Quale pellicola per il ritratto analogico?

gioffry

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Cari amici,
intanto vi anticipo che in questo post vi parlerò di negativi e non di diapositive. Un'altra doverosa premessa prima di cominciare è che questo post non è affatto esaustivo ma soprattutto non è affatto scientifico: è scritto secondo l'esperienza e il gusto personali.
Quando pratichiamo fotografia analogica (e non solo) bisogna riflettere molto prima di scattare. Il primo motivo è che seppur la postproduzione esiste anche in camera oscura, non abbiamo tutte le opportunità che ci offre un software di computer grafica. Determinate correzioni si possono effettuare durante lo sviluppo o durante la stampa (o durante la scansione) ma ciò è conveniente solo se durante la fase di scatto, abbiamo utilizzato la giusta pellicola e/o i giusti filtri in base al risultato che vogliamo ottenere. Per questo motivo, la scelta della pellicola è molto importante.

Prima domanda che dobbiamo porci:
vogliamo un ritratto a colori o in bianco e nero?

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immagini tratte da Google

Certo che nel primo caso, possiamo sempre decidere di convertire in bianco e nero un negativo o una stampa con il computer. Ma per quanto mi riguarda è una decisione sciocca che non voglio neanche prendere in considerazione. Ma torniamo alla domanda: COLORI o BIANCO E NERO?

La risposta è semplicissima: questo lo decidete voi e certamente non vi posso aiutare io con questo post. Però posso darvi alcuni suggerimenti.

COLORI – nella fotografia a colori, la pellicola da ritratto per eccellenza è la KODAK PORTRA (dall’inglese portrait, ovvero ritratto). Tonalità calda, contrasto morbido, ottima saturazione, grana fine ma senza perdere nitidezza, anzi. Un'alternativa validissima è la FUJI PRO che restituisce un ottimo incarnato.

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immagini tratte da Google - in alto Kodak, in basso Fuji

In termini di tonalità, queste due pellicole si equivalgono; mentre se si scende di livello con pellicole più commerciali come la KODAK COLOR 200 e la FUJI COLOR C200, la differenza è netta: Fuji molto più fredda della Kodak. In termini di ISO (ovvero sensibilità della pellicola), per il colore potete scegliere fra 160, 200 e 400 a seconda della scena e delle condizioni di luce con le quali intendete scattare.
FINE – per il colore è tutto!

BIANCO E NERO – nella fotografia bianco e nero, il discorso è molto più complesso.

Partiamo dai filtri. Senza entrare troppo in argomenti tecnico/fisici, usare filtri colorati con pellicole bianco e nero significa bloccare alcune lunghezze d’onda dello spettro luminoso; per semplificare: l’uso di un filtro di colore rosso, schiarisce tutto ciò che è rosso e scurisce tutto ciò che è di colore opposto (azzurro/verde).


A cosa serve tutto ciò? Principalmente si usano i filtri per due ragioni:
  1. esaltare alcune caratteristiche del soggetto
  2. evidenziare, in modo più marcato rispetto a quanto possa percepire l’occhio umano, le differenze tonali tra due colori.
Facciamo subito due esempi:
  1. se abbiamo scelto di fotografare un anziano e vogliamo evidenziare le rughe e i difetti della pelle, useremo un filtro verde che scurisce tutto ciò che è arancio/rosso
  2. se abbiamo scelto di far indossare un maglione rosso al nostro soggetto che è steso su un prato verde (NB - se scattassimo a colori la differenza cromatica la percepiremmo eccome! Ma in bianco e nero, il rosso e il verde sono molto simili) useremo un filtro rosso per schiarire il maglione e scurire il prato o un filtro verde per ottenere il risultato opposto. In entrambi i casi avremo una differenza cromatica spettacolare (suggerisco di scattare anche una foto a colori col cellulare per vedere poi la differenza).
Tutto chiaro? NO? Allora provate a guardare qui:
Schermata 2017-12-14 alle 11.11.07.png

osservando bene è facile capire che l’utilizzo di un filtro, schiarisce tutto ciò che è dello stesso colore (punta del triangolo) e scurisce tutto ciò che è del colore opposto (base del triangolo).
Tendenzialmente, apparte i casi creativi di cui ho accennato prima, nel ritratto si usa il filtro giallo poichè schiarisce leggermente la pelle facendo scomparire i piccoli di fetti e scusisce appena le labbra in modo che stacchino dal resto del viso.

