Esposizione su sensore digitale: destra o sinistra?

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Visto che eravamo andati ampiamente OT, riprendo la discussione in questa sezione del forum.

Mi aggancio all'ultima osservazione di Fearless, ma penso che anche StrongAle e Alessio70 vogliano dire la loro. E un taggino lo metto anche per supermariano81 e anche Wolf

QUOTE

No aspetta, prima di fare un affermazione del genere dovresti quantomeno specificare che intendi per "informazioni". La luce non è un'informazione per la reflex, l'informazione intesa come insieme di dettagli colori e luminosità della scena che viene registrato sulla reflex è il segnale digitale che a partire dalla luce viene creato.

La luce così come viene catturata dal sensore cmos è un radiazione elettromagnetica, costituenti di questa radiazione sono i fotoni, particelle senza massa ma dotate di una certa energia data dal prodotto tra quantità di moto e frequenza. Tale energia viene utilizzata dalle celle cmos per produrre un segnale elettrico equivalente.
Più luce viene tradotta con un segnale elettrico più forte, visto il numero maggiore di fotoni, una zona d'ombra viene invece tradotta dal sensore con un segnale elettrico più debole.

A questo livello il segnale è ancora analogico, varia cioè su ampiezze continue, non discrete.

Per rendere il segnale digitale, esso viene campionato, tale processo prevede prevede che ai vari livelli di energia catturati, corrispondano certi quantitativi di corrente con valori discreti. Tali valori di corrente sono tanto più piccoli quanto più la luce catturata è poca e sono tanto più alti quanto più è la luce catturata. E qui il fotografo attraverso l'impostazione ISO gioca un ruolo importante, perchè decide di quanto questi valori debbano essere amplificati.

Tali valori di corrente discreti però non si adattano alle elaborazioni digitali e tanto meno alla memorizzazione su supporti fisici come le memorie flash SD o CF. Tali memorie infatti sanno riconoscere solo due segnali, uno alto, corrispondente all'1 logico e uno basso, corrispondente allo zero logico.
I volts corrispondenti all'1 e allo zero variano poi da tecnologia a tecnologia.
Una volta l'1 era il 5V, poi si è sceso a 3,3 V..e così via, dipende insomma..

Per poter trasformare allora i vari segnali di corrente in bit occorre quantizzare. Con la quantizzazione infatti la grandezza elettrica prodotta dal sensore diventa una sequenza numerica di 0 e 1.
Se il processore è a 14 bit, vuol dire che per ogni grandezza elettrica il processore tirerà fuori un numero in base binaria a 14 cifre.
Se il processore è a 12 bit vuol dire che ... .. . . . .12 cifre e così via.

Il numero dei bit quindi non cambia non si dimezza e non aumenta. Altrimenti cambierebbe il numero dei livelli ad ogni conversione e ci sarebbe una mescolanza di segnali digitali diversi
Come dire che nell'ipotesi di conversione a 4 bit si rappresenta la luce con 1111, e il buio con 0! No!
Se il processore ha 4 bit. La luce sarà quindi 1111, e il buio sarà 0000.

Non è che con gli stop i bit aumentano o diminuiscono!!!!! E' l'equivalente in binario che assume valori multipli o sottomultipli secondo una certa scale

Se così nono fosse l'errore di quantizzazione aumenterebbe ad ogni quantizzazione in cui vengono ridotti i bit, e proprio questo nell'articolo che ho letto è sconsigliato:

Riguardo a tutte le teorie che si fanno nell'articolo con gli esempi delle fette e della conversione a 14 bit, non capisco da quali fondamenti si attinga, dal momento che non sono citate le fonti, non si fa nessuna ipotesi sulla quantizzazione utilizzata da nikon o da canon o chiunque altro...Dal momento che le quantizzazioni non sono tutte uguali, e quindi quelle stringe di uni e di zeri potrebbero anche essere completamente sballate.

