Ep.20 – Introduzione alla Tecnica Lampista
Cominciamo da oggi finalmente a parlare della tecnica lampista (strobist in inglese). Questa tecnica si concentra sull’utilizzo dei flash portatili (detti cobra), staccati dalla reflex e utilizzati come luci da studio.
La tecnica lampista è stata resa popolare negli ultimi anni dal fotografo americano David Hobby con il blog Strobist. Parte degli articoli e delle guide che ha pubblicato sono state tradotte dal gruppo italiano Lampista su flickr. Per altre fonti sull’argomento potete consultare La Lista di Fonti sulla Fotografia che ho pubblicato qui sul blog.
Qui sotto potete vedere le due foto scattate durante l’episodio, messe a confronto. A sinistra il flash incorporato della reflex, in asse con l’obiettivo e con un alto contrasto, crea un’ombra spiacevole sul muro e toglie dettaglio dal viso. Nella foto a destra invece il flash modificato con l’ombrello e tenuto alla sinistra della reflex permette di ottenere una foto più piacevole, che fa risaltare i dettagli del viso e porta a ombre morbide.
Sottotitoli a cura di NonSentoMaLeggo
Attrezzatura utilizzata nell’episodio
Nelle prossime settimane inizierò a registrare una nuova rubrica chiamata “Inventario Fotografico”, dove mostrerò il funzionamento delle singole attrezzature nell’attesa però qui di seguito potete trovare l’elenco dell’attrezzatura lampista utilizzata nel corso di questa puntata.
Cactus Wireless Flash Trigger V4 – Questo modello di radiotrasmettitori è stato superato dalla nuova generazione di ricevitori a 2.4 Ghz, come i Cactus V5, più affidabili e resistenti alle interferenze. I Cactus V4 sono comunque un’ottima soluzione, sopratutto se utilizzata in interni.
LumoPro LP-120 – Questo flash è stato sviluppato appositamente per essere utilizzato come luce da studio. Non ha modalità automatiche ed è studiato per consentire un’ampia gamma di metodi per farlo scattare. E’ stato sostituito dal LumoPro LP-160, più potente e con una qualità costruttiva migliore.
Snodo per ombrelli LumoPro LP633 – Questo snodo permettere di agganciare il proprio flash su uno stativo e utilizzare un ombrello per diffondere o riflettere la luce del flash. L’unica cosa importante per questo pezzo è che sia solido e non di plastica, qualsiasi marca va bene.
Stativo Interfit da 2,6 metri – Questo stativo è della tipologia più diffusa. Si può andare al risparmio sugli stativi, infatti la cosa più importante è che si tengano in piedi, anche se non sono perfettamente stabili. Sono stativi ingombranti e adatti sopratutto alla fotografia in studio.
Stativo portatile a 5 sezioni LumoPro LP-604 – Questo modello di stativo raggiunge i due metri di altezza ma da chiuso occupa meno di cinquanta centimetri, diventando l’ideale per chi non vuole essere relegato all’interno di uno studio fotografico ma vuole mantenere la possibilità di spostare agilmente i propri set. Grazie a questi stativi è infatti possibile avere un kit completo per la tecnica lampista dentro uno zaino!
Ombrello ripiegabile Westcott 43″ – L’ombrello reversibile della Westcott è il modificatore ideale da utilizzare insieme agli stativi LumoPro LP-604. Sono la variante fotografica degli ombrelli portatili, da chiusi occupano solamente 37 centimetri e hanno un diametro di circa un metro, perfetto per la ritrattistica, sopratutto se utilizzato come ombrello diffusore.
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