Parliamo di pellicole bianco e nero. C’è molto in commercio, in barba a chi dice che la fotografia analogica è morta. Quindi la scelta non è semplice. Partiamo con il suddividere le pellicole in:
  • ortocromatiche - sensibili a tutte le lunghezze d’onda dell’occhio umano tranne il rosso (che quindi viene scurito)
  • pancromatiche - sensibili a tutte le lunghezze d’onda dell’occhio umano (dal violetto al rosso)
  • infrarosso - sensibili a lunghezze d’onda che vanno oltre il rosso

Pellicole ortocromatiche in commercio ce ne sono pochissime e quelle pochissime hanno una sensibilità molto bassa. ROLLEI ORTHO 25 ISO è una vera pellicola ortocromatica ma la sua sensibilità non le consente di essere una pellicola adatta ai ritratti; però in condizioni di luce favorevole (flash o solare allo zenit dell’ora di pranzo), i ritratti fatti con questa pellicola sono da premio oscar (inteso non solo come sinonimo di "spettacolare" ma anche come sinonimo di "effetto cinematografico")​

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immagine tratta da Instagram

Può essere esposta anche a 50 ISO ma va sviluppata di conseguenza. “Tirarla” a sensibilità superiori non è possibile. Poi c’è la nuovissima e contestatissima FERRANIA P30 che è una pellicola pancromatica ma con una bassa sensibilità al rosso tale per cui qualcuno (io per primo) la definisce una pellicola quasi-orto!

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immagine tratta da Google

La sensibilità dichiarata è 80 ISO (quindi cominciamo a ragionare con più facilità ad un ritratto) ma vi garantisco (test sensitometrici alla mano) che la sensibilità effettiva è molto più bassa; questo vuol dire che al massimo la si può esporre ad 80 ISO ma sarebbe meglio esporla a 50 ISO per ottenere maggior dettaglio nelle ombre. Perché una pellicola ortocromatica? La scegliamo per evidenziare i difetti della pelle, per esaltare le lentiggini, i capelli rossi, i segni della vecchiaia.

Pellicole infrarosso: da escludere nella ritrattistica a meno che non vogliate fotografare Crudelia De Mon.

Pellicole pancromatiche: qui la scelta è davvero complessa e dipende quasi esclusivamente da cosa volete ottenere. Con grandissima fatica provo a riassumere (in maniera certo non esaustiva) alcune domande che dovreste porvi.
  • GRANA – mi piace o non mi piace? ne voglio poca o ne voglio tanta?
  • SENSIBILITÀ – scatto di notte o scatto di giorno? Voglio poca grana o molta grana?
  • CONTRASTO – il mio soggetto sarà un uomo o una donna? Un anziano o un bambino?
  • AMPIEZZA TONALE – bianco e nero o bianco, nero e un’infinità di grigi?
  • OMBRE E ALTE LUCI – in quali condizioni di contrasto della scena scatterò la mia foto? Devo preservare a tutti i costi le alte luci a discapito delle ombre? Devo preservare a tutti i costi le ombre a discapito delle alte luci?

ILFORD DELTA 100 & ILFORD DELTA 400

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immagine tratta da Google

Le DELTA sono fra le poche pellicole la cui sensibilità dichiarata dal fabbricante è più vicina alla sensibilità effettiva. Ovvero se scatterete a 100 iso con una DELTA 100, state realmente scattando a 100 iso. Normalmente, con la stragrande maggioranza delle pellicole, invece la sensibilità effettiva è più bassa di quella dichiarata (inutile che vi spieghi il perché, ma se vi interessa chiedete pure) e pertanto vi troverete quasi sempre in condizioni di sottoesposizione che vanno compensate in fase di sviluppo con conseguenti implicazioni (leggero aumento della grana, del contrasto, ecc…). Le DELTA hanno una grana finissima in stampa, un’elevata acutanza (micro-contrasto fra “pixel” adiacenti), sono nitidissime e hanno una qualità eccellente … forse le migliori in commercio.

