Questa è una delle discussioni più interessanti in cui mi sia mai imbattuta su un forum,o comunque,qualsiasi altro luogo virtuale.
Io amo i quadri,i monumenti e la musica classica,forse perchè sono stata esposta a queste tre forme d'arte sin da piccola.
Casa mia è piena di quadri,mio padre dipinge per hobby e ce ne sono sia di suoi che di pittori più o meno famosi - tele prese ad aste ma mai ,ovviamente,di chissà quale valore - e mi ha trasmesso questa passione che prima coltivavo di più.
La musica classica faceva spesso da sottofondo in casa mia, soprattutto Verdi,Mozart e Beethoven,ed ora l'ascolto anche io,andando pure alla ricerca di compositori vecchi e nuovi.
Di monumenti ne è piena la mia città e sin da piccola,con la scuola,li ho visitati,studiati ed amati tutti.
Questo per dire che ,più che i geni , è ciò che apprendiamo durante la socializzazione primaria prima, e quella secondaria dopo - con l'ovvia influenza del contesto socio-culturale in cui cresciamo e viviamo - che condiziona i nostri gusti ed il modo in cui percepiamo il bello.
Concezione e percezione del bello che non può che essere soggettiva.
Ora,io sono parzialmente d'accordo con entrambe le "posizioni".
L'arte innanzitutto è inutile,ed è in questa sua inutilità - intesa non nella sua accezione negativa ma come qualcosa che non può essere,di fatto,utilizzato - che sta l'essenza stessa dell'arte. Se ,per fare un esempio banale, costruisco una sedia e la utilizzo,per quanto bella e preziosa essa sia,non sarà mai considerata Arte. Se invece questa stessa sedia la creo con lo scopo precipuo di essere osservata e gustata,allora questo la renderà un'opera d'arte contemporanea.
Personalmente,e partendo dal presupposto che per capire e godere un'opera sia necessario conoscerne la sua storia - basti pensare al fatto che,quando si legge una poesia,è bene leggere prima la storia personale dell'autore per poterne comprendere a pieno tutti i suoi significati e sfaccettature - non riesco ad apprezzare le opere contemporanee.
Sarà forse per via delle mie lacune in Storia dell'arte,studio che si interrompe bruscamente poco dopo l'Espressionismo,ma non riesco a guardare ad un quadro - per esempio - di
Kandinskij e provare gli stessi sentimenti che mi provocano un Caravaggio o un Van Gogh o anche un Canaletto.
Per lo stesso motivo per cui mi emoziono tantissimo quando leggo Leopardi,Montale e Ungaretti,ma non riesco proprio a digerire nulla del Futurismo.
E lo stesso discorso riguarda un po' tutto. Amo l'opera ed il teatro,ma non le opere teatrali moderne. E potrei continuare così per tutti i tipi di forme d'arte.
Sono d'accordo che bisogna essere educati,ed educarsi,per poter gustare e riconoscere il bello,ma è anche vero che,per quando questi studi possano essere approfonditi,non è detto che una persona arriverà a trovare di suo gradimento opere che non rispettano i canoni classici di bellezza. E' come se io mi sforzassi di farmi piacere una persona che non mi piace,non necessariamente brutta,ma che a pelle non mi ispiri simpatia.
Per quanto io possa andare oltre le apparenze,eliminare i pregiudizi ed arrivare a conoscere bene quella persona,non è detto che questa diventerà mia amica.
Perchè se è vero che spesso guardiamo con sospetto ciò che non conosciamo,è pure vero che il semplice fatto di conoscere quella cosa non significa che dovremmo inevitabilmente amarla.