Scegliere il nome del proprio sito fotografico

[regggae1095]

So che il titolo, nonché la questione, può sembrare stupida (e forse probabilmente lo è), ma in questi giorni mi chiedevo per quale motivo la maggior parte dei fotografi (più o meno famosi) decidano di identificare il proprio personale sito fotografico con la medesima "struttura" www.nomecognome.com , o al massimo con www.nomecognomephotography.com

Capisco benissimo che un lavoro "solitario" come quello del fotografo generi spontaneamente un automatismo autoreferenziale, ma perché nessuno sceglie di "mascherarsi" sotto un nome di fantasia, o con uno pseudonimo che non faccia direttamente riferimento ad una singola persona (ad es. www.officinafotografica.com )?

Sono consapevole che la questione lascia il tempo che trova, perché la scelta del nome del sito è personale, ed ognuno decide come gli pare e piace, però il dubbio mi è venuto perché pensando alla mia personale combinazione di nome+cognome, ho realizzato che il risultato sarebbe poco convincente, poco orecchiabile, troppo lungo, e probabilmente difficile da ricordare.

In definitiva, se voi doveste aprire un vostro sito di fotografie (o se l'avete già fatto), come vi regolereste? fareste vincere l'ego a tutti i costi (e quindi abbraccereste la strada del www.nomecognome.com ), oppure scegliereste uno pseudonimo, oppure cerchereste di "storpiare" leggermente il vostro nome e cognome per ottenere un risultato efficace?

Ringrazio già tutti quelli che mi risponderanno; ne approfitto per taggare degli utenti che (presumo) hanno già affrontato questa problematica, ma che soprattutto penso riusciranno a darmi una spiegazione più "filosofica" di questa questione
Hypereyed , iPol85, PDBzone, Momix


PS: se il topic non dovesse essere coerente con questa sezione del forum, chiedo ai Moderatori la cortesia di spostarlo in quella apposita. grazie

 

[SimoneB]

Secondo me se il nome non "suona" si possono percorrere 2 strade: o uno a scelta tra nome e cognome e l'altro solo iniziale+photos/photography oppure trovare uno pseudonimo. Questo può essere sia "personale" sia una sorta di nome da studio o collegato a un logo. Anche in questo caso potrebbe essere sensato capire se si lavorerà da soli o in team o in collaborazione, e nel secondo caso il nome dovrebbe non essere nomecognome.com.
Credo sia alla fine importante sceglie una strada e mantenerla, anche se capisco che se non si hanno le idee chiare è molto difficile fare una scelta così importante


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[PDBzone]

Secondo me un nome deve poggiare bene in termini di ritmo e fonetica.

Inoltre va visto lo scopo per cui lo si apre: se è un sito di un professionista a cui bisogna rimandare i clienti è meglio tenere nome e cognome; se è un sito amatoriale si può fare come si crede. Se è un blog io vedo bene il consolidamento di un nickname.

Siccome il mio nome e cognome sa di poco, ho scelto il PDBzone.com che rimane molto più impresso ai più e ha un piglio meno piatto.

Certo è che se mi dovessi proporre lavorativamente, e quindi approcciarmi alle ottusità dei clienti, un nome più classico è meglio.


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[Abraxas]

se uno fa il fotografo per professione e' giusto nome e cognome.

 

[Pachi]

Un po' tutti i lavori artistici sono caratterizzati e riconosciuto dal nome dell'autore, o al max da un pseudonimo (vedasi in particolare gli attori!).
Nel mio caso ho deciso di non utilizzare le mie sintetiche generalità perché, avendo un nome abbastanza comune ed un cognome che ricorda un paese, sarebbe stato quasi impossibile trovarmi in rete.

