street photography is dead

gioffry

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Diego credo che di base ci sia proprio una mancanza di emozione.
Una foto street, per mia personale e umile opinione, non è un paesaggio che ti guida lentamente nella tridimensionalità della foto.
Una foto street è bella se:
1) la leggi in un nanosecondo
2) ti trasmette una storia
Sul punto 2 potrei essere d'accordo con te, poichè anche in questi anni ho visto fotografi che fanno street e le loro immagini raccontano delle belle storie. Sul punto 1 non c'è storia: le foto di oggi sono forzate, raccontano l'affannosa ricerca di un dettaglio a qualunque costo.
Le foto della Maier (per citare l'ultima che ho visto) sono semplicissime ma mai banali. Le foto di oggi, quando sono semplici sono banali, quando sono complesse lo sono troppo.

Spero di essermi spiegato bene.

Eppure credo che il fotoreportage sia uno dei generi fotografici in cui l'autore davvero può raccontarsi. Con gli altri generi è molto più difficile.
 

Pinku

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Non so, ripeto, sono completamente ignorante e a digiuno da ogni teoria tecnica riguardo questo genere, ma forse proprio per questo il mio giudizio è meno "di parte" e più da osservatore.

Faccio qualche esempio pratico sempre citando la Maier (tralasciamo i selfie, fosse almeno stata una bella f... :giggle:)

http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-6
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-8
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-9
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-10

Potrei continuare con altri scatti, non solo di questa fotografa, ma credo che basti per rendere l'idea.
Cosa ci trovate di particolare? Dov'è il non banale? che cosa vi raccontano? A me proprio nulla se devo essere sincero.
Certo, altri scatti sono molto più interessanti, merito quasi sempre dei soggetti, ma se devo essere sincero (alcuni mi chiameranno eretico) non trovo queste grandi emozioni, non trovo questi grandi racconti. Ovviamente resto incuriosito dalle immagini, come dicevo, forse più per il fascino dei tempi andati che per lo scatto in se.

Forse, quello che noi chiamiamo banale oggi, o "morto" come in questo post, sarà considerato arte tra decenni, come oggi noi facciamo per questi grandi nomi.

Credo che in questo genere, a differenza della paesaggistica, per esempio, dove il concetto di bello è più globalizzato, il fattore dominante sia proprio l'attimo colto, il soggetto, la situazione, un mix quindi di fortuna e bravura del fotografo.
E credo anche che, in questo genere, il giudizio dei dietro le quinte (noi aspiranti fotografi), sia molto influenzato dai grandi nomi del passato e spesso poco obiettivo.

Ovviamente è un mio parere, non me ne vogliano gli aspiranti streeter.
 

Olden

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Non so, ripeto, sono completamente ignorante e a digiuno da ogni teoria tecnica riguardo questo genere, ma forse proprio per questo il mio giudizio è meno "di parte" e più da osservatore.

Faccio qualche esempio pratico sempre citando la Maier (tralasciamo i selfie, fosse almeno stata una bella f... :giggle:)

http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-6
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-8
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-9
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-10

Potrei continuare con altri scatti, non solo di questa fotografa, ma credo che basti per rendere l'idea.
Cosa ci trovate di particolare? Dov'è il non banale? che cosa vi raccontano? A me proprio nulla se devo essere sincero.
Certo, altri scatti sono molto più interessanti, merito quasi sempre dei soggetti, ma se devo essere sincero (alcuni mi chiameranno eretico) non trovo queste grandi emozioni, non trovo questi grandi racconti. Ovviamente resto incuriosito dalle immagini, come dicevo, forse più per il fascino dei tempi andati che per lo scatto in se.

Forse, quello che noi chiamiamo banale oggi, o "morto" come in questo post, sarà considerato arte tra decenni, come oggi noi facciamo per questi grandi nomi.

