frinodavide
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Buonasera,visto che in giro leggo spesso dei tutorial e articoli sull'infrarosso che non corrispondono molto alla realtà dei fatti vorrei metter giù due righe basate sulla mia esperienza diretta e non sui vari copia e incolla della rete...anche perchè molto spesso leggo delle grandi castronerie!!!
Ho diviso in due parti l'argomento perchè prima vorrei parlare dell'origine analogica dell'IR e poi passare alla parte digitale.
Le foto di esempio sono tutte mie e sono corredate di indicazione su macchina,pellicola e trattamento.
- digitale,usando appositi filtri esterni o interni alla macchina (nel caso del filtro interno è necessario far modificare in modo irreversibile la macchina);
- analogico,usando particolari pellicole abbinate a particolari filtri.
Questa sera parlerò solo del lato analogico perchè oltre a preferirlo è quello che,secondo me offre risultati migliori (sono un romantico e amo la pellicola) e poi perchè andrei off-topic.
Per cimentasi nella fotografia infrarossi serve:
- una macchina fotografica preferibilmente meccanica reflex o telemetro che offra un controllo dell'esposizione totale dato che dovremmo lavorare in manuale.
- una pellicola infrarossi,attualmente in commercio se ne trovano 3 realmente IR : rollei infrared 400,efke IR 820 e ilford SFX 200.
- un filtro infrarosso,in commercio se ne trovano di vario tipo/formato e prezzo e,come per tutti gli altri filtri più sono economici e scadenti e peggiori saranno i risultati.
- cavalletto e scatto a filo,l'uso di un filtro IR richiede tempi lunghi (anche 1s a f16 in pieno sole) dato che mediamente il filtro ha un fattore che va da 8 a 16 stop.
- un esposimetro esterno dato che non tutte le macchine riescono a compensare bene la lettura attraverso il filtro e anche perchè non tutte le macchine hanno un esposimetro interno.
PELLICOLE
Le pellicole IR meritano un piccolo approfondimento,delle 3 citate io uso principalmente le rollei perchè sono quelle più versatili e pratiche da usare,fondamentalmente è una pellicola superpanacromatica e ha una sensibilità nominale di 400 iso cosa che la rende usabile anche senza filtro (ed è un'ottima BN) ma soprattutto permette di dosare il livello di filtratura (dopo approfondisco il lato filtro) in modo di ottenere risultati con una dominante infrarossa variabile.
Solitamente se uso una macchina TTL con filtro IR montato imposto la sensibilità a 400 e lavoro a priorità diaframmi,per i miei vari test ho usato la contax G,canon eos1,konica hexar e hasselblad X-pan che hanno lavorato correttamente,in caso di macchina senza esposimetro o con uno non TTL (nel mio caso la rolleiflex) imposto l'esposimetro esterno tra 12 e 25 iso.
Le efke offrono risultati più particolari e atmosfere molto evanescenti però sono molto ostiche da maneggiare in quanto non hanno una vera sensibilità nominale e richiedono molta sperimentazione (e una buona dose di c***o ) per trovare il giusto equilibrio.
Questa pellicola ha una sensibilità all'IR elevatissima e non è possibile usarla senza filtro,gli unici risultati decenti li ho ottenuti esponendola tra 1 e 3 iso o con tempi mediamente di 1 o 2s a f16,nel caso di una lettura TTL efke indica un valore di 100 iso ma devo ancora provare.
Le ilford non le ho mai provate per una questione di principio,sono fuori mercato come d'altronde lo sono ultimamente molte pellicole (ilford e kodak in particolare) quindi su queste non mi esprimo.
Esistono poi in commercio altre pellicole (quasi tutte rollei) con una sensibilità estesa all'infrarosso che se usate con filtro IR e sviluppate con certi accorgimenti possono offrire buoni risultati,in particolare rollei retro 80s,rollei ortho 25,rollei superpan 200,rollei rpx,rollei pan 25,però vista l'irrisoria differenza di prezzo con una vera IR non conviene usarle se non per sperimentare.
Per ottenere l'effetto IR con le pellicole bisogna usare principalmente un filtro IR,questo filtro a prima vista sembra nero ma se osservato in contro luce vedremo che è rosso scuro e ne esistono con varie sensibilità (espresse in NM),il più comune è quello da 720 ma esiste anche da 850,in alternativa e per ottenere effetti diversi si può usare anche il filtro rosso,quello arancio o quello giallo.
I filtri IR,io attualmente uso il Cokin P007,l'Hoya R72 e il rollei infrarot generalmente hanno un costo elevato che varia molto con le dimensioni,il mio consiglio è quello di prendere il cokin perchè come i filtri lee si usa su più obiettivi dato che ha un suo portafiltri e non è filettato.
