Ma certo che è morta!
e se la street photography è quella di Leuthard lo è già da un po', anche se molti la portano
ad esempio in questo genere fotografico.
Vi invito a fare una cosa molto semplice, fate passare a ritroso le pagine del fotostream di Leuthard e guardate le foto
con un po' di attenzione nel loro complesso pagina per pagina.
Salta subito all'occhio la ripetitività delle situazioni con la ricerca sempre delle stesse linee, così
come delle stesse situazioni di luce.
Ad esempio non si contano le foto di persone fotografate attraverso una vetrina con l'immagine riflessa del fotografo.
Le persone cambiano fanno cose leggermente diverse, una legge, l'altra beve, una guarda, ma in realtà è sempre la stessa foto. Le città cambiano così come la gente che ci abita, ma spesso questo fotografo non è stato capace di
rappresentarle nella loro diversità, sia di costumi che di luoghi.
Il limite di questo genere fotografico così come è stato inteso da molti è proprio questo.
La signora con la gonna a righe sulle righe del passaggio pedonale, un tunnel metropolitano di qualsiasi genere
con la solita persona in controluce o la solita ombra proiettata su piazzali anonimi sempre diversi ma sempre uguali.
Un genere fotografico questo che così interpretato è rimasto soffocato dentro i propri stereotipi, ed attraverso i quali gli accoliti ed i praticanti proprio perchè ligi a queste regole ferree hanno sviluppato un singolare senso di appartenenza difficilmente riscontrabile in altri ambiti fotografici.
Questa foto:
https://www.flickr.com/photos/attmol/25507893926/in/album-72157625866147076/
postata a suo tempo in un altro forum nella sezione street non era stata giudicata
una vera foto street perchè mancava l'analogia tra le righe della tenda e quella degli ombrelli.
Questo per far capire appunto quanto in là si è spinto lo stereotipo nel classificare e identificare le foto di questo tipo.
Leuthard è rimasto anch'esso intrappolato in tutte queste linee compositive e lo si vede ogni qualvolta fotografa
fuori dal suo elemento, lo metti in un prato o davanti ad una cascata o al mare e le sue foto perdono qualsiasi
incisività non avendo più i soliti punti di riferimento così chiari e rassicuranti come quelli del paesaggio urbano.
Intendiamoci, nel suo fotostream si trovano anche foto molto belle che emergono con prepotenza sul vasto
panorama di tutte le altre, che però a mio avviso rimangono solo un tentativo velleitario di raggiungere l'efficacia
delle migliori.