Uradriendil
PRO
Scrivo questo post per tutte le persone che usano o che vorrebbero usare un flash, per un mio ripasso e magari un umile punto di partenza per chi comincia. La mole di informazioni che colpiscono un utente al primo utilizzo di un flash può sembrare intimidatoria, specialmente se usato off camera, cercherò di spiegare al meglio quello che ho studiato in questi giorni. Se poi piace così strutturato, continuerò ad aggiungere informazioni magari editando ed inserendo un documento.
Cominciamo con l'esposizione. L'esposizione è l'insieme di 5 elementi
Durante la valutazione dell'esposizione si possono giudicare molte cose, molte volte il tono della pelle è sicuramente quello più in evidenza oppure se vogliamo uno sfondo più chiaro o più scuro.
Tempo di esposizione e diaframma sono i 2 principali elementi che controllano ogni nostra fotografia.
Per potenza del flash intendiamo quanta potenza il flash dovrà utilizzare, se vogliamo potenza piena cioè 1/1 oppure vogliamo scalare quella potenza per un risultato migliore.
Tutto quello che vogliamo sarà possibile in manuale sia su camera che su flash. Si deve imparare prima degli automatismi come la luce si comporta e come esporre correttamente. Non bisogna fare foto mediocri che successivamente vengano corrette in photoshop, è non solo una perdita di tempo ma una palese lacuna da colmare (anche io ero afflitto da questa brutta patologia.. il photoshoppismo). Se mentre scatti una foto ti ripeti in testa, questa verrà benissimo con photoshop, picchiati violentemente. "Pigri e mediocri" un termine usato spesso in libri che leggo e che molte volte mi ha fatto sentire giù di tono. Se una persona decide di diventare fotografo, deve farlo per bene, nessun percorso facilitato da qualsivoglia corredo fotografico. Una powershot da 50 euro in mani giuste potrebbe scattare foto migliori di una 5d mark III in mani sbagliate. "La miglior attrezzatura che potete trovare per la fotografia si trova in mezzo le vostre orecchie, dentro il vostro cranio".
Cominciamo a parlare nel dettaglio di quei 5 elementi che bilanciati ci danno una bella foto.
Partiamo dal tempo di esposizione (shutter speed). Il tempo di esposizione controlla la luce ambientale per cui lampade, sole, lampioni, qualunque fonte di luce continua. Purtroppo c'è una limitazione sullo shutter speed quando si parla di flash ed è la Sync Speed (scusate se uso termini in inglese ma per il 90% studio in inglese e comunque non vi fa male ), ogni reflex ha una SS diversa. Potrebbe essere 1/250 come 1/200s. Controllate il vostro manuale d'uso, va sempre letto in ogni caso.
Prendiamo un soggetto, e fotografiamolo con il flash(impostato sempre in manuale), lasciamo inalterati diaframma, potenza del flash, distanza del flash dal soggetto ed iso e scattiamo cambiando esclusivamente lo shutter speed.
Esempi scattati tutti a ISO 100 F5.6 Flash in manuale 1/32 di potenza ad 1 metro di distanza 24mm
1/250 1/100 1/50 1/25 1/12
Come vedete lo shutter speed controlla la luce ambientale, in questo caso luce proveniente dalla finestra. Agendo sullo shutter speed si può controllare ad esempio la luce sullo sfondo, la luce del cielo, etc in modo da poter eliminare, ridurre o mixare alla luce del flash quella luce continua.
In alcuni casi questo controllo non serve e ci si ritrova ad avere a che fare solo con l'esposizione del flash. In questo caso parliamo di apertura. L'apertura controlla l'esposizione del flash, non lo shutter speed. Se fate una foto con il flash e l'esposizione di quest'ultimo non torna non dovete agire sullo shutter speed ma sull'apertura del diaframma. Quindi se la foto è sovraesposta bisogna ridurre l'apertura, viceversa, se la foto è sottoesposta vuol dire che non ricevete abbastanza luce dalla vostra apertura, di conseguenza, bisogna aprire il diaframma. Perchè l'apertura agisce sull'esposizione del flash ?
