Linee nella fotografia paesaggistica

iPol85

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EoSimo provo a risponderti, aspettando poi dei contributi da parte di persone più autorevoli che frequentano questo forum.

Partiamo dal discorso linee cadenti. Sono generate molto semplicemente dalla distorsione prospettiche della lente che stai utilizzando, in particolare quando si usano obiettivi grandangolari: il maggior angolo di campo inquadrato pone tutti gli oggetti ripresi quasi sullo stesso pieno, generando l'effetto linee cadenti. Si possono adottare delle accortezze in fase di scatto per tentare di non ricreare questo effetto o di mitigarlo, come ponendo parallelo all'edificio il sensore della reflex. Va detto anche che in certi casi le linee cadenti non sono viste propriamente come un errore, rendendo artistico un determinato soggetto.
In ogni caso possono comunque essere corrette anche con i vari software che utilizziamo per al post-produzione.

Per le foto architettoniche del particolare, difficilmente dovresti ritrovarti con il problema delle linee cadenti, perché per isolare il soggetto si utilizzano solitamente dei tele o delle ottiche fisse molto spinte. Alcuni potrebbero obiettare sostenendo che possono sempre fotografare con un grandangolo e poi croppare: francamente inorridisco a queste affermazioni. Non che sia eticamente sbagliato, ma il prodotto risultante sarà approssimativo e poco nitido.
Non me ne intendo molto di architettonica, sto muovendo anche io i primi passi in questo genere e, parallelamente, in quello della paesaggistica; quello che potrei suggerirti è di trovare un'angolazione che renda il soggetto interessante e non banale (come le classiche foto ricordo per intenderci), cercando di sfruttare linee strutturali lineare o concentriche che possano condurre l'occhio di chi osserva la fotografie verso il fulcro del fotogramma. Fondamentale per una riuscita suggestiva è sfruttare la luce e i giochi di luce/ombre che si vengono a creare; determinati pdr con una determinata luce possono conferire maggiore tridimensionalità/drammaticità al soggetto.

Per cui non necessariamente per fare architettura bisogna andare all'alba o al tramonto, anzi le ore centrali con luci dirette e ombre nette possono fornire spunti interessanti. Ti riporto una mia foto, non è nulla di che ma per farti capire che si può tranquillamente fare architettura in giornate di pieno sole.


Come attrezzatura direi che con un buon wide ed un medio-tele dovresti cavartela in tutte le situazioni.

L'Occhio del Fotografo è un ottimo libro per cominciare a capire cosa vuol dire previsualizzare una foto e la sua composizione. Io lo sto ultimando in questi giorni e te lo consiglio assolutamente. Anche prendere visione delle foto dei grandi paesaggisti potrebbe aiutare ad allenare l'occhio e sfruttare le loro foto come esercizio per capire quali forze e linee sono in gioco. :)
 

EoSimo

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Innanzi tutto grazie della pazienza infinita :D

iPol85 ha scritto:
Va detto anche che in certi casi le linee cadenti non sono viste propriamente come un errore, rendendo artistico un determinato soggetto.
In ogni caso possono comunque essere corrette anche con i vari software che utilizziamo per al post-produzione.
In realtà è che mi piacciono molto e vorrei capire come sfruttarle per far risaltare le strutture :D
Appunto spesso se non sempre mi trovo in difficoltà perchè non so che riferimento prendere per poterle mantenere pur appagando l'occhio..

iPol85 ha scritto:
Per le foto architettoniche del particolare, difficilmente dovresti ritrovarti con il problema delle linee cadenti, perché per isolare il soggetto si utilizzano solitamente dei tele o delle ottiche fisse molto spinte.
Forse mi sono spiegato male, il particolare l'ho inteso anche come una parte di una struttura, per esempio da metà palazzo in su; come nella tua foto, peraltro molto ma molto bella :D
In pratica, ci sono suggerimenti per una migliore pdr? Macmartin mi aveva suggerito di indietreggiare un passo ogni 10 gradi di inclinazione della reflex.

iPol85 ha scritto:
Come attrezzatura direi che con un buon wide ed un medio-tele dovresti cavartela in tutte le situazioni.
Quindi diciamo un ultrawide simile al tuo tokina e un 85mm.. Anche io sono 550D munito ;)

iPol85 ha scritto:
L'Occhio del Fotografo è un ottimo libro per cominciare a capire cosa vuol dire previsualizzare una foto e la sua composizione. Io lo sto ultimando in questi giorni e te lo consiglio assolutamente. Anche prendere visione delle foto dei grandi paesaggisti potrebbe aiutare ad allenare l'occhio e sfruttare le loro foto come esercizio per capire quali forze e linee sono in gioco.
Ottimo allora appena posso lo compro!:D

Grazie ancora!!:)
 

iPol85

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EoSimo il discorso linee cadenti credo sia altamente soggettivo. A me personalmente le distorsioni non piacciono molto, a meno che non sia leggermente pronunciate. Diventa appunto una scelta più stilistica che tecnica e solo con la prova sul campo riuscirai ad ottenere risultati convincenti ed apprezzabili per i tuoi gusti. Sentiamo comunque in merito cos'hanno da dire Achilles Alessio70 over Macmartin CrossBones che ne sanno leggermente più di me!

