L'ultima volta successe il finimondo, stavolta ne parliamo pacatamente?

Hypereyed

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potrei darti anche ragione, ma il post che @rokko66 ha aperto vuole trovare una risposta alla sua domanda:
" come mai la presenza di tante, ma tante foto qui sul forum, nella sezione street, che poco c'azzeccano a mio avviso con questo genere?"

Quello che tu dici è giustissimo, essere autentici, impegnarsi, divertirsi di più, tutto vero, ma alla fine si deve fare i conti con la realtà, con le proprie capacità e anche con le regole del forum, che portano la famosa distinzione Urban/street......
Se poi vogliamo dire, chissenefrega, con tutte le cose serie che ci sono nella vita stiamo perdendo tempo dietro a queste seghe mentali , perfetto, peccato secondo me,solo perchè alle volte parlare di frivolezze può far comunque bene (purchè si rispettino gli spazi e le idee di tutti).
Allora che facciamo, rispondiamo a @rokko66 o lo lasciamo nel dubbio ? :)
No, non lo lasciamo nel dubbio.
Tuttavia non possiamo nemmeno fornirgli una certezza univoca, perché @Harma dice bene: la street è sottile.
E stabiliti quei principi validi e ripetuti fin qui, la sottigliezza rimanda ad un concetto personale, dunque a ciò che difficilmente si può oggettivare in regole e riferimenti.
In una parola? Proprio una, contata, per tagliare la famosa testa al toro? La street si distingue dalla fotografia urbana grazie alla stratificazione.
Scritto questo, ad ognuno la sua profondità di pensiero ;)
 

apa69

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No, non lo lasciamo nel dubbio.
Tuttavia non possiamo nemmeno fornirgli una certezza univoca, perché @Harma dice bene: la street è sottile.
E stabiliti quei principi validi e ripetuti fin qui, la sottigliezza rimanda ad un concetto personale, dunque a ciò che difficilmente si può oggettivare in regole e riferimenti.
In una parola? Proprio una, contata, per tagliare la famosa testa al toro? La street si distingue dalla fotografia urbana grazie alla stratificazione.
Scritto questo, ad ognuno la sua profondità di pensiero ;)
Mi prendo un paio di mesi per capirla bene e poi ti rispondo :D
 

bebboy

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La distinzione urban-street nacque in un periodo in cui la sezione street era frequentata da personaggi che ci delizia vano con scatti fantastici.questo ha creato un forte interesse per la sezione,che subito si è riempita di foto di "persone che passeggiano per strada e spesso anche di spalle".
Io credo che la distinzione sottile che le divide sia utile....come esiste la sezione "persone" e "ritratti a luce modificata".
Il problema di fondo è che spesso noi autori dello scatto vediamo il messaggio che il resto del mondo non vede!!:rotfl::rotfl:
Per questo sono sempre per la tolleranza!regole okkei,ma talebani no:giggle:
 

rokko66

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In primis ringrazio @apa69 che ha ripreso la discussione dopo qualche giorno di calma. Il mio pensiero credo di averlo esternato in più salse quindi proverò a non essere ripetitivo e banale.

Detto così suona tutto bene, anzi anche facile. Il problema nasce dalle singole interpretazioni di street che ciascuno di noi ha.
Vorrei chiarire quali siano i miei dubbi lincando alcuni scatti:

Erik Kim
Istanbul by Eric Kim, su Flickr

Thomas Leuthard
Senza titolo by Thomas Leuthard, su Flickr

Yoel Meyerowitz
http://www.streetphotographyintheworld.com/wp-content/uploads/2014/05/due.jpg

Alex Coghe
http://www.alexcoghe.com/wp-content/uploads/2012/05/alex-coghe_05-1024x682.jpg

