Paesaggio tra 150 e 300 mm

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Durante una mareggiata di giorni fa, mi sono scelto un pdr molto lontano che mi permettesse, usando focali lunghe (la prima è a 150mm l'ultima a 300mm), di schiacciare la prospettiva e fotografare questi due scogli, presentati già altre volte in notturne (da pdr vicini), usando come quinte la serie di scogli piccoli che vi è disseminata davanti per centinaia di metri. Inoltre sempre con focali lunghe, negli scatti con esposizioni più brevi le onde mi sembravano maggiormente enfatizzate. Ho scelto esposizioni, medie e lunghe con filtro. L'obiettivo nonostante sia un tutto fare con lunga escursione focale non mi sembra se la sia cavata malissimo, rispetto a una lente simile che avevo su un corpo con sensore aps-c che già dopo i 100 mm era inutilizzabile.

La tempesta perfetta by bull1062000, su Flickr

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lever63

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preferisco sicuramente quelle con l'acqua "congelata"; mi sembra che sulle rocce centrali ci sia una perdita di dettagli; potrebbe essere la compressione,ma sulle altre rocce invece i dettagli sono più conservati
 

Erik.torino84

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Mi unisco a lever belle le due centrali ed è vero sembrano meno nitide le rocce centrali con curiosità aspetto i piu esperti per sapere il perche....
 

Olden

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Inquadratura della quarta... con tempi di posa della seconda.
Personalmente mi sarei concentrato su quel grosso scoglio dove l'acqua infrangendosi
creava delle onde di rimbalzo più spettacolari.
Le lunghe esp in circostanze come questa a mio parere non rendono, a me personalmente non piacciono quasi mai,
tuttavia ci sono dei momenti di luce non intensa come alba e tramonto dove senza dubbio riescono ad esprimere
meglio le loro potenzialità.
Però con onde molto alte che producono grandi spruzzi si ottengono solo masse bianche prive di ogni dettaglio
poco interessanti e più simili a "nuvole"... le quali sviliscono la peculiarità che l'acqua ha di assumere mille forme sia nel macro che nel micro dettaglio e che possono essere fissate solo da tempi di posa molto veloci.
Il fuoco dei due scatti centrali mi sembra caduto più che altro sugli scogli antistanti quelli più grandi dove
l'onda si infrange ed è per questo che forse questi ultimi, appaiono meno nitidi.
 
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preferisco sicuramente quelle con l'acqua "congelata"; mi sembra che sulle rocce centrali ci sia una perdita di dettagli; potrebbe essere la compressione,ma sulle altre rocce invece i dettagli sono più conservati
Inquadratura della quarta... con tempi di posa della seconda.
Personalmente mi sarei concentrato su quel grosso scoglio dove l'acqua infrangendosi
creava delle onde di rimbalzo più spettacolari.
Le lunghe esp in circostanze come questa a mio parere non rendono, a me personalmente non piacciono quasi mai,
tuttavia ci sono dei momenti di luce non intensa come alba e tramonto dove senza dubbio riescono ad esprimere
meglio le loro potenzialità.
Però con onde molto alte che producono grandi spruzzi si ottengono solo masse bianche prive di ogni dettaglio
poco interessanti e più simili a "nuvole"... le quali sviliscono la peculiarità che l'acqua ha di assumere mille forme sia nel macro che nel micro dettaglio e che possono essere fissate solo da tempi di posa molto veloci.
Il fuoco dei due scatti centrali mi sembra caduto più che altro sugli scogli antistanti quelli più grandi dove
l'onda si infrange ed è per questo che forse questi ultimi, appaiono meno nitidi.
E' stato voluto presentare più esposizioni per la stessa composizione per capire un po' le sensazioni diverse che possono suscitare in persone non abituate a vedere un dato posto rispetto ad altre che ci vivono. Le stesse foto, messe su facebook su un gruppo del mio paese ovviamente frequentato da persone che non capiscono niente di fotografia, suscitano emozioni diametralmente opposte rispetto a chi il posto non l'ha mai vissuto da vicino (piacciono a tutti di più le lunghe esposizioni). Anche a me se fate la domanda su quali, (al netto di ragionamenti tecnici e razionali), mi suggestionino ed emozionino di più, vi rispondo prima e quarta.

Detto questo se vogliamo rappresentare il concetto di paesaggio tempestoso e rendere al meglio l'impetuosità del mare le pose veloci sono quanto di più efficace e sensato utilizzare e su questo non si discute. Il discorso lunga esposizione invece comincia a dividere. Dico subito che con la lunga esposizione voglio stravolgere la natura stessa della scena e rendere surreale il paesaggio rispetto a come si presenta di solito. Sostanzialmente da paesaggio tempestoso che restituisce una sensazione dinamica voglio restituire una sensazione di calma, e la lunga esposizione, azzerando le forme nel macro e microdettaglio, e rendendo tutto una massa bianca uniforme, mi da l'impressione dei monti visti da sopra le distese di nuvole, tipici di paesaggi di alta montagna e questo mi suggestiona ed emoziona molto dato che mi dà una sensazione calma, isolando dalla realtà e rendendo surreale un paesaggio che sono abituato a vedere nella veste delle due foto con pose brevi. Stessa emozione la porta in altri abituati a vedere il paesaggio come è in realtà (tutto questo non significa che una tempesta non susciti emozioni, la lunga esposizione semplicemente ne suscita di opposte, a taluni mentre ad altri può ovviamente non piacere).

Per quanto rigurda la perdita di dettaglio sulle rocce centrali nelle due pose veloci il motivo è molto semplice. Scattare a lunghe focali provoca uno schiacciamento della prospettiva direttamente proporzionale all'aumento di focale, e nel caso degli scatti, in realtà la distanza tra punto dal quale ho scattato e scogli è attorno ai 600mt, quindi ci sono molti più piani focali rispetto a quelli che si possa pensare, ed essendoci molte particelle di acqua nell'atmosfera per l'infrangersi delle onde, alcune zone potranno sembrare inevitabilmente meno nitide rispetto ad altre a causa dell'atmosfera localmente e temporaneamente piena di spruzzi.
Per quanto riguarda la maf solitamente uso un solo punto e sfrutto sempre il concetto di iperfocale; in questo caso fidatevi che il fuoco cade sempre sugli scogli principali e in questo modo l'area a fuoco va approssimativamente dai 100mt a infinito, quindi anche se avessi messo a fuoco sugli scogli in primo piano, gli altri sarebbero stati cmq a fuoco; è la sfuma che ha fatto il giochetto. Infatti nelle lunghe esposizioni tutti gli scogli sono a fuoco proprio perchè il fenomeno che può influire in una posa breve, con una lunga viene neutralizzato, perchè le aree con diversa densità di sfuma variano in un'unità di tempo più ampia e quindi la nitidezza diventa più uniforme su tutto il fotogramma.
 
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Harma

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Malgrado il fatto che non amo molto le lunghe esposizione di una tempesta,preferisco la quarta..
Non avrei fatto entrare quel muretto a sinistra...le opere dell'uomo in queste meraviglie della natura disturbano..
 
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