Ep.24 – Foto da studio con attrezzatura “fai da te”

In questo ventiquattresimo episodio del corso avanzato applichiamo i concetti imparati nella precedente puntata Tipi di luce in un setup fotografico, però con un approccio “fai da te”.

Dimostrerò nel corso del video come sia possibile lavorare con le quattro tipologie di luci in una fotografia da studio, senza flash o altra attrezzatori specialistica, ma utilizzando come fonti di luce delle semplici lampade da tavolo e come modificatori oggetti che troviamo per casa o possiamo comprare in un negozio di bricolage o in una ferramenta.

Durante l’episodio scatto le fotografie utilizzando un tablet collegato alla macchina fotografica, con l’applicazione DSLR Controller, che permette di vedere più grande l’immagine del liveview e cambiare i valori della reflex direttamente sul tablet.

Key Light – Luce Principale

La luce principale in questo scatto è una lampada da tavolo con una lampadina a risparmio energetico. Di queste fonti di luce bisogna solo tenere a mente che a differenza di una lampadina a incandescenza, necessitano di almeno un minuto per raggiungere l’intensità massima di illuminazione e rimanere costanti.

Nella prima fotografia la luce principale non è diffusa e le ombre che si formano sul lato destro sono molto nette. Fate caso sopratutto all’ombra che si forma sulla gamba a destra dell’inquadratura.

Aggiungendo davanti alla lampada da tavolo un semplice tessuto bianco sostenuto da una struttura costruita con dei tubi di PVC, la transizione tra luci e ombre è più morbida. Nella foto a sinistra è stato appena aggiunto il materiale diffusore davanti alla luce principale, senza compensare il calo di esposizione, che torna a essere all’intensità iniziale nella foto a destra, dopo aver allungato il tempo di scatto di 2/3 di stop.

Fill Light – Luce di Riempimento

Come luce di riempimento possiamo utilizzare un coperchio dei vassoi di alluminio. Per rendere questo tipo di modificatore polivalente possiamo attaccare un foglio bianco sul lato non argentato, così da poter cambiare il tipo di pannello riflettente girando semplicemente il coperchio.

Nella foto a sinistra ho utilizzato il pannello argentato come riempimento da destra, ma la luce riflessa è troppo intensa e rende troppo simili come esposizione la luce dai due lati. Anche se in maniera non evidente, nella foto a destra dove ho utilizzato il pannello bianco, rimane maggiore tridimensionalità nel soggetto, le ombre ci sono ma non così forti quanto nella fotografia senza luce di riempimento.

Background Light – Luce per il Fondale

La luce per il fondale è sempre una lampada da tavolo, questa volta a LED e comprata da Ikea (il nome del prodotto è JANSJÖ). Utilizzare una luce separata per il fondale ci permette di avere maggiore controlla sull’alone di luce che si forma dietro al soggetto, possiamo spostarla a piacimento senza influenzare l’illuminazione sul soggetto.

Con la luce per il fondale possiamo però influenzare ciò che si vede sul pavimento se è riflettente. In questo caso infatti illuminare più in alto o più in basso il fondale cambierà anche la zona di illuminazione ai piedi del soggetto.

Nella foto a sinistra ho posizionato la luce per il fondale, creando un alone intorno al soggetto e contemporaneamente una zona di luce anche ai suoi piedi, sfruttando il riflesso della parete che si vede grazie al materiale riflettente utilizzato come superficie di appoggio.

Per rendere più interessante la foto ho aggiunto davanti alla luce per il fondale una cartellina per documenti trasparente e blu, così da intonare lo sfondo con i colori indossati dal soggetto.

Rim Light – Luce di Separazione

Come abbiamo visto nell’episodio sui tipi di luce, utilizzando delle luci posizionate dietro ai nostri soggetti, possiamo delinearne maggiormente i contorni. Questa volta posizioniamo la luce di separazione a destra, opposta alla direzione da cui proviene la luce principale.

Nella fotografia a sinistra come luce di separazione ho utilizzato uno specchio da bagno, posizionato a destra e leggermente dall’alto rispetto all’inquadratura. Lo specchio riflette la luce così come gli arriva dalla fonte di luce principale, mantenendone quasi intatta l’intensità, il colore e anche il contrasto.

Un’alternativa è quella di utilizzare una luce appositamente per creare separazione, come ho fatto nello scatto a destra, aggiungendo un’altra lampada a LED, che porta a una luce di separazione più luminosa e contrastata.

Immagine finale elaborata dal file RAW

Durante le fotografie ho tenuto il bilanciamento del bianco in automatico, prevedendo di selezionarlo con maggiore precisione durante la fase di elaborazione del file RAW. Come immagine finale ho scelto lo scatto dove ho utilizzato lo specchio per la luce di separazione.

La postproduzione consiste nel cambio del bilanciamento del bianco, da 3950K a 3563K, senza modifiche alla tinta, una leggera sovraesposizione di 0.31 stop, un’ulteriore abbassamento della temperatura di colore di -31K  solo nel pavimento utilizzando un pennello e un po’ di pulizia di polvere e graffi ai piedi sel soggetto.

Lista dell’attrezzatura utilizzata

  • Canon EOS 450D
  • Canon EF 50mm f/1.4
  • Acer Iconia Tab A200
  • applicazione DSLR Controller per Android
  • lampada da tavolo con lampadina a risparmio energetico
  • tessuto bianco
  • tubi di PVC
  • coperchio di un vassoio d’alluminio
  • lampada da tavolo JANSJÖ
  • cartellina per documenti trasparente blu
  • piccolo specchio
  • sostegno “fai da te” con pinze e striscette di metallo