considerando le varie possibilità che offre una reflex (lasciando stare le varie modalità da "compatta") più che al tipo di illuminazione della zona che si sta fotografando (visto che se si usano automatismi l'esposizione verrebbe comunque abbastanza corretta in tutti i casi) bisogna di più guardare al risultato che si vuole ottenere (come diceva Enzo) ad esempio se fotografi un panorama si dà per scontato che tu voglia avere la massima profondità di campo possibile, quindi scegli un diaframma abbastanza chiuso e al limite lasci alla macchina il compito di scegliere il tempo (A = aperture), diverso invece se devi fermare dei soggetti in movimento perciò farai l'opposto e imposterai un tempo veloce (S = shutter) e fin qui a grandi linee la differenza tra priorità di tempi e di diaframmi, in P (P = program) invece lasci alla reflex tutto il lavoro (anche se si può "shiftare" il program verso i tempi o verso i diaframmi) e chiaramente tutti questi "calcoli" in manuale li devi decidere tu sul momento misurando l'esposizione e decidendo verso quale risultato orientarti, nessun metodo è migliore di un'altro, solo "diversi" sentieri per raggiungere la stessa meta, non credere a chi ti dice che i professionisti lavorano solo ed esclusivamente in manuale, perchè questo era cosi solo quando si lavorava con il medioformato, che raramente aveva automatismi, saper usare bene anche gli automatismi è come saper usare bene il manuale, perchè (anche se non tutti lo sanno) anche gli automatismi si possono "plasmare" ai nostri scopi (un esempio per tutti .... impostando gli EV a -0,7 non è come lavorare in manuale e fare un'altro tipo di lettura ? si, perchè sappiamo che con quella conversione il risultato sarà migliore, quindi abbiamo "manualizzato" in parte un automatismo.