 

[giorgio90]

secondo me non c'è nessuna pippa filosofica sotto.
Ti presento il mio caso che è duplice allo stesso tempo.
Se vuoi che chi visita il tuo sito possa collegarlo immediatamente a una persona scegli nome+cognome.
Personalmente ho scelto questa soluzione non per soddisfare il mio ego (credo che quasi nessuno sceglie questa modalità come autocelebrazione) ma piuttosto per lasciare impresso il mio nome quando l'utente ha finito la visita del sito. Avendo molti visitatori locali, cioè dei dintorni, è importante che loro (magari conoscendomi) colleghino subito il sito a me. Fare un sito come www.chebellofotografarecomeunbimbominkia.com non lascia nessun collegamento mentale a fine visita, a meno che non si specifica per bene che il realtà quel sito appartiene al tale fotografo.
Diverso è il caso del mio blog, al quale ho messo un nome di fantasia in quanto in quel caso non volevo fosse direttamente riconducibile a me. Volevo fosse una cosa più a carattere generico, magari con delle parole chiave anche in inglese in modo da essere indicizzato meglio.
Il mio errore è stato scegliere un nome troppo strano, e difficilmente ricordabile (http://on50mm.blogspot.com)
, ma l'errore è stato frutto dell'inesperienza e della fretta. Avevo fretta di cercare qualche nome che fosse libero e disponibile, e allora la prima idea che mi è venuta bom l'ho registrata.

 

[Hypereyed]

Quanto già enunciato è giusta prassi, ovvero a obiettivo scelto si tende verso una determinata formula che ne faciliti il raggiungimento.

Ricordo che una volta McMartin mi girò un indirizzo complicatissimo che rimandava al sito di un paesaggista di professione, coi controcavoletti, e rimasi attonita pensando a quanto sarebbe stato più conveniente un semplice www.johndoe.com.
Subito dopo però mi resi conto che quel particolare soggetto, del quale erano leggibili poi nome e cognome, più che proporsi come uno dei tanti fotografi della rete stava cercando di comunicare uno stile di vita.
È forse un contenuto "altro", che oltrepassa i confini netti del pacchetto "questo è il mio spazio sul web, caccia i dindini che sono bravo"?
Sì, credo proprio di sì.
Come tale diventa un ibrido ma, proprio in virtù della sua eccezionalità, per paradosso più memorabile in termini di suggestione. Resta il fatto che non ricordo chi sia, che vorrei ritrovarlo e che, come lui, sono tanto idiota da insistere su un URL incomprensibile

 

[McMartin]

Quanto già enunciato è giusta prassi, ovvero a obiettivo scelto si tende verso una determinata formula che ne faciliti il raggiungimento.

Ricordo che una volta McMartin mi girò un indirizzo complicatissimo che rimandava al sito di un paesaggista di professione, coi controcavoletti, e rimasi attonita pensando a quanto sarebbe stato più conveniente un semplice www.johndoe.com.
Subito dopo però mi resi conto che quel particolare soggetto, del quale erano leggibili poi nome e cognome, più che proporsi come uno dei tanti fotografi della rete stava cercando di comunicare uno stile di vita.
È forse un contenuto "altro", che oltrepassa i confini netti del pacchetto "questo è il mio spazio sul web, caccia i dindini che sono bravo"?
Sì, credo proprio di sì.
Come tale diventa un ibrido ma, proprio in virtù della sua eccezionalità, per paradosso più memorabile in termini di suggestione. Resta il fatto che non ricordo chi sia, che vorrei ritrovarlo e che, come lui, sono tanto idiota da insistere su un URL incomprensibile

Non ricordavo questo episodio, ora vado a rivedere un po' le nostre vecchie conversazioni.

 

[Hypereyed]

Non ricordavo questo episodio, ora vado a rivedere un po' le nostre vecchie conversazioni.

Sforzo inutile caro, ricordo benissimo che lo scambio avvenne sulla tua bacheca facciacavoliana

P.S. Tizio specifico a parte, questo qui è un altro che usa pseudonimo e canta pugni: http://www.squiver.com/.
Tu lo conosci

 

[Pachi]

Avendo molti visitatori locali, cioè dei dintorni, è importante che loro (magari conoscendomi) colleghino subito il sito a me. Fare un sito come www.chebellofotografarecomeunbimbominkia.com non lascia nessun collegamento mentale a fine visita, a meno che non si specifica per bene che il realtà quel sito appartiene al tale fotografo.