ILFORD FP4 e HP5

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immagine tratta da Google

Rimanendo in casa Ilford, sicuramente il primo vantaggio della FP4 è che trattasi della pellicola bianco e nero più facilmente reperibile in commercio. Tutti i centri commerciali, ormai, vendono 2 sole pellicole: la FUJI COLOR C200 e la FP4. Il secondo vantaggio è che grazie alla sua sensibilità piuttosto bassa (125ISO dichiarati) è una pellicola molto contrastata, adatta a ritratti maschili, o comunque a scene in cui il contrasto è importante. Una bella pellicola. La HP5 è altrettanto un’ottima pellicola, di buon contrasto, 400 iso dichiarati ma si presta ad essere esposta con ottimi risultati fra i 200 e gli 800 iso (sviluppandola di conseguenza) con una grana abbastanza evidente ma che è proprio la sua firma.

KODAK TMAX e TRIX

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immagine tratta da Google

La prima è prodotta in due sensibilità, sia 100 che 400 iso, molti dicono che sia la miglior pellicola in commercio. Io non ne vado pazzo perché non sono riuscito a trovare uno sviluppo adeguato. Comunque ha una tecnologia particolare che le regala una grana finissima (usando la 400 si ha la sensazione di usare una 100 iso). Senza infamia e senza lode nel ritratto. La TRIX invece oggi si trova solo nella versione 400 iso. È una delle pellicole più anziane che si trovano in giro, la classica pellicola “del giornalista” usata nei reportage; grana evidente e ottima ampiezza tonale: buona per un ritratto di strada...

ADOX SILVERMAX

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immagine tratta da Google

Da acquistare solo se trovate qualcuno che ve la sviluppa con il suo prodotto chimico ad hoc, è la pellicola in assoluto con la più ampia latitudine di posa. Ricchezza tonale eccellente con una quantità di grigi disarmante. Un estensione di 14 stop (peccato che non ci sono carte per sfruttare tale estensione a pieno). Impossibile bruciare le luci o perdere dettaglio nelle ombre. Ripeto: attenzione perché non tutti ve la sviluppano. 100 ISO

BERGGER PANCRO 400

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immagine tratta da Google

ho parlato veramente troppo di questa nuova e bellissima pellicola ... cercate sul mio blog

ROLLEI RPX

Ci sono da 25, 100 o 400 iso. Queste sono le mie pellicole tuttofare preferite per il miglior rapporto qualità prezzo. Ma non le userei per un concorso, dove voglio ottenere il massimo e non mi interessa spendere qualche euro in più.

Tutto il resto è noia. (Manca da citare la Fuji Neopan Across che, seppur spesso viene scelta per la fotografia notturna, in realtà è un’ottima pellicola anche per la ritrattistica. Ma io non l’ho mai provata e quindi non posso confermare questa tesi)

Considerate, infine, che molte variabili fra quelle che vi ho raccontato dipendono anche dallo sviluppo. Una pellicola a grana finissima e con contrasto medio, se sviluppata con un prodotto chimico non adatto o per un tempo errato, produrrà immagini a grana grossa e molto contrastate. Quindi attenzione anche a tutto ciò che avverrà DOPO lo scatto … ma non è questo il momento di parlarne.

P.S. 1 - Le immagini riportate nel post sono solo esemplificative (non aspettatevi gli stessi risultati nell'utilizzo delle pellicole citate) perchè non so come sono state sviluppate e in che condizioni sono state esposte. Se sono stati usati filtri, oppure no. Non so nulla. Le ho scelte in base alle caratteristiche che a mio avviso sono più evidenti per ciascuna pellicola.

P.S. 2 - Per brevità ho omesso tantissime considerazioni più dettagliate e maggiormente corrette ... ma chi volesse approfondire, questo è il post giusto.
 