Credo che in questo genere, a differenza della paesaggistica, per esempio, dove il concetto di bello è più globalizzato, il fattore dominante sia proprio l'attimo colto, il soggetto, la situazione, un mix quindi di fortuna e bravura del fotografo.
E credo anche che, in questo genere, il giudizio dei dietro le quinte (noi aspiranti fotografi), sia molto influenzato dai grandi nomi del passato e spesso poco obiettivo.

Ovviamente è un mio parere, non me ne vogliano gli aspiranti streeter.

Capita per i pittori famosi, figuriamoci per i fotografi...
da sempre qualsiasi artista produce durante la sua carriera cose buone ed altre meno.

La Maier è stata riconosciuta e scoperta come una grande fotografa in ritardo e senza filtri qualitativi di sorta ci hanno riversato tutto quello che hanno ritrovato della sua passione per la fotografia attraverso libri e mostre.

Alcune foto sono belle anche solo come documento storico, altre per un indiscutibile valore fotografico,
altre ancora dicono poco o nulla e valgono solo la curiosità di essere state scattate da una persona singolare come è stata quella signora e forse ci permettono di scrutare un po' dentro la sua sensibilità e curiosità di persona
ancor prima che di fotografa, niente di più.
 

gioffry

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Non so, ripeto, sono completamente ignorante e a digiuno da ogni teoria tecnica riguardo questo genere, ma forse proprio per questo il mio giudizio è meno "di parte" e più da osservatore.

Faccio qualche esempio pratico sempre citando la Maier (tralasciamo i selfie, fosse almeno stata una bella f... :giggle:)

http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-6
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-8
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-9
http://www.vivianmaier.com/gallery/street-1/#slide-10

Potrei continuare con altri scatti, non solo di questa fotografa, ma credo che basti per rendere l'idea.
Cosa ci trovate di particolare? Dov'è il non banale? che cosa vi raccontano? A me proprio nulla se devo essere sincero.
Certo, altri scatti sono molto più interessanti, merito quasi sempre dei soggetti, ma se devo essere sincero (alcuni mi chiameranno eretico) non trovo queste grandi emozioni, non trovo questi grandi racconti. Ovviamente resto incuriosito dalle immagini, come dicevo, forse più per il fascino dei tempi andati che per lo scatto in se.

Forse, quello che noi chiamiamo banale oggi, o "morto" come in questo post, sarà considerato arte tra decenni, come oggi noi facciamo per questi grandi nomi.

Credo che in questo genere, a differenza della paesaggistica, per esempio, dove il concetto di bello è più globalizzato, il fattore dominante sia proprio l'attimo colto, il soggetto, la situazione, un mix quindi di fortuna e bravura del fotografo.
E credo anche che, in questo genere, il giudizio dei dietro le quinte (noi aspiranti fotografi), sia molto influenzato dai grandi nomi del passato e spesso poco obiettivo.

Ovviamente è un mio parere, non me ne vogliano gli aspiranti streeter.
Dunque partiamo con il dire che, guarda caso, nessuna delle quattro foto che hai linkato era in mostra. Questo già ti fa dedurre che sono scatti banali e privi di comunicatività.

Non posso quindi che quotare il buon @Olden non solo quando dice che "da sempre qualsiasi artista produce durante la sua carriera cose buone ed altre meno" ma anche quando dice che "alcune foto sono belle anche solo come documento storico, altre per un indiscutibile valore fotografico, altre ancora dicono poco o nulla e valgono solo la curiosità di essere state scattate da una persona singolare come è stata quella signora e forse ci permettono di scrutare un po' dentro la sua sensibilità e curiosità di persona ancor prima che di fotografa, niente di più."

Praticamente non saprei cos'altro aggiungere...ci sto pensando...ma ha già detto tutto lui
 

Doxaliber

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Io lancio una provocazione. E se ad essere morti fossero tutti gli altri generi fotografici?

Quante volte vi capita davvero di emozionarvi davanti a una foto?

