“Coerenza dell'informazione”
Nel file digitale l'informazione è per punti (punti geometrici, incrocio di coordinate, adimensionali) disposti su una matrice prestabilita. Per stampare il file occorre invece dire che il punto occupa una superficie e occorre anche nascondere la matrice. Per fare queste operazioni si usano complicati algoritmi che hanno (avrebbero) il compito di riempire il vuoto ri-creando (inventando) una informazione che nel file non c'è e al contempo dissimulare la presenza della matrice. In questa operazione, secondo me, si perde quella che ho definito coerenza dell'informazione.
Sulla pellicola l'informazione invece esiste per unità di superficie (nel singolo punto invece c'è o non c'è) e non esiste matrice. L'informazione viene creata dalla luce che investe la pellicola. Questo fa si che l'immagine analogica sia, appunto, analogica. Non esistono cioè dei punti che vengono "eletti" (a caso) come rappresentativi di una certa area (arbitraria), la cui informazione venga in seguito modificata per "andare d'accordo" coi punti limitrofi.
La natura dell'informazione analogica fa si l'operazione di ingrandimento possa essere fatta senza modifiche, mantenendo quindi la sua coerenza con l'originale.