Temperatura di colore alba e tramonto: Bilanciamento con gelatine

Fearless

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Sistemando le gelatine, mi sono reso conto di avere qualche difficoltà con la luce dell'alba e del tramonto. Su internet si parla di una temperatura di colore tra i 2000 e 3000 Kelvin, ma dai raw che ho a disposizione per le foto del tramonto mi ritrovo sempre con temperature (settate dalla macchina in automatico) di 6000 ~ 6400 Kelvin.

Domande:

  1. Il fatto che non ci sia corrispondenza tra quando viene citato su vari siti, e la temperatura riscontrata in LR, può dipendere dal fatto che il flash abbia modificato la lettura della temperatura della foto?
  2. La lettura della temperatura di colore da parte della reflex, avviene considerando la presenza nella scena del flash, (magari leggendo i prelampi dello stesso), oppure a prescindere da esso?
  3. Essendo la temperatura dichiarata dal costruttore del flash di 5600 Kelvin, potrebbe essere una buona soluzione l'utilizzo di una "H.M.I to Tungsten"?
  4. Il problema è che con la coversion chart, nessuna gelatina rientra nel calcolo mired shift. Quella che più si avvicina (premesso che questi valori di 2000 e 3000 siano reali) è una FULL C.T.O con un mired shift di +159. Per passare da 5600 a 2500 però occorrerebbe un mired shift di +221. Quindi ultima domanda: Potrebbe avere senso sovrapporre alla full c.t.o una 1/4 C.T.O che ha un mired shift di 64?
 

Zero

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Sistemando le gelatine, mi sono reso conto di avere qualche difficoltà con la luce dell'alba e del tramonto. Su internet si parla di una temperatura di colore tra i 2000 e 3000 Kelvin, ma dai raw che ho a disposizione per le foto del tramonto mi ritrovo sempre con temperature (settate dalla macchina in automatico) di 6000 ~ 6400 Kelvin.

Domande:

  1. Il fatto che non ci sia corrispondenza tra quando viene citato su vari siti, e la temperatura riscontrata in LR, può dipendere dal fatto che il flash abbia modificato la lettura della temperatura della foto?
  2. La lettura della temperatura di colore da parte della reflex, avviene considerando la presenza nella scena del flash, (magari leggendo i prelampi dello stesso), oppure a prescindere da esso?
  3. Essendo la temperatura dichiarata dal costruttore del flash di 5600 Kelvin, potrebbe essere una buona soluzione l'utilizzo di una "H.M.I to Tungsten"?
  4. Il problema è che con la coversion chart, nessuna gelatina rientra nel calcolo mired shift. Quella che più si avvicina (premesso che questi valori di 2000 e 3000 siano reali) è una FULL C.T.O con un mired shift di +159. Per passare da 5600 a 2500 però occorrerebbe un mired shift di +221. Quindi ultima domanda: Potrebbe avere senso sovrapporre alla full c.t.o una 1/4 C.T.O che ha un mired shift di 64?
Scusa Robe', ma se mi facevi una supercazzola ci capivo di più!:confuso:
 

Hypereyed

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La luce del tramonto è molto calda. Rientra nell'intervallo di 2000/3000 kelvin (forse anche meno).
Su questo credo non ci siano dubbi.
Per il resto, invoco anch'io la supercazzola e resto collegata :p
 
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Sistemando le gelatine, mi sono reso conto di avere qualche difficoltà con la luce dell'alba e del tramonto. Su internet si parla di una temperatura di colore tra i 2000 e 3000 Kelvin, ma dai raw che ho a disposizione per le foto del tramonto mi ritrovo sempre con temperature (settate dalla macchina in automatico) di 6000 ~ 6400 Kelvin.

Domande:

  1. Il fatto che non ci sia corrispondenza tra quando viene citato su vari siti, e la temperatura riscontrata in LR, può dipendere dal fatto che il flash abbia modificato la lettura della temperatura della foto?
  2. La lettura della temperatura di colore da parte della reflex, avviene considerando la presenza nella scena del flash, (magari leggendo i prelampi dello stesso), oppure a prescindere da esso?
  3. Essendo la temperatura dichiarata dal costruttore del flash di 5600 Kelvin, potrebbe essere una buona soluzione l'utilizzo di una "H.M.I to Tungsten"?
  4. Il problema è che con la coversion chart, nessuna gelatina rientra nel calcolo mired shift. Quella che più si avvicina (premesso che questi valori di 2000 e 3000 siano reali) è una FULL C.T.O con un mired shift di +159. Per passare da 5600 a 2500 però occorrerebbe un mired shift di +221. Quindi ultima domanda: Potrebbe avere senso sovrapporre alla full c.t.o una 1/4 C.T.O che ha un mired shift di 64?