Viviamo in un'epoca in cui fare fotografie ineccepibili è diventato relativamente facile. Macchine fotografiche che reggono iso altissimi, con risoluzioni spaventose e obiettivi di elevatissima qualità. I tool per il fotoritocco sono diventati sempre più semplici e con molti preset riesci a raggiungere risultati eccellenti. Il risultato è che abbiamo centinaia di fotografie tutte uguali. Tecnicamente ineccepibili, come una Gioconda riprodotta nei minimi dettagli. Ma io la Gioconda l'ho già vista e più che pensare: ottima tecnica, non provo nient'altro.

Ed ecco che molti, pur di ritrovare quel fascino perduto, l'emozione e il mistero dello scatto, il fascino dell'errore che a volte da carattere a una foto, sono tornati alla pellicola, dove gli ISO delle pellicole comunemente usate erano i 400 al massimo, dove dovevi aspettare lo sviluppo per apprezzare il risultato, dove la grana aveva fascino e non era un problema.

Perché credete che il problema riguardi solo la street? La street anzi ha un potenziale infinito, perché le storie che si possono raccontare sono infinite. E infatti le pellicole che più sono rimaste nella memoria collettiva sono principalmente foto street o fotoreportage di guerra o in zone di guerra. Il bacio della vittoria, il bacio rubato, la bimba vietnamita, il bambino che saluta il padre che parte in guerra, la ragazza Afghana di McCurry, le foto di Bresson, le foto di Maier.
Quanti, fuori dai fotografi riconoscono un paesaggio di Adams, una paesaggio di Fontana o di Bill Brandt?

Siete proprio sicuri che ad essere morta sia proprio la street? :rolleyes:
 

gioffry

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Io lancio una provocazione. E se ad essere morti fossero tutti gli altri generi fotografici?

Quante volte vi capita davvero di emozionarvi davanti a una foto?
non credo sia affatto una provocazione, anzi, mi trovi d'accordo!

Viviamo in un'epoca in cui fare fotografie ineccepibili è diventato relativamente facile. Macchine fotografiche che reggono iso altissimi, con risoluzioni spaventose e obiettivi di elevatissima qualità. I tool per il fotoritocco sono diventati sempre più semplici e con molti preset riesci a raggiungere risultati eccellenti. Il risultato è che abbiamo centinaia di fotografie tutte uguali. Tecnicamente ineccepibili, come una Gioconda riprodotta nei minimi dettagli. Ma io la Gioconda l'ho già vista e più che pensare: ottima tecnica, non provo nient'altro.
d'accordissimo

Ed ecco che molti, pur di ritrovare quel fascino perduto, l'emozione e il mistero dello scatto, il fascino dell'errore che a volte da carattere a una foto, sono tornati alla pellicola, dove gli ISO delle pellicole comunemente usate erano i 400 al massimo, dove dovevi aspettare lo sviluppo per apprezzare il risultato, dove la grana aveva fascino e non era un problema.
anche qui mi trovi d'accordo, ma solo in parte. Io sono uno di quelli che è tornato alla pellicola, per
1) ritrovare quel fascino perduto
2) ritrovare l'emozione e il mistero dello scatto
3) ritrovare l'emozione del dover aspettare lo sviluppo per apprezzare il risultato
4) ritrovare il fascino della grana, quando non era un problema

ma NON trovo ALCUN fascino nell'errore!

Perché credete che il problema riguardi solo la street? La street anzi ha un potenziale infinito, perché le storie che si possono raccontare sono infinite. E infatti le pellicole che più sono rimaste nella memoria collettiva sono principalmente foto street o fotoreportage di guerra o in zone di guerra. Il bacio della vittoria, il bacio rubato, la bimba vietnamita, il bambino che saluta il padre che parte in guerra, la ragazza Afghana di McCurry, le foto di Bresson, le foto di Maier.
Quanti, fuori dai fotografi riconoscono un paesaggio di Adams, una paesaggio di Fontana o di Bill Brandt?