Ma ad ogni modo, io non sono contrario con l'esposizione a destra, dicevo solo che (ma chi me l'ha fatto fare) nel caso di canon, conveniva di meno, perchè aumentare dalle ombre comportava più rumore

UNQUOTE

in effetti quanto scrive Fearless circa la conversione della luce da analogico a digitale è in linea con la prima parte dell'articolo di Alessandro Brizzi, poi però sembra non esserci più coerenza nel discorso del dimezzamento dei bit (e forse qui si tratta solo di una confusione nei termini oppure in una costruzione ambigua delle frasi dell'articolo)

A questo punto sarebbe interessante capire se ci sono altre fonti a cui attingere, magari scritte in altri termini che permettano una sola e univoca interpretazione, oltre ad un maggior dettaglio circa gli schemi di campionamento di Nikon o Canon (ammesso che ce ne sia traccia da qualche parte)

E' anche vero che (forse) per molti versi stiamo parlando di aria fritta, perchè poi alla fine non sono questi tecnicismi estremi a determinare se una foto verrà scattata bene oppure no, ma sono anche convinto che nel forum è bello discutere di un po' di tutto. In altre parole: ben venga se riusciamo a sviscerare il "problema", altrimenti continuo a vivere felice con il TTL di mamma Canon
 

Fearless

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Mi hai quotato tutto! hahahah pazzo!

bhè cmq il discorso dei bit è semplice, basta conoscere un minimo di elettronica, o volendo spulciare più semplicemente wikipedia per capire che la quantizzazione si fa con un determinato numero di bit.

Il numero di livelli di quantizzazione è dato da 2^n dove n è il numero di bit. Non si possono dimezzare il numero di bit usati durante la quantizzazione perchè il codice non sarebbe più coerente.

Si può vedere anche qui:

http://digilander.libero.it/torrefabio/sistemi.htm



Vedi questo è un esempio semplice di quantizzazione a 3 bit.
V potrebbe nel nostro casso essere il segnale campionato in uscita dal sensore. Ipotizzando che il livello 8 corrisponde alla massima luce possibile, se si dimezzano i bit come lo rappresenti in binario? Con un bit e mezzo????

Nelle reflex es: 12 bit. il valore 8 sarebbe rappresentato da 111111111111..ma è un esempio...poi dicevo..Le quantizzazioni non sono tutte uguali, per motivi a noi ignoti potrebbero anche essere non lineari, e quindi avere un quanto che varia:


E quindi dicevo come fa il tizio a dire che è così, senza citare fonti o altro?
Le mie fonti..sono basi di elettronica e teoria di segnali, basta googlare, per capire come funzionano quantizzazione campionamento codifica etc...

Per non parlare poi del fatto che c'è un certo teorema di shannon, secondo cui un segnale analogico per essere propriamente ricostruito ha bisogno di un certo numero di campioni, se il numero di bit si riduce, possono essere presi molti meno campioni

EDIT: che poi io non ho nulla contro l'esposimetro di mamma canon! Per me funziona benissimo, il problema era solo di capire tra le due suole di pensiero quale è meglio.

- Espongo di più e recupero poi le alte luci
- Espongo di meno e recupero poi le ombre

Ecco secondo me conviene nel caso canon di esporre un pò di più verso le ombre
 

MatB

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ciao... premetto che io di elettronica non so nulla!

Ma dalle mie letture ho sempre saputo che è meglio esporre in modo tale da concentrare le informazioni nella parte destra dell'istogramma perchè si hanno a disposizione più livelli tonali.
In poche parole il sensore non immagazzina la stessa quantità d'informazioni per ogni zona, a prescindere che poi le digitalizzi a 12bit o 14bit.

Immagine.jpg


Questo crea meno problemi di gapping in pp se si deve cambiare l'esposizione.
Perchè fate distinzione tra Canon e altre marche? forse mi sono perso qualcosa
 

Fearless

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ciao... premetto che io di elettronica non so nulla!

Ma dalle mie letture ho sempre saputo che è meglio esporre in modo tale da concentrare le informazioni nella parte destra dell'istogramma perchè si hanno a disposizione più livelli tonali.
In poche parole il sensore non immagazzina la stessa quantità d'informazioni per ogni zona, a prescindere che poi le digitalizzi a 12bit o 14bit.

Vedi l'allegato 18561


Questo crea meno problemi di gapping in pp se si deve cambiare l'esposizione.
Perchè fate distinzione tra Canon e altre marche? forse mi sono perso qualcosa
Sono d'accordo, voglio dire questo riprende il discorso di alessio70...Se si espone a destra le ombre risultano più chiare e quindi dopo non bisogna recuperarle.
Perchè nel topic degli spacchettamenti c'era delle prove di esposimetro di 5dIII e regggae1095 diceva che lui preferiva sottesporre..Altri invece dicono che avendo canon è meglio sovraesporre
 

enzo

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MatB

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Sono d'accordo, voglio dire questo riprende il discorso di alessio70...Se si espone a destra le ombre risultano più chiare e quindi dopo non bisogna recuperarle.
Perchè nel topic degli spacchettamenti c'era delle prove di esposimetro di 5dIII e regggae1095 diceva che lui preferiva sottesporre..Altri invece dicono che avendo canon è meglio sovraesporre
Penso che il fatto di avere meno livelli tonali nelle ombre sia una cosa comune dei sensori digitali, ma non ne sono sicuro e soprattutto mi sfugge la spiegazione tecnica, cerchiamo info per toglierci la curiosità.

