face(the)fact
Maestro
Come forse alcuni di voi sapranno prima di prendere la mia 500D nuova fiammante scattavo con una F50 (che ormai è in pensione) e per divertimento, con una Diana, una lomografica.
Breve storia per chi di voi non sa che cosa sia la lomografia:
è un movimento artistico-fotografico entrata in voga negli anni novanta e con un recente ritorno di fiamma alla fine degli anni zero legata alla moda del vintage e del lo-fi. Ha la caratteristica di produrre scatti a bassa fedeltà, in preda alle distorsioni e all'imprevedibilità dei giochi di luce e le alterazioni cromatiche che le lenti di plastica delle macchine in questione (lomografiche, dette anche lomo) producevano. Il nome deriva dalla Lomo LC-A, una 35mm prodotta nell'ex unione sovietica nella prima metà degli anni ottanta, riscoperta da un ragazzo austriaco all'inizio degli anni novanta poi successivamente diventata oggetto di culto e simbolo del "movimento" lomo. Come dicevo poco sopra, con il recente ritorno di fiamma della moda delle lomo degli ultimi anni c'è chi furbescamente ha deciso di iniziare a produrre riproduzioni fedeli di queste macchinette a costo bassissimo (sono totalmente in plastica, tutte manuali) con tutti gli accessori del caso, sfruttando il brand che si era venuto a creare intorno a questo movimento.
Ma tornando alla questione del post
l'altro giorno vagabondavo per la fnac quando mi balena per la testa un'idea "ehi, aspetta un po'! La lomography ha prodotto anche un adattatore degli obiettivi diana per nikon e canon, perchè non provare? Vediamo cosa viene fuori!" ma il pensiero poteva essere riassunto in "ehi, aspetta un po'! Come posso spendere male 10 euro?"
Compro l'adattatore in questione
(il motto stampato sulla scatola dice tutto)
Altro non è che un pezzo di plastica pagato 9.90€ ma tant'è, non facciamo i venali.
Ok, semplicemente permette di collegare il rudimentale aggancio degli obiettivi di plastica della Diana su una reflex, sembra semplice, e infatti lo è.
Aggancio l'adattatore e parto subito con la lente fisheye, che è quella che mi avrebbe dato un effetto "diverso" rispetto a quelli che potevo permettermi con l'attrezzatura che già ho per la reflex. Avvito metto a fuoco e scatto... beh e il fisheye?
Perchè non c'è quel tipico effetto fisheye che è sempre venuto sulla Diana? Il tempo di formularmi questa domanda e subito mi do una risposta: semplicemente il sensore della digitale è troppo piccolo per tutta l'immagine che la lente (fatta per scattare su 120mm) butta dentro perdendo un bel pezzo di bordo e quindi l'effetto stondato del fisheye... e già volano i primi bestemmioni (sono toscano che ci volete fare)
Quindi uno dei principali motivi per cui ho comprato l'adattatore se n'è andato bellamente a donnine!
Allora decido di provare tutte le altre lenti, e questi sono i risultati (c'è da dire che i miei soggetti non sono il massimo e queste lenti danno "il meglio" in condizioni estreme di luce e non al sole delle 19:00 di luglio):
Disclaimer: le foto a sinistra sono scatti fatti con la Diana, sono stati tagliati per praticità.
73mm standard
Questa è la lente standard che si trova montata sulla Diana
Che dire, abbastanza anonima e deludente rispetto alla controparte analogica
20mm fisheye
L'effetto oblò che si ottiene nel medio formato si tramuta in una lieve curvatura delle linee sul sensore della mia canon.
38mm super wide
Allarga rispetto al 73mm ed aggiunge un inaspettato effetto sfocatura sulla digitale
110mm soft telephoto
il "teleobiettivo" della diana si tramuta in un obiettivo difficile da mettere a fuoco se montato sulla digitale (sempre quella sfocatura che da quell'effetto un po' sognante, simile al super wide)
55mm wide angle + close-up
l'unica lente che non ho mai usato sulla Diana, ma usarla sulla digitale mi ha fatto capire che permette sì di fotografare a distanza ravvicinata (non si scende sotto il metro e mezzo con tutti gli altri obiettivi) ma ha una profondità di campo praticamente nulla rendendo quindi impossibile fotografare anche un fiore leggermente mosso dal vento
Concludendo:
questo adattatore è probabilmente la cosa più inutile mai prodotta legata al brand delle lomo (e di fuffa ce n'è a secchi) visto che il grosso del fascino della lomografia sta nella chimica con la pellicola, e soprattutto al formato 120mm, che crea tutti quegli effetti che gli aficionados delle lomo conoscono bene.
Quindi a meno che non vi troviate alla fnac e vi baleni per la testa l'idea di spendere male 10€ NON acquistate questo adattatore, anzi speditene 5 a me per il servizio prestato, verranno intelligentemente spesi in birra.
