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In questa lezione del corso di fotografia di Playerdue Lighting parliamo del tempo di scatto, il valore che oltre a influenzare, insieme ad apertura del diaframma e ISO, l'esposizione delle nostre fotografie, controlla anche la percezione del movimento nella scena che stiamo immortalando.
Il tempo di scatto stabilisce il tempo al quale viene esposto il sensore della macchina fotografia alla luce.
Quest'operazione viene gestita all'interno della macchina fotografica dall'otturatore attraverso due tendine che si aprono, lasciando scoperto il sensore e si richiudono quando il lasso di tempo scelto è trascorso.
Per questo motivo è possibile sentire due suoni distinti quando si scattano fotografie con tempi lunghi di esposizione.
Fotografia correttamente esposta ( T 1/30 - F/4.5 - ISO 200).
Per esempio 30 indica 1/30 di secondo. Mentre 30'' indica effettivamente 30 secondi di scatto.
Il tempo di scatto si muove a salti di 1/3 di stop, ciò vuol dire che per cambiare di uno stop la foto (e quindi raddoppiare o dimezzare la quantità di luce) dobbiamo spostarci di tre valori.
Fotografia sovraesposta allungando il tempo di scatto (T 1/4 - F/4.5 - ISO 200).
Fotografia sottoesposta abbreviando il tempo di scatto (T 1/320 - F/4.5 - ISO 200).
A 1/30 di secondo il movimento del soggetto a sinistra è percepibile (T 1/30 - F/9.0 - ISO 800).
Con un secondo di esposizione il movimento del soggetto a sinistra è ancora più evidente (T 1'' - F/18 - ISO 100).
A 1/400 di secondo, nonostante il movimento, il soggetto a sinistra appare fermo (T 1/400 - F/4.5 - ISO 2500).
Scattando a mano libera e a 1/2 secondo anche il soggetto a destra che è fermo appare mosso (T 1/2 - F/11 - ISO 100).
Esagerando il movimento della macchina fotografica l'effetto del mosso sullo scatto è ancora più evidente (T 1/2 - F/11 - ISO 100).
A 1/400 di secondo anche esagerando il movimento in fase di scatto, i soggetti appaiono fermi (T 1/400 - F/5.0 - ISO 3200)
Il potere creativo del tempo di scatto
Il tempo di scatto è uno degli strumenti fondamentali per esprimere la propria creatività in una fotografia. Infatti tempi di scatto molto brevi permettono di immobilizzare delle scene mostrandoci attimi invisibili agli occhi.
Esempio di fotografia high-speed.
Esempio di panning nella fotografia sportiva.
Con tempi di scatto lunghi, l'acqua che fuoriesce dalle fontane appare come un'unica massa.
Esempio di light painting.
Il mosso alle diverse lunghezze focali
Quando scattiamo fotografie utilizzando valori di lunghezza focali bassi (quindi andando verso gli obiettivi grandangolari) il tremolio della nostra mano è meno percepibile, quindi possiamo utilizzare tempi di scatto un po' più lunghi.
Al contrario più il valore di lunghezza focale è alto (andando verso i teleobiettivi per esempio da 200mm) e più evidente sarà ogni piccolo tremolio al momento dello scatto, perché l'area fotografata è minore.
Una linea guida iniziale per sapere più o meno il tempo limite da utilizzare per non avere il mosso quando scattiamo a mano libera è di impostare un tempo di scatto che abbia il denominatore uguale alla lunghezza focale se siamo su fullframe o un denominatore che sia il doppio della lunghezza focale su APS-C.
Quindi per esempio a una lunghezza focale di 20mm il tempo di scatto consigliato è di almeno 1/20 su fullframe o 1/40 su APS-C, con 100mm invece il tempo di scatto è di 1/100 su fullframe o 1/200 su APS-C.
Lo stabilizzatore d'immagine
Sul corpo macchina o sull'obiettivo può essere presente lo stabilizzatore d'immagine, un meccanismo che attraverso una serie di piccoli motori cerca di compensare il lieve tremolio della nostra mano, consentendo di utilizzare tempi di scatto un po' più lunghi senza avere fotografie mosse.
Tempo di scatto e flash
Ne parleremo più nel dettaglio negli episodi avanzati del corso di fotografia, ma è bene sapere che quando si utilizza il flash incorporato o un flash montato sulla macchina fotografica, il tempo di scatto può rimanere bloccato a un minimo di 1/200 o 1/250 di secondo.
Questo blocco è normale perché identifica il sync speed, ovvero la velocità limite al quale l'otturatore può sincronizzarsi con lo scatto di un flash.
Conclusione
Abbiamo visto come il tempo di scatto sia una variabile fondamentale per controllare il risultato delle nostre fotografie, perché non solo ci permette di effettuare correzioni sull'esposizione, ma è il valore che controlla la percezione del movimento negli scatti e quanto sia visibile il mosso sia dei nostri soggetti sia del movimento della macchina fotografica.
Quando c'è tanta luce possiamo utilizzare tempi di scatto molto brevi per immobilizzare la scena, ma potremmo avere bisogno di un filtro ND (che funziona come un paio di occhiali da sole) per utilizzare valori lunghi di tempo di scatto, nel caso volessimo mostrare per esempio il movimento del mare o delle nuvole.
Al contrario con poca luce dovremo trovare il giusto equilibrio per avere tempi di scatto sufficientemente lunghi per esporre correttamente l'immagine senza però avere mosso nelle fotografie, sopratutto se non utilizziamo un cavalletto.
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