EDIT:
Cito da luminous landscape
Let's assume for the purposes of illustration that a digital SLR has a dynamic range of 5 stops (it's usually closer to 6 stops, but let's not quibble). When working in RAW mode, which you should be, most cameras record a 12 bit image. (Yes, we say it's in 16 bit mode, but the reality is that it's only recording 12 bits in a 16 bit space. Better than 8, but not as good as a real 16 bits would be).

A 12 bit image is capable of recording 4,096 (2^12) discrete tonal values. One would think that therefore each F/Stop of the 5 stop range would be able to record some 850 (4096 / 5) of these steps. But, alas, this is not the case.

The way that it really works is that the first (brightest) stop's worth of data contains 2048 of these steps — fully half of those available.
Why? Because CCD and CMOS chips are linear devices. And, of course, each F/Stop records half of the light of the previous one, and therefore half the remaining data space available. This little table tells the tale.
Ad esempio, in pratica scattando a sinistra dell'istogramma e poi alzando l'esposizione in pp s'incorre nel gapping:
Immagine2.jpg


EDIT
Qui ho trovato qualche fonte:
http://www.luminous-landscape.com/tutorials/expose-right.shtml (sito spettacolo)
http://www.ronbigelow.com/articles/exposure/exposure.htm
http://prolost.com/blog/2008/3/2/exposing-to-the-left-vs-exposing-to-the-right.html
http://photofocus.com/2009/08/29/expose-to-the-right/
 

Alessio70

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La qualità di uno scatto in termini di grana è determinato dal rapporto segnale/rumore che ha un certo tipo di sensore, se aumenti il segnale (con una sovraesposizione) diminuisce anche il rumore. Mentre una sottoesposizione lo aumenta sempre.
Prendete ad esempio una scena in cui il soggetto è ben illuminato, dietro ad esso invece c'è un forte contrasto tra una zona dello sfondo ben illuminata e un'altra zona completamente scura. Scattando a qualsiasi sensibilità noterete che sul soggetto e sulle aree dello sfondo ben illuminate il rumore sarà contenuto, mentre aumenterà notevolmente nella zona scura dell'immagine.
Dunque se scattate a 6400 ISO in pieno giorno otterrete un risultato superiore a scattare a 1600 ISO in condizioni di scarsa luce.
Proprio per lo stesso principio quando di scatta in pieno giorno e soprattutto a paesaggi si tende spesso ad applicare la tecnica dell'esposizione a destra, che non è altro che una sovraesposizione a bassi ISO per recuperare un vantaggio in termini di segnale/rumore.
Usare le sensibilità L1 ad esempio i 50 iso sulla 5D mark II equivale ad esporre a destra di uno stop utilizzando i 100 iso.
La stessa pratica la si può teoricamente fare ad alti ISO, ma qui avrebbe molto meno senso per due ragioni principali
1) se sovraespongo vuol dire che ho disponibilità di luce dunque potrei direttamente scattare ad una sensibilità inferiore
2) il rischio di bruciare le alte luci è estremamente elevato a causa della ridotta gamma dinamica ad alti iso.
 

MatB

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Alessio70
Perfetto torna così anche a me..

Tutto corretto secondo me, appunto, dice half of the light of the preovious, non half bit..Il perchè ci siano meno livelli nelle ombre sinceramente non lo so nemmeno io

Why? Because CCD and CMOS chips are linear devices. And, of course, each F/Stop records half of the light of the previous one, and therefore half the remaining data space available
Da questa frase mi sembra di capire che prima vengano registrate le informazioni delle luci poi le altre..a cui rimangono meno livelli disponibili da poter registrare... il perchè registrano prima le luci mi può tornare pensando che sono segnali più intensi.. il perchè funzionino in lineare meno.
 