Andrea85

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Bellissimo post, Gioffry!!! Per esperienza personale potrei aggiungere la Delta 3200, che pur non sembrando una pellicola da ritratto, viene non raramente usata per il ritratto femminile perché "alliscia" i difetti della pelle...ovviamente va usata con consapevolezza, esposta intorno ai 1000 ISO e sviluppata con uno sviluppo fine granulate. Se esposta a valori di ISO più alti invece diventa una pellicola da reportage, ti salva in tutte le condizioni di luce, ma produce anche una discreta grana, seppur piacevole e uniforme.
 

Doxaliber

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Bellissimo post. Grazie!
 

Maria

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Eccomi qui. Sembra che sia bene informarsi sia sulla pellicola da comprare, sia dove si svilupperà quest'ultima.
Leggendo, non ho ancora capito cosa possa fare il caso mio. Scusatemi, ma non so proprio come muovermi. Vi avverto che in questo commento ci saranno domande banali per voi. :fischietta:

Ora inizio:
  • GRANA – mi piace o non mi piace? ne voglio poca o ne voglio tanta?
  • SENSIBILITÀ – scatto di notte o scatto di giorno? Voglio poca grana o molta grana?
  • CONTRASTO – il mio soggetto sarà un uomo o una donna? Un anziano o un bambino?
  • AMPIEZZA TONALE – bianco e nero o bianco, nero e un’infinità di grigi?
  • OMBRE E ALTE LUCI – in quali condizioni di contrasto della scena scatterò la mia foto? Devo preservare a tutti i costi le alte luci a discapito delle ombre? Devo preservare a tutti i costi le ombre a discapito delle alte luci?
Ricordo che userò una macchina automatica
- No grana, grazie. Almeno in un primo momento
- Scatto di giorno senza grana se possibile (più che altro perché non credo di saperla gestire)
- Soggetto sarà una o più donne
- Fino ad ora ho sempre aggiunto contrasto, ma meglio scegliere più grigi stavolta, anche per andare più sul sicuro.
- Cercherò di scattare di giorno. Preferisco salvare le ombre, se devo scegliere. Avere un volto nero, magari anche no.

Detto questo, qualcuno può aiutarmi a capire quale pellicola fa per me? Magari non troppo premium price, mi dispiacerebbe sprecarne una buona (nel caso non venga fuori niente di decente).

Ora, il momento che tutti aspettavamo: le domande banali/stupide. :festa:
1) Dove compro la pellicola in questione?
2) Come faccio a essere sicura che il laboratorio farà lo sviluppo che voglio io?
3) Io ho dei filtri colorati, anzi ho la collezione della Cokin. Perchè dovrei usare dei filtri, se tanto non so quanto contrasto tra i colori avrò?

Il fatto di non poter vedere la foto credo mi disturberà un pò, ma forse é proprio lì che la magia inizia... :fotografo:
 

bobol

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Il post è senz'altro un piccolo saggio di introduzione e di grande aiuto nella scelta della giusta pellicola......adesso capirete perché la fotografia analogica non fa per me, non oso immaginarmi nella situazione di scegliere a chi fare le foto, dove, come, con che luce, con grana senza grana, bn o colori, chi svilupperà il mio rullino potrebbe non rendere il risultato da me voluto......porca miseria mi è venuto il mal di testa.
Non posso dire e decidere in un momento qualsiasi faccio sta foto, perché magari non ho il rullino adeguato, magari non ho proprio il rullino, la luce presente non è idonea.....insomma per me e ripeto per me c'è troppo da pianificare prima dello scatto.
Grande ammirazione per chi si cimenta ed impegna in questo tipo di fotografia che probabilmente "è La fotografia" ma non per me.
Scusate sarò troppo comodino e pigro e forse già troppo vecchio per iniziare a "tornare indietro" nun gna a faccio......:)
 

gioffry

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Ricordo che userò una macchina automatica
- No grana, grazie. Almeno in un primo momento
- Scatto di giorno senza grana se possibile (più che altro perché non credo di saperla gestire)
- Soggetto sarà una o più donne
- Fino ad ora ho sempre aggiunto contrasto, ma meglio scegliere più grigi stavolta, anche per andare più sul sicuro.
- Cercherò di scattare di giorno. Preferisco salvare le ombre, se devo scegliere. Avere un volto nero, magari anche no.

