farete della vostra foto, meglio lavorare in AdobeRGB e salvarla in formato PSD, quindi con la massima qualità possibile. In pratica, avete un "negativo" alla qualità massima. Se vi servirà in sRGB, si fa presto a "declassarlo".
  • Se volete pubblicare su web o stampare presso laboratori esterni, bisogna assolutamente ricordarsi di convertire in sRGB, sennò vengono fuori casini.
  • Se però stampate con la vostra inkjet fotografica, AdobeRGB vi permette di sfruttare meglio i colori stampabili.
 

giorgio90

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Grazie Mat, adesso sto leggendo i link consigliato mi da Mario e già si sto incasinando in opinioni diverse. Copio uguale :
Spazio sRGB

  • E' lo spazio più limitato tra i tre, quindi certi colori non li può riprodurre. Se però siete talmente bravi ad aver fotografato un soggetto così impegnativo e di averlo ritoccato fino a spremergli il massimo del colore, beh, siete stati bravi e vi meritate di lavorare in AdobeRGB o ProphotoRGB.
  • Lo spazio sRGB è lo spazio gestito da tutti i programmi di questo mondo: da Photoshop a Internet Explorer, da Word a Excel. Questo vul dire che potete salvare, importare, copiare e incollare immagini senza problemi di veder colori che cambiano.
  • Avendo un gamut limitato, sRGB vi permette di lavorare tranquillamente a 8bit/colore. Tra l'altro, solo Photoshop vi permette di passare a 16bit/colore, mentre GIMP e compagnia sono fermi a 8bit/colore, quindi sRGB è quasi una scelta obbligata.
  • Le foto su web devono essere in sRGB.
  • Le foto stampate presso laboratori esterni (su Internet o dal vostro fotografo) devono essere in sRGB, pena possibili casini. Tra l'altro il gamut delle stampanti chimiche è più piccolo dell'sRGB, quindi siete tranquilli.
  • Un altro importantissimo vantaggio dell'sRGB (molte volte non citato), è che i monitor non professionali hanno tutti un gamut simile se non uguale a sRGB, quindi potete essere quasi sicuri che "quel che vedete è quello che effettivamente è". Se aveste scelto AdobeRGB o ProPhotoRGB, allora ci potrebbero essere dei colori che esistono nella foto ma non possono essere visualizzati a video. In pratica, state ritoccando con una benda davanti agli occhi!
Spazio AdobeRGB

  • AdobeRGB ha un gamut più ampio di sRGB, quindi può contenere più colori, quindi in teoria è... più meglio.
  • E' disponibile anche nelle fotocamere digitali, che quindi possono produrre JPG con spazio AdobeRGB (la mia Minolta 7D cambia estensione in JPE, in questo caso).
  • Visto che è più ampio, sarebbe molto meglio passare a 16bit/colore. Cioè potete ritoccare solo in Photoshop, l'unico che gestisce questa modalità (forse GIMP lo farà in futuro). E i vostri file PSD raddoppieranno le dimensioni!
  • Solo i programmi evoluti di grafica lo gestiscono: scordatevi di vedere correttamente una foto in AdobeRGB in Internet Explorer, Word, Excel.
  • A meno di non avere un monitor professionale, sappiate che state correndo il rischio di ritoccare colori che non potete vedere, visto che il gamut del vostro monitor è sicuramente più piccolo di AdobeRGB. E magari ve ne accorgete in stampa, quando certi colori vengono fuori clamorosamente sbagliati.
  • Se lavorate in Photoshop e non sapete che ne farete della vostra foto, meglio lavorare in AdobeRGB e salvarla in formato PSD, quindi con la massima qualità possibile. In pratica, avete un "negativo" alla qualità massima. Se vi servirà in sRGB, si fa presto a "declassarlo".
  • Se volete pubblicare su web o stampare presso laboratori esterni, bisogna assolutamente ricordarsi di convertire in sRGB, sennò vengono fuori casini.
  • Se però stampate con la vostra inkjet fotografica, AdobeRGB vi permette di sfruttare meglio i colori stampabili.
bellissima spiegazione, complimenti !!!! :1st:
PS : leggo solo ora che non hai scritto tu ma era copiato dal web, vabbè complimenti allora a chi l'ha scritto...:D

Io, onestamente, la pippa del profilo colore me la sono tolta da un sacco. Ora scatto, ritocco e stampo in sRGB e vado una bellezza. Anche perchè sino ad'ora mi era capitato un sacchissimo di volte che lavorando in AdobeRGB poi mi scordavo di convertire profilo e caricavo online foto "incasinate" o stampavo foto con profili colore sballati.
Non ho contato le bestemmie quella volta che stampai un'intero set essendomi però scordato che quelle erano foto in AdobeRGB mentre la stamperia le voleva in sRGB (e non le controllava, bastardi :devil:).
Ora, invece, è tutto compatibile e la mia sbadataggine è limitata...:D

Inoltre, aggiungo, il 70% di coloro che dicono di usare AdobeRGB con gran pomposità poi magari hanno uno schermo da 100 euro che AdobeRGB lo vede con il mega-binocolo... cosa che spesso è sottovalutata e che il sottoscritto ha provato ai suoi albori (compreso il vanto di usare profili a gamut ampio :D)... Addirittura sento e leggo di gente che postproduce in ProPhoto con monitor vecchi (ed economici) di anni luce...bah...:svitato:
 