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finalmente sono riuscito a leggere tutti gli articoli, tutti decisamente interessanti.
Mi sembra chiaro che la conclusione sia: in teoria è sempre meglio esporre a destra perchè ci sono più informazioni sul file RAW. All'atto pratico invece occorre verificare (di scatto in scatto) la convenienza di tale scelta, ma mi sembra proprio di capire che le statistiche danno per "vincente" l'esposizione a destra, almeno fino a quando il processo di quantizzazione sarà lineare e non logaritmico.

Ma la cosa più importante è che bisogna testare la propria fotocamera per capire come si comporta e quanto lavorabile è il RAW in uscita.

Sono proprio contento che dal topic degli spacchettamenti ne sia uscito questo...chissà per quanto tempo avrei continuato a scattare convinto di dover preferire le ombre alle luci, alè!

Dunque se scattate a 6400 ISO in pieno giorno otterrete un risultato superiore a scattare a 1600 ISO in condizioni di scarsa luce.
assolutamente d'accordo

Usare le sensibilità L1 ad esempio i 50 iso sulla 5D mark II equivale ad esporre a destra di uno stop utilizzando i 100 iso.
ehm...no, questo non mi torna: se scendo a 50 iso i tempi di otturazione si dimezzano (rispetto a 100 iso), quindi lo scatto sarà più sottoesposto, e quindi l'esposizione andrà a sinistra.... oppure mi sono perso una puntata?

PS: grazie a tutti per il contributo e le informazioni. Dopo l'iperfocale, la profondità di campo, e il circolo di confusione, questo argomento è stato la quarta rivelazione fotografica che ho avuto nella mia breve esperienza.
grazie :adora:
 

Saro

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Chissà Saro cosa ne pensa ... :fischietta:
intanto ... ritorno nell'ombra :furtivo:
Scusate per il ritardo ma non mi collegavo al sito da un pò.
Beh avete detto di tutto e di più. Quoto MatB ma anche Alessio70.

ciao... premetto che io di elettronica non so nulla!

Ma dalle mie letture ho sempre saputo che è meglio esporre in modo tale da concentrare le informazioni nella parte destra dell'istogramma perchè si hanno a disposizione più livelli tonali.
In poche parole il sensore non immagazzina la stessa quantità d'informazioni per ogni zona, a prescindere che poi le digitalizzi a 12bit o 14bit.

Vedi l'allegato 18561


Questo crea meno problemi di gapping in pp se si deve cambiare l'esposizione.
Perchè fate distinzione tra Canon e altre marche? forse mi sono perso qualcosa
Portare l'istogramma a destra è cosa buona e giusta e quando si può lo si dovrebbe fare sempre. Ma appunto non sempre è così.

Se si ha tempo per scattare la regoletta per ricavare il massimo dal sensore è:
- impostare lettura spot
- starare l'esposizione dagli 1.7EV ai 2.5Ev a seconda del sensore
- misurare l'esposizione nel punto più luminoso della scena di cui volete conservare il dettaglio e poi scattare.

La forchetta di staratura EV è dovuta alle capacità del sensore di recuperare le alte luci. La mia macchina recupera 2-2.3ev altre meno altre poco più.
Con quanto detto sopra io so per certo che il punto in cui ho misurato non verrà bruciato ed in tal modo ottengo le ombre migliori possibili in relazione al punto scelto.

Come dicevo molto dipende dai sensori. Se la nostra macchina ha un CCD invece di un CMOS esporre a destra è rischioso... infatti questo sensore recupera di 1-1-5EV sulle luci ma rispetto al CMOS recupera meglio le ombre.
Il cmos si comporta in maniera opposta. Tra i cmos è da notare come quelli Sony/Nikon rispetto ai Canon hanno un pelo meno margine di recupero sulle luci ma una migliore, e di molto, recuperabilità nelle ombre con quasi totale assenza di banding. Hanno una migliore gamma e latitudine di posa mentre i Canon di pari pezzatura hanno un comportamento leggermente migliore ad alti iso. Insomma conta abbastanza anche il supporto.
 

Mr.Kaos

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MatB

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Scusate per il ritardo ma non mi collegavo al sito da un pò.
Beh avete detto di tutto e di più. Quoto MatB ma anche Alessio70.



Portare l'istogramma a destra è cosa buona e giusta e quando si può lo si dovrebbe fare sempre. Ma appunto non sempre è così.

Se si ha tempo per scattare la regoletta per ricavare il massimo dal sensore è:
- impostare lettura spot
- starare l'esposizione dagli 1.7EV ai 2.5Ev a seconda del sensore
- misurare l'esposizione nel punto più luminoso della scena di cui volete conservare il dettaglio e poi scattare.

