ti ho scritto 2 righe cercando di essere il più semplice possibile, questa è la punta di un iceberg ma se vuoi approfondire non farti problemi, contattami pure.
QUATTRO CONCETTI SULL’ESPOSIZIONE FLASH
Il primo concetto da capire è che quando si scatta una foto con il flash è in realtà una combinazione di due esposizioni, una legata alla luce a disposizione ( luce ambiente ) e l'altra legata al flash (luce flash).
Già si può essere in grado di capire intuitivamente che l’esposizione flash sarà più semplice al buio o con pochissima luce che con molta luce ambiente perché il contributo ambientale è pari a zero!
Questo concetto è fondamentale per capire l’esposizione con il flash.
E’ intuitivo anche il capire che se l’ambiente è molto luminoso le cose diventano molto più complesse, la giusta esposizione deve ora tentare di bilanciare i due contributi luminosi dati dalla luce flash più la luce ambiente nell’immagine, senza che la luce ambiente prevarichi la luce flash che colpisce il soggetto, altrimenti si avrebbe uno sfondo eccessivamente luminoso ed il soggetto sottoesposto.
Chiaramente qui si parla di fotocamere e flash (anche compatibili) Nikon anche se Canon ha qualcosa di simile ma che io non conosco così bene ma ritengo che questi concetti siano universali.
Nikon ha cercato di renderci le cose più facili sviluppando le proprie macchina fotografiche ed sistemi di misurazione flash Ad hoc, esistono, quindi, due sistemi di misurazione dell’esposizione che sono completamente separati e possono essere utilizzati insieme o separatamente a seconda di come abbiamo impostato la nostra fotocamera ed il flash e del risultato che vogliamo ottenere.
Partiamo dalla situazione più semplice, una stanza buia in cui vi è solo un poco di luce ambientale, per fare un esempio, l’illuminazione ambiente presente di sera in una appartamento.
Se si scatta una foto in un ambiente poco luminoso senza flash in una delle modalità automatica (ad esempio A) l’impostazione potrebbe essere f / 4 e 1/4 sec. a 100 ISO.
A questo punto, mettendo la fotocamera in manuale (M) aumentiamo la velocità dell'otturatore ad 1/80 sec. lasciando il diaframma a f / 4 e scattiamo un altro fotogramma.
L’ambiente risulterà sicuramente molto buio al punto che l'immagine potrebbe essere appena percepibile. Attiviamo ora il flash in modalità i-TTL ea andiamo a rifare lo scatto lasciando l'otturatore a 1/80 sec. e il diaframma a f / 4, (mantenendo sempre la fotocamera modalità manuale).
Vedrete che tutto il fotogramma sarà correttamente esposto dal flash, questo perché il sistema di misurazione flash ha gestito l'esposizione e aggiunto solo la giusta quantità di potenza del flash per ottenere una corretta esposizione dell’ambiente.
Ora, inseriamo un soggetto (una persona, un peluche o altro che vi possa venire in mente) posizionandolo relativamente vicino alla fotocamera (diciamo circa 1 o 2 metri di distanza) facendo in modo di non occupare tutto il mirino ma solo una parte di esso, lasciando quindi un sfondo dietro il soggetto che sia illuminato dalla luce della camera.
Mantenendo ora soggetto al centro del mirino impostando il flash in i-TTL (non in TTL-BL di cui parleremo dopo), lasciando immutate le impostazioni della fotocamera a f / 4 e 1/80th sec. sempre in M , eseguite in altro scatto.
Vedrete che ancora una volta il soggetto è uscito correttamente esposto, in quanto il sistema di misurazione flash ha gestito l'esposizione per illuminare il soggetto. mentre lo sfondo dietro il soggetto è tornato ad essere molto scuro, proprio come nella ripresa senza flash.
Questo è avvenuto perché la potenza del flash, che si riduce molto rapidamente in funzione della distanza, è stata dosata per una giusta esposizione del soggetto in funzione della sua distanza ma non sufficiente per illuminare lo sfondo a distanza maggiore.
