Sondaggio - Quanti di noi post producono con un monitor calibrato?

Post-produci con un monitor calibrato?


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Achilles

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Ad un corso di PS che ho fatto di recente, il "docente" insisteva ad ogni lezione almeno 3/4 volte sulla calibrazione. Ora, io personalmente ancora non ho preso il ragno e, quando lo farò, lo prenderò io società con 3-4 colleghi. Ad oggi, come dice giustamente qualcuno, guardo sempre le foto sul mio pc o le carico in rete e quindi non fa molta differenza...poi, per vedere le differenze, basta provare con una stampa e confrontarla con quanto vedi a video e ti fai un'idea. Io ho provato e non mi sembrava di avere chissà che problemi di calibrazione...eppoi, chi ti dice che la stampante è ben calibrata? magari quelle di studi professionali si, ma io stampo prevalentemente a casa sulla mia inkjet...;)
 
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samirkharrat

Ospite
ppoi, chi ti dice che la stampante è ben calibrata? magari quelle di studi professionali si, ma io stampo prevalentemente a casa sulla mia inkjet...;)
quella è lo step finale nella nella filiera della gestione colore :barmy:e richiede altri metodi di calibratura e altri :( soldini, per questo preferisco stampare da terzi le foto...
 

iPol85

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Oddei e io che fino all'altro giorno ero convinto del contrario! :pazzo:
In questo periodo ho regalato un portatile alla mia ragazza, in modo da recuperare il notebook che le avevo prestato. Per carità non è nulla di eccelso, anzi è un portatile un pò scrauso (pagato appena 100 euro con un tramacione da chilo eheh), un Fujifilm 15''...che ha comunque sempre fatto il suo sporco lavoro all'università e che pensavo di utilizzare anche per la fotografia (quando sarò in possesso della Reflex) in fase di PP. Il mio frivolo ragionamento ha una base meramente estetica: lo schermo del notebook ha una resa più "lucida e nitida", che mi dava l'impressione di una restituzione grafica dei colori più accurata e veritiera. Ora, non tengo problema hermani perché posso tranquillamente lavorare da fisso con il mio monitor 22'', ma la differenza è così tangibile?

Non partecipo ancora al sondaggio perché, in tutta onestà, non potrei dare ancora una risposta oggettiva. Sicuramente di grande interesse la discussione!
 
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samirkharrat

Ospite
Oddei e io che fino all'altro giorno ero convinto del contrario! :pazzo:
In questo periodo ho regalato un portatile alla mia ragazza, in modo da recuperare il notebook che le avevo prestato. Per carità non è nulla di eccelso, anzi è un portatile un pò scrauso (pagato appena 100 euro con un tramacione da chilo eheh), un Fujifilm 15''...che ha comunque sempre fatto il suo sporco lavoro all'università e che pensavo di utilizzare anche per la fotografia (quando sarò in possesso della Reflex) in fase di PP. Il mio frivolo ragionamento ha una base meramente estetica: lo schermo del notebook ha una resa più "lucida e nitida", che mi dava l'impressione di una restituzione grafica dei colori più accurata e veritiera. Ora, non tengo problema hermani perché posso tranquillamente lavorare da fisso con il mio monitor 22'', ma la differenza è così tangibile?

Non partecipo ancora al sondaggio perché, in tutta onestà, non potrei dare ancora una risposta oggettiva. Sicuramente di grande interesse la discussione!
la differenza cambia in base alle prestazioni da monitor a monitor ma di regola gli lcd dei portatili hanno prestazioni inferiori ad un monitor esterno, infatti quando si sceglie di comprare un portatile l'ideale sarebbe affiancare un monitor con delle buone prestazioni ad un costo accessebile da calibrare, inoltre lavorare in ambito fotografico su un 15'' non è la stessa cosa di un 22'', 24'' o 27'' :D
 

iPol85

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samirkharrat

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Spulciando il blog di Mauro Boscarol probabilmente potrebbero essere interessanti questi due paragrafi:

- Introduzione alla gestione digitale del colore
- Colorimetri per la calibrazione e profilazione del monitor

