Allora Chiara, queste le mie impressioni partendo dal titolo che è stata la cosa che mi ha incuriosito ancora prima di vedere l'immagine.
Il titolo mi piace molto ed apprezzo in particolare la capacità che dimostri di dare una definizione ed
esprimere un concetto in sole tre parole, conciso ed efficace.
Leggendolo ho inevitabilmente pensato alle luci dei bombardamenti notturni che purtroppo sono rimasti impressi
nella mia mente fin dagli anni 90, allora erano sulla città di Baghdad.
Per contro quando ho aperto il post mi è saltata subito all'occhio una differenza sostanziale tra, la capacità
delle parole (il titolo) di evocare una precisa visione da una parte e l'immagine stessa dall'altra.
Mi spiego meglio, il titolo da solo anche senza l' immagine, almeno per quanto mi riguarda,
rivela una forza comunicativa molto spiccata nei confronti di chi legge, pur essendo molto stringato come già affermato.
La foto è coerente e altrettanto stringata, ma mi sembra più un guardarsi dentro e mi appare come il tentativo di fissare e rappresentare il tuo stato d'animo nel guardare quelle riprese in quel preciso momento; cosa che è più difficile da trasmettere e condividere con chi osserva la foto perchè l'immagine proposta risulta nel suo essere estremamente essenziale poco evocativa e perlomeno non quanto dimostra esserlo il titolo stesso.
Con il titolo guardi alla finestra verso gli altri, con la foto invece ti guardi allo specchio, forse