La forchetta di staratura EV è dovuta alle capacità del sensore di recuperare le alte luci. La mia macchina recupera 2-2.3ev altre meno altre poco più.
si esatto, questo metodo si chiama "esposizione sulle alte luci", preso dal sistema zonale. In pratica si usa l'esposimetro in modo più intelligente e si decide dove collocare la zona misurata sull'istogramma. Io personalmente con la mia 600d le luci le espongo a poco meno di 2Ev.
 
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Giovedì scorso ho approfittato della pausa pranzo per fare qualche test relativo a questa benedetta esposizione a destra.
Spero di aver effettuato le prove con tutte le precauzioni del caso, se così non fosse vedrò di testare nuovamente il tutto
Premessa: per cercare di inserire il minor numero di variabili possibili, gli istogrammi che ho allegato, così come ogni altra elaborazione, è stata effettuata con il software ufficiale Canon, ovvero Digital Photo Professional

Iniziamo con le due foto messe a confronto
La prima è stata scattata a 88mm, 1/100", f/11, ISO 400, priorità di diaframmi, esposizione VALUTATIVA (quindi per Canon significa misurare tutto ciò che viene inquadrato e rapportarlo al grigio medio 18%)



allego anche relativo Istogramma: come ci si aspettava, l'esposizione è bilanciata al centro



La seconda foto è stata scattata a 88mm, 1/80", f/11, ISO 1250, priorità di diaframmi, esposizione SPOT nel punto più luminoso (ovvero a mio avviso il punto col cerchietto rosso). Compensazione dell'esposizione EV +1 e 2/3



allego anche relativo Istogramma: l'esposizione in questo caso è sbilanciata a destra, ma entro i limiti di bruciatura dei bianchi



Consideriamo adesso i crop di un dettaglio parzialmente in ombra, così da capire quanto rumore c'è e se l'esposizione a destra è così vantaggiosa; per comodità ho preso la panchina come riferimento.

Il crop è un ingrandimento del 200% , inizialmente ho considerato lo scatto con esposizione valutativa, ho aumentato l'esposizione in PP di + 1 e 2/3 in modo da metterlo alla pari di quello con il secondo scatto. A titolo di verifica ecco l'istogramma risultante: l'andamento è leggermente diverso, ma siamo comunque entro i limiti di bruciatura dei bianchi



ed ecco il dettaglio della panchina. in effetti il rumore è evidente, pur essendo scattata a 400ISO



questo invece è il dettaglio panchina del secondo scatto, ovvero con esposizione a destra. il rumore è decisamente meno evidente, pur essendo scattata a 1250ISO



Fino a qui tutti gli elementi sembrerebbero confermare la teoria circa la convenienza dell'esposizione a destra, però guardate cosa succede se applico la riduzione rumore di DPP, sia sulla luminanza che sulla crominanza, con valori standard di 7/20

primo scatto (esposizione valutativa)



secondo scatto (esposizione a destra)



direi che il risultato è praticamente simile, considerando che stiamo parlando oltretutto di un crop 200%, sulla foto intera la differenza nemmeno si nota; come dire: mi smazzo per esporre a destra e poi in realtà la PP riesce comunque a fare un ottimo lavoro.
Poi potrebbe anche essere che l'esempio scelto non vada bene, forse sarebbe servita una foto con delle zone in ombra (come questa) ma con molte più zone in luce...boh, non so, chiedo info agli esperti.

Mi permetto infine una considerazione, che non vuole mettere in discussione la bontà dell'esposizione a destra, ma solo rilevare un aspetto pratico che ho constatato durante i test: se si comincia a salire molto con il valore di sovraesposizione, e se contestualmente si ha anche la necessità di aumentare la PdC, il valore di ISO inizia a crescere in maniera considerevole, tanto da far pensare che l'utilizzo del treppiede diventa quasi fondamentale.
 
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supermariano81

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Teoricamente con l'esposizione a destra si hanno maggiori dettagli.
In realtà è un po' difficile esporre a destra visto che si ha un rischio "maggiore" (rispetto ad esporre a sx) di bruciare e di perdere informazioni.
Sul campo le cose le sto cambiando mano a mano (mi rifaccio sempre all'esperienza personale) nel senso che, con macchine aps-c (30d e 7d) sottoesponevo spesso e volentieri di 1/3 2/3 stop in quanto, avevo il terrore di bruciare la scena e preferivo recuperare in PP.
Su macchine FF invece mi faccio meno problemi, anche con (piccole) zone bruciate, o con zone al limite della bruciatura, riesco a recuperare meglio.
Cosa voglio dire?