Ho appena iniziato a leggere il primo, però gradirei anche avere un parere su quanto efficaci si possano considerare i calibratori che consiglia nel secondo articolo segnalatovi. Se sto andando troppo OT chiedo venia, magari si apre un topic esterno.
non sei ot :), allora nel secondo articolo vengono elencati i calibratori dei due maggiori brand del settore... io ho calibrato con quello del mio prof ed era un Spyder 2 Express davvero ottimo, però da qualche mese sto valutando di prendere il Huey PRO della xrite + il loro color checker per raffinare il processo di gestione colore, la scelta dovrebbe essere fatta in base all'utilizzo, se sei un amatore direi di spendere poco e optare per un modello enter level... mentre per il primo articolo consiglio di partire proprio da la per poi leggere tutto il blog... sono nozioni gratis messe a disposizione da un guru della gestione colore, sarebbe pigrizia intellettuale non leggerli :snack:
 

iPol85

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non sei ot :), allora nel secondo articolo vengono elencati i calibratori dei due maggiori brand del settore... io ho calibrato con quello del mio prof ed era un Spyder 2 Express davvero ottimo, però da qualche mese sto valutando di prendere il Huey PRO della xrite + il loro color checker per raffinare il processo di gestione colore, la scelta dovrebbe essere fatta in base all'utilizzo, se sei un amatore direi di spendere poco e optare per un modello enter level... mentre per il primo articolo consiglio di partire proprio da la per poi leggere tutto il blog... sono nozioni gratis messe a disposizione da un guru della gestione colore, sarebbe pigrizia intellettuale non leggerli :snack:
Infatti ho trovato quel blog una risorsa davvero utile sull'argomento. Stando a quanto capito alla fine con una spesa di 150 euro circa un utente domestico è comunque in grado di calibrare in maniera efficace il proprio monitor, senza doversi svenare. O sono io che ho travisato/mi sono perso qualcosa? :eek:
 
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samirkharrat

Ospite
Infatti ho trovato quel blog una risorsa davvero utile sull'argomento. Stando a quanto capito alla fine con una spesa di 150 euro circa un utente domestico è comunque in grado di calibrare in maniera efficace il proprio monitor, senza doversi svenare. O sono io che ho travisato/mi sono perso qualcosa? :eek:
si attualmente è questo l'investimento economico per avere una "calibratura domestica" :)
all'inizio quando si compra la reflex non è una spesa necessaria, ma dopo un poco lo diventa pure se si è amatori, perchè se vogliamo ottenere il massimo dai nostri scatti dobbiamo dare il giusto peso ad ogni fase del flusso fotografico...
 

iPol85

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si attualmente è questo l'investimento economico per avere una "calibratura domestica" :)
all'inizio quando si compra la reflex non è una spesa necessaria, ma dopo un poco lo diventa pure se si è amatori, perchè se vogliamo ottenere il massimo dai nostri scatti dobbiamo dare il giusto peso ad ogni fase del flusso fotografico...
No è che inizialmente mi aveva incuriosito la calibratura del monitor a prescindere da un uso fotografico, proprio perché non sapevo nemmeno esistesse un'operazione simile. Pensando poi ottica di un futuro acquisto di Reflex ho deciso di affrontare in maniera più sistematica l'argomento. Inizialmente avevo capito che per una calibratura il dinero da sborsare era decisamente maggiore, una cifra di 150 euro magari suddivisa in 2/3 persone direi che è un buon investimento.

Grazie delle dritte e delle risposte, continuerò a seguire con interesse questa discussione! :)

P.S. Ho modificato per aggiungere che ho scoperto che Boscarol ha lo studio a Treviso, dove abito io! :eek:
Mi sa che se avrò bisogno, a tempo debito, una mail per "andarlo a trovare" quasi quasi gliela mando! :eheh:
 
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samirkharrat

Ospite
P.S. Ho modificato per aggiungere che ho scoperto che Boscarol ha lo studio a Treviso, dove abito io! :eek:
Mi sa che se avrò bisogno, a tempo debito, una mail per "andarlo a trovare" quasi quasi gliela mando! :eheh:
:eheh: togli il quasi il quasi ahahahahah
 
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SteMar65

Ospite
Non é vero che costano cosí tanto. Come per tutte le cose ci sono modelli e modelli. Si puó partire da uno spider che dovrebbe stare intorno al centinaio di euro, forse anche meno. Io ho un eye one display due preso tempo fa quasi a metá prezzo. Ho potuto fare stampe a casa con molta soddisfazione ed é stato importante per studiare capire un po' di color management.
 