Il Canon 85mm f1.8 potrebbe andare visto il fattore crop che guadagna sul sensore APS-C e la sua luminosità può aiutare a ricreare scatti interessanti; anche se personalmente trovo più utile e versatile il 70-200 f4 L. C'è chi lo usa principalmente per sport e avifaunistica, io invece lo sto apprezzando per la versatilità in campo paesaggistico/architettonico: su FF probabilmente ancora più gudurioso.
 

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EoSimo provo a risponderti, aspettando poi dei contributi da parte di persone più autorevoli che frequentano questo forum.

Partiamo dal discorso linee cadenti. Sono generate molto semplicemente dalla distorsione prospettiche della lente che stai utilizzando, in particolare quando si usano obiettivi grandangolari: il maggior angolo di campo inquadrato pone tutti gli oggetti ripresi quasi sullo stesso pieno, generando l'effetto linee cadenti. Si possono adottare delle accortezze in fase di scatto per tentare di non ricreare questo effetto o di mitigarlo, come ponendo parallelo all'edificio il sensore della reflex. Va detto anche che in certi casi le linee cadenti non sono viste propriamente come un errore, rendendo artistico un determinato soggetto.
In ogni caso possono comunque essere corrette anche con i vari software che utilizziamo per al post-produzione.

Per le foto architettoniche del particolare, difficilmente dovresti ritrovarti con il problema delle linee cadenti, perché per isolare il soggetto si utilizzano solitamente dei tele o delle ottiche fisse molto spinte. Alcuni potrebbero obiettare sostenendo che possono sempre fotografare con un grandangolo e poi croppare: francamente inorridisco a queste affermazioni. Non che sia eticamente sbagliato, ma il prodotto risultante sarà approssimativo e poco nitido.
Non me ne intendo molto di architettonica, sto muovendo anche io i primi passi in questo genere e, parallelamente, in quello della paesaggistica; quello che potrei suggerirti è di trovare un'angolazione che renda il soggetto interessante e non banale (come le classiche foto ricordo per intenderci), cercando di sfruttare linee strutturali lineare o concentriche che possano condurre l'occhio di chi osserva la fotografie verso il fulcro del fotogramma. Fondamentale per una riuscita suggestiva è sfruttare la luce e i giochi di luce/ombre che si vengono a creare; determinati pdr con una determinata luce possono conferire maggiore tridimensionalità/drammaticità al soggetto.

Per cui non necessariamente per fare architettura bisogna andare all'alba o al tramonto, anzi le ore centrali con luci dirette e ombre nette possono fornire spunti interessanti. Ti riporto una mia foto, non è nulla di che ma per farti capire che si può tranquillamente fare architettura in giornate di pieno sole.


Come attrezzatura direi che con un buon wide ed un medio-tele dovresti cavartela in tutte le situazioni.

L'Occhio del Fotografo è un ottimo libro per cominciare a capire cosa vuol dire previsualizzare una foto e la sua composizione. Io lo sto ultimando in questi giorni e te lo consiglio assolutamente. Anche prendere visione delle foto dei grandi paesaggisti potrebbe aiutare ad allenare l'occhio e sfruttare le loro foto come esercizio per capire quali forze e linee sono in gioco. :)
Chiami in causa i più esperti.......?? Ma se hai già spiegato tutto egregiamente....


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Achilles

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Chiami in causa i più esperti.......?? Ma se hai già spiegato tutto egregiamente....


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Ho pensato esattamente la stessa cosa...Bravo Paoino! iPol85
 

Hypereyed

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Chiami in causa i più esperti.......?? Ma se hai già spiegato tutto egregiamente....


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Per l'appunto ;)

Non posso davvero aggiungere nulla, e ringrazio Mac di avermi "trascinata" all'interno di questa fresca e piacevolissima discussione di viste mozzafiato :)

Chiosa personale: non provate una vertigine, constatando quanto le regole matematiche della gradevolezza estetica vengano tratte dalla prassi e naturalmente applicate anche dalle menti più semplici e incolte?
Signori, la bellezza salverà il mondo. E sapere che come amanti dell'immagine avremo un ruolo nella sua libertà, mi riempie d'orgoglio.
 