MatB

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bellissima spiegazione, complimenti !!!! :1st:
PS : leggo solo ora che non hai scritto tu ma era copiato dal web, vabbè complimenti allora a chi l'ha scritto...:D

Io, onestamente, la pippa del profilo colore me la sono tolta da un sacco. Ora scatto, ritocco e stampo in sRGB e vado una bellezza. Anche perchè sino ad'ora mi era capitato un sacchissimo di volte che lavorando in AdobeRGB poi mi scordavo di convertire profilo e caricavo online foto "incasinate" o stampavo foto con profili colore sballati.
Non ho contato le bestemmie quella volta che stampai un'intero set essendomi però scordato che quelle erano foto in AdobeRGB mentre la stamperia le voleva in sRGB (e non le controllava, bastardi :devil:).
Ora, invece, è tutto compatibile e la mia sbadataggine è limitata...:D

Inoltre, aggiungo, il 70% di coloro che dicono di usare AdobeRGB con gran pomposità poi magari hanno uno schermo da 100 euro che AdobeRGB lo vede con il mega-binocolo... cosa che spesso è sottovalutata e che il sottoscritto ha provato ai suoi albori (compreso il vanto di usare profili a gamut ampio :D)... Addirittura sento e leggo di gente che postproduce in ProPhoto con monitor vecchi (ed economici) di anni luce...bah...:svitato:
Non confondiamo quello che vedi da ciò che è contenuto nel file..
Si può avere un monitor che visualizza solo sRGB e usare AdobeRgb per il ritocco, avere un gamut più ampio è un vantaggio proprio mentre si elabora per avere spazio di manovra. Magari certi dettagli tonali non verranno visualizzati ma Ps ne potrà usufruire per il computo delle regolazioni e applicazione di filtri.
Nei link che ha postato prima il Bollani ci sono pure dei test.
Va da se che il flusso ottimale è quello di elaborare un file AdobeRgb con un monitor che lo possa visualizzare per intero in modo da non lavorare a scatola chiusa.
 

giorgio90

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Non confondiamo quello che vedi da ciò che è contenuto nel file..
Si può avere un monitor che visualizza solo sRGB e usare AdobeRgb per il ritocco, avere un gamut più ampio è un vantaggio proprio mentre si elabora per avere spazio di manovra. Magari certi dettagli tonali non verranno visualizzati ma Ps ne potrà usufruire per il computo delle regolazioni e applicazione di filtri.
Nei link che ha postato prima il Bollani ci sono pure dei test.
Va da se che il flusso ottimale è quello di elaborare un file AdobeRgb con un monitor che lo possa visualizzare per intero in modo da non lavorare a scatola chiusa.
Concordo, ovviamente differenza ce n'è tra sRGB e AdobeRGB, altrimenti non li avrebbero nemmeno differenziati, ma la mia esperienza negli ultimi mesi di elaborazione mi ha mostrato che, lavorando in sRGB, non ho affatto avuto problemi...forse perchè non pompo più PS come una volta? Non ricorro a plugin e filtri esageratamente complessi?
Mi sono reso conto che il mio workflow su PS si è molto ristretto, prima davvero ci mettevo un sacco per ogni foto, ora bene o male agisco su quei 3-4 parametri e già mi trovo contento del risultato, a meno che non devo fare elaborazioni digitali o ritocchi pesanti e allora la il discorso è diverso, li uso ancora AdobeRGB ma solo per il fatto che so che magari quell'immagine appunto avrà bisogno di un grosso lavoro di editazione. Però mi sarà capitato da diversi mesi a questa parte si e no 5 volte...Anche la funzione di elaborazione a 16bit di PS l'ho usata davvero molto raramente e solo per foto che davvero richiedevano un bel lavoro di PS...
Ho un monitor IPS molto buono, che potrebbe tranquillamente lavorare con AdobeRGB, quindi non è quello il punto...
A mio parere, ripeto a mio parere, molte di queste funzioni PRO servono solo a chi fa elaborazioni spinte...la differenza tra usare un AdobeRGB a 32 bit (perchè PS ora arriva anche a 32) e un "banale" sRGB a 8bit per un'elaborazione semplice dove si sistema il WB, si da un filo di contrasto, un filo di correzione esposizione e magari una ritagliata correttiva non la vedo o perlomeno non è mai stata una differenza tanto importante da giustificare l'uso di tali impostazioni, che ovviamente sono incompatibili con (quasi) qualunque cosa...non a caso se si vuole inviare il file su Web va convertito, se si vuole stampare in un laboratorio di quelli dei grossi centri stampa va convertito, se si vuole inviare a un cellulare va convertito...quindi in sostanza, la versione AdobeRGB è buona solo se la vogliamo tenere noi sul pc o stamparla con la stampante domestica (mica facile però poi la calibrazione, oltre alla necessità di una buona stampante). Aggiungo che spesso mi capitava di scattare in Jpeg direttamente, per eventi dove non mi serviva avere il raw...e avere il jpeg in AdobeRGB era una gran fregatura perchè poi mi toccava riconvertirli tutti puntualmente per caricarli sul web o mandarli in stampa...
 
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