Aggiungo un pensiero a quanto giustamente detto nei post precedenti...
E' giusto dire, guardando due foto fatte con due macchinette diverse (una economica con obiettivo scadente e una eccezionale con obiettivo stratosferico), che una foto è "più bella" di un'altra?
E' ovvio che la foto più nitida e con colori più belli sarà probabilmente più bella... a parità di composizione e gestione dei parametri. Quindi a quel punto è comunque "lo strumento" a fare il "fotografo più bravo".
Perché io che ho una economicissima 1100D con il 18-55 (che io chiamo il "grigetto" per via di una patina grigia che mette su tutte le foto) non posso aiutarmi con PS e devo sembrare meno "bravo" di uno con una 1Ds con 85 f1.2?
Scusate, ho letto il resto della discussione a salti... ma mi pare ci siano seri problemi di comprensione o meglio di interpretazione delle cose.
Think, dall'esempio che ha fatto del musicista, mi fa capire che per lui la fotografia è un gesto "unico", che può venire bene o male, ma non deve essere "ripetuto" (approccio analogico appunto).
Perché anche il solo fatto di guardare a display se la foto è venuta bene è una cosa che "un bravo fotografo" non dovrebbe fare... altrimenti basterebbe mettersi a fare 1000 tentativi e prima o poi una foto buona esce.
Mi raccomando... niente esposimetro però... il bravo fotografo non lo usa!
Linda poi quantifica l'intervento su una foto in minuti/ore, cosa a mio parere sbagliata perché ci sono professionisti che con 5 click rendono una foto stupenda e rape (come me) che hanno bisogno di un pomeriggio per fare 2 modifiche.
A mio parere si tende sempre a fare la gara del "più bravo", tralasciando o meglio omettendo sempre il fatto che questa bravura è in grossa parte influenzata dall'attrezzatura che si ha e da cosa si fotografa.
Sono convinto che una foto fatta sotto casa mia non sarà mai "d'effetto" o "bella" come una foto fatta in un luogo esotico... posso passarci anche 3 giorni su PS, sarà sempre una foto al più "carina".
A questo punto allora, ripeto, vogliamo giudicare il fotografo dalla sua attrezzatura e/o dalla sua disponibilità a viaggiare? Oppure vogliamo dare a tutti uno strumento per migliorare i propri scatti, senza dover spendere fraccate di euro in accessori, obiettivi decentrabili e biglietti aerei?
Concludendo... mi sembra di vedere i discorsi fatti dagli audiophili quando si è cominciato a diffondere il Compact Disc a spese del Vinile... e successivamente la crociata degli stessi pro-CD quando sono usciti gli mp3...
Comincio a pensare che le crociate per la "terra santa" siano insite nell'animo umano... c'è sempre qualche idea "fanatica" da difendere.