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samirkharrat

Ospite
scusate la poca cultura ma che si intende per monitr calibrato?
per monitor calibrato si intende una serie di operazioni che ti permettono di avere luminosità, contrasto e bilanciamento del colore il più fedele possibile al tuo flusso di lavoro soprattutto per la fase finale di stampa. Oggi la tecnologia mette a nostra disposizione dei dispositivi hardware e software più che accessibili per la calibratura dei monitor... come detto da @SteMar65 partire con un monitor calibrato fa capire certi concetti della GESTIONE COLORE (color management) e aiuta a migliorare i nostri risultati... :)
 
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samirkharrat

Ospite
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SteMar65

Ospite
e scusandomi per l'ingnoranza.. come si puo fare la calibratura su un imac? cioe come funziona sta cosa?
Visto che è stato citato, ti rispondo con un tutorial di Mauro Boscarol che credo sia la persona più esperta in "giro" sul Color Management (almeno, che io sappia). Questi sono i passi da seguire nel caso del mio colorimetro (citato prima), con tanto di commenti e figure. I concetti valgono anche per altri modelli, ma i software possono essere anche piuttosto complessi nelle possibilità (non è questo però il caso, anzi) e presupporre una certa preparazione per essere compresi e sfruttati al meglio.

C'è anche questo tutorial che è fatto piuttosto bene e spiega con parole non troppo complicate le definizioni ed i concetti base.

L'argomento, come avrai intuito, è piuttosto complesso ed articolato. Ci sono concetti, definizioni e variabili come una vera e propria materia di studio. Ma tranquillo, è possibile calibrare ed ottenere risultati anche se non si ha tutto chiaro ....

Il concetto di base è riprodurre esattamente lo stesso colore su più periferiche diverse, siano queste monitor o stampanti. Una specie di compromesso fra loro, di fattor comune che tenda al nostro obbiettivo di uniformità. Vuoi ottenere in stampa lo stesso rosso che vedi sul monitor? Bene, dovrai calibrare entrambi affinché parlino la stessa "lingua" e soprattutto vengano "compresi" allo stesso modo. Oppure, il tuo datore di lavoro ha uno studio di grafica e vuole (giustamente!) che su tutti i monitor i colori siano visualizzati allo stesso modo, per permettere a tutto il team di lavorare nelle stesse identiche condizioni "cromatiche"? Allora devi calibrare! E lo devi rifare con una certa cadenza, poiché le condizioni tendono a cambiare (usura e non solo).

I passi fondamentali sono la calibrazione, la caratterizzazione e la profilazione.
La prima è la fase preliminare, dove imposti luminosità, contrasto, punto di bianco, la percentuale RGB dei singoli canali, ecc.. Per molti è già più che sufficiente arrivare a questo punto. Nella seconda, vengono "sparati" a video una serie di colori (tipicamente tutta la gamma), che vengono letti e registrati da un colorimetro appoggiato sul monitor. Nella terza, le informazioni lette vengono confrontate con una tabella di riferimento e sottoposte ad una serie di complicatissimi calcoli. Il risultato è la generazione (modifica in realtà) di una tabella numerica chiamata LUT che viene salvata in un profilo detto ICC (dal nome International Color Consortium) su file e caricata nella memoria della tua scheda video ogni volta che utilizzi il profilo così generato.

In pratica, su un video o device di output ogni colore è univocamente rappresentato da una "tripletta" di tre numeri o canali RGB (Red-Green-Blue, i tre colori fondamentali che vanno dal bianco 255,255,255 al nero 0,0,0). Ogni periferica però, per questioni costruttive e di varia natura, a parità di tripletta colore, può emettere una gradazione variabile e percepibile diversamente dal nostro occhio (lasciando stare le condizioni di luce in cui si effettua la lettura, la capacità adattativa dell'occhio ecc.. ecc..) .
Per far si che il tuo monitor emetta un rosso più reale possibile, la nuova tabella generata dal confronto dei valori di riferimento e della lettura che fa il colorimetro sull' emissione a video, conterrà proprio i valori calcolati dall'algoritmo che permetteranno al tuo monitor, una volta caricati nella memoria della scheda video, di avvicinarsi il più possibile al valore definito come rosso. In sostanza, cambiano i numeri al fine di ottenere un certo risultato cromatico. Questo vale per tutta la gamma dei colori ed il software, occupandosi delle tre fasi descritte prima, elabora prima e memorizza poi il tutto in una nuova tabella/profilo ICC, salvando le informazioni su file.

