AF soggetti in movimento

photojack

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Ciao,
Mi domandavo qual è il modo migliore per ottenere foto nitide di soggetti in movimento. Non ho un'attrezzatura proprio adatta al genere ma ogni tanto mi va di rispolverare almeno la teoria e le tecniche utili nel caso mi servisse.
Nella fattispecie se un soggetto continua a muoversi di lato e verso la fotocamera, secondo voi le impostazioni migliori per provare ad ottenere quanto più foto utili possibili è impostare l'AI-Servo e scatto continuo cercando di tenere il soggetto sul punto centrale più sensibile (io ho la canon 40D)?
Grazie
 

49luciano

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rispolveriamo insieme un pochino di teoria, quando la messa a fuoco automatica era un sogno e la raffica veloce come ora era fantascienza il miglior sistema di fare un bello scatto a fuoco e nitido era quello di preparare un punto dove scattare, ad esempio chi seguiva l'equitazione metteva a fuoco il centro del palo dove il cavallo saltava, chi seguiva automobilismo di montagna sceglieva sempre un tornante, ma ovviamente aveva un colpo in canna e doveva fare anche calcoli con la PDC e la luce a disposizione, tele non troppo lunghi e una candela in duomo nella sua città, oggi abbiamo la messa a fuoco che rincorre il soggetto e ottiche rapidissime con fotocamere che scattano 8/10 fotogrammi al secondo, sembrerebbe tutto facile ma non lo è, infatti se avete provato a fare il fuoco ad inseguimento avrete notato che molte volte il "fuoco" da i numeri, specialmente a distanze corte, entro i 20metri fa cilecca diverse volte, se cambia lo sfondo, se ci sono variazioni di colori ecc, quindi torniamo alle origini, se sappiamo dove passa il soggetto, cerchiamo di immaginare lo stesso su un punto, dove "secondo la nostra idea" uno scatto in quel punto sarebbe bello, quindi mettere a fuoco in quel punto bloccare il fuoco su quel punto e poi cominciare a seguire il soggetto e quando è nelle immediate vicinanze del punto scelto fare quei quattro scatti di fila e, grazie alla candela accesa, avrete la foto che desideravate, è il metodo vecchio come la fotografia ma sicuramente funziona, ovvio che quando la distanza fotocamera/soggetto supera la trentina di metri il fuoco di un teleobbiettivo varia di poco, (siamo già nella fase di quasi infinito) in quel caso se utilizzerete il fuoco ad inseguimento sarà la scelta migliore, ma il meglio di tutto è fare delle prove pratiche e vedere quanto è affidabile il proprio sistema di messa a fuoco, che, non è dato solo dalla fotocamera ma da un connubio di fotocamera/obbiettivo/condizioni di luce/e qualità degli organi interni (motorino e elettronica) dell'attrezzatura.
ciao.
 

photojack

Maestro
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Si grazie, Luciano. Quello che hai detto è sacrosanto e con la mia 40D il metodo "antico" è quello secondo me più affidabile. Però adesso mi vorrei addentrare un po' più sulla questione teorica e sulla tecnologia che viene usata anche sui sistemi moderni, casomai un giorno avessi la possibilità di usarla,.
Ammettiamo di avere una 1dx II o una D5, quale sarebbe il metodo e l'af migliore per catturare foto nitide di una fantino che salta un ostacolo o di una soggetto che si muove ad esempio? Ho trovato questo video. Possiamo analizzarlo insieme per capire che af sta usando e perché (af automatico con tutti i punti attivi, zone, 3d tracking..o che so io, non conosco queste tecnologie, ma mi interessa molto capire come funziona e quale conviene usare nei diversi casi)? Sai ho amici che sono ben equipaggiati e vorrei almeno capire di cosa parlano quando usano le loro astronavi...magari a volte me le fanno pure usare :p

https://petapixel.com/2017/09/27/nikon-d850-autofocus-tracking-not-good-d5-test-finds/
 

49luciano

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Si grazie, Luciano. Quello che hai detto è sacrosanto e con la mia 40D il metodo "antico" è quello secondo me più affidabile. Però adesso mi vorrei addentrare un po' più sulla questione teorica e sulla tecnologia che viene usata anche sui sistemi moderni, casomai un giorno avessi la possibilità di usarla,.
Ho visto il video, e penso di aver condensato già nella mia risposta precedente quello che il "fotografo" ha spiegato con nove minuti di concetti nei quali ho focalizzato solo l'orientale che ha usato come soggetto, (non penso ti sia sfuggita;) ;)) in pratica ha evidenziato quello che ho detto, il soggetto che ti balla davanti sfugge al fuoco della macchina quando situazioni sono al limite,

ma il meglio di tutto è fare delle prove pratiche e vedere quanto è affidabile il proprio sistema di messa a fuoco, che, non è dato solo dalla fotocamera ma da un connubio di fotocamera/obbiettivo/condizioni di luce/e qualità degli organi interni (motorino e elettronica) dell'attrezzatura.
ciao.

