Trigger radio: Cactus V6 II

I trigger Cactus V6 II sono la nuova versione dei radio trasmettitori di cui abbiamo già parlato due anni fa. La novità principale è la possibilità di scattare in HSS (high-speed sync) fino a 1/8000 di secondo controllando potenza e zoom di qualsiasi marca di flash automatico da qualsiasi marca di macchina fotografica!

Cactus V6 II

Grazie a questi trasmettitori è possibile utilizzare le tecniche di illuminazione da studio con i flash staccati dalla macchina fotografica anche quando ci troviamo in ambienti molto luminosi (come una strada colpita dal Sole). Normalmente infatti chi vuole utilizzare i flash in esterno, si nasconde tra le ombre per poter mantenere un tempo di scatto di 1/200 di secondo, oppure è costretto a utilizzare diaframmi chiusi o filtri ND. Entrambe le soluzioni non sono ottimali perché richiedono molta potenza di flash e inoltre con un diaframma chiuso la profondità di campo si allarga ed elimina la possibilità di avere sfondi sfocati, mentre con i filtri ND perdiamo una chiara visibilità della scena attraverso il mirino.

Cactus V6 II

Un’altra aggiunta molto interessante dei V6 II è la luce di assistenza della messa a fuoco automatica, posta nella parte frontale del trigger. Può succedere di scattare fotografie con i flash in un ambiente scuro e non essere in grado di mettere a fuoco correttamente perché non c’è abbastanza luce continua che illumini il soggetto, solitamente si utilizza una torcetta da tenere in mano, ma con i V6 II nel momento in cui la macchina fotografica è in un ambiente scuro, la luce rossa si accende a intermittenza e permette di prendere velocemente e precisamente la messa a fuoco.

Cactus V6 II

Come con la versione precedente si può controllare indipendentemente la potenza dei quatto gruppi di flash (da A a D), oppure si può alzare o abbassare globalmente l’esposizione di più gruppi contemporaneamente.

Rimane intatta la compatibilità con i Cactus RF60 (dopo un aggiornamento del firmware sul flash), che possono essere controllati a distanza senza la necessità di un V6 collegato al flash come ricevitore.

Controllo potenza

Grazie al TTL digitale però oltre la potenza si può controllare anche il livello di zoom dei flash, in questo modo dobbiamo avvicinarci ai flash solo quando li dobbiamo fisicamente spostare, ma per il resto possiamo gestirli dal trasmettitore sulla nostra macchina fotografica.

Controllo zoom

Un altro vantaggio del TTL digitale permette il riconoscimento automatico del tipo di flash TTL e della macchina fotografica che si utilizza, permettendo una comunicazione rapida tra i dispositivi.

Nel caso della macchina fotografica bisogna accenderla, tenere premuto a metà il tasto di scatto e accendere il trasmettitore, che riconoscerà la marca e segnalerà la scelta utilizzando l’iniziale (C per Canon, N per Nikon e così via).

Con i flash invece basta accenderli e poi attivare in modalità ricevitore il Cactus V6 II, che questa volta segnalerà su DET. FLASH la marca del flash TTL, che può essere differente da quella della macchina fotografica. Per esempio possiamo con una Nikon controllare a distanza la potenza e lo zoom di flash Cactus, Nikon, Canon, Fuji, Olympus, Panasonic.

Profili Automatici

La sincronizzazione dell’HSS, che ci permette di superare la barriera del sync speed di 1/200 di secondo, fa sì che il flash durante il tempo di  scatto faccia più di un lampo per avere tutta la foto illuminata dal flash. Questa operazione diminuisce sensibilmente la potenza effettiva del flash.

Per risolvere questo problema, nei casi in cui c’è bisogno di più potenza anche a 1/8000 di secondo, i Cactus V6 II hanno una modalità chiamata Power Sync.

Power Sync

Nel Power Sync il flash rimane acceso per più tempo, agendo quasi come una luce continua e dando la maggiore quantità di luce possibile. In questa modalità i flash si attivano alla potenza massima e non c’è possibilità di diminuirne l’intensità.

Con i Cactus V6 II è ora possibile avere più di un trasmettitore che agisce come master, funzionalità molto comoda per eventi come matrimoni o workshop, dove collaborano più fotografi. E dalla versione precedente i V6 II ereditano una lunga lista di funzionalità che possono soddisfare molte delle necessità tecniche dei fotografi più esperti.

Ho intenzione nelle prossime settimane di utilizzare (e documentare qui su Playedue Lighting) in situazioni reali i V6 II per mettere alla prova la versatilità delle innovazioni di questi nuovi trigger.

Le sempre più potenti migliorie hanno avuto il risvolto della medaglia di alzare ulteriormente il prezzo dei Cactus V6. La nuova versione ha un prezzo di 85 euro, contro i circa 62 euro della versione precedente.

Ma uniti a dei flash TTL o ai Cactus RF60 sono un prodotto molto potente per chi utilizza flash staccati dalla macchina fotografica e vuole essere libero di scattare anche all’esterno. Sono già diventati il mio sistema principale per controllare i flash e li consiglio a chiunque sia appassionato di questo genere di fotografia.

Come sempre per chi si sta avvicinando la prima volta, per non buttarsi subito su acquisti impegnativi, potrebbe essere una buona idea acquistare dei trigger più economici, per valutare all’inizio quali delle funzioni più avanzate sono necessarie al proprio stile fotografico.