Breve storia per chi di voi non sa che cosa sia la lomografia:
è un movimento artistico-fotografico entrata in voga negli anni novanta e con un recente ritorno di fiamma alla fine degli anni zero legata alla moda del vintage e del lo-fi. Ha la caratteristica di produrre scatti a bassa fedeltà, in preda alle distorsioni e all'imprevedibilità dei giochi di luce e le alterazioni cromatiche che le lenti di plastica delle macchine in questione (lomografiche, dette anche lomo) producevano. Il nome deriva dalla Lomo LC-A, una 35mm prodotta nell'ex unione sovietica nella prima metà degli anni ottanta, riscoperta da un ragazzo austriaco all'inizio degli anni novanta poi successivamente diventata oggetto di culto e simbolo del "movimento" lomo. Come dicevo poco sopra, con il recente ritorno di fiamma della moda delle lomo degli ultimi anni c'è chi furbescamente ha deciso di iniziare a produrre riproduzioni fedeli di queste macchinette a costo bassissimo (sono totalmente in plastica, tutte manuali) con tutti gli accessori del caso, sfruttando il brand che si era venuto a creare intorno a questo movimento.
Ma tornando alla questione del post
l'altro giorno vagabondavo per la fnac quando mi balena per la testa un'idea "ehi, aspetta un po'! La lomography ha prodotto anche un adattatore degli obiettivi diana per nikon e canon, perchè non provare? Vediamo cosa viene fuori!" ma il pensiero poteva essere riassunto in "ehi, aspetta un po'! Come posso spendere male 10 euro?"
Compro l'adattatore in questione
(il motto stampato sulla scatola dice tutto)
Altro non è che un pezzo di plastica pagato 9.90€ ma tant'è, non facciamo i venali.
Ok, semplicemente permette di collegare il rudimentale aggancio degli obiettivi di plastica della Diana su una reflex, sembra semplice, e infatti lo è.
Aggancio l'adattatore e parto subito con la lente fisheye, che è quella che mi avrebbe dato un effetto "diverso" rispetto a quelli che potevo permettermi con l'attrezzatura che già ho per la reflex. Avvito metto a fuoco e scatto... beh e il fisheye?
Perchè non c'è quel tipico effetto fisheye che è sempre venuto sulla Diana? Il tempo di formularmi questa domanda e subito mi do una risposta: semplicemente il sensore della digitale è troppo piccolo per tutta l'immagine che la lente (fatta per scattare su 120mm) butta dentro perdendo un bel pezzo di bordo e quindi l'effetto stondato del fisheye... e già volano i primi bestemmioni (sono toscano che ci volete fare)
Quindi uno dei principali motivi per cui ho comprato l'adattatore se n'è andato bellamente a donnine!
Allora decido di provare tutte le altre lenti, e questi sono i risultati (c'è da dire che i miei soggetti non sono il massimo e queste lenti danno "il meglio" in condizioni estreme di luce e non al sole delle 19:00 di luglio):
Disclaimer: le foto a sinistra sono scatti fatti con la Diana, sono stati tagliati per praticità.
73mm standard
Questa è la lente standard che si trova montata sulla Diana
Che dire, abbastanza anonima e deludente rispetto alla controparte analogica
20mm fisheye
L'effetto oblò che si ottiene nel medio formato si tramuta in una lieve curvatura delle linee sul sensore della mia canon.
38mm super wide
Allarga rispetto al 73mm ed aggiunge un inaspettato effetto sfocatura sulla digitale
110mm soft telephoto
il "teleobiettivo" della diana si tramuta in un obiettivo difficile da mettere a fuoco se montato sulla digitale (sempre quella sfocatura che da quell'effetto un po' sognante, simile al super wide)
55mm wide angle + close-up
l'unica lente che non ho mai usato sulla Diana, ma usarla sulla digitale mi ha fatto capire che permette sì di fotografare a distanza ravvicinata (non si scende sotto il metro e mezzo con tutti gli altri obiettivi) ma ha una profondità di campo praticamente nulla rendendo quindi impossibile fotografare anche un fiore leggermente mosso dal vento
Concludendo:
questo adattatore è probabilmente la cosa più inutile mai prodotta legata al brand delle lomo (e di fuffa ce n'è a secchi) visto che il grosso del fascino della lomografia sta nella chimica con la pellicola, e soprattutto al formato 120mm, che crea tutti quegli effetti che gli aficionados delle lomo conoscono bene.
Quindi a meno che non vi troviate alla fnac e vi baleni per la testa l'idea di spendere male 10€ NON acquistate questo adattatore, anzi speditene 5 a me per il servizio prestato, verranno intelligentemente spesi in birra.