Siete proprio sicuri che ad essere morta sia proprio la street? :rolleyes:
Mi quoto da solo, per risponderti:

"le foto di oggi sono forzate, raccontano l'affannosa ricerca di un dettaglio a qualunque costo"
 

Doxaliber

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non credo sia affatto una provocazione, anzi, mi trovi d'accordo!
ma NON trovo ALCUN fascino nell'errore!
Mi spiego meglio. Oggi, quando fai una fotografia in digitale, puoi ripetere lo scatto mille volte, oppure fare un multiscatto e tenerti solo la foto uscita meglio. La pellicola ti obbligava a pensare di più allo scatto, a valutare subito l'inquadratura migliore e non potevi mai essere certo di non aver sbagliato fino a quando non sviluppavi. L'attesa dello sviluppo aveva il suo fascino, ormai perduto.
 

Pinku

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Capita per i pittori famosi, figuriamoci per i fotografi...
da sempre qualsiasi artista produce durante la sua carriera cose buone ed altre meno.
Dunque partiamo con il dire che, guarda caso, nessuna delle quattro foto che hai linkato era in mostra. Questo già ti fa dedurre che sono scatti banali e privi di comunicatività.

Praticamente non saprei cos'altro aggiungere...ci sto pensando...ma ha già detto tutto lui
State comunque sviando la domanda, la Maier è solo un esempio.

Il topic riguarda la presunta morte di questo genere fotografico, Vi richiedo quindi, anche in base alle Vs. ultime risposte?
Perchè?

Io, sempre da ignorante in materia non mi trovo d'accord, ci sono foto di street contemporanea che trovo bellissime, cito @Teddi qui su P2L per fare un nome a caso, le sue foto per me raccontano sempre, trasmettono un emozione, eppure è un fotografo contemporaneo, che non scatta negli anni 50 a new york...
 

gioffry

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Te l'ho spiegato diego: "le foto di oggi sono forzate, raccontano l'affannosa ricerca di un dettaglio a qualunque costo"
Poi è chiaro che non voglio generalizzare, @Teddi ci ha fatto vedere ottime foto, @Harma pure (le prime due che mi vengono in mente sono quelle della griglia a terra e quella dell'impalcature).
Voglio solo dire che "forse" (ripeto "forse"), oggi ci sono poche foto di reportage e street che rispettino i due canoni sopracitati che per comodità riepilogo:
1) le leggi in un nanosecondo
2) ti trasmettono una storia
 

Pinku

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Boh, ripeto, forse non ho ancora capito che cosa sia la street, ma a me certe foto, che leggo in un secondo e mi trasmettono una storia, emozionano tutt'oggi, anzi, se devo essere sincero, preferisco molte foto di oggi ai grandi del passato, forse proprio perchè c'è quel dettaglio che nel passato mancava, non so.

O forse, siete voi che guardate troppo ai grandi del passato e ne siete talmente influenzati da cercare emuli contemporanei e, non trovandoli definite il genere morto, ci avete pensato?
 

gioffry

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O forse, siete voi che guardate troppo ai grandi del passato e ne siete talmente influenzati da cercare emuli contemporanei e, non trovandoli definite il genere morto, ci avete pensato?
plausibile, ci penso e ti dico
 

Doxaliber

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Ma @Pinku, quello che dico io è il contrario, ovvero che la street photography è viva e vegeta e se la passa meglio di altri generi. :)

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Pinku

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Non credo sia "morto" il genere...sono solo cambiati i tempi
Non viviamo forti tensioni sociali,non siamo in guerra,non c'è carestia...viviamo quasi tutti nel benessere...sono diminuiti senza dubbio gli spunti e le storie interessanti.
Diminuita anche drasticamente la diffusione di questo genere,con la complicità della "privacymania"
 