Il flash avviene in una frazione di secondo, la ragione per cui l'apertura agisce sull'esposizione del flash è perchè controlla la quantità di luce che entra nella vostra lente, non per quanto tempo, quello è controllato dallo shutter speed. Lo ripeto di continuo così mi entra in zucca anche a me =)
Adesso parliamo del terzo elemento dei 5 citati prima, la potenza del flash. Parliamo sempre di flash usati in modalità M (manuale), senza automatismi perchè bisogna capire che apporto da il flash alla scena, ma soprattutto perchè si ha un grado di coerenza maggiore scatto per scatto. Se decidiamo una potenza piena, questa rimarrà sempre uguale. Ettl e fratelli si comportano bene ma possono cambiare da scatto in scatto senza avere la stessa costanza.
1/1 è la potenza massima del flash, tutto quello che può darvi, ve lo darà ad 1/1 (ed altri accorgimenti che poi spiegherò).
1/2 metà potenza, 1/4 e così via fino a 1/128 dei flash più costosi. Questi settaggi manuali faranno si che matematicamente ad ogni scatto voi avrete quella potenza di luce. Niente da immaginare come accadrebbe in ettl.
Prendiamo questa immagine di esempio. Ho usato il flash a piena potenza (1/1) ed ho calcolato che a f16 avevo una buona esposizione. Non ero felice di quella pdc, volevo fosse più focalizzata verso lo sguardo della paladina in questione senza cambiare esposizione, cosa fare ? Con il 24/105 f4 è l'apertura maggiore, so che vignetta eccetera ma questo è un esempio. Aprendo il diaframma di ben 4 stop e di conseguenza aumentando la luce che entra nella lente, dobbiamo agire sul flash ed abbassare la sua potenza da 1/1 di 4 stop, quindi 1/16. Ecco l'immagine risultante. Forse però ora è troppo sfocata, vorrei mantenere qualche dettaglio in più del corpetto o dell'armatura in generale. Chiudiamo di uno stop l'apertura che passa da 4 a 5.6 e di conseguenza aumentiamo la potenza del flash di uno stop che passa da 1/16 ad 1/8, e verrà fuori questa foto.
Per effettuare questi cambi rapidamente, ho sulla mia 5d usato il "My menu" presente in molte altre reflex, un menu personalizzabile in cui è possibile inserire le opzioni più utilizzate, fra cui il controllo remoto del flash.
Per la maggior parte del tempo non useremo delle torce da studio ma flash esterni, alimentati da quattro batterie doppia AA ( a meno che non ci piace girare con 2 3 batterie da 10 kg da collegare alle monotorce che ci portiamo in giro). Questi flash possono costare da 100 a 470\500 euro. C'è un motivo per cui questi flash costano così tanto. Mettiamo il caso di aver comprato a poco prezzo un piccolo flash diciamo a 100 euro. Aggiungo che a piena potenza in una softbox una buona esposizione si aggira a f5.6, ma a noi non basta, vogliamo f8. Come si fa ? Sappiamo che per salire di uno stop dobbiamo raddoppiare la potenza del flash per cui bisogna prendere 1 altro flash da 100 euro per arrivare a f8. Se volessi arrivare a f11 a piena potenza ? Dovrei raddoppiare di nuovo la potenza dei flash quindi da 2 flash passeremmo a 4 e poi a 8 per f16. Tutto questo per dire che raggiungeremo presto il costo di un flash singolo con quella potenza senza riempire la softbox di flash (cosa anche parecchio difficile da fare).
Adesso parliamo del quarto elemento (il più odioso per me) la distanza del flash dal soggetto:kidding: ...
Bisogna parlare della legge dell'inverso del quadrato della distanza.
La legge dell'inverso del quadrato della distanza dice che <l'intensità della luce irradiata da una fonte luminosa puntiforme è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente luminosa stessa> Quindi qualsiasi soggetto al doppio della distanza che lo vedrebbe correttamente esposto, riceverà solamente un quarto della luce (cioè perdiamo ben il 75% di luce). Viceversa se il soggetto venisse spostato più vicino al flash di solo la metà della distanza riceverebbe 4 volte l'intensità di luce (L'avevo detto che era odioso).
