Teddi
GURU
- Registrato
- 30 Ottobre 2011
- Messaggi
- 5.889
- Località
- Bologna
- Sito Web
- www.flickr.com
- Corpo macchina
- Canon Eos 5D mark III
- Sesso
- Maschio
Premessa.
Lo scorso mese l'ANSO (Associazione nazionale stampa on line) aveva chiesto delle mie foto - che avevo scattato tempo prima a L'Aquila (L'Aquila è il silenzio) e che forse ricorderete - da proiettare durante alcuni meeting in occasione del quinto anniversario del terremoto de L'Aquila.
Le mie precendenti foto sono state anche pubblicate nel sito accanto a quelle di grandi autori e grandi professionisti. Qui il link.
Sono stato quindi invitato a partecipare al meeting e ai congressi come ospite e a prendere parte, inoltre, ad un sopralluogo della zona rossa de L'Aquila e del piccolo paese di Onna.
Io ed altri fotoreporter (tutti professionisti tranne me o cmq alcuni molto bravi e famosi), insieme alle troupe di SkyTg24 e RaiNews, siamo stati accompagnati in questi luoghi inaccessibili da vigili urbani, vigili del fuoco e rappresentanti della sovrintendenza beni culturali.
Inutile dire che questa attenzione per i miei lavori e questa possibilità "professionale" mi ha reso davvero molto felice.
Sensazioni.
Se già la prima volta da "privato" ero rimasto senza parole nel girare per i luoghi aperti al pubblico della città, questa volta poter entrare nella zona rossa e visitare anche il paese di Onna è stato semplicemente doloroso e mi ha messo molta paura.
Inoltre ho potuto notare la differenza tra chi, come me, non è un professionista e non ha mai visto una devastazione simile dal vivo e chi invece, più o meno freddamente, ha vissuto in prima persona altre catastrofi del genere e mantiene un atteggiamento più rigoroso e professionale. Io per la prima mezz'ora non riuscivo a scattare e non parlavo.
La raccolta.
Questa che propongo è la raccolta di foto fatte ad Onna, poi ho pronta anche una seconda raccolta di foto fatte nella zona rossa de L'Aquila che pubblicherò a breve.
Onna è un paese minuscolo che, come vedrete e come saprete, è stato praticamente raso al suolo.
Non è rimasto nulla, ad eccezione del cielo. Ci sono macerie, tubi, impalcature, cessi chimici e nuvole.
Da qui il titolo.
Come si intuisce, le ultime 5 foto riguardano la new town. Per il resto Onna è un paese disabitato ed abbandonato a se stesso.
La cosa commuovente è che qualcuno dei pochi abitanti della new town è venuto ad osservare il nostro "lavoro" con educata curiosità, quasi contenti di quel poco di movimento creato dalle varie troupe intorno alle macerie.
Ho potuto così arricchire la raccolta con qualche leggera divagazione antropica, come quella della bimba della prima foto che si chinava per raccogliere il caschetto che mi era caduto ed il signore anziano qualche foto dopo.
Altra cosa che mi ha colpito: accanto alle macerie, spesso, è posta la foto di chi vi ha perso la vita dentro. Ci sono foto di donne, uomini e purtroppo di bambini. Straziante pensare che questo paese ha avuto 41 morti su una popolazione di appena 380 abitanti.
Postilla sulla postproduzione.
Per una volta ho deciso di non fare una raccolta in bw. Ho preferito evitare di appesantire la lettura delle immagini con conversioni gratuitamente drammatiche. Ho pensato che non ce ne fosse alcun bisogno data la carica di morte (ed uso tale parola con estrema cognizione di causa) di questi luoghi. Ho solo desaturato per non restituire un impatto che magari poteva sembrare carnevalesco. Insomma quasi per una questione di pudore.
P.s.
Grazie di cuore a chiunque abbia avuto la voglia di leggere fino a qui.
Spero davvero che le foto vi piacciano perché è la raccolta più sofferta e che più mi ha impegnato in fase di scatto e di pp tra quelle che ho fatto fino ad ora.