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mangi

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Non credo sia "morto" il genere...sono solo cambiati i tempi
Non viviamo forti tensioni sociali,non siamo in guerra,non c'è carestia...viviamo quasi tutti nel benessere...sono diminuiti senza dubbio gli spunti e le storie interessanti.
Diminuita anche drasticamente la diffusione di questo genere,con la complicità della "privacyfobia"
Ottima riflessione Marco!!
Sto seguendo la discussione, ma avete già detto tutto^_^. Sono d'accordo con quello che dice Pinku, principalmente come lui sono ignorante in materia e non colgo appieno il significato di Street. Ho seguito, sempre su questo forum altre discussioni riguardo street o non street, urban o non urban, ma non ne sono saltato fuori:D.
Questa ultima riflessione di Marco la trovo azzeccattissima. Non si può paragonare la street del passato con la street attuale. Per fare un esempio, mi rivolgo al mondo dello sport. Non si riesce a stabilire il campione di tutti i tempi, che sia calcio, pugilato o atletica. Il mondo si è evoluto, cambiano i metodi di allenamenti, cambia l'attrezzatura e il paragone diventa impossibile. Era meglio Pelè o Cristiano Ronaldo, impossibile dirlo, bisognerebbe metterli nella stessa epoca e non si può. Qui siamo più o meno sullo stesso piano. E' difficile che la street di Meier sia paragonabile alla street di oggi....quindi per me, non è morta, è solo cambiata.
 

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Te l'ho spiegato diego: "le foto di oggi sono forzate, raccontano l'affannosa ricerca di un dettaglio a qualunque costo"
Poi è chiaro che non voglio generalizzare, @Teddi ci ha fatto vedere ottime foto, @Harma pure (le prime due che mi vengono in mente sono quelle della griglia a terra e quella dell'impalcature).
Voglio solo dire che "forse" (ripeto "forse"), oggi ci sono poche foto di reportage e street che rispettino i due canoni sopracitati che per comodità riepilogo:
1) le leggi in un nanosecondo
2) ti trasmettono una storia
Grazie Gioffry,anche se quella della griglia non la reputo street...
Non sono molto d'accordo sul nanosecondo,ansi spesso capita di dover riflettere qualche attimo prima di capire il racconto.....non si può essere nella testa di chi ha scattato...l'importante che alla fine si capisce :)..
La street non dovrebbe essere un genere fotografico che vuole riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare in maniera artistica alcuni aspetti della società?
No....questo dici Wikipedia,ed è spesso proprio così che viene rappresentato la street di oggi...ma la vera street è un altra cosa..
Date un occhiata alle foto di Elliott Erwitt,lui aveva proprio una visione della street che a me piace molto...
 

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Grazie Gioffry,anche se quella della griglia non la reputo street...
Non sono molto d'accordo sul nanosecondo,ansi spesso capita di dover riflettere qualche attimo prima di capire il racconto.....non si può essere nella testa di chi ha scattato...l'importante che alla fine si capisce :)..

No....questo dici Wikipedia,ed è spesso proprio così che viene rappresentato la street di oggi...ma la vera street è un altra cosa..
Date un occhiata alle foto di Elliott Erwitt,lui aveva proprio una visione della street che a me piace molto...
Qual'è allora la definizione di street? Io non ho ancora capito cosa cacchio è per voi streettettari :giggle:
 

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Qual'è allora la definizione di street? Io non ho ancora capito cosa cacchio è per voi streettettari :giggle:
Non credo che esiste una definizione unico...fai così...buttati anche te..vai in strada,cammina e osserva finchè non ti colpisce qualche scena dentro la quale c'è un racconto....
 

Pinku

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Non credo che esiste una definizione unico...fai così...buttati anche te..vai in strada,cammina e osserva finchè non ti colpisce qualche scena dentro la quale c'è un racconto....
Ci proverò Harma, non nego che mi incuriosisce :yes:
 

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@Harma spero tu ti riferisca al Erwitt classico in BN. Perché a Genova ho visto una sua mostra a colori di epoca successiva ai grandi suoi classici e di 100 foto ne ho apprezzate meno di 10
 
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