Fai da te – Faretto-pentola per fare video

Grazie ai video del corso di fotografia ho la possibilità di fare esperienza nel videomaking e nelle tecniche di illuminazione video. Da quando sono tornato dalla Bulgaria ho iniziato a pianificare nuovi episodi e come migliorare l’attrezzatura che utilizzo.

Questo è il primo progetto che ho completato, un faretto a basso consumo da utilizzare come luce di separazione o luce per il fondale, che in caso di necessità può essere utilizzato anche per farsi un po’ di spaghetti!

Attenzione! Il progetto esposto in quest’articolo è un esperimento, pertanto non è studiato per essere molto sicuro. Se volete seguire quest’idea fate attenzione, utilizzate le precauzioni necessarie come occhiali e guanti e assicuratevi che il sistema elettrico non sia pericoloso.

La lampada che ho scelto per questo faretto è da 65W, a risparmio energetico, comparabile a una luce a incandescenza di circa 280W.

Come riflettore invece ho trovato una pentola di alluminio dal diametro di 25cm e profonda 12,5cm. Abbastanza grande per ospitare la lampada, ma dalle dimensioni giuste per non disperdere la luce. Il prezzo della pentola era 2€ mentre la lampada costava 16€.

Con il Dremel ho ritagliato un foro per poter infilare il pezzo largo dell’avvitatura della lampada. Originariamente pensavo di fare un buco più piccolo e attaccare un porta-lampada sul fondo della pentola, in questo modo però la parte sporgente della luce sarebbe stata eccessiva.

Cercando tra i cassetti ho trovato un angolare di un pensile di Ikea, a cui ho fatto un buco al centro di uno dei lati per poter avvitare l’adattatore compatibile con gli snodi che utilizzo per i flash (ovvero un attacco cold-shoe).

Dopo aver limato un po’ il foro sulla pentola ho attaccato una striscia ritagliata da una coperta termica che utilizzo come pannello riflettente. In questo modo la lampada non si graffia e c’è un minimo di protezione aggiuntiva dal calore.

Lo snodo è fissato da quattro viti e bulloni. L’alluminio della pentola regge lo sforzo, essendo la luce nel complesso molto leggera.

Il faretto è quasi pronto, manca solamente l’adattatore per gli stativi e la lampada con l’interruttore.

La lampada infilata nel foro, come si vede gran parte dell’attacco sporge dietro alla pentola, compresi i fori della dissipazione. E’ possibile da questa foto vedere il sistema con cui il faretto si aggancia agli snodi che utilizzo per la fotografia.

Aggiungendo un portalampada trovato in un altro cassetto e prendendo il cavo con l’interruttore da uno dei faretti a incandescenza, il faretto-pentola è finalmente pronto!

L’elastico serve a fissare il cavo all’attacco a L, in questo modo anche tirando la presa, il portalampada non viene messo sotto tensione. Avendo un altro po’ di elastico a disposizione ne ho approfittato per legarlo a uno dei manici, come assicurazione in caso di collasso della struttura.

Nonostante tutto, l’aspetto non è dei peggiori e grazie allo snodo si potrebbe anche mettere davanti un ombrello traslucido! Non resta che mettere alla prova il faretto e vedere come si comporta!

Due scatti utilizzando il faretto-pentola come luce principale. A un metro di distanza ho utilizzato valori compatibili con la registrazione dei video, ovvero 1/30 di secondo come tempo di scatto e ISO 400, la risposta dell’esposimetro è stata di f/6.3 come apertura del diaframma, valore che posso utilizzare tranquillamente anche con il 17-85mm (di cui il valore minimo di apertura del diaframma oscilla tra 4.0 e 5.6).

E’ una luce ad alto contrasto, quindi come luce principale crea delle ombre nette che sarebbero da mitigare con una luce di riempimento.

Come luce di separazione (l’utilizzo per il quale è stato pensato) il faretto è perfetto. Grazie al riflettore (o alla pentola) la luce è facile da direzionare ed essendo leggero e poco ingombrante si può facilmente posizionare molto in alto, per illuminare i capelli o il bordo del soggetto.

Come fonte d’illuminazione principale per questi scatti ho utilizzato la luce che ho costruito tempo fa, composta da 9 lampade a risparmio energetico e un ombrello traslucido posizionato davanti. Anche per la luce principale ho in programma alcune migliorie.

La differenza tra la luce principale e la luce di separazione è di circa uno stop, il rapporto ideale tra queste due luci.

Sono molto soddisfatto del risultato di questo progetto, l’aspetto è ancora molto spartano e può essere rifinito, ma la cosa più importante è che ora posso sistemare le luci per i video con maggiore facilità. A breve vedrete i frutti del faretto-pentola in un nuovo episodio di Playerdue Lighting!