1.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
2.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
3.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
4.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
5.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
6.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
7.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
8.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
9.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
10.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
11.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
12.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
13.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
14.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
15.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
16.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
17.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
18.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
19.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
20.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
21.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
22.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
23.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
24.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
25.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
26.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
27.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
Lo scorso mese l'ANSO (Associazione nazionale stampa on line) aveva chiesto delle mie foto - che avevo scattato tempo prima a L'Aquila (L'Aquila è il silenzio) e che forse ricorderete - da proiettare durante alcuni meeting in occasione del quinto anniversario del terremoto de L'Aquila.
Le mie precendenti foto sono state anche pubblicate nel sito accanto a quelle di grandi autori e grandi professionisti. Qui il link.
Sono stato quindi invitato a partecipare al meeting e ai congressi come ospite e a prendere parte, inoltre, ad un sopralluogo della zona rossa de L'Aquila e del piccolo paese di Onna.
Io ed altri fotoreporter (tutti professionisti tranne me o cmq alcuni molto bravi e famosi), insieme alle troupe di SkyTg24 e RaiNews, siamo stati accompagnati in questi luoghi inaccessibili da vigili urbani, vigili del fuoco e rappresentanti della sovrintendenza beni culturali.
Inutile dire che questa attenzione per i miei lavori e questa possibilità "professionale" mi ha reso davvero molto felice.
Sensazioni.
Se già la prima volta da "privato" ero rimasto senza parole nel girare per i luoghi aperti al pubblico della città, questa volta poter entrare nella zona rossa e visitare anche il paese di Onna è stato semplicemente doloroso e mi ha messo molta paura.
Inoltre ho potuto notare la differenza tra chi, come me, non è un professionista e non ha mai visto una devastazione simile dal vivo e chi invece, più o meno freddamente, ha vissuto in prima persona altre catastrofi del genere e mantiene un atteggiamento più rigoroso e professionale. Io per la prima mezz'ora non riuscivo a scattare e non parlavo.
La raccolta.
Questa che propongo è la raccolta di foto fatte ad Onna, poi ho pronta anche una seconda raccolta di foto fatte nella zona rossa de L'Aquila che pubblicherò a breve.
Onna è un paese minuscolo che, come vedrete e come saprete, è stato praticamente raso al suolo.
Non è rimasto nulla, ad eccezione del cielo. Ci sono macerie, tubi, impalcature, cessi chimici e nuvole.
Da qui il titolo.
Come si intuisce, le ultime 5 foto riguardano la new town. Per il resto Onna è un paese disabitato ed abbandonato a se stesso.
La cosa commuovente è che qualcuno dei pochi abitanti della new town è venuto ad osservare il nostro "lavoro" con educata curiosità, quasi contenti di quel poco di movimento creato dalle varie troupe intorno alle macerie.
Ho potuto così arricchire la raccolta con qualche leggera divagazione antropica, come quella della bimba della prima foto che si chinava per raccogliere il caschetto che mi era caduto ed il signore anziano qualche foto dopo.
Altra cosa che mi ha colpito: accanto alle macerie, spesso, è posta la foto di chi vi ha perso la vita dentro. Ci sono foto di donne, uomini e purtroppo di bambini. Straziante pensare che questo paese ha avuto 41 morti su una popolazione di appena 380 abitanti.
Postilla sulla postproduzione.
Per una volta ho deciso di non fare una raccolta in bw. Ho preferito evitare di appesantire la lettura delle immagini con conversioni gratuitamente drammatiche. Ho pensato che non ce ne fosse alcun bisogno data la carica di morte (ed uso tale parola con estrema cognizione di causa) di questi luoghi. Ho solo desaturato per non restituire un impatto che magari poteva sembrare carnevalesco. Insomma quasi per una questione di pudore.
P.s.
Grazie di cuore a chiunque abbia avuto la voglia di leggere fino a qui.
Spero davvero che le foto vi piacciano perché è la raccolta più sofferta e che più mi ha impegnato in fase di scatto e di pp tra quelle che ho fatto fino ad ora.
1.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
2.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
3.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
4.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
5.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
6.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
7.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
8.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
9.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
10.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
11.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
12.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
13.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
14.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
15.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
16.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
17.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
18.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
19.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
20.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
21.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
22.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
23.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
24.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
25.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
26.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr
27.
Onna è le nuvole di Roberto Taddeo, su Flickr