In attesa che risponda qualcuno esperto ti posso dire quello che ho letto io in giro in merito (sempre che io abbia capito bene quello che ho letto :p ).

1) e 2) Si... il flash di solito è predominante sulla scelta della temperatura della foto da parte della macchina, prova lampante di solito è la sua luce che si corregge per uniformarla a quella delle altre luci, ma dipende molto anche dalla distanza e dalla potenza dello stesso.
Leggevo inoltre che spesso, soprattutto se si è scattato molto tempo prima, si tende a dimenticare la situazione reale di luce della foto e questo, unito a quanto sopra, porta ad immaginare la scena reale con temperatura diversa. Non sò però quanto sia vero e quanto plausibile nel tuo caso.

3) Direi di si, se non erro il tungsteno è 2800K, quindi si uniformerebbe meglio.

4) Secondo quanto mi ha detto un tizio della Lee Filters (rappresentante a Roma), ossia che alcuni effetti si fanno sovrapponendo più gelatine, e secondo quanto si vede qua: http://www.leefilters.com/lighting/mired-shift-calculator.html (se imposti i valori ti dice appunto di usare la combinazione di 2 filtri), direi proprio che sia l'unica soluzione. ;)
 

Fearless

GURU
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Per il momento posso confermare quanto detto da Manolo82rm per i primi due punti.

La stessa scena con luce calda senza flash viene letta in LR con una temperatura di colore di 4200 / 4400 Kelvin. Lo scatto è stato ripetuto più volte. Utilizzando il flash montato sulla reflex, sia in modalità manuale che in modalità TTL la temperatura slitta a 5440 / 5600, anche qui gli scatti sono stati ripetuti più volte. Lo stesso discorso vale per il flash pop up, sia in manuale che in ttl. Le prove le ho fatto 5 minuti fa, quindi nessun effetto memoria!
Confronto_temperatura_K.jpg
Ti ringrazio per il link che mi hai dato, è davvero ottimo, prima per calcolare il mired shift, ogni volta dovevo fare il calcolo manualmente ((1x10^6)/T2)-((1x10^6)/T1)
Dove T2 è la temperatura di colore desiderata, e T1 e la temperatura di colore della fonte luminosa, nel mio caso il flash da 5600 Kelvin.

Per il tramonto farò al più presto delle prove, ma per l'alba non assicura nulla! :aehm:
 
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Non ti fare del male a questo modo per fare fotografie ^_^
Non ha senso fare calcoli precisi del mired e controlli matematico fisici.
Quello che conta è il risultato, no ?

Fai delle prove con la luce del tramonto (o alba se proprio non hai sonno ^_^), un flash e una CTO, una 1/2 CTO e 1/4 CTO.

La gelatina che ti bilancia meglio a tuo gusto la utilizzi ;-) Io non sovrapporrei, personalmente non ne ho mai avuto bisogno e non ho mai visto usare due gelatine CTO a nessun collega/amico/guru dello strobismo :)

Ovviamente in macchina bilanci tungsteno o comunque per i gradi K ai quali la gelatina ti porta, in modo da avere il bilanciamento corretto sull'incarnato del soggetto (se è un ritratto). Se poi lo sfondo non è del tutto reale che te frega ? Se ti piace va bene, se no lo scaldi un po' in post (tra poco anche con LR si potrà bilanciare il bianco selettivamente quindi ...).

Buona luce, sempre !
 

Fearless

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Non ti fare del male a questo modo per fare fotografie ^_^
Non ha senso fare calcoli precisi del mired e controlli matematico fisici.
Quello che conta è il risultato, no ?

Fai delle prove con la luce del tramonto (o alba se proprio non hai sonno ^_^), un flash e una CTO, una 1/2 CTO e 1/4 CTO.

La gelatina che ti bilancia meglio a tuo gusto la utilizzi ;-) Io non sovrapporrei, personalmente non ne ho mai avuto bisogno e non ho mai visto usare due gelatine CTO a nessun collega/amico/guru dello strobismo :)

Ovviamente in macchina bilanci tungsteno o comunque per i gradi K ai quali la gelatina ti porta, in modo da avere il bilanciamento corretto sull'incarnato del soggetto (se è un ritratto). Se poi lo sfondo non è del tutto reale che te frega ? Se ti piace va bene, se no lo scaldi un po' in post (tra poco anche con LR si potrà bilanciare il bianco selettivamente quindi ...).