Per spiegarlo più banalmente senza troppi giri di parole, formule, calcoli, etc. Immaginate che la luce emessa dal flash si comporti come la PDC di una lente, anche la sua profondità. Se abbiamo un flash a 10 metri da un soggetto e volessimo avvicinarci di circa la metà della distanza, dovremmo chiudere il nostro diaframma di 2 stop. Alla stessa maniera se volessimo allontanarci del doppio della distanza dovremmo aprire il diaframma di 2 stop.
Numero guida: è la potenza del lampo del flash riferita ad ISO 100 con distanze espresse in metri.
Tutti i calcoli sono svolti ad 1:1 di potenza del flash
f=NG/d
d=NG/f
f sta per diaframma
NG sta per numero guida
d sta per distanza
Esempio. Abbiamo un flash con numero guida 60 ed un soggetto a 10metri. Per calcolare la distanza giusta tra luce e soggetto, nonchè l'apertura del diaframma bisogna eseguire questo calcolo:
60/10=6 arrotondato f5.6
Se volessi avvicinarmi come detto prima della metà della distanza (5 metri) eseguirei questo calcolo:
60/5=12 arrotondato f11
Come dicevamo prima abbiamo chiuso il nostro diaframma di 2 stop.
Se vogliamo sapere a che distanza dobbiamo spostare il flash da un soggetto per usare una determinata apertura il calcolo sarebbe:
60/2.8=21,4
Per essere esposto correttamente il nostro soggetto dovrà stare a 21 metri circa
A tutto questo, volendo, potremmo agire sul valore ISO, ultimo dei 5 elementi citati all'inizio, cambiandolo si possono avere pro e contro. Se abbiamo smorzato o eliminato totalmente la luce ambientale usando 1/200s di shutter speed il valore ISO la porterebbe indietro. Difatti i valori aumentano o diminuiscono la sensibilità di tutta la scena. Mettiamo il caso non ci importi perchè non serve ai fini della foto finale oppure troviamo una esposizione perfetta per un particolare set che stiamo preparando(prendiamo di esempio esperimenti con le gocce d'acqua). Troviamo che il nostro soggetto è esposto correttamente a piena potenza del flash a 5.6 e vogliamo per più tempo possibile scattare con questa apertura e far durare molto le batterie. Ogni macchina fotografica si comporta bene entro un certo range ISO quindi la nitidezza cambia da reflex in reflex.
f5.6 ad 1:1 di potenza iso 100, potremmo ridurre la potenza del flash della metà 1/2 e di conseguenza aumentare di uno stop l'ISO in questo caso 200. Avremmo la stessa identica esposizione, alla stessa distanza, mantenendo il diaframma a 5.6 e consumando meno batterie. 1/4 di potenza del flash ? Iso 400 f5.6 stessa distanza, stessa esposizione. In questo modo possiamo star li a scattare foto alle gocce d'acqua molto più di prima e continuare a sperimentare.
Un pò di calcoli matematici
Come abbiamo detto cambiando l'ISO si cambia la sensibilità della scena. Ad ogni aumento di uno stop la quantità di luce (ovvero il valore del diaframma) andrà divisa per la radice quadrata di 2 (1.4).
Riprendendo l'esempio di prima abbiamo impostato 5.6 a 100 iso, questa volta non agiamo sulla potenza del flash ma solo sugli ISO per mantenere la stessa esposizione alla stessa distanza.
ISO 100 f5.6
ISO 200 f5.6x1.4=7.8 =f8
ISO 400 f8x1.4=11.2=f11
f=NG/d
La distanza in iso 100 f5.6 era 10 metri (60/10=6=f5.6)
La distanza in iso 200 f8 è sempre 10 metri (60/10=6x1.4=8.4=f8)
Potremmo calcolare anche la variazione del numero guida in base al variare degli ISO. Ogni incremento di 1 stop di iso comporta la moltiplicazione dell'NG x 1.4.