Che, sarebbe bene scattare esponendo a destra, ma non sempre è così facile quindi, meglio farlo in situazioni "calme".

my2cent
 
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Che, sarebbe bene scattare esponendo a destra, ma non sempre è così facile quindi, meglio farlo in situazioni "calme".
ma infatti è proprio quello il punto: ok la teoria bella e precisa, ma all'atto pratico io quando scatto ho appena il tempo di decidere l'apertura del diaframma, il punto di MAF e (soprattutto) la composizione!
Oppure bisogna essere così bravi da riuscire a conoscere così bene la propria reflex e, sulla base della luce esterna e dell'ambientanzione in cui ci si trova, pre impostare una sovraesposizione di "compromesso", ad esempio +1 stop fisso (che non è poco) e poi gran recupero in PP...però di questo passo fare fotografie diventa più una tribolazione che un piacere! :doh:
 
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supermariano81

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ma infatti è proprio quello il punto: ok la teoria bella e precisa, ma all'atto pratico io quando scatto ho appena il tempo di decidere l'apertura del diaframma, il punto di MAF e (soprattutto) la composizione!
Oppure bisogna essere così bravi da riuscire a conoscere così bene la propria reflex e, sulla base della luce esterna e dell'ambientanzione in cui ci si trova, pre impostare una sovraesposizione di "compromesso", ad esempio +1 stop fisso (che non è poco) e poi gran recupero in PP...però di questo passo fare fotografie diventa più una tribolazione che un piacere! :doh:
In realtà tutto dipende da come si scatta.
Per un profano, uno del classico "punta e scatta" è già difficile capire che noi riusciamo ad impostare diversi parametri in manuale (iso, diaframma, punto maf, composizione).
 

Saro

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Mi permetto infine una considerazione, che non vuole mettere in discussione la bontà dell'esposizione a destra, ma solo rilevare un aspetto pratico che ho constatato durante i test: se si comincia a salire molto con il valore di sovraesposizione, e se contestualmente si ha anche la necessità di aumentare la PdC, il valore di ISO inizia a crescere in maniera considerevole, tanto da far pensare che l'utilizzo del treppiede diventa quasi fondamentale.
Non concordo. Hai fatto un esempio dove la differenza si nota davvero poco. L'oggetto in ombra non ha dettaglio... ripeti la scena con un pelouche e poi ne riparliamo.
Questo perchè devi partire dal presupposto che con un file migliore come base di partenza per la postproduzione non potrai che ottenere un risultato migliore. La riduzione del rumore è sempre un processo distruttivo.

E' ovvio che esporre a destra non è possibile in molti casi perchè rischi di perdere l'attimo ma come dicevo quando si può non è mai cosa errata nell'ottica di avere la miglior QI possibile. ;) e non è un fatto solo teorico
 

Saro

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Teoricamente con l'esposizione a destra si hanno maggiori dettagli.
Non è una questione di dettaglio ma di maggiori informazioni acquisite (parte destra + toni) e di miglior rapporto segnale/rumore. Il dettaglio comunemente inteso dipende da due fattori: risolvenza lenti e filtro passabasso.
Insomma è più un discorso di maggiore malleabilità del file... ovvio che poi abbassando il rumore hai più dettaglio. Ma l'esposizione a destra si usa anche a 100iso. Non è un discorso solo di rumore.
Infatti fare paesaggio esponendo a destra significa sfruttare al massimo tutta la gamma del sensore. In post posso fare lo stesso? certo ma la post non è mai a "costo zero"!
 
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supermariano81

Ospite
Non è una questione di dettaglio ma di maggiori informazioni acquisite (parte destra + toni) e di miglior rapporto segnale/rumore. Il dettaglio comunemente inteso dipende da due fattori: risolvenza lenti e filtro passabasso.
Insomma è più un discorso di maggiore malleabilità del file... ovvio che poi abbassando il rumore hai più dettaglio. Ma l'esposizione a destra si usa anche a 100iso. Non è un discorso solo di rumore.
Infatti fare paesaggio esponendo a destra significa sfruttare al massimo tutta la gamma del sensore. In post posso fare lo stesso? certo ma la post non è mai a "costo zero"!
Yessa, intendevo dettaglio in questo senso :) Hai fatto bene a precisare.
 
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