Cosa usavano/usano i grandi fotografi?

[PDBzone]

Vi siete mai chiesti che obiettivi utilizzavano/utilizzano i grandi fotografi per sfornare i loro scatti? Ritrattisti, streeter, paesaggisti, ecc... avevano/hanno certamente i loro giocattoli preferiti ed io sarei curioso di conoscerli.

So che Cartier-Bresson usava il 35 mm per i reportage, il 50 mm per i ritratti e che, all'occorrenza, si teneva nascosto un 28 mm in qualche taschino.

In "Consigli di un fotografo viaggiatore" Follmi dice di viaggiare con un solo zoom e di non farsi mai mancare un 20 mm ed un 135 luminoso.

McCurry mi pare di avere letto che faccia reportage con il 35-70 + un 14, un 105 ed un 180 mm.

... Aggiungetene altri se vi va.

 

[Zero]

Io di solito vado di 50ino, se può interessare i miei fans!

 

[antoniousa11]

Discussione spostata in domande fotografiche.

 

[DoppiaD]

Gabriele Basilico: scatta con Rolleiflex o Sinar 4x5 (purtroppo gli obiettivi non li ricordo, ma è un fotografo di architettura)

Luigi Ghirri: scattava con un banco ottico 24x36mm e ottica fissa 50mm

 

[PDBzone]

Ho trovato questa breve intervista a Mario Giacomelli.

Frank Horvat : E la macchina fotografica ? Tu non hai una macchina come noi tutti, Kodak o Nikon o Leica.

Mario Giacomelli : Io non so cosa hanno gli altri. Io ho una macchina che ho fatto fabbricare, una cosa tutta legata con lo scotch, che perde i pezzi. Io non sono un amante di queste cose. Ho questa da quando ho iniziato, sempre la stessa. Con lei ho vissuto le cose, belle o brutte, con lei ho diviso tanti attimi della mia vita, senza di lei non potrei -- mi rattrista solo l'idea di staccarmi da lei.

Frank Horvat : Ma questa macchina da dove viene?

Mario Giacomelli : L'ho fatta fare io. Ho smontato un'altra macchina di un amico mio, togliendo tutte le cose inutili. Per me l'importante è che ci sia la distanza e -- cosa c'è d'altro ? Io non so come funzionano queste cose. L'importante è che non passi la luce. È una cassa senza niente.

Frank Horvat : E che film ci metti ?

Mario Giacomelli : Quello che trovo.

Frank Horvat : Ma un film 35 millimetri ?

Mario Giacomelli : Non mi chiedere i millimetri. I film grandi, non quelli piccoli. Non il piccolo formato. Mai avuto.

Frank Horvat : Centoventi ?

Mario Giacomelli : Non mi dire mai i numeri! Io so solo una cosa: il sei per nove e ridotto a sei per otto e mezzo.

Frank Horvat : Cioè fai dodici foto con un rullino ?

Mario Giacomelli : Non ricordo. Mi sembra che ne faccia dieci, non dodici. Dieci immagini. Per me questo è importante. Una volta ho vinto un apparecchio di piccolo formato, in un concorso, ma non sono riuscito a fotografare, era troppo veloce, non c'era più la partecipazione come con la mia macchina, non avevo il tempo di pensare, scattavo quasi inutilmente. E perdevo la gioia più bella, che è questo aspettare, questo preparare l'immagine, girare, cambiare il rullino. Invece questa è giusta per me, per il mio carattere.

Frank Horvat : E che velocità ha questa macchina? Un trentesimo? un centesimo?

Mario Giacomelli : Non ricordo. So che non arriva oltre il duecentesimo. Per fare i paesaggi dall'aereo, me ne faccio prestare un'altra, da un amico, ci sarebbe da vergognarsi, però non me ne frega niente. Per me va bene lo stesso, perché io, se potessi, fotograferei senza macchina, non ho questo grosso amore per la meccanica.

Frank Horvat : E il diaframma che apertura ha ?

Mario Giacomelli : Secondo le volte. A Scanno, per esempio, le ho fatte quasi tutte a un venticinquesimo. In inverno faccio due e ventidue.

Frank Horvat : Diaframma ventidue e mezzo secondo.

Mario Giacomelli : So che c'è un due e un ventidue. È la chiusura dell'obiettivo, questo l'ho imparato a memoria.

Frank Horvat : Dunque chiudi completamente l'obiettivo.

Mario Giacomelli : Tutto chiuso, sempre uguale. Perché sono paesaggi. Invece quando faccio le figure no. Tengo l'obiettivo aperto perché c'è poca luce.

 

[Massimo Rosamilia]

questa intervista dovrebbe leggerla parecchia gente
Dimostra davvero che la foto la fa il fotografo..e che i capolavori non nascono da corpi o dalle ottiche da millemila euro, ma semplicemente dalla nostra bravura

 

[PDBzone]

questa intervista dovrebbe leggerla parecchia gente
Dimostra davvero che la foto la fa il fotografo..e che i capolavori non nascono da corpi o dalle ottiche da millemila euro, ma semplicemente dalla nostra bravura

Cito il mio blog: "Ad onor del vero non mi sento molto rappresentato da questa intervista. Personalmente mi sembra un approccio poco equilibrato, ma come bilanciamento ai fotografi "ragionieri", maniaci della tecnica assoluta, per i quali una buona foto è solo regola e rispetto di quella regola, può andare "

 

[Massimo Rosamilia]

Cito il mio blog: "Ad onor del vero non mi sento molto rappresentato da questa intervista. Personalmente mi sembra un approccio poco equilibrato, ma come bilanciamento ai fotografi "ragionieri", maniaci della tecnica assoluta, per i quali una buona foto è solo regola e rispetto di quella regola, può andare "

Hai espresso in modo perfetto la realtà.
La fotografia non è certo solo numeri, come dimostra l'intervista qui sopra, però dobbiamo comunque ragionare, e la bravura si dimostra anche nelle scelte tecniche, e nel giusto approccio verso corpo e ottiche.
Ottimo

 

[enzo]

se volevi sapere cosa usa un grande fotografo potevi chiedermelo stamattina in chat !

Io al momento mi arrangio con quello che ho .... poche volte ho sentito la mancanza di qualche cosa in particolare !!

 

[Stefano.Minella]

Stefano Minella: 24-105, 100 macro e 70-200

 

[Fearless]

Anche io mi sento, poco rappresentato da questa intervista, mi viene quasi da ridere!