Il cokin è un buon filtro e offre ottimi risultati senza chiedere un particolare esborso (pagato dal fotoamatore circa 35€).
Il filtro infrarosso ha un piccolo lato negativo,ti obbliga a comporre l'immagine prima di montarlo sull'obiettivo (o sul portafiltri) perchè essendo molto scuro non ti fa vedere niente attraverso il prisma della reflex.
MACCHINE
Il risultato non è legato ad un tipo di macchina in particolare (ho visto foto IR splendide fatte con la holga) però non tutte le macchine sono adeguate.
I requisiti che deve avere la macchina sono principalmente 2:
1- avere controlli manuali su tutto
2- avere un contapose meccanico,perchè questa cosa?perchè i contapose delle più recenti reflex analogiche sono a led e questo led (infrarosso naturalmente) in molti casi crea una velatura se non addirittura bruciatura sulla pellicola andando così a rovinarla.In realtà questa cosa non è del tutto vera perchè le moderne pellicole sono meno sensibili rispetto alle kodak HIE però è bene non rischiare...io ho rischiato e per ora sono stato fortunato ma non faccio l'esperimento con le Efke vista l'alta sensibilità (820Nm contro i 720 delle Rollei).
Io ho provato tutti i tipi di macchine con questa pellicola,sia in formato 135 che 120 e,nonostante la reflex sia quella più versatile preferisco le telemetro o le biottiche perchè ti permettono di vedere sempre quello che inquadri anche con filtro montato offrendo così una libertà d'azione maggiore.
Ora che abbiamo visto gli elementi principali passiamo al lato pratico di questa tecnica.
Per ottenere foto interessanti bisogna ricercare dei soggetti particolari perchè non tutto è indicato per essere fotografato con l'infrarosso,solitamente questa fotografia è orientata al paesaggio e all'architettura perchè l'uso dei tempi lunghi non va d'accordo con le cose in movimento (animali,bambini & c) quindi,salvo occasioni particolari in cui si ha a disposizione un modello/a paziente,per ottenere belle foto dovremmo includere sempre della vegetazione dato che è quella che restituisce l'effetto infrarosso.
La vegetazione,soprattutto in primavera/estate in cui è ricca di clorofilla e il sole emette una forte radiazione IR perderà il suo bel colorito e diventerà bianca,il cielo e l'acqua nero,le nuvole saranno ben definite e quella fastidiosa foschia sparirà dalle vostre foto.
I vecchi obiettivi e alcuni professionali (come i serie L canon) hanno l'indicazione per la messa a fuoco infrarossa indicata con delle tacche rosse nella scala delle distanze,perchè questa cosa?perchè la luce infrarossa è posizionata su un'altro piano rispetto alla luce visibile e quindi per una messa a fuoco precisa dobbiamo far riferimento a quella scala,in realtà questo non è un vero problema perchè usando diaframmi chiusi (di solito nessuno usa f2.8 per il paesaggio) abbiamo una profondità di campo molto estesa e quindi i piccoli errori di parallelasse sono impercettibili.
La pellicola va caricata e scaricata preferibilmente in luce attenuata onde evitare velature,efke consiglia di farlo al buio ma io non ho mai avuto problemi,solitamente preparo tutto a casa prima di uscire.
Ora che tutte le nozioni di base sono in tavola non ci resta che andar fuori e scattare le nostre 12 o 36 foto e,una volta arrivati a casa svilupparle per vedere il risultato.
SVILUPPO
Le pellicole infrarossi si trattano con i soliti chimici del BN,magari cercate di evitare i laboratori perchè molto probabilmente rovineranno il vostro lavoro!!!
Non c'è un rivelatore più indicato di un altro anche se,io con queste pellicole preferisco il rodinal perchè se usato nelle varie diluizioni offre un buon contrasto e una buona dose di grana...non a tutti piace la grana,secondo che tipo di fotografie nemmeno a me ma ritengo che nelle fotografie IR si accompagni bene all'atmosfera evanescente ottenuta.
In ogni caso se in casa avete altri rivelatori se andate su devchart o consultate i bugiardini troverete tutte le coppie di sviluppo più comuni.
Le pellicole IR si prestano bene alla scansione,quelle che ho inserito e le altre presenti nel mio flickr sono scansioni che non hanno subito post produzione,fatta eccezione per i piccoli ritocchi necessari ad eliminare "l'effetto scanner".
Sono stato un pò lungo,ma ho cercato di esprimere tutti i concetti base dell'argomento e sono disponibile per qualsiasi chiarimento e dubbio.
Ho diviso in due parti l'argomento perchè prima vorrei parlare dell'origine analogica dell'IR e poi passare alla parte digitale.