Se mi rifaccio a quanto scritto da @rokko66 :
"L'urban secondo me è semplicemente una categoria del forum dove postare scatti belli in ambiente urbano, stop"

o da quanto anche @Aries Mu afferma:
" vedo solo la foto di una persona, come se ne vedono tante, che occupa gran parte dello scatto e dove l'ambiente è relativamente presente, ecco perchè l'ho messa in persone"

allora dovrei considerare questi scatti come non di street, ma poi se invece considero i fotografi che li hanno eseguiti e i contesti dove queste foto loro stessi hanno posizionato (foto di street), allora inizio a perdermi.
Mumble mumble, la questione si complica,urge un aiuto....:)
Dagli esempi che hai portato, la mia visione personale dice che la prima è street, la seconda e la quarta no, la terza più si che no.
Mi spiego.
Nella prima c'è un triangolo di sguardi che già da solo a mio avviso da senso e movimento allo scatto. In più le teste delle persone in secondo piano sembrano quasi messe là apposta dando ancora più equilibrio all'immagine nella sua interezza. Ovviamente magari tutto questo è solo il risultato del cattivo fumo che prendevo un tempo, ma tant'è che ci leggo qualcosa che va oltre una scena di vita quotidiana.
La seconda è un ritratto ambientato, con un bel bn che trasuda TANTA umanità. Gran foto, spontanea, ma per me non è street.
La terza è particolare, nel senso che il tizio col cappotto color cammello e la signora a sinistra la fanno da protagonisti. Il fotografo, vuoi per cu.lo, vuoi per bravura, ha congelato delle espressioni simpatiche e interessanti in mezzo alla folla indistinta. La vedo debole per certi versi ma ne riconosco le potenzialità e la si può considerare street a mio avviso.
La quarta, semplicemente non lo è. Di scene così penso ne vediamo quotidianamente tutti a decine.
Il fatto che queste foto siano state fatte da famosi streeters direi che non le faccia rientrare di diritto nel genere in questione.

Mi trovo molto d'accordo con queste parole di Angie

Tuttavia non possiamo nemmeno fornirgli una certezza univoca, perché @Harma dice bene: la street è sottile.
E stabiliti quei principi validi e ripetuti fin qui, la sottigliezza rimanda ad un concetto personale, dunque a ciò che difficilmente si può oggettivare in regole e riferimenti.
In una parola? Proprio una, contata, per tagliare la famosa testa al toro? La street si distingue dalla fotografia urbana grazie alla stratificazione.
Scritto questo, ad ognuno la sua profondità di pensiero ;)
Spero di non aver messo confusione su quella che è la mia idea di questo genere, ma il mondo è bello perchè è vario direi.
Come detto precedentemente, a mio avviso semplicemente c'è parecchia confusione quando si pubblicano le foto sul forum perchè siamo noi i primi a non guardare i nostri stessi scatti con la dovuta attenzione. Spero di non incorrere nelle ire di @LAPO per questo :nunchaku: :cheers:
La cosa più importante è uscire e scattare, al massimo saranno gli altri a dare un nome e un genere ai nostri lavori. ;)
 

apa69

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In primis ringrazio @apa69 che ha ripreso la discussione dopo qualche giorno di calma. Il mio pensiero credo di averlo esternato in più salse quindi proverò a non essere ripetitivo e banale.



Dagli esempi che hai portato, la mia visione personale dice che la prima è street, la seconda e la quarta no, la terza più si che no.
Mi spiego.
Nella prima c'è un triangolo di sguardi che già da solo a mio avviso da senso e movimento allo scatto. In più le teste delle persone in secondo piano sembrano quasi messe là apposta dando ancora più equilibrio all'immagine nella sua interezza. Ovviamente magari tutto questo è solo il risultato del cattivo fumo che prendevo un tempo, ma tant'è che ci leggo qualcosa che va oltre una scena di vita quotidiana.
La seconda è un ritratto ambientato, con un bel bn che trasuda TANTA umanità. Gran foto, spontanea, ma per me non è street.
La terza è particolare, nel senso che il tizio col cappotto color cammello e la signora a sinistra la fanno da protagonisti. Il fotografo, vuoi per cu.lo, vuoi per bravura, ha congelato delle espressioni simpatiche e interessanti in mezzo alla folla indistinta. La vedo debole per certi versi ma ne riconosco le potenzialità e la si può considerare street a mio avviso.
La quarta, semplicemente non lo è. Di scene così penso ne vediamo quotidianamente tutti a decine.
Il fatto che queste foto siano state fatte da famosi streeters direi che non le faccia rientrare di diritto nel genere in questione.

