nemor
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Ciao a tutti questo è il mio primo post in cui provo ad illustrarvi le differenze tra un prodotto italiano, parlo di un Manfrotto, ed un treppiedi cinese.
Anticipo subito che non sono un professionista del settore ma un amatoriale, mi scuso queindi in anticipo se userò linguaggio semplice ed eviterò nomenclature tecniche, proprio per il fatto che non le conosco.
I due prodotti in questione sono:
Manfrotto kit 294 + testa 3 movimenti e quick release RC2 (http://www.manfrotto.it/product/79413.27699.83550.0.0/MK294A3-D3RC2/_/Kit_294_alluminio_+_testa_a_3_movimenti_e_Quick_Release_RC2)
e un cinese STC-260
Innanzitutto dico che fino a poco tempo fà ho utilizzato il cinese, comprato ormai qualche mese orsono alla modica cifra di 30 euro. Questo treppiedi cinese è dado come supporto per macchine compatte o piccole videocamere, comunque non in grado di reggere una reflex, cosa non vera perchè ha sempre retto la mia Canon 550D con un obiettivo Tamron 18-270, alla fine bastava stringere bene le viti, a quel punto però di movimenti non se ne potevano più fare.
Appena arrivatomi a casa il Manfrotto la prima che ho notato è la robustezza e l'attenzione per i particolari
Da notare però come il prodotto cinese non sia così tanto stupido, in quanto le gambe sono tenute insieme anche da tre piccoli alberi connessi alla barra centrale, in questo modo anche con un carico eccessivo le tre sezioni non vanno ad aprirsi rompendo le giunte. C'è presente pure un gancio per la zavorra per rendere più stabile il cavalletto (o il il sacchetto della spesa se si è stanchi ).
Da notare i particolari dei giunti delle gambe, nel Manfrotto sono molto robusti, in alluminio penso pressofuso, in grado di reggere perfettamente l'intero carico per il quale il costruttore garantisce il prodotto, 4Kg, mentre il cinese è tutto in plastica, le uniche parti in Alu sono le sezioni delle gambe.
Il kit in questione del Manfrotto ha la crapa (la testa qui nel milanese) di una fattura nettamente superiore al cinese, interamente realizzara in alu contro la plastica del cinese, molto robusta e lineare nei movimenti anche con fotocamera agganciata. La testa del Manfrotto presenta tre braccini per il movimento sui tre assi, assi che possono essere bloccati/sbloccati indistintamente l'uno dall'altro. Perfettamente lubrificata. I tre braccini terminano con una barretta filettata per stringere le varie sezioni della testa e bloccare la fotocamera della posizione desiderata. La gomma dei braccini ha uno spessore notevole, agevola molto l'impugnatura ed è ben salda alla barretta metallica, penso sia stata fusa direttamente su di esso.
La testa del cinese oltre ad essere interamente in plastica presenta un solo braccio che consente di eseguire tutti i movimenti X Y Z. Con esso è possibile bloccare però solo il movimenti dall'alto al basso, in più ruota su se stesso senza stringere con forza la vite, fatto che mi costringeva a rimuovere la plastica e stringere diretamente la barra filettata.
Per bloccare gli altri movimenti sono presenti solo due vitine con un aiuto in plastica per stringere.
Su entrambe le teste è presente la bolla, ma devo dire che ambedue funzionano correttamente.
Anche l'attacco quick relaise è notevolmante differente, il plasticone del cinese presenta una levetta di sgancio che fà letteralmente saltar fuori la base anche con macchina avvitata, mentre trovo difficoltà a ricollocare la base alla testa anche se presenta dei binari (in plastica tanto per cambiare).
L'attacco della testa del Manfrotto, sempre realizzata in alu, è molto sicuro, la levetta di sgancio non si può aprire involontariamente, al contrario di quella cinese, la base presenta uno strato antiscivolo ed antigraffio in gomma e si aggancia con molta semplicità e rapidità.
Le due basi si possono posizionare in verticale per fare le foto, appunto, in verticale, ma se la testa in alu del Manfrotto regge perfettamente il peso della macchina, la testa in plastica del cinese si rompe, lo dico con sicurezza in quanto l'ho già crepata.
L'altezza complessiva dei due treppiedi è molto differente, con la barra centrale completamente alzata, il cinese supera di poco il metro e 60, il Manfry supera i due metri.
L'asta centrale del Manfrotto si alza/abbassa svitando una grossa vite alla base, mentre per il cinese si alza/abbassa tramite una manovella con una vite senza fine, solo che poi bisogna stringere molto la vite del fissaggio altrimenti vien giù da sola .
Inoltre, le gambe del Manfy hanno due possibili aperture, a 23° ed a 51°, mentre il cinese solo 23°.
In più la barra centrale del Manfry la si può rimuovere e reinstallare al contrario per far foto praticamente dal livello del terreno, il cinese... và be neanche a parlarne!
Dal conto suo il cinese batte questo Manfrotto in leggerezza, 1.1Kg contro 2.5Kg, ed in più ha una comoda maniglia (in plastica) per il trasposto. Il discorso prezzi, passiamo dai 30 euro del cinese ai 170 del Manfrotto, che però è un prodotto non solo professionale, ma anche made in Italy ed aiuta la nostra povera economia.
Direi che sono soddisfatto del Manfry e logicamente lo consiglio vivamente a tutti coloro che pensano di comprarlo, però non sconsiglio nemmeno questo treppiedi cinese, per una compatta và più che bene!
