sono d'accordissimo, ma purtroppo a quel punto cade tutta la fotografia pubblicitaria still-life e non... dalle foto del mc donald, ai liquori, a qualsiasi cosa
Si sono d'accordo, ma mentre per una bottiglia di liquore la perfezione esteriore della bottiglia non pregiudica il contenuto interno (il liquore lo devi sempre assaggiare, e questo la fotografia non può fartelo fare), nella fotografia architettonica la finzione e la realtà hanno un confine ancora ben marcato.
Intendo dire che se guardi una foto di una camera d'albergo, quando apri la porta della stanza vorresti vedere qualcosa di simile. (ma non sempre è così, anzi molto spesso non lo è affatto).
Il discorso vale anche per le grosse catene di fast food come il Mc da te citato. E' "bellissimo" (a me fa schifo, quindi poco mi importa) vedere un panino perfetto nelle locandine e doverne mangiare uno che si presenta in maniera molto diversa dall'aspettativa.
Io a quel punto preferisco andare in locali dove il menù a la carta non abbia fotografie! Preferisco attendere che arrivi il piatto in tavola per poter giudicare visivamente (in questo caso) la preparazione.
Il discorso purtroppo scade in un ambito molto vicino a tutti noi: la post produzione!
Per me la fotografia deve ritrarre la realtà nulla di più, quindi in pp è ammesso tutto quello che renda la fotografia uguale a quello che ha visto l'occhio umano (nel caso di un paesaggio ad es ravvivare i colori, i toni, ma nulla di più!).
Io da cliente mi sento preso per il (_O_) quando entro in una stanza d'albergo e non vedo quello che mi aspettavo. Quindi siccome sono anche dall'altro lato offro un trattamento equo, preferisco che le mie foto non siano perfette, ma almeno quando giri la chiave nella toppa ed entri hai una visione uguale a quello che hai visto al pc.