Proviamo ora a diminuire la velocità dell'otturatore per 1/10 sec. e scattiamo di nuovo.
Lo sfondo sarà più luminoso (ricevendo il sensore più luce per via del tempo di scatto maggiore), ma il soggetto sarà correttamente esposto dal flash che ha mantenuto la stessa luminosità dello scatto precedente.
Un problema o pregio, dipende da quello che vogliamo realizzare, potrebbe essere che ad 1/10 sec. si potrebbe verificare l’effetto “fantasma” cioè se il soggetto fosse in movimento o la nostra mano non fosse ferma vedremmo delle scie di movimento (qui entra in gioco il discorso della 2° tendina ma qui non ne parliamo)
Dal momento che l’illuminazione flash era primaria rispetto all’ambiente quest’ultimo è stato sopraffatto dal flash, e, visto che la durata del lampo flash è normalmente superiore a 1/1000 sec., il soggetto risulta nitido, senza effetto fantasma.
Ciò dimostra che in una stanza buia l'esposizione flash del soggetto è controllato dal sistema di misurazione del flash e l'esposizione dello sfondo è controllato dalle impostazioni della camera.
Da quanto detto sino ad ora risulta chiaro che è possibile regolare separatamente l’esposizione flash da quella ambiente ed è questo uno dei motivi per cui, lavorando con il flash, è molto meglio utilizzare il flash in modalità i-TTL e la fotocamera in modalità manuale.
Anche quando la l’illuminazione ambiente è più luminoso rispetto a quella del caso precedente è comunque possibile utilizzare questa tecnica, se si regola l'apertura del diaframma chiudendolo abbastanza per fare far diventare la luce flash primaria rispetto alla luce ambiente (riducendo quindi la luce ambiente che colpisce il sensore) lo sfondo diventerà scuro perché noi lo volgiamo più scuro e non perché in realtà lo è.
E se si tenta ora di illuminare lo sfondo diminuendo la velocità dell'otturatore, la luce ambiente inizierà a influenzare troppo la luminosità del soggetto e si rischia la sovraesposizione del soggetto.
In questa situazione di scatto apertura del diaframma e potenza del flash influiscono insieme sulla luminosità del soggetto, in questi casi, di solito, è meglio accettare uno sfondo leggermente più scuro e lasciare che il flash dia l’illuminazione principale.
Se ci si trova invece in ambienti molto luminosi (come all'aperto in pieno giorno) risulta impossibile trovare il giusto bilanciamento soggetto/ambiente con la semplice regolazione dei settaggi macchina e flash, risulta quindi necessario bilanciare l’illuminazione del flash e quella ambiente in altro modo (si potrebbe fare regolando manualmente il flash ma la cosa risulta molto complessa).
Quando il contributo della luce flash nello scatto sarà inferiore al contributo della luce ambiente allora si parla di Flash riempimento (Fill flash).
Quando vi è molta luce ambiente risulta difficile equilibrare lo sfondo con il soggetto e non sempre si ha l’esperienza e si è in grado di regolare in modo indipendente l’esposizione flash e quella della fotocamera, a questo punto usare la fotocamera in modalità manuale diventa difficile.
Viene allora da molti consigliato di passare il flash in modalità TTL-BL e la fotocamera in una delle modalità automatiche (S, A o P).
La fotocamera effettua ora la misurazione esposimetrica per la luce ambiente impostando l’apertura o la velocità dell'otturatore o entrambe (dipende dalla modalità impostata A-S-P) e invia queste informazioni al flash, dopo di che il sistema di misurazione flash imposta la potenza del flash per cercare di dare al soggetto la stessa luminosità dello sfondo.
Quest’ultimo ragionamento vale sino al limite max di velocità di scatto consentita della fotocamera (in genere 1/200-250 sec.) oltre tale limite, per velocità di scatto da 1/250-8000 occorre disporre di una fotocamera e di un flash che abbiano la funzione HSS, ma questo argomento è da trattarsi a parte.
ciao