Per ultimo questa foto:
Il gorillapod, geloso delle attenzioni che davo al Manfrotto, lo ha attaccato furiosamente, ma li ho staccati subito, nessuno si è fatto male e dopo una bella romanzina hanno fatto pace e pure amicizia
Anticipo subito che non sono un professionista del settore ma un amatoriale, mi scuso queindi in anticipo se userò linguaggio semplice ed eviterò nomenclature tecniche, proprio per il fatto che non le conosco.
I due prodotti in questione sono:
Manfrotto kit 294 + testa 3 movimenti e quick release RC2 (http://www.manfrotto.it/product/79413.27699.83550.0.0/MK294A3-D3RC2/_/Kit_294_alluminio_+_testa_a_3_movimenti_e_Quick_Release_RC2)
e un cinese STC-260
Innanzitutto dico che fino a poco tempo fà ho utilizzato il cinese, comprato ormai qualche mese orsono alla modica cifra di 30 euro. Questo treppiedi cinese è dado come supporto per macchine compatte o piccole videocamere, comunque non in grado di reggere una reflex, cosa non vera perchè ha sempre retto la mia Canon 550D con un obiettivo Tamron 18-270, alla fine bastava stringere bene le viti, a quel punto però di movimenti non se ne potevano più fare.
Appena arrivatomi a casa il Manfrotto la prima che ho notato è la robustezza e l'attenzione per i particolari
Da notare però come il prodotto cinese non sia così tanto stupido, in quanto le gambe sono tenute insieme anche da tre piccoli alberi connessi alla barra centrale, in questo modo anche con un carico eccessivo le tre sezioni non vanno ad aprirsi rompendo le giunte. C'è presente pure un gancio per la zavorra per rendere più stabile il cavalletto (o il il sacchetto della spesa se si è stanchi ).
Da notare i particolari dei giunti delle gambe, nel Manfrotto sono molto robusti, in alluminio penso pressofuso, in grado di reggere perfettamente l'intero carico per il quale il costruttore garantisce il prodotto, 4Kg, mentre il cinese è tutto in plastica, le uniche parti in Alu sono le sezioni delle gambe.
Il kit in questione del Manfrotto ha la crapa (la testa qui nel milanese) di una fattura nettamente superiore al cinese, interamente realizzara in alu contro la plastica del cinese, molto robusta e lineare nei movimenti anche con fotocamera agganciata. La testa del Manfrotto presenta tre braccini per il movimento sui tre assi, assi che possono essere bloccati/sbloccati indistintamente l'uno dall'altro. Perfettamente lubrificata. I tre braccini terminano con una barretta filettata per stringere le varie sezioni della testa e bloccare la fotocamera della posizione desiderata. La gomma dei braccini ha uno spessore notevole, agevola molto l'impugnatura ed è ben salda alla barretta metallica, penso sia stata fusa direttamente su di esso.
La testa del cinese oltre ad essere interamente in plastica presenta un solo braccio che consente di eseguire tutti i movimenti X Y Z. Con esso è possibile bloccare però solo il movimenti dall'alto al basso, in più ruota su se stesso senza stringere con forza la vite, fatto che mi costringeva a rimuovere la plastica e stringere diretamente la barra filettata.
Per bloccare gli altri movimenti sono presenti solo due vitine con un aiuto in plastica per stringere.
Su entrambe le teste è presente la bolla, ma devo dire che ambedue funzionano correttamente.
Anche l'attacco quick relaise è notevolmante differente, il plasticone del cinese presenta una levetta di sgancio che fà letteralmente saltar fuori la base anche con macchina avvitata, mentre trovo difficoltà a ricollocare la base alla testa anche se presenta dei binari (in plastica tanto per cambiare).
L'attacco della testa del Manfrotto, sempre realizzata in alu, è molto sicuro, la levetta di sgancio non si può aprire involontariamente, al contrario di quella cinese, la base presenta uno strato antiscivolo ed antigraffio in gomma e si aggancia con molta semplicità e rapidità.
Le due basi si possono posizionare in verticale per fare le foto, appunto, in verticale, ma se la testa in alu del Manfrotto regge perfettamente il peso della macchina, la testa in plastica del cinese si rompe, lo dico con sicurezza in quanto l'ho già crepata.
L'altezza complessiva dei due treppiedi è molto differente, con la barra centrale completamente alzata, il cinese supera di poco il metro e 60, il Manfry supera i due metri.
L'asta centrale del Manfrotto si alza/abbassa svitando una grossa vite alla base, mentre per il cinese si alza/abbassa tramite una manovella con una vite senza fine, solo che poi bisogna stringere molto la vite del fissaggio altrimenti vien giù da sola .
Inoltre, le gambe del Manfy hanno due possibili aperture, a 23° ed a 51°, mentre il cinese solo 23°.
In più la barra centrale del Manfry la si può rimuovere e reinstallare al contrario per far foto praticamente dal livello del terreno, il cinese... và be neanche a parlarne!
Dal conto suo il cinese batte questo Manfrotto in leggerezza, 1.1Kg contro 2.5Kg, ed in più ha una comoda maniglia (in plastica) per il trasposto. Il discorso prezzi, passiamo dai 30 euro del cinese ai 170 del Manfrotto, che però è un prodotto non solo professionale, ma anche made in Italy ed aiuta la nostra povera economia.
Direi che sono soddisfatto del Manfry e logicamente lo consiglio vivamente a tutti coloro che pensano di comprarlo, però non sconsiglio nemmeno questo treppiedi cinese, per una compatta và più che bene!
Per ultimo questa foto:
Il gorillapod, geloso delle attenzioni che davo al Manfrotto, lo ha attaccato furiosamente, ma li ho staccati subito, nessuno si è fatto male e dopo una bella romanzina hanno fatto pace e pure amicizia