Hypereyed
GURU
Sappiamo tutti cosa successe il 23 maggio e il 19 luglio del 1992.
Non ho aperto questa discussione per tirare in ballo gli eventi; voglio piuttosto dedicare una riflessione a quanto le conseguenze della storia possono sedimentarsi nel collettivo grazie a ciò che quotidianamente ci unisce tutti, nel pubblico e privato.
Siamo fotografi.
Ebbene, cosa c'è di meglio al mondo?
Proviamo a ponderare su quanto terribilmente più poveri sarebbero i nostri sentimenti civici senza scatti come questo:
.
Si tratta di un facile pretesto, ma potremmo proseguire affondando parole nella vita di ognuno, noto e non.
Senza ricordi saremmo sabbia: arida, pronta solo a spostarsi col cambio di vento.
Senza fotografie, i ricordi muterebbero forma in qualcosa di troppo poco riconoscibile per costituire emozione.
Non esiste nulla capace di smuovere un palpito quanto l'immagine di quel che in qualche modo ci è caro.
«La memoria non fa un film, la memoria fotografa», affermava un grande scrittore.
Noi abbiamo il privilegio di alimentare l'arte che mantiene forte il legame tangibile col passato.
Siamo custodi del patrimonio più importante che l'uomo possegga, il suo vissuto.
E di questo, come credo tutti voi, sono tremendamente orgogliosa.
Dedico tali pensieri ai due grandi uomini ritratti poco sopra, che voglio ringraziare e onorare osservandoli sorridere con amicizia, come avrebbero voluto.
Non ho aperto questa discussione per tirare in ballo gli eventi; voglio piuttosto dedicare una riflessione a quanto le conseguenze della storia possono sedimentarsi nel collettivo grazie a ciò che quotidianamente ci unisce tutti, nel pubblico e privato.
Siamo fotografi.
Ebbene, cosa c'è di meglio al mondo?
Proviamo a ponderare su quanto terribilmente più poveri sarebbero i nostri sentimenti civici senza scatti come questo:
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Si tratta di un facile pretesto, ma potremmo proseguire affondando parole nella vita di ognuno, noto e non.
Senza ricordi saremmo sabbia: arida, pronta solo a spostarsi col cambio di vento.
Senza fotografie, i ricordi muterebbero forma in qualcosa di troppo poco riconoscibile per costituire emozione.
Non esiste nulla capace di smuovere un palpito quanto l'immagine di quel che in qualche modo ci è caro.
«La memoria non fa un film, la memoria fotografa», affermava un grande scrittore.
Noi abbiamo il privilegio di alimentare l'arte che mantiene forte il legame tangibile col passato.
Siamo custodi del patrimonio più importante che l'uomo possegga, il suo vissuto.
E di questo, come credo tutti voi, sono tremendamente orgogliosa.
Dedico tali pensieri ai due grandi uomini ritratti poco sopra, che voglio ringraziare e onorare osservandoli sorridere con amicizia, come avrebbero voluto.