Pacata Mente
Appassionato
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- 4 Ottobre 2019
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- LX100
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Questa è una foto che ho tentato di fare più volte.
Fotografo sempre intorno alle 10-10.30 di mattina - in questo caso - quando la luce del sole illumina la stanza dalla finestrella ma non è ancora troppo alto (a mezzogiorno ci sono già problemi di flare, nel pomeriggio il sole gira e non c'è più luce diretta che entra nella cantina). Quindi parlo di luce naturale che varia molto nello spazio di poco tempo. Formato 4:3 orizzontale (quel che basta, secondo me, in questo caso) e la focale che mi piace di più è a 35 mm, non voglio stringere troppo né far vedere tutta la stanza. La difficoltà, ovviamente, risiede nel non bruciare le luci della finestrella ma anche rendere visibile qualche dettaglio della stanza (come i riflessi sugli scatoloni), un po' come vedrebbe l'occhio umano in un situazione del genere, quindi non sono alla ricerca di una scena perfettamente illuminata ma il più possibile aderente alla situazione da me vista. Utilizzo una Lx100, su cavalletto in questo caso, iso a 200, diaframma mediamente chiuso (5,6/6,3) e il tempo di scatto lo lascio decidere alla macchina (esposizione soppesata al centro) e poi io gioco con la rotella delle correzioni (sotto e sovra esponendo). Ho provato anche sequenze automatiche di bracketing. Aggiungo che non mi interessa la foto ultra-dettagliata in termini di nitidezza, non in questo caso almeno, e anzi preferisco una certa morbidezza anche nei passaggi tonali.
La morale è che dal file raw su una singola esposizione non sono mai riuscito ad ottenere un gran risultato.
Ho fatto molte prove esponendo in molti modi diversi ma post-producendo la coperta era sempre corta, o da una parte o dall'altra.
La foto che posto qui, forse, è il risultato migliore che ho ottenuto e, paradossalmente, non proviene da un file raw ma da un jpeg sviluppato direttamente in macchina, settando alcuni parametri per il jpeg in modo particolare (monocromo, -2 sul contrasto, -5 sul rumore, -3 sulla nitidezza). Quindi ho fotografato in modalità hdr, fondendo 3 foto (passo +/- 1EV) tra di loro. In post produzione ho solo recuperato un po' di dettaglio visto che il file uscito dalla macchina era molto morbido, come volevo per tenerlo il più pulito possibile.
Ora: io vedo la foto in due modi molto diversi a seconda del dispositivo che uso.
Su schermi retina è una cosa (satura, con buon dettaglio, ma scuretta nel complesso anche se qualcosa emerge) mentre su schermo lcd del mio portatile è più leggibile (chiara) ma anche più marmellatosa-grigietta, ovviamente anche meno dettagliata. Quindi non so valutare se e quanto sia buono il risultato. Tuttavia chiedo anche a voi eventuali commenti e valutazioni, anche eventualmente per l'approccio in fase di scatto.
P1000362 by Pacata Mente, su Flickr
Fotografo sempre intorno alle 10-10.30 di mattina - in questo caso - quando la luce del sole illumina la stanza dalla finestrella ma non è ancora troppo alto (a mezzogiorno ci sono già problemi di flare, nel pomeriggio il sole gira e non c'è più luce diretta che entra nella cantina). Quindi parlo di luce naturale che varia molto nello spazio di poco tempo. Formato 4:3 orizzontale (quel che basta, secondo me, in questo caso) e la focale che mi piace di più è a 35 mm, non voglio stringere troppo né far vedere tutta la stanza. La difficoltà, ovviamente, risiede nel non bruciare le luci della finestrella ma anche rendere visibile qualche dettaglio della stanza (come i riflessi sugli scatoloni), un po' come vedrebbe l'occhio umano in un situazione del genere, quindi non sono alla ricerca di una scena perfettamente illuminata ma il più possibile aderente alla situazione da me vista. Utilizzo una Lx100, su cavalletto in questo caso, iso a 200, diaframma mediamente chiuso (5,6/6,3) e il tempo di scatto lo lascio decidere alla macchina (esposizione soppesata al centro) e poi io gioco con la rotella delle correzioni (sotto e sovra esponendo). Ho provato anche sequenze automatiche di bracketing. Aggiungo che non mi interessa la foto ultra-dettagliata in termini di nitidezza, non in questo caso almeno, e anzi preferisco una certa morbidezza anche nei passaggi tonali.
La morale è che dal file raw su una singola esposizione non sono mai riuscito ad ottenere un gran risultato.
Ho fatto molte prove esponendo in molti modi diversi ma post-producendo la coperta era sempre corta, o da una parte o dall'altra.
La foto che posto qui, forse, è il risultato migliore che ho ottenuto e, paradossalmente, non proviene da un file raw ma da un jpeg sviluppato direttamente in macchina, settando alcuni parametri per il jpeg in modo particolare (monocromo, -2 sul contrasto, -5 sul rumore, -3 sulla nitidezza). Quindi ho fotografato in modalità hdr, fondendo 3 foto (passo +/- 1EV) tra di loro. In post produzione ho solo recuperato un po' di dettaglio visto che il file uscito dalla macchina era molto morbido, come volevo per tenerlo il più pulito possibile.
Ora: io vedo la foto in due modi molto diversi a seconda del dispositivo che uso.
Su schermi retina è una cosa (satura, con buon dettaglio, ma scuretta nel complesso anche se qualcosa emerge) mentre su schermo lcd del mio portatile è più leggibile (chiara) ma anche più marmellatosa-grigietta, ovviamente anche meno dettagliata. Quindi non so valutare se e quanto sia buono il risultato. Tuttavia chiedo anche a voi eventuali commenti e valutazioni, anche eventualmente per l'approccio in fase di scatto.
P1000362 by Pacata Mente, su Flickr