Mi trovo molto d'accordo con queste parole di Angie



Spero di non aver messo confusione su quella che è la mia idea di questo genere, ma il mondo è bello perchè è vario direi.
Come detto precedentemente, a mio avviso semplicemente c'è parecchia confusione quando si pubblicano le foto sul forum perchè siamo noi i primi a non guardare i nostri stessi scatti con la dovuta attenzione. Spero di non incorrere nelle ire di @LAPO per questo :nunchaku: :cheers:
La cosa più importante è uscire e scattare, al massimo saranno gli altri a dare un nome e un genere ai nostri lavori. ;)
Ma si, stavolta un "mi piace" te lo do tutto....:D
Direi di continuare la discussione sulle singole foto.... (a proposito, domani è una settimana che non posto in street, e ne ho una che forse forse ci può anche stare....)
 

Harma

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Una mia visione di street:Già 2 volto ho visto attraversare un gatto bianco/nero le strisce pedonale….
E un mio sogno di poter scattare questa scena,ma il momento e sempre molto breve,e non ho sempre con me la reflex,ma se mi capita un altra volta lo farò con il mio telefono…
Secondo voi si potrebbe classificare Street?

ps:abito in campagna…:rotfl:..
 

rokko66

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Una mia visione di street:Già 2 volto ho visto attraversare un gatto bianco/nero le strisce pedonale….
E un mio sogno di poter scattare questa scena,ma il momento e sempre molto breve,e non ho sempre con me la reflex,ma se mi capita un altra volta lo farò con il mio telefono…
Secondo voi si potrebbe classificare Street?

ps:abito in campagna…:rotfl:..
Se abiti in campagna il problema non è il gatto ma trovare le strisce pedonali
Una mia visione di street:Già 2 volto ho visto attraversare un gatto bianco/nero le strisce pedonale….
E un mio sogno di poter scattare questa scena,ma il momento e sempre molto breve,e non ho sempre con me la reflex,ma se mi capita un altra volta lo farò con il mio telefono…
Secondo voi si potrebbe classificare Street?

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LAPO

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ora leggo e ti rispondo @rokko66 :)

Sicuramente non sono lucido, ma mi sembra che stiamo dicendo tutto e il contrario di tutto :)

il mio punto di vista penso di averlo chiarito, se qualcuno ha qualche dubbio o gli suona strano qualcosa sono disponibilissimo a chiarirlo nuovamente :) (non ripeto per non appesantire la discussione)

premetto che non ho mai postato niente ne in street (ne in urban), amo molto questo genere ma per il momento non mi appartiene, lo seguo però molto volentieri

posso fare una domanda?
@Hypereyed innanzitutto ciao, come stai? ti seguo da tempo :)
volevo chiederti, sei sicura che la stratificazione sia una prerogativa assoluta dello street? Cioè se non c'è stratificazione non si può considerare street? Non sono certo di questo
per quanto riguarda i "piatti unici" concordo sul fatto che potenzialmente sono alla portata di tutti... non sono altrettanto dell'opinione che bisogna aspettare di fare un piatto unico per poterlo postare visto che non siamo in un sito vetrina ma in un sito didattico: playerduelighting il "corso" di fotografia on line.
Penso invece che anche uno scatto "sbagliato" possa essere postato ed è altrettanto utile quanto un bello scatto, anche perdere tempo a dare consigli agli altri utenti può essere un ottimo esercizio.... almeno ho sempre interpretato lo spirito di questo sito così... magari sbagliando :timido:
Per vedere ottimi scatti di street, senza togliere niente al forum, basta fare una ricerca su google e vedi scatti fantastici fatti da fotografi professionisti. E' solo un punto di vista... nessuna polemica :)

@rokko66 certo che mi irrito :rant:... ahahah non è vero!
trovo giusto il fatto di postare foto e farsi delle domande... ma non trovo necessario farlo in questa conversazione, o almeno si può fare tranquillamente nella sezione dedicata allo street. No?

@bebboy ciao :)
la differenza tra "persone" e ritratti con "luce modificata" non dipende solo dal fatto se si usa un flash o solo la luce naturale? mi sa che proprio non ho capito niente :facepalm:

tornando alla discussione principale penso che @bebboy abbia espresso perfettamente il quello che è anche il mio pensiero
"Il problema di fondo è che spesso noi autori dello scatto vediamo il messaggio che il resto del mondo non vede!!:rotfl::rotfl:
Per questo sono sempre per la tolleranza!regole okkei,ma talebani no:giggle:"

sempre in pace LAPO

p.s. @rokko66 :rant::rant::rant::rant::rant: ahahhahah;)
 