Le foto di esempio sono tutte mie e sono corredate di indicazione su macchina,pellicola e trattamento.
canon eos1,canon EF 24-105L,rollei infrared 400,filtro cokin P007,rodinal 1+25 8m
La fotografia infrarossi oggi si può fare in due modi:- digitale,usando appositi filtri esterni o interni alla macchina (nel caso del filtro interno è necessario far modificare in modo irreversibile la macchina);
- analogico,usando particolari pellicole abbinate a particolari filtri.
Questa sera parlerò solo del lato analogico perchè oltre a preferirlo è quello che,secondo me offre risultati migliori (sono un romantico e amo la pellicola) e poi perchè andrei off-topic.
Per cimentasi nella fotografia infrarossi serve:
- una macchina fotografica preferibilmente meccanica reflex o telemetro che offra un controllo dell'esposizione totale dato che dovremmo lavorare in manuale.
- una pellicola infrarossi,attualmente in commercio se ne trovano 3 realmente IR : rollei infrared 400,efke IR 820 e ilford SFX 200.
- un filtro infrarosso,in commercio se ne trovano di vario tipo/formato e prezzo e,come per tutti gli altri filtri più sono economici e scadenti e peggiori saranno i risultati.
- cavalletto e scatto a filo,l'uso di un filtro IR richiede tempi lunghi (anche 1s a f16 in pieno sole) dato che mediamente il filtro ha un fattore che va da 8 a 16 stop.
- un esposimetro esterno dato che non tutte le macchine riescono a compensare bene la lettura attraverso il filtro e anche perchè non tutte le macchine hanno un esposimetro interno.
PELLICOLE
Le pellicole IR meritano un piccolo approfondimento,delle 3 citate io uso principalmente le rollei perchè sono quelle più versatili e pratiche da usare,fondamentalmente è una pellicola superpanacromatica e ha una sensibilità nominale di 400 iso cosa che la rende usabile anche senza filtro (ed è un'ottima BN) ma soprattutto permette di dosare il livello di filtratura (dopo approfondisco il lato filtro) in modo di ottenere risultati con una dominante infrarossa variabile.
Solitamente se uso una macchina TTL con filtro IR montato imposto la sensibilità a 400 e lavoro a priorità diaframmi,per i miei vari test ho usato la contax G,canon eos1,konica hexar e hasselblad X-pan che hanno lavorato correttamente,in caso di macchina senza esposimetro o con uno non TTL (nel mio caso la rolleiflex) imposto l'esposimetro esterno tra 12 e 25 iso.
canon eos1,canon EF 24-105L,rollei infrared 400,filtro cokin P007,rodinal 1+25 8m
Le efke offrono risultati più particolari e atmosfere molto evanescenti però sono molto ostiche da maneggiare in quanto non hanno una vera sensibilità nominale e richiedono molta sperimentazione (e una buona dose di c***o ) per trovare il giusto equilibrio.
Questa pellicola ha una sensibilità all'IR elevatissima e non è possibile usarla senza filtro,gli unici risultati decenti li ho ottenuti esponendola tra 1 e 3 iso o con tempi mediamente di 1 o 2s a f16,nel caso di una lettura TTL efke indica un valore di 100 iso ma devo ancora provare.
Le ilford non le ho mai provate per una questione di principio,sono fuori mercato come d'altronde lo sono ultimamente molte pellicole (ilford e kodak in particolare) quindi su queste non mi esprimo.
Esistono poi in commercio altre pellicole (quasi tutte rollei) con una sensibilità estesa all'infrarosso che se usate con filtro IR e sviluppate con certi accorgimenti possono offrire buoni risultati,in particolare rollei retro 80s,rollei ortho 25,rollei superpan 200,rollei rpx,rollei pan 25,però vista l'irrisoria differenza di prezzo con una vera IR non conviene usarle se non per sperimentare.
rolleiflex 3.5F,efke ir 850,filtro rollei infrarot,rodinal 1+50 142m
FILTRIPer ottenere l'effetto IR con le pellicole bisogna usare principalmente un filtro IR,questo filtro a prima vista sembra nero ma se osservato in contro luce vedremo che è rosso scuro e ne esistono con varie sensibilità (espresse in NM),il più comune è quello da 720 ma esiste anche da 850,in alternativa e per ottenere effetti diversi si può usare anche il filtro rosso,quello arancio o quello giallo.
I filtri IR,io attualmente uso il Cokin P007,l'Hoya R72 e il rollei infrarot generalmente hanno un costo elevato che varia molto con le dimensioni,il mio consiglio è quello di prendere il cokin perchè come i filtri lee si usa su più obiettivi dato che ha un suo portafiltri e non è filettato.
Il cokin è un buon filtro e offre ottimi risultati senza chiedere un particolare esborso (pagato dal fotoamatore circa 35€).