La calibrazione del monitor è solo una delle possibilità. Ogni periferica appartenente al nostro Workflow di stampa andrebbe calibrata; anche la fotocamera, lo scanner o il proiettore. Soprattutto la stampante (qui i colori sono quattro, uno per ogni primario CMYK, ossia Ciano, Magenta, Giallo e Nero) andrebbe calibrata se si vuole ottenere una stampa rispondente a ciò che visualizziamo sul nostro schermo. Lo strumento per calibrare la stampante (e accessori vari come il target, la "tavoletta" dei colori di riferimento) ... quello si che costa un botto ed è giustificato solo da un uso professionale. In questo caso devi inserire come importante variabile anche il tipo di carta che userai, se vuoi creare un profilo di riferimento per la tua stampante e per un determinato tipo di carta (lucida, opaca ecc..).

Se hai un profilo per la stampante, puoi fare una cosa chiamata proofing, e cioè caricare questo profilo in Photoshop per avere a video il risultato più possibile vicino (anche se non è mai proprio lo stesso) a quello che avresti in stampa nelle condizioni per le quali l'hai calibrata (come detto, anche il tipo d carta usato). E' una simulazione, ma spesso si avvicina parecchio a ciò che vedrai in stampa. In alternativa, esistono dei siti che mettono a disposizione i profili delle stampanti che utilizzano nel loro laboratorio, proprio per permetterti di fare soft prof. Se hai anche il monitor calibrato sei a posto e non dovresti avere sorprese quando riceverai le tue stampe a casa...

Per venire all'iMac, purtroppo non ha i controlli OSD (On Screen Display), le "manopole" per effettuare una calibrazione molto precisa agendo singolarmente sulle percentuali di RGB (una sorta di pre-calibrazione) e sul contrasto e devi lasciar fare al software. Se segui il tutorial del primo link si capisce bene. Ciò non toglie che puoi ottenere degli ottimi risultati. Sempre sul primo link, è un sw gratuito e può essere utilizzato senza troppe difficoltà. Il solo farlo aiuta a capire più di ogni altra spiegazione teorica.

Infine, esistono monitor con la possibilità della calibrazione hardware. Un Eizo da 17" o un Nec professionale possono costare anche oltre i 2000 € ... !!! Vabbè, era solo per sapere .... :eheh:

Spero di essere stato utile e di non aver detto qualche sfondone qua e là (sono andato un po' a memoria).

Sui link inviati (il secondo soprattutto) è sicuramente spiegato tutto e meglio!

Buona lettura!
 
S

samirkharrat

Ospite
Visto che è stato citato, ti rispondo con un tutorial di Mauro Boscarol che credo sia la persona più esperta in "giro" sul Color Management (almeno, che io sappia). Questi sono i passi da seguire nel caso del mio colorimetro (citato prima), con tanto di commenti e figure. I concetti valgono anche per altri modelli, ma i software possono essere anche piuttosto complessi nelle possibilità (non è questo però il caso, anzi) e presupporre una certa preparazione per essere compresi e sfruttati al meglio.

C'è anche questo tutorial che è fatto piuttosto bene e spiega con parole non troppo complicate le definizioni ed i concetti base.

L'argomento, come avrai intuito, è piuttosto complesso ed articolato. Ci sono concetti, definizioni e variabili come una vera e propria materia di studio. Ma tranquillo, è possibile calibrare ed ottenere risultati anche se non si ha tutto chiaro ....

Il concetto di base è riprodurre esattamente lo stesso colore su più periferiche diverse, siano queste monitor o stampanti. Una specie di compromesso fra loro, di fattor comune che tenda al nostro obbiettivo di uniformità. Vuoi ottenere in stampa lo stesso rosso che vedi sul monitor? Bene, dovrai calibrare entrambi affinché parlino la stessa "lingua" e soprattutto vengano "compresi" allo stesso modo. Oppure, il tuo datore di lavoro ha uno studio di grafica e vuole (giustamente!) che su tutti i monitor i colori siano visualizzati allo stesso modo, per permettere a tutto il team di lavorare nelle stesse identiche condizioni "cromatiche"? Allora devi calibrare! E lo devi rifare con una certa cadenza, poiché le condizioni tendono a cambiare (usura e non solo).