EoSimo

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Ottimo, allora il prossimo passo è uscire a scattare :D
Grazie mille iPol85, sei stato veramente gentilissimo e capace, "mi piace" a pioggia per te!:1st:

P.S. ieri sera ho trovato "L'occhio del fotografo" in libreria e non ho saputo resistere.. Sono già a pagina 40 :fischietta:
 

iPol85

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Ottimo, allora il prossimo passo è uscire a scattare :D
Grazie mille iPol85, sei stato veramente gentilissimo e capace, "mi piace" a pioggia per te!:1st:

P.S. ieri sera ho trovato "L'occhio del fotografo" in libreria e non ho saputo resistere.. Sono già a pagina 40 :fischietta:
Sono felice di esserti stato d'aiuto, a quanto pare ho avuto dei buoni maestri!

Quel libro lo divori eheh, poi èinteresaante tornare a rileggerti gli argomenti più interessanti.


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Zero

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Solamente due parole(almeno mi arrivano le notifiche)
Per una come me che ho cominciato da poco,le orizzonti si allargano.Di paesaggistica non so niente,ma mi piacerebbe molto saperne di più..Un grazie di cuore a Macmartin di aver aperto questa interessante discussione...Vado subito cercare l'occhio del fotografo..;)
 

kemper

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Una piccola aggiunta fotografica ... talvolta non occorrono paesaggi mozzafiato per catturare e guidare l'occhio di un osservatore .... un normalissimo prato, due fossi ed una striatura di nuvole nel cielo possono essere sufficienti per ottenere uno scatto "particolare"
;)


Sunset di kemper71, su Flickr
 

McMartin

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kemper ottimo il parallelismo delle linee tra terra e cielo ed hai fatto benissimo a non cercare di recuperare le alte luci, perchè la linea del terreno guida lo sguardo esattamente a poggiarsi al centro del quadro.
 

kemper

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kemper ottimo il parallelismo delle linee tra terra e cielo ed hai fatto benissimo a non cercare di recuperare le alte luci, perchè la linea del terreno guida lo sguardo esattamente a poggiarsi al centro del quadro.
Grazie Mac ... appena ho visto la linea del fosso puntare direttamente verso il sole semi nascosto tra le nuvole ho afferrato subito la macchina e scattato ... questa linea guida era troppo evidente da non essere notata, anche nella realtà
;)
 
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Il mio entra in basso sn ( la "striscia" d'erba),gira a dx in fondo e risale, con le nuvole, per uscire in alto a sn, il tutto seguendo le diagonali perfette che la natura ci fornisce agratìs!
 

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Il mio sguardo invece sembra suggerirmi un percorso che entra in concomitanza della strada in basso a sx e poi, seguendo la stradina di terra, esce a destra, dove ci sono le casette e gli alberi.
L'andamento discendente delle nuvole da sinistra verso destra, sembra quasi indicare lo stesso punto di uscita a destra, quasi a rafforzarlo, e accompagna ulteriormente il mio sguardo, almeno questa è la mia prima sensazione.

Mi nasce quindi una domanda:

a) l'interpretazione delle linee guida non è univoca e in quanto soggettiva ognuno può "vedere" una foto diversamente;
b) sono io che devo studiare di più per "conformarmi alla massa" e vedere linee guida che devono essere uguali per tutti ?

oppure

c) devo andare da uno psicologo bravo :giggle:
 

kemper

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Il mio sguardo invece sembra suggerirmi un percorso che entra in concomitanza della strada in basso a sx e poi, seguendo la stradina di terra, esce a destra, dove ci sono le casette e gli alberi.
L'andamento discendente delle nuvole da sinistra verso destra, sembra quasi indicare lo stesso punto di uscita a destra, quasi a rafforzarlo, e accompagna ulteriormente il mio sguardo, almeno questa è la mia prima sensazione.

Mi nasce quindi una domanda:

a) l'interpretazione delle linee guida non è univoca e in quanto soggettiva ognuno può "vedere" una foto diversamente;
b) sono io che devo studiare di più per "conformarmi alla massa" e vedere linee guida che devono essere uguali per tutti ?

oppure

c) devo andare da uno psicologo bravo :giggle:
La tua è l'esatta lettura che ho dato e cercato di trasmettere con questo scatto ... che ci siano diverse letture in una fotografia è possibile, ma nella maggior parte dei casi le intrepretazioni collimano
Bravo!
:D
 
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