Per concludere mi permetto una piccola riflessione personale.
Credo che la maggior parte dei problemi quando si parla di argomenti di questo tipo nasca dal fatto che la stragrande maggioranza dei fotografi amatori ad un certo punto decidono che sono abbastanza bravi per fare "qualche lavoretto" e non essendo professionisti (il che significa non tanto essere in grado di fare buone fotogarfie bensì di gestire un business) o si fanno sfruttare facendosi un mazzo tanto per due soldi (rompendo tra l'altro i maroni a chi ci campa sul serio con questo mestiere) oppure si incazzano perché pensano che il loro "lavoro" dovrebbe essere ricompensato con parametri ben diversi.
Io ho fotografato eventi sportivi, matrimoni, cerimonie ed eventi ma l'ho sempre fatto per mio piacere personale, il che ha diversi vantaggi:
- Fai qualcosa che ti diverte. Il mio lavoro è un altro e grazie al cielo mi dà da campare, le mie energie vanno in quello, la fotografia deve essere un momento di svago, se dovessi pensare di mettermi a discutere con altri "clienti" per qualche centinaio di euro all'anno giuro che butto il corredo nel cesso.
- Scatti quello che vuoi scattare e come lo vuoi scattare. Non hai impegni di dover presentare centinaia di foto. Ne porti a casa una ventina belle e le altre non ti dicono nulla? Bene così.
- La pizzata insieme agli organizzatori o lo spiedino offerto sulla festa a te ed alla tua famiglia sono una ricompensa più che gradita perché l'impegno l'hai vissuto con lo stesso spirito di chi passa tre giorni dietro alla griglia o a sparecchiare i tavoli, ovvero dare una mano nella realizzazione di un evento locale
In sostanza credo che se si cominciassero a levare la stragrande maggioranza delle firme con "photography" e a vivere questa passione prendendosi un po' meno sul serio, ci sarebbero molti meno problemi di visibilità, tariffe e quant'altro.