Penso che il nome proprio di persona serve a ben poco se: non ti conoscevano già prima, se non hanno avuto modo di approfondire la conoscenza, se non hai una certa notorietà.
Poi, se il nome proprio di persona richiama, anche solo foneticamente, il lavoro che svolge, è dimostrato che la gente avrà molta più probabilità di ricordarselo, oltre che avrà più fiducia. Ma questo accade sovente nelle lingue anglofone, ben poco nelle latine (a patto che non si abbia un cognome come: Fotografo, Scatto, Pellicola, ecc.; sempre che esistano).


Secondo le leggi del naming e del marketing, di assoluta importanza è la dolcezza e la sinuosità fonetica, oltre al richiamo mentale verso l'oggetto (nel caso particolare lo stile), anche avendo un nome incomprensibile.

 

[giorgio90]

Penso che il nome proprio di persona serve a ben poco se: non ti conoscevano già prima, se non hanno avuto modo di approfondire la conoscenza, se non hai una certa notorietà.
Poi, se il nome proprio di persona richiama, anche solo foneticamente, il lavoro che svolge, è dimostrato che la gente avrà molta più probabilità di ricordarselo, oltre che avrà più fiducia. Ma questo accade sovente nelle lingue anglofone, ben poco nelle latine (a patto che non si abbia un cognome come: Fotografo, Scatto, Pellicola, ecc.; sempre che esistano).


Secondo le leggi del naming e del marketing, di assoluta importanza è la dolcezza e la sinuosità fonetica, oltre al richiamo mentale verso l'oggetto (nel caso particolare lo stile), anche avendo un nome incomprensibile.

Saranno leggi del naming e del marketing, ma se uno ha un nome incomprensibile ha un nome incomprensibile.
Ho visitato un sacco ( e non sto esagerando) di portfolio fotografici di fotografi da tutto il mondo, e si e no me ne sono rimasti impressi 5 o 6 (parlo dei domini). Gli altri saranno stati nomi anche dolci e soavi, ma non hanno avuto alcun effetto sulla mia memoria. Questo per dire che alla fine lo scopo del nome di un dominio va collegato a cosa serve quel dominio.

Resto dell'idea che se un dominio serve a evidenziare un percorso, un portfolio, un progetto, un lavoro personale, ci deve stare il nome personale. Caso eccezionale può essere chi ha un nome troppo complesso o lungo, o palesemente ridicolo e confondibile (ricordo all'università una ragazza di cognome "Tr0ia").
Se il dominio è finalizzato a un blog, un sito informativo, un canale di tutorial, un progetto a più mani, è giusto che lo si nomini secondo altri criteri più "impersonali".

IMHO

 

[Pinku]

Tanto alla fine quello che fa è come sei "rintracciabile" in internet.
Ovvero il gioco sta tutto nel lavoro SEO (Search Engine Optimization).
Chi realizza un sito ha come obiettivo che lo stesso sito sia visualizzato il più possibile, questo prescinde dal nome, che influenza veramente poco il discorso del posizionamento.
Un sito di un fotografo non è esente da questo, non voglio addentrarmi nel discorso in quanto è molto ampio, ma ti assicuro che l'importante non è il nome del dominio, ma i contenuti del sito.