ISO 100 NG60
ISO 200 NG60x1.4= NG84
ISO 400 NG84x1.4= NG117
ISO 800 NG117x1.4= NG163
d=NG/f
La distanza ad ISO 100 NG60 era 10 metri (60/5.6=10,7)
La distanza ad ISO 200 NG84 ? (84/8=10,5)
La distanza ad ISO 400 NG117? (117/11=10,6)
In corso... (ultima modifica 1/04/2014 16:12)
Cominciamo con l'esposizione. L'esposizione è l'insieme di 5 elementi
- Shutter Speed
- Diaframma
- Potenza del flash
- Distanza del flash dal soggetto
- ISO
Durante la valutazione dell'esposizione si possono giudicare molte cose, molte volte il tono della pelle è sicuramente quello più in evidenza oppure se vogliamo uno sfondo più chiaro o più scuro.
Tempo di esposizione e diaframma sono i 2 principali elementi che controllano ogni nostra fotografia.
Per potenza del flash intendiamo quanta potenza il flash dovrà utilizzare, se vogliamo potenza piena cioè 1/1 oppure vogliamo scalare quella potenza per un risultato migliore.
Tutto quello che vogliamo sarà possibile in manuale sia su camera che su flash. Si deve imparare prima degli automatismi come la luce si comporta e come esporre correttamente. Non bisogna fare foto mediocri che successivamente vengano corrette in photoshop, è non solo una perdita di tempo ma una palese lacuna da colmare (anche io ero afflitto da questa brutta patologia.. il photoshoppismo). Se mentre scatti una foto ti ripeti in testa, questa verrà benissimo con photoshop, picchiati violentemente. "Pigri e mediocri" un termine usato spesso in libri che leggo e che molte volte mi ha fatto sentire giù di tono. Se una persona decide di diventare fotografo, deve farlo per bene, nessun percorso facilitato da qualsivoglia corredo fotografico. Una powershot da 50 euro in mani giuste potrebbe scattare foto migliori di una 5d mark III in mani sbagliate. "La miglior attrezzatura che potete trovare per la fotografia si trova in mezzo le vostre orecchie, dentro il vostro cranio".
Cominciamo a parlare nel dettaglio di quei 5 elementi che bilanciati ci danno una bella foto.
Partiamo dal tempo di esposizione (shutter speed). Il tempo di esposizione controlla la luce ambientale per cui lampade, sole, lampioni, qualunque fonte di luce continua. Purtroppo c'è una limitazione sullo shutter speed quando si parla di flash ed è la Sync Speed (scusate se uso termini in inglese ma per il 90% studio in inglese e comunque non vi fa male ), ogni reflex ha una SS diversa. Potrebbe essere 1/250 come 1/200s. Controllate il vostro manuale d'uso, va sempre letto in ogni caso.
Prendiamo un soggetto, e fotografiamolo con il flash(impostato sempre in manuale), lasciamo inalterati diaframma, potenza del flash, distanza del flash dal soggetto ed iso e scattiamo cambiando esclusivamente lo shutter speed.
Esempi scattati tutti a ISO 100 F5.6 Flash in manuale 1/32 di potenza ad 1 metro di distanza 24mm
1/250 1/100 1/50 1/25 1/12
Come vedete lo shutter speed controlla la luce ambientale, in questo caso luce proveniente dalla finestra. Agendo sullo shutter speed si può controllare ad esempio la luce sullo sfondo, la luce del cielo, etc in modo da poter eliminare, ridurre o mixare alla luce del flash quella luce continua.
In alcuni casi questo controllo non serve e ci si ritrova ad avere a che fare solo con l'esposizione del flash. In questo caso parliamo di apertura. L'apertura controlla l'esposizione del flash, non lo shutter speed. Se fate una foto con il flash e l'esposizione di quest'ultimo non torna non dovete agire sullo shutter speed ma sull'apertura del diaframma. Quindi se la foto è sovraesposta bisogna ridurre l'apertura, viceversa, se la foto è sottoesposta vuol dire che non ricevete abbastanza luce dalla vostra apertura, di conseguenza, bisogna aprire il diaframma. Perchè l'apertura agisce sull'esposizione del flash ?
