Manolo82rm
PRO
In realtà non si è affatto legati ad una valutazione "occhiometrica", anzi...
Il contagocce è lo strumento più importante che ci sia in PS perché permette appunto di analizzare l'immagine in termini "matematici" e quindi non delegando ai nostri occhi scelte che sarebbe meglio se fossero meno "equivoche".
Ciò non toglie che sono i nostri occhi i destinatari dell'immagine, quindi alla fine saranno queste che andranno "accontentati".
Ad esempio il metodo LAB ha il grosso vantaggio di permettere subito di accorgersi se un colore ha una dominante o non è "corretto".
Nel caso dei grigi è molto semplice perché il valore dei canali A e B dovrebbe essere "0" (sarà poi L a definirne la luminosità/chiarezza), quindi se il punto che andiamo ad analizzare (un punto che dovrebbe essere grigio) si discosta da questi valori possiamo immediatamente sapere quale o quali dominanti ci sono e se sono estese a tutto il range, nonché quantificare precisamente l'intervento da effettuare.
Si potrebbe tranquillamente correggere i colori in un'immagine mettendo il monitor (il monitor, non il computer!) in modalità bianco e nero e affidandosi solo al contagocce. Il risultato a cui si arriva sarebbe più che accettabile, provare per credere.
Non ci credete? Ecco qua...
http://www.teacher-in-a-box.it/lezionario-online/?&um=&pr=&mo=1&li=0145_010500&ha=e1a6db89bb71e7d10fc5d7c792f9313e
Purtroppo un metodo "automatico" o meglio "algoritmico" non è di facile implementazione... forse tra qualche anno ci riusciranno ma per ora bisogna analizzare ogni singola immagine ed intervenire di conseguenza.
Per chi vuole capire qualcosa in più e iniziare a muovere i primi passi:
http://www.teacher-in-a-box.it/lezionario-online/?&um=&pr=&mo=1&li=0177_010100&ha=56b1277e1006bd932c80e96b38972a0f
Il contagocce è lo strumento più importante che ci sia in PS perché permette appunto di analizzare l'immagine in termini "matematici" e quindi non delegando ai nostri occhi scelte che sarebbe meglio se fossero meno "equivoche".
Ciò non toglie che sono i nostri occhi i destinatari dell'immagine, quindi alla fine saranno queste che andranno "accontentati".
Ad esempio il metodo LAB ha il grosso vantaggio di permettere subito di accorgersi se un colore ha una dominante o non è "corretto".
Nel caso dei grigi è molto semplice perché il valore dei canali A e B dovrebbe essere "0" (sarà poi L a definirne la luminosità/chiarezza), quindi se il punto che andiamo ad analizzare (un punto che dovrebbe essere grigio) si discosta da questi valori possiamo immediatamente sapere quale o quali dominanti ci sono e se sono estese a tutto il range, nonché quantificare precisamente l'intervento da effettuare.
Si potrebbe tranquillamente correggere i colori in un'immagine mettendo il monitor (il monitor, non il computer!) in modalità bianco e nero e affidandosi solo al contagocce. Il risultato a cui si arriva sarebbe più che accettabile, provare per credere.
Non ci credete? Ecco qua...
http://www.teacher-in-a-box.it/lezionario-online/?&um=&pr=&mo=1&li=0145_010500&ha=e1a6db89bb71e7d10fc5d7c792f9313e
Purtroppo un metodo "automatico" o meglio "algoritmico" non è di facile implementazione... forse tra qualche anno ci riusciranno ma per ora bisogna analizzare ogni singola immagine ed intervenire di conseguenza.
Per chi vuole capire qualcosa in più e iniziare a muovere i primi passi:
http://www.teacher-in-a-box.it/lezionario-online/?&um=&pr=&mo=1&li=0177_010100&ha=56b1277e1006bd932c80e96b38972a0f