Il filtro infrarosso ha un piccolo lato negativo,ti obbliga a comporre l'immagine prima di montarlo sull'obiettivo (o sul portafiltri) perchè essendo molto scuro non ti fa vedere niente attraverso il prisma della reflex.
MACCHINE
Il risultato non è legato ad un tipo di macchina in particolare (ho visto foto IR splendide fatte con la holga) però non tutte le macchine sono adeguate.
I requisiti che deve avere la macchina sono principalmente 2:
1- avere controlli manuali su tutto
2- avere un contapose meccanico,perchè questa cosa?perchè i contapose delle più recenti reflex analogiche sono a led e questo led (infrarosso naturalmente) in molti casi crea una velatura se non addirittura bruciatura sulla pellicola andando così a rovinarla.In realtà questa cosa non è del tutto vera perchè le moderne pellicole sono meno sensibili rispetto alle kodak HIE però è bene non rischiare...io ho rischiato e per ora sono stato fortunato ma non faccio l'esperimento con le Efke vista l'alta sensibilità (820Nm contro i 720 delle Rollei).
Io ho provato tutti i tipi di macchine con questa pellicola,sia in formato 135 che 120 e,nonostante la reflex sia quella più versatile preferisco le telemetro o le biottiche perchè ti permettono di vedere sempre quello che inquadri anche con filtro montato offrendo così una libertà d'azione maggiore.
contax G1,zeiss biogon 28,rollei infrared 400,filtro hoya R72,rodinal 1+50 12m
Ora che abbiamo visto gli elementi principali passiamo al lato pratico di questa tecnica.
Per ottenere foto interessanti bisogna ricercare dei soggetti particolari perchè non tutto è indicato per essere fotografato con l'infrarosso,solitamente questa fotografia è orientata al paesaggio e all'architettura perchè l'uso dei tempi lunghi non va d'accordo con le cose in movimento (animali,bambini & c) quindi,salvo occasioni particolari in cui si ha a disposizione un modello/a paziente,per ottenere belle foto dovremmo includere sempre della vegetazione dato che è quella che restituisce l'effetto infrarosso.
La vegetazione,soprattutto in primavera/estate in cui è ricca di clorofilla e il sole emette una forte radiazione IR perderà il suo bel colorito e diventerà bianca,il cielo e l'acqua nero,le nuvole saranno ben definite e quella fastidiosa foschia sparirà dalle vostre foto.
I vecchi obiettivi e alcuni professionali (come i serie L canon) hanno l'indicazione per la messa a fuoco infrarossa indicata con delle tacche rosse nella scala delle distanze,perchè questa cosa?perchè la luce infrarossa è posizionata su un'altro piano rispetto alla luce visibile e quindi per una messa a fuoco precisa dobbiamo far riferimento a quella scala,in realtà questo non è un vero problema perchè usando diaframmi chiusi (di solito nessuno usa f2.8 per il paesaggio) abbiamo una profondità di campo molto estesa e quindi i piccoli errori di parallelasse sono impercettibili.
La pellicola va caricata e scaricata preferibilmente in luce attenuata onde evitare velature,efke consiglia di farlo al buio ma io non ho mai avuto problemi,solitamente preparo tutto a casa prima di uscire.
Ora che tutte le nozioni di base sono in tavola non ci resta che andar fuori e scattare le nostre 12 o 36 foto e,una volta arrivati a casa svilupparle per vedere il risultato.
konica hexar RF,voigtlander ultron 28,hoya R72,rollei infrared 400,T-max dev 1+4
SVILUPPO
Le pellicole infrarossi si trattano con i soliti chimici del BN,magari cercate di evitare i laboratori perchè molto probabilmente rovineranno il vostro lavoro!!!
Non c'è un rivelatore più indicato di un altro anche se,io con queste pellicole preferisco il rodinal perchè se usato nelle varie diluizioni offre un buon contrasto e una buona dose di grana...non a tutti piace la grana,secondo che tipo di fotografie nemmeno a me ma ritengo che nelle fotografie IR si accompagni bene all'atmosfera evanescente ottenuta.
In ogni caso se in casa avete altri rivelatori se andate su devchart o consultate i bugiardini troverete tutte le coppie di sviluppo più comuni.
Le pellicole IR si prestano bene alla scansione,quelle che ho inserito e le altre presenti nel mio flickr sono scansioni che non hanno subito post produzione,fatta eccezione per i piccoli ritocchi necessari ad eliminare "l'effetto scanner".
Sono stato un pò lungo,ma ho cercato di esprimere tutti i concetti base dell'argomento e sono disponibile per qualsiasi chiarimento e dubbio.
konica hexar RF,voigtlander nokton 35f1.2,rollei infrared 400,hoya R72,tetenal ultrafin plus 1+4
Nel secondo capitolo parlerò della mia esperienza col digitale e del tipo di PP che uso per creare i miei scatti.