 

[giorgio90]

Tanto alla fine quello che fa è come sei "rintracciabile" in internet.
Ovvero il gioco sta tutto nel lavoro SEO (Search Engine Optimization).
Chi realizza un sito ha come obiettivo che lo stesso sito sia visualizzato il più possibile, questo prescinde dal nome, che influenza veramente poco il discorso del posizionamento.
Un sito di un fotografo non è esente da questo, non voglio addentrarmi nel discorso in quanto è molto ampio, ma ti assicuro che l'importante non è il nome del dominio, ma i contenuti del sito.

quello è verissimo, eppure, ti dirò, il dominio ha anche il suo peso (piccolo, ma c'è)

 

[Pinku]

quello è verissimo, eppure, ti dirò, il dominio ha anche il suo peso (piccolo, ma c'è)

Parlo per esperienza, la maggior parte degli utenti non utilizza nemmeno la barra degli indirizzi, o, con i moderni browser la utilizza come barra di ricerca, raramente oggi si scrive il nome intero host + dominio.

Il nome del dominio pesa circa i 5% nell'ottimizzazione SEO , quindi praticamente nulla.
In sintesi posso chiamare il mio dominio ilredeibulloni.it e poi in realtà faccio il fruttivendolo, l'importante è come strutturo i contenuti (immagini e testi) in relazione ai principali competitor.

Per competitor intendo i primi 10, 20, 30, etc. (a seconda della profondità dell'analisi) siti che escono nei motori di ricerca con le parole chiave che ritengo più opportune per la mia attivita.

 

[giorgio90]

completamente d'accordo...stiamo dicendo la stessa cosa

quello è verissimo, eppure, ti dirò, il dominio ha anche il suo peso (piccolo, ma c'è)

...Il nome del dominio pesa circa i 5% nell'ottimizzazione SEO , quindi praticamente nulla...

 

[regggae1095]

l'importante è come strutturo i contenuti (immagini e testi)

qualche consiglio tecnico al riguardo?

grazie

 

[iPol85]

Ho scelto nomecognome perché il sito è mio, a prescindere dei contenuti. In questo caso sono fotografici.
Ma di certo al momento della scelta non cercavo affatto notorietà e di farmi un nome, mi è solo sembrato più "serio" attribuire il sito alla mia persona.
Poi dipende se vuoi puntare più all'aspetto blog o portfolio. Nel primo caso un nome tipo PDBzone è decisamente più attibile!

 

[Pinku]

qualche consiglio tecnico al riguardo?

grazie

Come dicevo se si parla di SEO si apre un capitolo complesso e molto ampio, dovresti porti innanzitutto queste domande?

1) come voglio essere trovato in internet? (cosa cercheresti in google per trovare il tuo sito???)
2) a che "mercati" punto? solo italia? europa? mondo? (importante per stabilire in quali lingue ottimizzarlo)

In base quello poi si possono fare diverse valutazioni....

 

[Pachi]

D'accordo con tutti voi!
Ho banalizzato certamente i concetti, dati i complicati meccanismi di memorizzazione, che non si fermano sicuramente al solo nome, anzi...

Anche il SEO è di fondamentale importanza, ma come dice Pinku , apriamo un capitolo complesso e molto ampio.

 

[giorgio90]

Come dicevo se si parla di SEO si apre un capitolo complesso e molto ampio, dovresti porti innanzitutto queste domande?

1) come voglio essere trovato in internet? (cosa cercheresti in google per trovare il tuo sito???)
2) a che "mercati" punto? solo italia? europa? mondo? (importante per stabilire in quali lingue ottimizzarlo)

In base quello poi si possono fare diverse valutazioni....

concordo...se ti interessa il SEO già preparati a un argomento complicato e senza direzioni codificate con certezza. Molte regole del SEO infatti sono derivanti più da constatazioni sperimentali che da reali conferme da parte di Google o altri... ci sono comunque in rete molte guide interessanti per capire le basi. Alla fine a un utente medio non serve un'ottimizzazione molto spinta, basta conoscere e applicare le basi appunto, mentre se vuoi che il tuo "B&b a firenze" spunti come primo risultato su Google devi sputare sangue (e moooolti soldi) per arrivarci, e nemmeno è detto.
Poi ovviamente come si diceva prima contano molto i contenuti...puoi "pompare" a livello di ottimizzazione quanto vuoi, ma se manca la base non cambia comunque un granchè...