Ricomporre la foto

mik

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Da quando ha iniziato ad incuriosirmi il mondo della fotografia, ho cominciato a notare ed a riflettere sulla ricomposizione della foto. Vedevo fotografi esperti, e non, puntare un punto (scusate il giro di parole) e poi scattare la foto puntandone un altro, più "centrale". Fra me e me pensavo: prendono il fuoco in un punto e decidono quale punto della foto deve essere a fuoco, poi ricompongono ampliando l'inquadratura fotografica, anche a rischio di far rimanere il fuoco solo in quel singolo punto.

E' passato un po' di tempo, mi sono appassionato, ho comprato la macchina e seguito il corso di Carlo, e ancora mi domando come ricomporre correttamente una foto. Ok stiamo parlando di messa a fuoco a punto unico (single shot), ma è davvero così come pensavo da profano?

Oppure all'azione detta sopra, aggiungo anche la giusta valutazione dell'esposizione, della luce, etc.?

Ed ancora, ho sempre pensato che la ricomposizione servisse necessariamente in foto molto sviluppate nei tre quadranti orizzontali: foto di gruppo, paesaggi, etc. invece serve anche su di un primo piano o ritratto, anzi forse di più o sbaglio?

Insomma mi vengono un po' di dubbi...aiutatemi! :)

M.
 

iPol85

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Si ricompone per un semplice motivo: solitamente il punto AF centrale delle reflex è quello più preciso, quello che gli sniper definirebbero One Shoot, One Kill. In particolare si sfrutta il punto centrale quando si fanno foto con diaframmi molto, ma molto, aperti tipo f1.2, f1.4, f2, perché l'area messa a fuoco sarà molto ridotta e ci vuole precisione (oltre all'esperienza del fotografo).

Nei ritratti si preferisce il soggetto sempre un pochino defilato, a destra o sinistra, piuttosto che averlo perfettamente centrale. Se hai margine puoi inquadrare normalmente e poi croppare successivamente in fase di post produzione, oppure puoi ricomporre. In pratica prendi il fuoco normalmente e poi sposti la fotocamera quel poco che basta per mettere il volto del soggetto più a margine.
Si corre però un rischio nella ricomposizione: essendo la profondità di campo molto ridotta, visto l'utilizzo di un diaframma apertissimo, non è raro sfasare il piano focale e trovare, una volta scaricata la foto nel pc, delle brutte sorprese. Magari hai messo a fuoco sugli occhi a f1.4 e ti ritrovi a fuoco il naso perché hai ricomposto maldestramente.
E' chiaro che se scatti con diaframmi più chiuso, f5.6 in su, questo problema viene sempre meno.

Nel caso di un paesaggio solitamente si ricompone per un motivo differente. Vuoi scattare quel determinato scorcio ma la macchina espone su una parte in ombra bruciando tutto il cielo. Bene, solitamente si cerca di prendere l'esposizione sul cielo o su una zona molto illuminata (per cui punti e premi a metà il pulsante di scatto, "registrando" i valori diaframma, tempo e iso), la si blocca tramite un apposito tasto-funzione (in Canon ad esempio è l'asterisco * ) e si ricompone la scena come era stato fatto inizialmente.

Ecco perché vedi gente che ricompone. Questo è chiaramente un sunto delle situazioni tipo che solitamente si presentano. :)
 
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