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Hypereyed

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@Hypereyed innanzitutto ciao, come stai? ti seguo da tempo :)
volevo chiederti, sei sicura che la stratificazione sia una prerogativa assoluta dello street? Cioè se non c'è stratificazione non si può considerare street? Non sono certo di questo
per quanto riguarda i "piatti unici" concordo sul fatto che potenzialmente sono alla portata di tutti... non sono altrettanto dell'opinione che bisogna aspettare di fare un piatto unico per poterlo postare visto che non siamo in un sito vetrina ma in un sito didattico: playerduelighting il "corso" di fotografia on line.
Penso invece che anche uno scatto "sbagliato" possa essere postato ed è altrettanto utile quanto un bello scatto, anche perdere tempo a dare consigli agli altri utenti può essere un ottimo esercizio.... almeno ho sempre interpretato lo spirito di questo sito così... magari sbagliando :timido:
Per vedere ottimi scatti di street, senza togliere niente al forum, basta fare una ricerca su google e vedi scatti fantastici fatti da fotografi professionisti. E' solo un punto di vista... nessuna polemica :)
Ciao Lapo, tutto bene. Spero valga lo stesso per te :)

Rovescia il punto di vista: se chiunque è in grado di cucinare piatti unici la stratificazione diventa implicita.
E posta questa condizione come vera, ha senso preoccuparsi dell'opportunità di pubblicare o meno uno scatto specifico?
L'eccesso di analisi sgretola i presupposti, che restano personali. Auspico che ognuno di noi riesca ad equilibrare la cultura fotografica coi desideri intimi per lo sviluppo di un linguaggio autentico. È davvero l'unica preoccupazione funzionale ;)
 

LAPO

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Ciao Lapo, tutto bene. Spero valga lo stesso per te :)

Rovescia il punto di vista: se chiunque è in grado di cucinare piatti unici la stratificazione diventa implicita.
E posta questa condizione come vera, ha senso preoccuparsi dell'opportunità di pubblicare o meno uno scatto specifico?
L'eccesso di analisi sgretola i presupposti, che restano personali. Auspico che ognuno di noi riesca ad equilibrare la cultura fotografica coi desideri intimi per lo sviluppo di un linguaggio autentico. È davvero l'unica preoccupazione funzionale ;)
condivido, ognuno deve fare il suo percorso e sicuramente, se vorrà... arriverà al suo piatto unico :)
 

fpalla

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È un discorso lunghissimo e molto complesso, ma per quanto mi riguarda, ad oggi (consapevole che cambio idea una volta alla settimana minimo), la risposta che più mi soddisfa è che la street è una ricerca. che può essere intrapresa in moltissimi modi, ma ha alcuni denominatori in qualche modo ricorrenti.


In primo luogo che questa ricerca abbia come soggetto, in modo più o meno diretto, l’essere umano, nelle sue più varie sfaccettature.

lo so che una foto di street non deve essere un semplice scatto di vita quotidiana rubata, ma dovrebbe raccontare qualcosa, o cogliere un momento realmente unico, solo che a volte basta un punto di vista diverso, una composizione particolare, che anche l'ordinario diventa soggettivamente straordinario.
Per quanto comune questo concetto sia a mio parere coglie abbastanza bene almeno una parte di questa idea. Nel guardare un immagine trovo ci siano fotografie con un soggetto così forte da poter prescindere ogni altra cosa, così come soggetti tremendamente banali rappresentati in modo così intelligente da “reggere” un immagine pur non raccontando (a livello di soggetto) praticamente nulla.

allora dovrei considerare questi scatti come non di street, ma poi se invece considero i fotografi che li hanno eseguiti e i contesti dove queste foto loro stessi hanno posizionato (foto di street), allora inizio a perdermi.
Qui a mio parere sta una delle chiavi di lettura che mi riportano a vedere questo genere come una ricerca, o ancora (forse) meglio un’attitudine. Credo, e questo lo considero un punto fermo, che la street difficilmente (o meglio non) si regga su un’immagine singola, ma sia invece un genere che lavori molto di più a progetti, inteso nel senso più lato del termine: non progetti necessariamente come un prodotto finale, finito e pubblicabile, ma come lavoro che insegue un’idea, un’estetica, un sentimento o comunque un fil rouge.