Il flash avviene in una frazione di secondo, la ragione per cui l'apertura agisce sull'esposizione del flash è perchè controlla la quantità di luce che entra nella vostra lente, non per quanto tempo, quello è controllato dallo shutter speed. Lo ripeto di continuo così mi entra in zucca anche a me =)
Adesso parliamo del terzo elemento dei 5 citati prima, la potenza del flash. Parliamo sempre di flash usati in modalità M (manuale), senza automatismi perchè bisogna capire che apporto da il flash alla scena, ma soprattutto perchè si ha un grado di coerenza maggiore scatto per scatto. Se decidiamo una potenza piena, questa rimarrà sempre uguale. Ettl e fratelli si comportano bene ma possono cambiare da scatto in scatto senza avere la stessa costanza.
1/1 è la potenza massima del flash, tutto quello che può darvi, ve lo darà ad 1/1 (ed altri accorgimenti che poi spiegherò).
1/2 metà potenza, 1/4 e così via fino a 1/128 dei flash più costosi. Questi settaggi manuali faranno si che matematicamente ad ogni scatto voi avrete quella potenza di luce. Niente da immaginare come accadrebbe in ettl.
Prendiamo questa immagine di esempio. Ho usato il flash a piena potenza (1/1) ed ho calcolato che a f16 avevo una buona esposizione. Non ero felice di quella pdc, volevo fosse più focalizzata verso lo sguardo della paladina in questione senza cambiare esposizione, cosa fare ? Con il 24/105 f4 è l'apertura maggiore, so che vignetta eccetera ma questo è un esempio. Aprendo il diaframma di ben 4 stop e di conseguenza aumentando la luce che entra nella lente, dobbiamo agire sul flash ed abbassare la sua potenza da 1/1 di 4 stop, quindi 1/16. Ecco l'immagine risultante. Forse però ora è troppo sfocata, vorrei mantenere qualche dettaglio in più del corpetto o dell'armatura in generale. Chiudiamo di uno stop l'apertura che passa da 4 a 5.6 e di conseguenza aumentiamo la potenza del flash di uno stop che passa da 1/16 ad 1/8, e verrà fuori questa foto.
Per effettuare questi cambi rapidamente, ho sulla mia 5d usato il "My menu" presente in molte altre reflex, un menu personalizzabile in cui è possibile inserire le opzioni più utilizzate, fra cui il controllo remoto del flash.
Per la maggior parte del tempo non useremo delle torce da studio ma flash esterni, alimentati da quattro batterie doppia AA ( a meno che non ci piace girare con 2 3 batterie da 10 kg da collegare alle monotorce che ci portiamo in giro). Questi flash possono costare da 100 a 470\500 euro. C'è un motivo per cui questi flash costano così tanto. Mettiamo il caso di aver comprato a poco prezzo un piccolo flash diciamo a 100 euro. Aggiungo che a piena potenza in una softbox una buona esposizione si aggira a f5.6, ma a noi non basta, vogliamo f8. Come si fa ? Sappiamo che per salire di uno stop dobbiamo raddoppiare la potenza del flash per cui bisogna prendere 1 altro flash da 100 euro per arrivare a f8. Se volessi arrivare a f11 a piena potenza ? Dovrei raddoppiare di nuovo la potenza dei flash quindi da 2 flash passeremmo a 4 e poi a 8 per f16. Tutto questo per dire che raggiungeremo presto il costo di un flash singolo con quella potenza senza riempire la softbox di flash (cosa anche parecchio difficile da fare).
Adesso parliamo del quarto elemento (il più odioso per me) la distanza del flash dal soggetto:kidding: ...
Bisogna parlare della legge dell'inverso del quadrato della distanza.
La legge dell'inverso del quadrato della distanza dice che <l'intensità della luce irradiata da una fonte luminosa puntiforme è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente luminosa stessa> Quindi qualsiasi soggetto al doppio della distanza che lo vedrebbe correttamente esposto, riceverà solamente un quarto della luce (cioè perdiamo ben il 75% di luce). Viceversa se il soggetto venisse spostato più vicino al flash di solo la metà della distanza riceverebbe 4 volte l'intensità di luce (L'avevo detto che era odioso).