Detto questo, qualcuno può aiutarmi a capire quale pellicola fa per me? Magari non troppo premium price, mi dispiacerebbe sprecarne una buona (nel caso non venga fuori niente di decente).
Deduco che vuoi utilizzare una pellicola bianco e nero.
In base alle tue indicazioni, mi sento di suggerirti di utilizzare una Kodak TMAX 400; fra le 400 iso, se sviluppata correttamente, è la più finegranulare ... ma allo stesso tempo è una pellicola "veloce" (ritrarre più persone aumenta il rischio di micromosso e usare di giorno una pellicola 400 iso aiuta ad azzerare questo rischio).

Ora, il momento che tutti aspettavamo: le domande banali/stupide. :festa:
1) Dove compro la pellicola in questione?
2) Come faccio a essere sicura che il laboratorio farà lo sviluppo che voglio io?
3) Io ho dei filtri colorati, anzi ho la collezione della Cokin. Perchè dovrei usare dei filtri, se tanto non so quanto contrasto tra i colori avrò?
  1. Se non hai un negozio sotto casa, puoi comprarla qui.
  2. Se ti affidi ad un laboratorio analogico, non è un problema: ti chiedono come la vuoi sviluppare e lavorano di conseguenza. Se vuoi, posso darti alcuni suggerimenti in privato, o in un altro thread.
  3. non credo che la tua macchina abbia la possibilità di montare dei filtri. Questa parte della domanda "Perchè dovrei usare dei filtri, se tanto non so quanto contrasto tra i colori avrò?" non l'ho capita ... ma se non usi i filtri, puoi anche risparmiarti di spiegarmela.

Buon lavoro.

P.S. se ricordo bene, tu sei piacentina ... la mia camera oscura si trova a pochi chilometri da casa tua ... non ho alcun problema a metterla a disposizione, anzi mi fa piacere. Vieni un sabato e ti sviluppi il tuo rullino; poi se vuoi te lo scansioni a casa tua altrimenti te lo stampi con l'ingranditore su carta argentica (così oltre al rullino compri anche un pacco di carta). Ovviamente ci sarò io a spiegarti come fare.

Il fatto di non poter vedere la foto credo mi disturberà un pò, ma forse é proprio lì che la magia inizia... :fotografo:
Hai detto bene! La magia inizia proprio quando osservi il dorso della macchina cercando il display e non lo trovi ... è lì che sale l'ansia e l'emozione ...

Il post è senz'altro un piccolo saggio di introduzione e di grande aiuto nella scelta della giusta pellicola......adesso capirete perché la fotografia analogica non fa per me, non oso immaginarmi nella situazione di scegliere a chi fare le foto, dove, come, con che luce, con grana senza grana, bn o colori, chi svilupperà il mio rullino potrebbe non rendere il risultato da me voluto......porca miseria mi è venuto il mal di testa.
Non posso dire e decidere in un momento qualsiasi faccio sta foto, perché magari non ho il rullino adeguato, magari non ho proprio il rullino, la luce presente non è idonea.....insomma per me e ripeto per me c'è troppo da pianificare prima dello scatto.
Grande ammirazione per chi si cimenta ed impegna in questo tipo di fotografia che probabilmente "è La fotografia" ma non per me.
Scusate sarò troppo comodino e pigro e forse già troppo vecchio per iniziare a "tornare indietro" nun gna a faccio......:)
Non andiamo OT ma una cosa devo dirtela.
L'hai scritto tu: "questo post è un piccolo saggio" ... e pertanto è pieno di teoria! Nella pratica: prendi una pellicola, la metti nella macchina, scatti e via! La fotografia analogica è anche per pigri! Tranquillo!
 
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