In una parola? Proprio una, contata, per tagliare la famosa testa al toro? La street si distingue dalla fotografia urbana grazie alla stratificazione.
Questa cosa invece non mi torna! Il lavorare per livelli è sicuramente un ottimo modo, in generale, per creare foto che vadano oltre alla solita “persona che passeggia davanti a un bel muro”, ma non è sicuramente un indice di valutazione per street/non street. (o forse non mi è semplicemente chiaro cosa si intenda per stratificazione)

Se dovessi usare una sola parola, per quanto banale, trita e ritrita, vaga, e via dicendo, perfettamente conscio dei limiti e della scontentezza che mi porto dietro con questa affermazione, direi che la parola giusta è amore. Amore per i propri soggetti, per l’essere umano e per il mondo, per la scoperta e la sperimentazione, per il nuovo e il vecchio, per la fotografia e per il processo che questa implica.

E qui arriva un altro punto che ritengo abbastanza importante: in questo genere credo sia più importante il processo di scattare rispetto al risultato finale, anche se sempre rispetto al fine stesso. Cosa che in ogni caso non giustifica in nessun modo il lasciarsi passare, in fase di editing, lo scendere a compromessi con un risultato mediocre perché legati emotivamente a un’immagine.

Credo quindi che la critica sia un processo fondamentale per crescere, in questo genere soprattutto.

E questo mi riporta, in qualche modo, ad una altra recente discussione:

Posso rincorrere sui ghiacci polari l'orso bianco per settimane con tutto ciò che comporta una cosa del genere,

ma se alla fine porto a casa foto mediocri o palesemente sbagliate tutto lo sforzo non è servito a nulla e se lo scopo era quello di fare belle foto all'orso bianco devo solo ammettere che purtroppo la cosa non mi è riuscita e invece

di tentare come a volte succede di recuperare l'irrecuperabile devo avere il coraggio qualche volta di più di buttare ciò che non va nel cestino….
FONTE



E qui entriamo più nel merito del mio personale modo di vedere questa indefinibile “street photography”. Quell’idea scontata di “amore” di prima, ha avuto nel mio modo di pensare principalmente tre risvolti.

Il primo, come facilmente lascia intendere questo messaggio (haha), è che mi piace spendere tempo per riflettere (e sproloquiare, anche) su quello che mi piace. Ed un consiglio che a me è servito molto è, oltre che ad una macchina, di lavorare molto anche su un bloc notes. Idee, appunti ed ogni cosa che viene in mente aiuta a crescere nel modo di fotografare.


In secondo luogo, lavoro con delle “regole”. Sono il primo convinto che le regole esistano, in qualche modo, per essere infrante, ma è un processo che si può portare a termine in modo corretto solo se si ha la perfetta padronanza di esse. L’amore, in questo senso, mi riporta ad uno studio attento di ciò che è stato, di quei paletti che sono esistiti e che ancora esistono a determinare un’estetica che è tutto tranne che vaga. In un genere che si rifà così poco a quelle regole tradizionali della fotografia, in questo senso la mia ricerca è partita dalle regole di uno dei maestri assoluti: Tony Ray-Jones (mi è sembrato stranissimo non trovarlo nelle molte pagine delle precedenti discussioni!)


Be more aggressive
Get more involved (Talk to people)
Stay with the subject matter (Be patient)
Take simpler pictures
See if everything in the background relates to subject matter
Vary composition and angles more
Be more aware of composition
Don’t take boring pictures
Get in closer (Use 50mm lens)
Watch camera shake (shoot 250 sec or above)
Don’t shoot too much
Not all eye level
No middle distance


https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/54/de/76/54de7612e292220a12b12712b4be75ef.jpg


Da qui mi sono evoluto, ne ho aggiunte altre. Per farvi capire ve ne lascio alcune.
Questo è uno stralcio che proviene da una pagina del mio quaderno intitolata “cosa no”.

Raccoglie alcuni di quelli che sono stati punti difficoltosi, soprattutto all inizio:

(…)
schiene ;
senzatetto e persone in difficoltà ;
minimalismo noioso ;
gente che cammina di fronte a un bello sfondo ;
coloro che si mettono in mostra (buskers ecc.) ;
persone intrappolate nel loro lavoro/stato sociale/ecc ;
cliche (ragazza col velo + pubblicità con gente svestita et similia) ; (…)

(viene diretto dai miei appunti così come sono, quindi scusate il caos)

Sono tutte cose venute a galla guardando le mie fotografie e ragionandoci sopra in relazione alla volontà di sviluppare un estetica personale, di evitare di scattare fotografie uguali a quelle di altri milioni di persone e di una miriade di altri concetti.