Per spiegarlo più banalmente senza troppi giri di parole, formule, calcoli, etc. Immaginate che la luce emessa dal flash si comporti come la PDC di una lente, anche la sua profondità. Se abbiamo un flash a 10 metri da un soggetto e volessimo avvicinarci di circa la metà della distanza, dovremmo chiudere il nostro diaframma di 2 stop. Alla stessa maniera se volessimo allontanarci del doppio della distanza dovremmo aprire il diaframma di 2 stop.
Numero guida: è la potenza del lampo del flash riferita ad ISO 100 con distanze espresse in metri.
Tutti i calcoli sono svolti ad 1:1 di potenza del flash
f=NG/d
d=NG/f
f sta per diaframma
NG sta per numero guida
d sta per distanza
Esempio. Abbiamo un flash con numero guida 60 ed un soggetto a 10metri. Per calcolare la distanza giusta tra luce e soggetto, nonchè l'apertura del diaframma bisogna eseguire questo calcolo:
60/10=6 arrotondato f5.6
Se volessi avvicinarmi come detto prima della metà della distanza (5 metri) eseguirei questo calcolo:
60/5=12 arrotondato f11
Come dicevamo prima abbiamo chiuso il nostro diaframma di 2 stop.
Se vogliamo sapere a che distanza dobbiamo spostare il flash da un soggetto per usare una determinata apertura il calcolo sarebbe:
60/2.8=21,4
Per essere esposto correttamente il nostro soggetto dovrà stare a 21 metri circa
A tutto questo, volendo, potremmo agire sul valore ISO, ultimo dei 5 elementi citati all'inizio, cambiandolo si possono avere pro e contro. Se abbiamo smorzato o eliminato totalmente la luce ambientale usando 1/200s di shutter speed il valore ISO la porterebbe indietro. Difatti i valori aumentano o diminuiscono la sensibilità di tutta la scena. Mettiamo il caso non ci importi perchè non serve ai fini della foto finale oppure troviamo una esposizione perfetta per un particolare set che stiamo preparando(prendiamo di esempio esperimenti con le gocce d'acqua). Troviamo che il nostro soggetto è esposto correttamente a piena potenza del flash a 5.6 e vogliamo per più tempo possibile scattare con questa apertura e far durare molto le batterie. Ogni macchina fotografica si comporta bene entro un certo range ISO quindi la nitidezza cambia da reflex in reflex.
f5.6 ad 1:1 di potenza iso 100, potremmo ridurre la potenza del flash della metà 1/2 e di conseguenza aumentare di uno stop l'ISO in questo caso 200. Avremmo la stessa identica esposizione, alla stessa distanza, mantenendo il diaframma a 5.6 e consumando meno batterie. 1/4 di potenza del flash ? Iso 400 f5.6 stessa distanza, stessa esposizione. In questo modo possiamo star li a scattare foto alle gocce d'acqua molto più di prima e continuare a sperimentare.
Un pò di calcoli matematici
Come abbiamo detto cambiando l'ISO si cambia la sensibilità della scena. Ad ogni aumento di uno stop la quantità di luce (ovvero il valore del diaframma) andrà divisa per la radice quadrata di 2 (1.4).
Riprendendo l'esempio di prima abbiamo impostato 5.6 a 100 iso, questa volta non agiamo sulla potenza del flash ma solo sugli ISO per mantenere la stessa esposizione alla stessa distanza.
ISO 100 f5.6
ISO 200 f5.6x1.4=7.8 =f8
ISO 400 f8x1.4=11.2=f11
f=NG/d
La distanza in iso 100 f5.6 era 10 metri (60/10=6=f5.6)
La distanza in iso 200 f8 è sempre 10 metri (60/10=6x1.4=8.4=f8)
Potremmo calcolare anche la variazione del numero guida in base al variare degli ISO. Ogni incremento di 1 stop di iso comporta la moltiplicazione dell'NG x 1.4.
ISO 100 NG60
ISO 200 NG60x1.4= NG84
ISO 400 NG84x1.4= NG117
ISO 800 NG117x1.4= NG163
d=NG/f
La distanza ad ISO 100 NG60 era 10 metri (60/5.6=10,7)
La distanza ad ISO 200 NG84 ? (84/8=10,5)
La distanza ad ISO 400 NG117? (117/11=10,6)
In corso... (ultima modifica 1/04/2014 16:12)