I passi fondamentali sono la calibrazione, la caratterizzazione e la profilazione.
La prima è la fase preliminare, dove imposti luminosità, contrasto, punto di bianco, la percentuale RGB dei singoli canali, ecc.. Nella seconda, vengono "sparati" a video una serie di colori (tipicamente tutta la gamma), che vengono letti e registrati da un colorimetro appoggiato sul monitor. Per molti è già più che sufficiente arrivare a questo punto. Nella terza, le informazioni lette vengono confrontate con una tabella di riferimento e sottoposte ad una serie di complicatissimi calcoli. Il risultato è la generazione (modifica in realtà) di una tabella numerica chiamata LUT che viene salvata in un profilo detto ICC (dal nome International Color Consortium) su file e caricata nella memoria della tua scheda video ogni volta che utilizzi il profilo così generato.

In pratica, su un video o device di output ogni colore è univocamente rappresentato da una "tripletta" di tre numeri o canali RGB (Red-Green-Blue, i tre colori fondamentali che vanno dal bianco 255,255,255 al nero 0,0,0). Ogni periferica però, per questioni costruttive e di varia natura, a parità di tripletta colore, può emettere una gradazione variabile e percepibile diversamente dal nostro occhio (lasciando stare le condizioni di luce in cui si effettua la lettura, la capacità adattativa dell'occhio ecc.. ecc..) .
Per far si che il tuo monitor emetta un rosso più reale possibile, la nuova tabella generata dal confronto dei valori di riferimento e della lettura che fa il colorimetro sull' emissione a video, conterrà proprio i valori calcolati dall'algoritmo che permetteranno al tuo monitor, una volta caricati nella memoria della scheda video, di avvicinarsi il più possibile al valore definito come rosso. In sostanza, cambiano i numeri al fine di ottenere un certo risultato cromatico. Questo vale per tutta la gamma dei colori ed il software, occupandosi delle tre fasi descritte prima, elabora prima e memorizza poi il tutto in una nuova tabella/profilo ICC, salvando le informazioni su file.

La calibrazione del monitor è solo una delle possibilità. Ogni periferica appartenente al nostro Workflow di stampa andrebbe calibrata; anche la fotocamera, lo scanner o il proiettore. Soprattutto la stampante (qui i colori sono quattro, uno per ogni primario CMYK, ossia Ciano, Magenta, Giallo e Nero) andrebbe calibrata se si vuole ottenere una stampa rispondente a ciò che visualizziamo sul nostro schermo. Lo strumento per calibrare la stampante (e accessori vari come il target, la "tavoletta" dei colori di riferimento) ... quello si che costa un botto ed è giustificato solo da un uso professionale. In questo caso devi inserire come importante variabile anche il tipo di carta che userai, se vuoi creare un profilo di riferimento per la tua stampante e per un determinato tipo di carta (lucida, opaca ecc..).

Se hai un profilo per la stampante, puoi fare una cosa chiamata proofing, e cioè caricare questo profilo in Photoshop per avere a video il risultato più possibile vicino (anche se non è mai proprio lo stesso) a quello che avresti in stampa nelle condizioni per le quali l'hai calibrata (come detto, anche il tipo d carta usato). E' una simulazione, ma spesso si avvicina parecchio a ciò che vedrai in stampa. In alternativa, esistono dei siti che mettono a disposizione i profili delle stampanti che utilizzano nel loro laboratorio, proprio per permetterti di fare soft prof. Se hai anche il monitor calibrato sei a posto e non dovresti avere sorprese quando riceverai le tue stampe a casa...

Per venire all'iMac, purtroppo non ha i controlli OSD (On Screen Display), le "manopole" per effettuare una calibrazione molto precisa agendo singolarmente sulle percentuali di RGB (una sorta di pre-calibrazione) e sul contrasto e devi lasciar fare al software. Se segui il tutorial del primo link si capisce bene. Ciò non toglie che puoi ottenere degli ottimi risultati. Sempre sul primo link, è un sw gratuito e può essere utilizzato senza troppe difficoltà. Il solo farlo aiuta a capire più di ogni altra spiegazione teorica.

Infine, esistono monitor con la possibilità della calibrazione hardware. Un Eizo da 17" o un Nec professionale possono costare anche oltre i 2000 € ... !!! Vabbè, era solo per sapere .... :eheh:

Spero di essere stato utile e di non aver detto qualche sfondone qua e là (sono andato un po' a memoria).

Sui link inviati (il secondo soprattutto) è sicuramente spiegato tutto e meglio!

Buona lettura!
:love: il tuo commento è poesia :eheh:
 
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