Beh, sicuramente un approccio diverso dal mio, ma altrettanto significativo. Fammici ragionare su, proverò a vedere qualche scatto dei miei "spacciatori" di fiducia (Coghe, Leuthard, Kim) e cercherò di filtrali in base al "tuo" approccio.
Prendo questo messaggio solamente a livello esemplificativo, perché raccoglie in una frase i tre autori più citati in tutta la discussione (e anche in altre che ho letto, appena arrivato, con interesse). L’approccio di questi è un buon modo per esemplificare altre idee che ritengo chiave, almeno nel mio modo di vedere la cosa.


Un ultimo appunto vorrei farlo su un concetto che mi sta terribilmente a cuore: il rispetto. Faccio qualcosa che amo, per amore sia del medium in se, ma ancora di più per amore della materia che tratto. Trovo che molte delle mie “linee guida” si rifacciano, in qualche modo, a questo concetto. Vorrei fosse chiarissimo che non sto accusando di mancanza di questo chiunque non segua i miei personalissimi dettami, ma che semplicemente io la vivo così.

È uno dei motivi per cui, ad esempio, lavoro con un 35 mm e vado “dentro” alla scena. Per quanto in qualche modo sia invasivo e potenzialmente fastidioso, per quanto mi riguarda preferirei avere coscienza del fatto che qualcuno mi sta scattando una foto, anche se dopo il fatto, ed avere la possibilità di eventualmente confrontare il fotografo, piuttosto che essere spiato con un teleobiettivo.

Trovo molto più onesto e rispettoso il modo di lavorare di Gilden, che a mio parere trasuda amore per quello che fa pur nella sua sfacciataggine piuttosto che il modo di comportarsi di Leuthard e di tutta quella scuola che considera “far finta di niente”, e l’ignorare i propri soggetti come la risposta a (troppo spesso), una semplice paura del confronto mascherata dal mantra della presunta necessità di invisibilità. In cui credo ma al fine di immortalare la spontaneità, non di nascondersi. A prescindere poi da una questione di analisi dei risultati.

Il lavoro di Gilden lo trovo unico e incredibile, mentre quello di Thomas, pur facendo belle fotografie, spesso dozzinale, già visto e privo di un vero carattere.

Kim è una persona gentile, disponibile e molto simpatica, e fa un lavoro molto intenso per quella che è una magnifica comunità sparsa in tutto il mondo, però il mio consiglio è di non limitarvi nel cercare ispirazione, soprattutto se gli esempi non sono così egregi.

(Di Coghe penso di averne parlato in qualche modo per opposizione, ma non mi piace parlar male delle persone. Diciamo solo che tendo a boicottare determinati comportamenti che non trovo facciano bene a questo mondo).

È un approccio abbastanza restrittivo, e ne sono consapevole.Per dire, parlando di foto che mi soddisfano completamente il conto è ancora a 0!
Ciò che ritengo importante, pur ponendomi molti paletti è non negarmi ovviamente la possibilità di sperimentare e spaziare, infrangendo anche alcuni dei limiti che io stesso mi impongo!

Tutto questo si rifà a una mia personalissima visione della cosa, a volte condivisa da persone con cui ho avuto il piacere di discuterne, a volte no. Viene dalla contaminazione del mio lavoro con il fotogiornalismo, da alcuni di quelli che considero i miei maestri, e da un grande gruppo di amici (consapevole che alle volte si possa sembrare un po’ rudi ma che c’è un grande lavoro per crescere e far crescere chiunque abbia voglia di mettersi in gioco), a cui vi invito, se volete, a dare un occhiata anche solo per uno sguardo a quello che oggi è questo mondo!



Avevo scritto, in origine, parecchio di più ma avendo perso tutto e trovandomi a riscrivere ho cercato di stringere un po’! Prima di tutto mi scuso per il papiro, ma non amo parlare a caso e voglio essere il più chiaro possibile quando mi esprimo! Nel caso questa discussione si rianimi, o se non è chiaro qualcosa sono ben felice di espandere!
 
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