Buona luce, sempre !
grazie mille, wb lo lasciavo sempre su automatico, pensando che l'autolettura del bilanciamento della reflex fosse sufficientemente preciso, ma proverò anche con il wb manuale. Mi faccio già abbastanza del male con i calcoli universitari, più che altro mi ineteressa capire inizialmente quello che sto facendo, in modo da acquisire dimestichezza, poi chiaramente dopo andrò "ad occhio". Grazie ancora
 
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;)

Tornando IN... mi chiedevo però se con LR4 (ma già con PS) a questo punto abbia ancora senso settare il WB.
Ok, sicuramente è meglio avere un settaggio giusto già in fase di scatto per dover evitare ogni volta di dover aggiustare tutti i singoli file in caso non si voglia post-produrre le foto (credo accada raramente tra gli hobbysti).
Ma all'atto pratico, servirà ancora regolarlo? Mi viene in mente che forse non tutto si può recuperare a posteriori... ma non saprei. Forse qualche tonalità o sfumatura andrebbe perduta... o no?
 
N

Neoz

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Con un raw non si perde nulla, tutto può essere bilanciato dopo.
La cosa comoda è avere un bilanciamento corretto già in macchina in modo da non dover fare altro dopo, specie quando non hai riferimenti neutri ai quali "appenderti" per fare un bilanciamento preciso in postproduzione.
In studio (senza fondo neutro) o location per esempio per essere tranquillo uso spesso un cartoncino grigio come riferimento per poter bilanciare alla perfezione con LR in due click.
Prima foto col cartoncino dato in mano alla modella e poi continuo lo shooting. A casa ho il riferimento neutro che mi serve per bilanciare in post.
Cheers !
 
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Con un raw non si perde nulla, tutto può essere bilanciato dopo.
La cosa comoda è avere un bilanciamento corretto già in macchina in modo da non dover fare altro dopo, specie quando non hai riferimenti neutri ai quali "appenderti" per fare un bilanciamento preciso in postproduzione.
In studio (senza fondo neutro) o location per esempio per essere tranquillo uso spesso un cartoncino grigio come riferimento per poter bilanciare alla perfezione con LR in due click.
Prima foto col cartoncino dato in mano alla modella e poi continuo lo shooting. A casa ho il riferimento neutro che mi serve per bilanciare in post.
Cheers !
Ottimo, grazie del chiarimento, pensavo si perdesse qualcosa ma di fatto il problema principale (a cui non avevo pensato) è la mancanza poi di un riferimento per la correzione in post. Devo procurarmi un grigio 18%... :yes:
 

Fearless

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Con un raw non si perde nulla, tutto può essere bilanciato dopo.
La cosa comoda è avere un bilanciamento corretto già in macchina in modo da non dover fare altro dopo, specie quando non hai riferimenti neutri ai quali "appenderti" per fare un bilanciamento preciso in postproduzione.
In studio (senza fondo neutro) o location per esempio per essere tranquillo uso spesso un cartoncino grigio come riferimento per poter bilanciare alla perfezione con LR in due click.
Prima foto col cartoncino dato in mano alla modella e poi continuo lo shooting. A casa ho il riferimento neutro che mi serve per bilanciare in post.
Cheers !
E qui tiriamo fuori altri scheletri dall'armadio, in passato si è discusso anche in un altro topic su questo forum a riguardo. Mi fai venir voglia di fare mille domande!
Il modello con il cartoncino grigio in mano, e in lightroom cambiava la temperatura di colore a seconda di dove si applicava lo strumento "contagocce", come è possibile questa cosa? Conviene avere cartoncini grigi per non avere variazioni di luce su di esso o cartoncini grandi che occupino quasi l'intero frame?
 
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E qui tiriamo fuori altri scheletri dall'armadio, in passato si è discusso anche in un altro topic su questo forum a riguardo. Mi fai venir voglia di fare mille domande!
Il modello con il cartoncino grigio in mano, e in lightroom cambiava la temperatura di colore a seconda di dove si applicava lo strumento "contagocce", come è possibile questa cosa? Conviene avere cartoncini grigi per non avere variazioni di luce su di esso o cartoncini grandi che occupino quasi l'intero frame?
Tento una risposta, più che altro per vedere se ho capito... spero di venire prontamente corretto se sbaglio.

Secondo me se punti il contagocce in giro per la foto il programma ogni volta tira a indovinare la temperatura in base al punto e al colore di questo.
Il cartoncino grigio 18%, che registra colore e temperatura nella particolare condizione di luce, invece ti permette di avere un riferimento sicuro.
Ad esempio la mia 1100D può bilanciare il bianco partendo da quello e facendo tutto automaticamente, e a questo punto credo lo facciano tranquillamente anche LR e PS.
Il valore ottenuto dal cartoncino quindi lo imposti anche per la tua foto e il gioco è fatto.
 
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