I 7 Vizi Capitali: Com’è stata scattata

La foto che ho scattato per il 3° Concorso di P2L utilizza un setup semplice e veloce per ottenere fotografie di oggetti posati su un piano, con il fondo completamente nero. Come si vede nelle foto qui sopra è necessario un intervento di fotoritocco molto lieve, c’è solo da togliere qualche granello di polvere ed eliminare un lieve riflesso in alto a destra. Con alcuni monitor le differenze tra le due immagini potrebbero non essere percettibili.

I materiali che ho utilizzato sono un foglio di vetro sintetico (cioè un foglio di plastica semirigido trasparente), i miei fidati cavalletti da lavoro, un cartoncino nero e un cartoncino argentato (un coperchio delle scatolette da cucina di alluminio).

Per l’illuminazione ho utilizzato un solo flash, seguendo il principio per il quale meno luci ci sono in un set e più sarà facile gestirlo. Dovendo fotografare oggetti piccoli e avendo bisogno di controllare la direzione della luce ho utilizzato una mini softbox comprata da DealExtreme l’anno scorso, si è rivelato il modificatore perfetto per la situazione.

Il modo più comodo per gestire separatamente l’illuminazione del proprio soggetto da quella dello sfondo è di mettere la maggior distanza possibile tra i due. Se abbiamo la necessità che i nostri oggetti siano posati su un piano, la soluzione  è di utilizzare una superficie trasparente. In questo modo la luce del flash illumina il soggetto, attraversa il piano trasparente e non illumina il fondale (oltre alla distanza il flash è angolato così da non colpire il punto che farà da sfondo nella fotografia).

Per alcuni oggetti ho aggiungo un piccolo riflettore per far rimbalzare della luce e illuminare più uniformemente gli oggetti. Nella foto dell’avarizia inoltre il riflettore serve a disegnare una seconda linea, leggermente più debole, sulla parte a sinistra del pennarello.

Nel corso degli episodi del corso avanzato di Playerdue Lighting parlerò approfonditamente di come gestire i riflessi nell’illuminazione, ma in questo caso basta sapere che se l’unica fonte luminosa presente nella scena è quella che utilizziamo sul soggetto, per non avere dei riflessi di luce nella fotografia bisogna tenere la fonte luminosa a un’angolazione bassa, così da colpire il soggetto leggermente dal lato e non far tornare luce verso la macchina fotografica.

Nella foto qui sotto potete vedere lo schema di luci così com’era nella realtà. La custodia nera del flash serviva a coprire un po’ di luce che si vedeva riflessa quando scattavo dall’alto. Il flash era posizionato in modo che il rettangolo di luce della softbox fosse parallelo al pennarello, così da crearvi sopra un riflesso per tutta la lunghezza.

Per gli altri oggetti della composizione finale ho utilizzato la stessa tecnica, variando leggermente la posizione della luce e del riflettore. La foto qui sotto è nella versione prima della postproduzione, anche in questo caso il nero è puro e servono degli interventi molto lievi di fotoritocco.

Al posto del vetro sintetico può dare risultati migliori una normale lastra di vetro. L’unico inconveniente è il peso maggiore e la cura necessaria a non romperlo, ma il vantaggio è una maggiore rigidezza e l’assenza di graffi (che al contrario sul vetro sintetico si formano anche solo pulendo con un panno la superficie).

Come si nota dalle foto sono ancora in esilio dal mio studio fotografico  a causa dei lavori di ristrutturazione quindi per ogni nuova foto invado la mia stanza con tutta l’attrezzatura. Per settembre dovrei finalmente poter tornare ad avere più spazio.