enrico nocito
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La scala degli artisti
È un ponte pedonale di sovrappasso dei binari costruito nei primi anni del 1900, in ferro tinteggiato di verde scuro. Il ponte è stato costruito dalla Società Nathan Uboldi che si occupava della realizzazione di molte opere in ferro, tra cui ponti, sovrappassi e passerelle pedonali. I disegni originali del ponte sono conservati nell'archivio del Castello Sforzesco e sembra che la ditta avesse collaborazioni con lo Studio Eiffel di Parigi per la progettazione delle sue strutture.
Sin dalle sue origini è stato un punto di passaggio, collegamento e unione per i lavoratori milanesi che ogni giorno lo attraversavano da porta Genova a via Tortona per raggiungere le grandi fabbriche ubicate in tutta la zona Tortona - Solari. Il ponte è un pezzo di storia del costume milanese e simbolo del lavoro che ha reso grande nel mondo la città e tutte le sue genti.
Il ponte nel tempo è diventato una vera icona pop e ha preso diversi nomi (il ponte di ferro, la scaletta, il ponte di Nana, il ponte dei 100 colori) e spesso fa da sfondo a immagini fotografiche di moda o compare in alcuni film, come in una scena del film Ratataplan di Maurizio Nichetti del 1970.
Nel 2013 alcuni artisti e appassionati d'arte hanno dato il nuovo nome al ponte di ferro chiamandolo ponte degli artisti, creando un'associazione no-profit che si occupa di valorizzare gli artisti che intendono collaborare per diffondere l'arte libera nel mondo e sviluppare una rete di ponti in Italia e nel mondo.
Per molti il ponte è un luogo dove affiggere poster di protesta o che annunciano eventi nella zona. Molti si sono divertiti nel corso degli anni a imbrattare o a usare la struttura per esprimere la propria street art. Il suo momento clou è durante il famoso Fuorisalone o nella settimana della moda, quando viene usato da così tanta gente che diventa impossibile attraversarlo.
Oggi il ponte è stato chiuso per restauro: il suo destino è legato alla stazione di Porta Genova, che dovrebbe venire soppressa nel prossimo futuro in favore della stazione ferroviaria di Romolo (in parte) e della stazione di San Cristoforo (che sarà servita anche dalla nuova M4).
(fonte: Wikipedia)

La scala degli artisti
È un ponte pedonale di sovrappasso dei binari costruito nei primi anni del 1900, in ferro tinteggiato di verde scuro. Il ponte è stato costruito dalla Società Nathan Uboldi che si occupava della realizzazione di molte opere in ferro, tra cui ponti, sovrappassi e passerelle pedonali. I disegni originali del ponte sono conservati nell'archivio del Castello Sforzesco e sembra che la ditta avesse collaborazioni con lo Studio Eiffel di Parigi per la progettazione delle sue strutture.
Sin dalle sue origini è stato un punto di passaggio, collegamento e unione per i lavoratori milanesi che ogni giorno lo attraversavano da porta Genova a via Tortona per raggiungere le grandi fabbriche ubicate in tutta la zona Tortona - Solari. Il ponte è un pezzo di storia del costume milanese e simbolo del lavoro che ha reso grande nel mondo la città e tutte le sue genti.
Il ponte nel tempo è diventato una vera icona pop e ha preso diversi nomi (il ponte di ferro, la scaletta, il ponte di Nana, il ponte dei 100 colori) e spesso fa da sfondo a immagini fotografiche di moda o compare in alcuni film, come in una scena del film Ratataplan di Maurizio Nichetti del 1970.
Nel 2013 alcuni artisti e appassionati d'arte hanno dato il nuovo nome al ponte di ferro chiamandolo ponte degli artisti, creando un'associazione no-profit che si occupa di valorizzare gli artisti che intendono collaborare per diffondere l'arte libera nel mondo e sviluppare una rete di ponti in Italia e nel mondo.
Per molti il ponte è un luogo dove affiggere poster di protesta o che annunciano eventi nella zona. Molti si sono divertiti nel corso degli anni a imbrattare o a usare la struttura per esprimere la propria street art. Il suo momento clou è durante il famoso Fuorisalone o nella settimana della moda, quando viene usato da così tanta gente che diventa impossibile attraversarlo.
Oggi il ponte è stato chiuso per restauro: il suo destino è legato alla stazione di Porta Genova, che dovrebbe venire soppressa nel prossimo futuro in favore della stazione ferroviaria di Romolo (in parte) e della stazione di San Cristoforo (che sarà servita anche dalla nuova M4).
(fonte: Wikipedia)