ed è quello che ti consiglio di fare, perchè se riesci a capire i limiti della tua fotocamera accoppiata alle tue ottiche riuscirai a tirar fuori il meglio di tutta la tua attrezzatura, e tuto sta che "attrezzatura hai per le mani", molti dei tuoi amici con le astronavi, probabilmente usano queste "opzioni" quando sono in gruppo, ma quando fanno le fotografie che contano, figli e mogli, viaggi che si possono fare una volta nella vita e occasioni irripetibili, secondo me usano le prprietà della messa a fuoco nel modo semplice e sicuro, fuoco e scatto e basta, e non credo che tutti abbiano la D5 o la D850, che pur costando come un'utilitaria, (fotocamera e ottiche) hanno un margine di errore sulle misure/distanze corte abbastanza elevato, mentre ti accorgerai che il fuoco a inseguimento, sulle lunghe distanze, la differenza fra la tua 40D e la D5, che costa, credo una quindicina di volte la tua 40D a parità di ottica la perdita di fotogrammi sia praticamente uguale, insomma, attrezzatura perfetta e completamente funzionante è l'ideale per sperare in ottimi risultati, ma guardiamo anche cosa ci costrebbe.
Prenditi un pomeriggio e fai queste prove, potresti stupirti, ciao.
 

photojack

Maestro
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Ancora tutto giusto Luciano. È proprio quello che voglio fare appena ho 2 minuti liberi. Ma mi interessa ancora capire il sistema usato da questi mostriciattoli. Vedo un punto che una volta messo a fuoco sul soggetto dal fotografo segue l'atleta nei suoi spostamenti imprevedibili e veloci. Dovrebbe essere il 3d tracking se non mi sbaglio. Poi c'è il sistema a fuoco a zone. Quando conviene usare l'uno o l'altro.. e domande così ad esempio.
Grazie anc0ra.
 

49luciano

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Ma mi interessa ancora capire il sistema usato da questi mostriciattoli. Vedo un punto che una volta messo a fuoco sul soggetto dal fotografo segue l'atleta nei suoi spostamenti imprevedibili e veloci. Dovrebbe essere il 3d tracking se non mi sbaglio. Poi c'è il sistema a fuoco a zone. Quando conviene usare l'uno o l'altro.. e domande così ad esempio.
Grazie anc0ra.
Cominciamo dai primi sistemi di MF automatica, come sensore c'era solo la pellicola col suo colore neutro e che non poteva avere nessuna informazione da dare a elettronica varia, i primi tentativi consistevano in raggi infrarossi che regolavano il fuoco di ottiche predisposte e misuravano la distanza con un raggio che partiva, rfletteva sul soggetto, tornava ad un sensore che muoveva un motore nell'ottica, immaginati cosa pesavano le ottiche e cosa costavano, erano ottiche che venivano costruite per "quel tipo di macchina", non avevi altra scelta e quindi costi astronomici, poca scelta di ottiche ecc ecc, (una curiosità, la Contax aveva studiato un sistema che spostava il piano focale e l'ottica restava fissa sull'infinito, quel sistema poteva usare tutte le ottiche con innesto contax, ma la macchina era poco affidabile e costava un paio di reni), oggi con il sensore e l'elettronica, la messa a fuoco lavora sul contrasto che il punto di messa a fuoco rileva e quando è al massimo ritiene che il soggetto sia a fuoco, quindi la messa a fuoco funziona meglio e la parte elettronica del sistema è collaudata e di riflesso i costi sono praticamente azzerati, ma siamo sempre nel campo del "dovrebbe" e torniamo sempre al punto della qualità delle ottiche e dall'elettronica migliore usata, (vedi il tuo filmatino dove macchine da oltre 3.000€ hanno difettucci che sono superiori a macchine da 6.000€ D850 Vs D5), mai provato a mettre a fuoco un fondo uniforme? biano o nero o colorato ma uniforme, il tuo fuoco continua a passare dalla distanza minima all'infinito e non trova niente, perchè non ha un oggetto che contrasti il fondo, perchè funzioni deve avere qualcosa che sia differente da un'altra, fai una prova, fondo omogeneo scatta e vedi che il fuoco non lo trova, metti una sigaretta e il fuoco va sulla sigaretta, perchè, anche di poco, il soggetto contrasta co il fondo, poi i vari nomi e i vari metodi di usare queste "messe a fuoco" hanno diversi modi di essere chiamati per un fattore di mercato e di marca, Minolta, uno dei precursori delle ricerche sulla mesa a fuoco automatica nei suoi prototipi aveva addirittura dato nomi come "Lazer", "Sport" e EXTREME SPORT" ai tre modi di messa a fuoco, ma poi non è mai entrato nel mercato, perchè queste ottiche che sembravano mitragliatrici avevano un motore che faceva godere i fornitori di batterie e non erano quei mostri di velocità e di precisione che dicevano di essere, infine, il tipo di fuoco che userai sarà quello col quale avrai più affinità, io ad esempio uso quasi sempre il fuoco che definisco normale, inquadro schiaccio a metà e scatto, se vado a fare foto con qualcosa in movimento metto il continuo, ma non mi sono amalgamato con i vari metodi che la mia fotocamera ha, e fino ad oggi, a parte le prove che mi sono fatto, non penso di utilizzare in futuro. ciao.
 
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